Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Yuki Delleran    09/04/2010    3 recensioni
Yuui e Fay possiedono un ristorante sull'orlo della chiusura. Niente sembra destinato a cambiare finchè non viene espresso un desiderio...
«Sarebbe bello se gli altri potessero capire i suoi sentimenti. »
Fic liberamente ispirata al film "Semplicemente irresistibile" [Kurofay/ShaoYuui]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Fay D. Flourite, Kurogane
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Simply... Irresistible! 02 Titolo: Simply... Irresistible! (2/?)
Fandom: Horitsuba Gakuen AU
Rating: giallo
Genere: fluff/angst altalenante
Personaggi: Yuui, Fay, Shaoron, Kurogane, guest vari...
Riassunto: la fic è liberamente ispirata al film "Semplicemente irresistibile". Yuui e Fay possiedono un ristorante sull'orlo della chiusura. Niente sembra destinato a cambiare finchè non viene espresso un desiderio...
Disclaimer: tutti i personaggi appartengono alle © CLAMP, la fic è stata scritta senza scopo di lucro, ma solo per puro divertimento.
Note: shonen-ai
Beta: SteelRose Alchemist




Simply... Irresistible!

di
Yuki Delleran




*02*
***
Effetti collaterali di un caffè


Era stato un menù perfetto. Tagliatelle alla boscaiola sottobosco, crêpes salate con fiori di zucca, speck e zafferano, profumate con il vino rosso ai chiodi di garofano e tiramisù speciale con mascarpone variegato al caramello. In effetti c’erano stati alcuni azzardi, come i mirtilli nel soffritto di funghi, ma lui sapeva che era un ottimo abbinamento. Quello che non capiva era l’espressione perplessa del cliente mentre gustava i suoi piatti. L’aveva tenuto d’occhio per tutto il tempo ed era giunto alla conclusione che c’era qualcosa che non andava, nonostante il ragazzo non avesse avanzato nessuna protesta. Ci aveva pensato e ripensato per tutta la notte poi, alle quattro del mattino, aveva chiamato Watanuki.
«Hai tolto i pistilli dai fiori di zucca? » chiese senza preamboli.
Il ragazzo sbadigliò sonoramente nella cornetta.
«Eh? Yu… Yuui-sensei? Pistilli? » chiese con voce impastata.
«Sì, i pistilli. Dai fiori di zucca che abbiamo servito al nuovo cliente. Li avevi tolti, vero? Sono immangiabili. Dimmi che l’hai fatto. »
Il silenzio da parte di Watanuki gettò Yuui nello sconforto.
«Ho capito. » concluse. «Abbiamo perso un altro cliente. »
Chiuse la telefonata e sprofondò a faccia in giù nel cuscino. Non avrebbe chiuso occhio per il resto del tempo e, comunque, da lì a due ore sarebbe suonata la sveglia.

