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Autore: B l a c k P a n t h e r s    09/04/2010    6 recensioni
Spalanchi gli occhi e la guardi preoccupato, ma al suo ennesimo urlo, ti rendi conto che, il solo guardarla la, riversa sui tatami non le è di aiuto. Ti fiondi su di lei e la aiuti ad alzarsi, lei sembra a primo avviso più sconvolta di te, ma si sa. Tu sei un bravo attore Sasuke.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vive in lui








SBANG!

Rimani interdetto per un paio di secondi, giusto il tempo necessario per riprendere il controllo di te stesso e non buttarti su Sakura non l'intenzione di ucciderla, per poi poterti consegnarti direttamente alle autorità di Konoha.
Che la tua cara moglie ti urli contro tutto il giorno, e già un caro prezzo da pagare per averla resa gravida, il fatto che ora, se scontenta, cerchi anche di ucciderti, nel vero senso della parola, ti da pensare se non eri veramente felice quando te ne stavi buono buono nel team Taka.
Nel frattempo che ragioni, senti distintamente qualcosa attraversare la stanza e subito ti butti dietro il divano, usandolo come scudo.
La ciabatta stavolta, ha beccato il muro e non la tua faccia almeno.
Sbuffi, veramente spazientito dalla situazione e ragioni sul da farsi. Infondo non è la prima volta che Sakura cerca di ucciderti, anzi in passato avrebbe usato anche i kunai, ora fortunatamente si limita alle ciabatte e delle volte dei cuscini.

Crack

Gemi frustrato, quello era sicuramente qualcosa di più delicato di un cuscino, anche perché dopo il triste rumore, si è sentita una flebile Sakura sussurrare un ''oh'' secco.
Questo è sicuramente un motivo valido ( e ora come ora eroico) per far sbucare la testa da dietro il divano, perché le ragioni di quel lieve sussurro possono variare da un: pericoloso avviso di guerra che ti concederà un soggiorno a casa del 7° Hokaghe, denominato anche dal popolo come Naruto Uzumaki, a un tuo possibile ribaltamento di frittata, facendo passare così la tua quasi neo mamma dalla parte del torto.
Quindi con un movimento insicuro, esci dal tuo nascondiglio per fare il punto della situazione.
A primo avviso non noti niente di strano o disastroso, fino però a incontrare la figura di Sakura, in piedi con gli occhi sbarrati, e rigati da grosse lacrime, che osservano shoccati qualcosa di indefinito, a primo occhio, sui tatami.
Con disinvoltura stavolta esci completamente da dietro il divano e raggiungi svogliatamente tua moglie che ancora non ti guarda in faccia e concentra tutta la sua attenzione su quella cosa.
A questo punto non puoi fare niente meno che controllare anche tu di cosa effettivamente si tratta, e quasi ti strozzi con l'aria quando vedi la tua foto, la tua unica foto, con Itachi, riversata con sul pavimento, con il vetro della cornice frantumato e qualcosa di umido non ancora definito su buona parte della foto.
Anche se poco dopo, alla vista di un vaso rotto e tutta la sua acqua del sotto vaso riversato per terra, capisci cosa sia.

<< Sasuke.. I-Io.. >>

Non ti dai neanche pena di risponderla e piegandoti su te stesso raccogli la foto e la osservi con attenzione.
Oltre a qualche graffio dovuto alle scaglie di vetro della cornice ci sono anche delle grosse gocce di acqua che rovinano la foto al 70%, rendendola ormai inutile.
Dentro di te c'è vuoto.
Non riesci neanche a ragionane ad una possibile frase sprezzante verso Sakura perché il senso di vuoto che ti ha raggiunto lo stomaco te lo impedisce.
Osservi ancora una volta quell'unica fonte di ricordo materiale che ricorda tuo fratello e poi la stringi nel tuo grande pugno, distruggendola del tutto.
Ti rimetti in piedi ma imperterrito continui a guardare tutto tranne Sakura che sembra pronta a scoppiare a piangere da un momento all'altro, presa dai sensi di colpa.