Nonostante avesse perso del tutto il sonno, alzarsi quel giorno non fu piacevole. Era giovedì e, come al solito, avrebbero ricevuto la visita del fornitore di frutta e verdura. Sapeva bene che Fay aspettava quel momento per tutta la settimana, eppure si sarebbe svegliato appena in tempo. Per questo Yuui scese al ristorante in anticipo rispetto al solito e preparò il caffè per entrambi.
Mentre fissava il vapore salire lentamente in morbide volute dalle tazzine, si ritrovò a pensare allo strano cliente della sera prima: era un ragazzo ma aveva il piglio serioso di un adulto. Gli era sembrato strano fin dall’inizio, ma il fatto che non avesse reagito disgustato alla presenza dei pistilli nelle crêpes era quello che lo sconcertava di più. Ricordava alla perfezione i suoi lineamenti: i capelli scuri e folti, lo sguardo concentrato e leggermente perplesso con cui fissava il piatto, come se ci fosse sì qualcosa di strano, ma non di disgustoso. Continuando a seguire con gli occhi le volute di fumo ebbe l’impressione di vedere il suo volto delinearsi tra le sfumature semitrasparenti. Quegli occhi così profondi lo stavano fissando intensamente, anche più di quanto fosse lecito. Una mano gli accarezzò delicatamente la guancia e Yuui chiuse gli occhi appoggiandovi il volto. Era un tocco caldo e rassicurante, che faceva desiderare di perdersi in esso…
«Yuui-chan! »
Quell’esclamazione lo riscosse e si bloccò appena in tempo quando la testa gli scivolò dal braccio su cui era appoggiata.
«Cosa fai? Ti sei addormentato? » chiese Fay entrando in cucina.
Yuui gli rispose con un sorriso imbarazzato.
Lanciò un’occhiata all’orologio e versò una terza tazzina. Un paio di secondi dopo, squillò il campanello d’ingresso sul retro del locale.
Fay, interrompendo a metà uno sbadiglio, si ricompose passandosi una mano tra i capelli biondi e rassettandosi la camicia, poi saltellò ad aprire con un immenso sorriso.
«Buongiorno, Kuropin! »
«È Kurogane! Quante volte te lo devo dire?! » protestò il nuovo arrivato.
Sulla porta si trovava un uomo aitante, dagli ispidi capelli scuri e dagli occhi infuocati, con le braccia cariche di cassette di frutta e verdura. Gli occhi di Fay brillavano mentre si posavano su di lui: nonostante venisse trattato sempre in modo burbero, il giovane cameriere aveva decisamente perso la testa per lui.
«Che muscoli, Kuropon! » cinguettò, passando un dito sui bicipiti tesi nello sforzo di sollevare il peso.
Kurogane sbuffò e fece un passo all’interno della cucina.
«Invece di blaterare scemenze, fai spazio che non sto esattamente trasportando piume! » brontolò.
Fay si fece da parte e lo osservò impilare le cassette: pomodori, zucchine, carote, mele, pere, sacchetti di mandorle, pistacchi…
Ad ogni viaggio, Yuui spuntava qualcosa su una lista, ma la fronte imperlata di sudore di Kurogane era uno spettacolo molto più interessante. Una volta finito di scaricare, Fay gli scoccò un sorriso ammiccante.
«Ti va di prendere un caffè con noi, Kurotan? » chiese. «Yuui-chan l’ha già versato ed è lì che aspetta te, nero e senza zucchero. »
Kurogane sembrò compiaciuto da questa conoscenza dei suoi gusti ed acconsentì a sedersi per alcuni minuti, salvo poi riservare uno sguardo disgustato ai tre cucchiaini di zucchero che Fay affogò nel proprio caffè.
Il giovane ridacchiò senza staccargli gli occhi di dosso: a volte si chiedeva se non fosse troppo sfacciato ma era anche vero che, nonostante i modi bruschi, il bel fruttivendolo non aveva mai mostrato chiaramente di non gradire le sue attenzioni. Questo lo incoraggiava a flirtare impunemente anche sotto gli occhi del fratello. Chissà che, seguendo il suo esempio, Yuui non si decidesse ad uscire da quella specie di isolamento autoimposto.
I suoi occhi seguirono la mano di Kurogane sollevare la tazzina e portarsela alle labbra – oh, cos’avrebbe fatto per quelle labbra! – poi tornare ad abbassarsi sul piattino.
Fay sorseggiò il proprio caffè quasi senza sentirne il sapore.
La mano di Kurogane posò la tazza e si sollevò di nuovo fino a sfiorare la sua guancia. Lo sguardo infuocato si perse in quello azzurro cielo e Fay si trovò ad appoggiare il volto a quella mano ruvida ma gentile. Era una sensazione così dolce, così giusta, che si scoprì a desiderare di provarla per sempre.
Il tutto durò invece solo una manciata di secondi, dopodiché entrambi tornarono alla realtà con un sobbalzo e un rossore imbarazzato soffuso sulle guance.
Kurogane balzò in piedi e si precipitò fuori dalla porta con un secco: «Si è fatto tardi! Grazie del caffè! »
Fay invece rimase a fissare imbambolato l’ingresso vuoto. Cos’era appena successo? Dopo qualche istante, tornò a voltarsi verso Yuui e scoprì che il fratello aveva la sua medesima espressione sconvolta. Difficilmente Kurogane era gentile, men che meno con lui, quindi era comprensibile che il giovane chef fosse rimasto stupito da quel gesto tenero. Molto meno comprensibile era che non se lo spiegasse nemmeno lo stesso Fay.
«Io… non so come…» iniziò.
«Sono stato io. » lo interruppe Yuui, guadagnandosi un’occhiata perplessa. «Voglio dire, è la stessa scena che ho sognato prima, quando mi sono appisolato. » Fay continuava a non capire.
«Hai sognato me e Kurotan? »
«No, eravamo io e… beh, non ha importanza chi, ma mi accarezzava allo stesso modo. »
Inoltre aveva fatto quella specie di sogno mentre fissava il vapore del caffè, lo stesso caffè che Fay e Kurogane avevano bevuto.
Yuui scosse la testa con decisione: non era mai stato superstizioso e non intendeva iniziare ora. Però Yuuko-san diceva sempre che le coincidenze non esistevano…

Quel mezzogiorno il ristorante era ancora meno affollato del solito, e per Yuui fu una sorta di agonia. Covava un senso di aspettativa che non riusciva a spiegarsi e continuava a muoversi freneticamente per la cucina, al punto che persino Watanuki ne sembrava infastidito. Per tranquillizzarsi cominciò a preparare la ricetta a cui era più affezionato: una semplice torta soffice di carote e mandorle. Stava mescolando l’impasto quando Fay si affacciò alla cucina con l’espressione felice di quando arrivava un cliente abituale.
«Yuui-chan, c’è Tomoyo-chan. » annunciò infatti.
Il giovane sollevò lo sguardo dalla teglia con un sorriso: forse era lei che aveva aspettato per tutto il tempo.
Tomoyo era una ragazza molto graziosa e dai modi gentili. Probabilmente frequentava ancora il liceo, ma aveva un’aria adulta che la rendeva affascinante. Yuui aveva sempre avuto un occhio di riguardo per lei.
«Oggi è con un’amica, non l’avevo mai vista. » continuò Fay. «È carina, ha i capelli neri, lunghi e ricci. Sembra simpatica. Anche Tomyo-chan oggi è bellissima. » Yuui gli lanciò un’occhiata carica di significato e il fratello si zittì all’istante.
«Ho capito, vado a prendere l’ordinazione… E le porto i tuoi saluti! »
«FAY! »
Dopo che il fratello fu tornato in sala, Yuui infornò la torta e sospirò. Quel dolce così semplice non era adatto ad una persona sofisticata come Tomoyo, fortuna che il menù prevedeva anche una deliziosa torta di pere e cioccolato. Mentre appoggiava una fetta sul piatto e sistemava le decorazioni di cioccolato fuso, si trovò a pensare che la persona che sarebbe stata al fianco di Tomoyo sarebbe stata davvero fortunata. Una ragazza dolce come lei era difficile da trovare. Come sarebbe stato sentirsi dire “Mi piaci” da Tomoyo? Che emozioni avrebbe suscitato?
Stava ancora riflettendo su questo, arrossendo sempre di più, quando Fay rientrò in cucina.
«Quella è la torta per Tomoyo-chan? » chiese. «Ha giusto detto che lei e la sua amica volevano un dolce. »
Senza aspettare risposta, afferrò i piatti e schizzò di nuovo fuori. A Fay quella ragazza piaceva molto, la trovava straordinariamente arguta e divertente; però, per qualche motivo, non riusciva a convincersi che fosse la persona adatta per il fratello. Lui aveva bisogno di qualcosa di diverso, qualcuno che gli desse una scossa. Del resto, si disse, non aveva nessun diritto di intromettersi nelle scelte sentimentali di Yuui.
Posò le fette di torta davanti alle due ragazze, scambiò alcuni convenevoli gentili e si allontanò sorridendo. Mentre le osservava si trovò a pensare che, se Kurogane fosse stata una ragazza carina e gentile, forse sarebbe riuscito a non farsi prendere a pesci in faccia tutte le volte. Se così fosse stato, però, si sarebbe divertito molto meno. Dopotutto lui amava il carattere burbero del suo fruttivendolo del cuore. Quel pensiero gli riportò alla mente lo strano fatto di quella mattina, facendolo arrossire. Perso nelle sue fantasie, quasi non si rese conto di quello che stava succedendo davanti ai suoi occhi: Tomoyo aveva allungato una mano attraverso il tavolo per stringere quella dell’amica e stava parlando sottovoce con un sorriso dolce. Fay vide la ricciolina arrossire graziosamente abbassando gli occhi, per poi annuire appena e stringere a sua volta la mano di Tomoyo. L’impressione, per quanto assurda, era quella di aver appena assistito ad una dichiarazione.
Ancora allibito dalla scena e indeciso se riferirlo o meno a Yuui, notò che il campanello d’ingresso stava tintinnando di nuovo.
Lo strano ragazzo della sera prima era tornato.


CONTINUA...


NOTICINA DI YUKI:
Secondo capitolo! Gli effetti del desiderio iniziano a farsi sentire!

Tomoyo93: Grazie! Oh, sì, Yuuko può anche dare il via alle cosa, ma è l'Hitsuzen ad orchestrare poi il tutto. Vedrai ^_-
naco chan: Grazie per la fiducia! ^///^ Per me è come se il manga non fosse mai finito e Yuuko fosse sempre con noi, per questo mi diverto un sacco a scrivere di questi personaggi! Le tue domande avranno tutte una risposta più avanti... niente spoiler! XD Per quanto riguarda le fic precedenti su Horitsuba, ho nel pc un prologo che fa la muffa da mesi e che mi devo decidere a postare presto anche qui! XD
ikarikun: Grazie! In realtà non è per niente complicato dare il carattere a Yuui, avendone uno a portata di mano in un gdr nonchè in carne, ossa e chat *fissa la sua beta*. La continuerò di sicuro, anche se i tempi saranno un po' più lunghi del solito...
cry_chan: Felice che l'idea ti attiri e di aver trovato un'altra "seguace" delle mie coppie preferite! XD Buona lettura, allora!

Piccola pubblicità: se qualcuno ha voglia di leggere qualcos'altro di Horitsubiano scritto da me e non ha ancora sfruttato il bannerino nel mio account, allora faccia un salto a dare un'occhiata a The Bet!!
A presto con il terzo capitolo!
YUKI-CHAN




Next -> "Il suo nome"
«Posso sapere il suo nome? » chiese istintivamente.
L’altro gli sorrise maliziosamente.
«Se riuscirai a preparare qualcosa di abbastanza interessante allora lo saprai. »
   
 
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