<< Sasuke, I-Io non volevo.. Sul serio io.. non v-volevo.. Scus- >>
<< Stai zitta! Non aggiungere altro.. Mi pare che tu abbia detto e fatto abbastanza per oggi >>
<< Sa-Sasuke ti chiedo scusa davvero! Io NON volevo! È-è stato u-un incidente! >>

Ti volti infuriato, e la guardi con rabbia, sai bene che nelle sue condizioni, questo non è un gesto consigliato, ma lei ha pur sempre distrutto l'ultima prova vivente di Itachi.
Ti guarda con aria afflitta e veramente desolata. Ma questo non cambia il turbine di sentimenti in conflitto dentro di te.
Apre la bocca pronta a dire qualcosa ma subito la richiude, senza emettere alcun suono. Forse ha capito che qualunque cosa possa dire in un momento come questo sarà sbagliata e peggiorerà la situazione.
La osservi con astio per un altro paio di secondi e lei sembra pensare seriamente a un modo per uscire da quella drammatica situazione. Alza un braccio incerto verso di te, pronta a portare la mano sopra la tua guancia, arrossata dalla rabbia, ma tu con un gesto secco la scacci e fregandotene che lei porta dentro di sé una creatura, e che ormai a giorni il nascerà, e lei non può fare ne grandi sforzi ne bisogna sottometterla a disagi psichici, esci dalla vostra casa sbattendo la porta, non emettendo alcuna parola.


<< Sas'ke.. >>



-.-.-.-


Ormai sono ore che te ne stai seduto sul vecchio pontile del laghetto dove eri solito allenarti con tuo padre molti anni prima. Sakura a quest'ora avrà già pulito tutto e magari ora starà ancora piangendosi addosso sul vostro letto.
Improvvisamente ti senti veramente in colpa per lei.
L'hai lasciata a casa da sola, uscendo arrabbiato, sapendo benissimo che nella sua situazione non bisogna mai lasciarla da sola e che va seguita passo per passo, poiché essendo ai ferri corti, il bambino potrebbe nascere da un momento all'altro e lei non è sicuramente nelle condizioni di raggiungere l'ospedale da sola.
Osservi ancora per una volta la foto, ormai sbiadita e accartocciata sulla tua mano destra.
Infondo è sempre una foto. Il ricordo è pur sempre vivido nel tuo cuore.
Pensato ciò aspetti qualche altro minuto, forse un po' troppi minuti aggiudicare dal sole che tramonta e decidi di tornare a casa.
Sicuramente Sakura non sta bene e tu hai anche delle scuse da farle per averla abbandonata così per tutto quel tempo.

Al tuo rientro a casa c'è il caos totale. I divani tutti spostati e qualche oggetto qua e la al suolo. Sakura pensi, doveva essere veramente furiosa.
Poi al udire di un urlo acuto di dolore il panico si fa spazio su di te.
La voce indiscutibilmente è di Sakura e proviene dal bagno.
Urli il suo nome un paio di volte, raggiungendo il bagno al piano di sopra tra qualche grande falcata e una corsettina.
Al tuo arrivo in bagno, ci trovi una Sakura riversata sul pavimento che cerca di alzarsi in posizione eretta, gli occhi annacquati e il fiatone.
Forse avresti fatto meglio a restare a casa e tenerle semplicemente il muso.
<< Sakura! Cosa ca...? >>
<< IL BAMBINO!!! >>

La guardi interdetto per alcuni interminabili istanti e cerchi di metabolizzare la risposta.

Urla + Sakura riversa sul pavimento + Fiatone + Urlo ''Bambino'' = Panico

Spalanchi gli occhi e la guardi preoccupato, ma al suo ennesimo urlo, ti rendi conto che, il solo guardarla la, riversa sui tatami non le è di aiuto.
Ti fiondi su di lei e la aiuti ad alzarsi, lei sembra a primo avviso più sconvolta di te, ma si sa. Tu sei un bravo attore Sasuke.
L'avvolgi con un braccio e stringendola a te l'aiuti ad uscire dal bagno.

<< Sas'ke.. Sa-Sas'ke il bambino! >>
<< Si. Ho capito. Bambino. Nascere. Ospedale! >> rispondi a macchinetta, anche perché in un momento come questo se vuoi tenere la tua faccia imperturbabile devi aprire pochissimo la bocca per non balbettare.
<< N-non credo faremmo in tempo ad arriva in o-ospe.. AH! in o-ospedale Sa-Sas'ke! S-Sta nascendo! >>
<< C-COSA??? Faremmo in tempo.. Avanti, basta che ci muoviamo! >>

Sakura da di nuovo prova delle sue corde vocali e tu quasi impazzisci. Sei totalmente impreparato ad una situazione del genere, e forse a questo evento, avresti preferito un'altra guerra.
Si aggrappa stretta a te e cerca di piegarsi su stessa, ma viene bloccata te che continui a trascinarla per la casa, e ora prendendola in braccio sulle scale.
Se ha veramente ragione lei, e non riuscite ad arrivare all'ospedale, significa che ti toccherà essere tu ad aiutarla a partorire.
La sola idea sfumata nella tua testa di un immagine del genere di fa capire davvero quello che sta succedendo.
Tuo figlio. Il tuo primo figlio. Quel bambino che hai desiderato dallo sterminio della tua famiglia sta per vedere la luce.
E tu ancora questo non l'avevi metabolizzato, ma sempre meglio tardi che mai. Con ancora questi pensieri in testa esci veloce di casa con una Sakura urlante dal dolore.

<< Avanti Sakura.. Aspetta ancora un po'.. >>
<< AAAAAH!!!! >>
Messaggio ricevuto Sakura.!




-.-.-.-

Dopo neanche cinque minuti arrivi in ospedale e non c'è bisogno neanche che chiami qualche infermiera per avere attenzione, perché le urla strazianti di Sakura bastano e avanzano.
Subito si fiondano su voi due infermiere, che ti aiutano a indirizzarti alla sala parto.
Sakura in tutto questo casino non aiuta per niente e preferisce continuare ad urlare, ma infondo pensi, se anche tu potessi urleresti dalla disperazione! La sola idea che tua moglie sta per partorire ti sta totalmente terrorizzando.
Fortunatamente Tsunade e Shizune in meno di qualche minuto sono già al capezzale di Sakura, pronte a seguirla nel parto.
Tu continui a stare accanto a lei, anche se immobile e forse leggermente paonazzo , mentre la distendono sul lettino e continuano a contare le contrazioni.
Come ritrovata un po' di lucidità Sakura si volta sconvolta verso di te e tu sobbalzi.

<< Sas'ke-e s-stai b-ben-ne? >> ansima
<< Tu chiedi a me come sto? Sakura stai per partorire >> Affermi incredulo della sua domanda.

Ti guarda ancora tra un urlo e l'altro e ti guarda con occhi colpevoli. Allora capisci.

<< Non fa niente Sakura. Non fa niente >>
<< AAAH I-io veramente n-non v-volevo. P-perdonami A-AAh >>
<< Ssh. Non fa niente. >>
<< Ok Sakura siamo pronte. Finalmente sta per nascere >> Esclama Tsunade sorridendo.
Poi sembra finalmente notare anche lei la tua presenza e ti guarda comprensiva.
<< Sasuke credo che ora tu possa lasciare qua tua moglie da sola. Hai un colorito per niente bello >>

Guardi un'altra volta Sakura, che a sua volta ti guarda e ti fa cenno di andare. Forse se non avreste litigato poche ore fa lei ti avrebbe pregato di restare. Tuttavia l'idea di vedere tuo figlio nascere non ti alletta per niente, anzi sei sicuro che poi potresti catalogare il tutto come uno dei tuoi traumi.
A 25 anni non sei sicuro di essere abbastanza pronto per vedere in diretta una cosa di tale portata.
Quindi non ti fai ripetere il consiglio e esci come una scheggia fuori da quella stanza che sa di disinfettante.
L'ultima cosa che senti prima di richiudere la porta dietro di te e l'ennesimo urlo di Sakura e la voce eclatante di Shizune esclamare:
'' Oh guarda la testa! ''

Quando esci ti ritrovi subito circondato da parecchie facce conosciute, a partire da quella testa quadra di Naruto che subito ti assale.

<< Come sta Sakura-chan?!? >>
<< Come credi che stia? Sta partorendo Naruto! Non senti le grida? >> Prende parola Ino

Fai finta di non vedere e sentire nessuno e ti siedi su una delle sedie messe a disposizione nella sala d'aspetto.
Ti copri gli occhi con una mano e sbuffi sommessamente.
In poche ore la tua vita si è stravolta. Hai perduto per sempre il ricordo materiale di tuo fratello, hai visto tuo moglie soffrire alle tue parole, anche se ti eri promesso di non farlo più e ora tuo figlio sta per nascere.
Un sorriso amaro ti increspa le labbra.
Eppure i sentimenti dentro di te sono ancora contrastanti.
Urleresti di gioia per la nascita di tuo figlio ma allo stesso tempo ti senti ancora un po' in colpa per aver lasciato a casa da sola Sakura, sopratutto ora che lei ti ha guardato, e con le contrazioni a mille, ti ha chiesto se stavi bene.
Proprio in un momento come questo, ti chiedi se sarai capace di essere un buon padre per tuo figli, se crescerà bene, se sarai capace di farlo crescere nella felice tranquillità o sarai capace di farti odiare.
Se riuscirai a sopportare le sue prime cazzate adolescenziali e sopratutto sarai capace di amarlo.
Ingenuamente ti chiedi se anche Naruto e tutti gli altri padri che conosci, magari anche Fugaku, 25 anni prima, si pose queste angosce.
Naruto sembra per l'appunto leggerti nel pensiero e sedendosi accanto a te cerca di rassicurarti.

<< Vedrai Sas'ke.. Sarai un ottimo padre >>

Ti volti e lo guardi severamente, e lo ringrazi con una occhiata che dice tutto.
Lui sicuramente è più capace di te nell'essere padre, è sempre allegro, e quando c'è nei dintorni il piccolo Minato esce fuori di testa e pensa solo a lui.
Se la cava perfettamente pensi frustato, e sicuramente non avendo problemi a ribadire continuamente che ama alla follia suo figlio e la Hyuga, suo figlio saprà sempre quanto il padre lo ama.
Tu invece non sei capace neanche di dire, se non sforzato, o comunque per eventi speciali, a Sakura quanto tieni a lei, eppure sai perfettamente che sono due stupide parole quelle da dire.
Neanche pensandoci riesci a dirle inconsciamente che la ami.
Forse ora è il momento che tu ti sforzi un po' di più ad esternare i tuoi pensieri, almeno con la tua famiglia.



Sono passate due ore.
Finalmente Shizune esce da quella stra maledetta sala parto. Tutti si ammutoliscono e ti fissano attenti.
La castana d'altronde si dirige subito verso di te e solo quando ti ha pienamente davanti si permette il lusso di sorriderti.

<< Complimenti Sasuke san! Sei padre di un bellissimo maschietto >>

E in quel momento si scatena il caos. Tutti applaudono, urlano e ridono. E tu.. Beh tu non sai neanche che espressione fare.
Peccato che ti accorgi troppo tardi che stai sorridendo come un ebete.
Ti alzi composto e chiedi a Shizune se puoi vedere Sakura e il bambino. Ti risponde con un cenno della mano che indica un corridoio pieno di stanze e neo mamme.
Prima di incamminarti verso Sakura e tuo figlio, rivolgi uno sguardo a Naruto che ti sorride come sempre e ti incoraggia.
Forse puoi farcela ad essere un padre modello per tuo figlio se ti ci impegni.
Una ventina di passi e ti ritrovi davanti alla porta della camera dove alloggia Sakura e tuo figlio.
Metti una mano sulla maniglia della porta e per qualche secondo rimani fermo. Devi stare calmo.
Apri lentamente la porta ed entri piano.
Sakura è coricata su un lettino, gli occhi circondati da delle occhiaie, sicuramente dovute allo sforzo e la stanchezza del parto. I capelli sono ancora tutti scompigliati e la faccia e tutta rossa.
Sapere che ha appena partorito vostro figlio ti stringe il cuore.
Del bambino però non c'è traccia.
Ti avvicini a Sakura, che ti guarda con i suoi occhioni un po' da bambina un po' da donna e tu non puoi fare a meno di accarezzarle la testa con una mano, contribuendo a scompigliare quella massa indefinita di capelli rosati.
Lei ti sorride e stringe la tua mano tra la sua, anche se la forza è quasi nulla, quella stretta la ricambi anche tu.
Tuttavia si accorge presto che tu stai cercando il piccolo Uchiha anche se cerchi di nasconderlo e con voce bassa ti rassicura dicendoti che sta per arrivare, che doveva fare le analisi obbligatorie ma che comunque è un bellissimo bambino.
Neanche a farlo apposta, in quel momento Tsunade entra nella stanza con un fagotto tra le mani.
Tuo figlio è la dentro. Pensi serio
La medic ninja si avvicina a voi e porge il fagotto a Sakura che con il tuo aiuto si è messa in posizione seduta.
Sakura sembra ritrovare le forze e sorridendo prende il fagotto fra le sue braccia e scostando un po' i lembi delle fasce scopre quel minuscolo visino che sarebbe il viso di vostro figlio.
Senza rendertene conto ti sei sporto verso il fagotto per guardalo con più attenzione, in modo da coglierne tutti i dettagli e minimi particolari, come per constatare se veramente quella piccola creature che imperterrita tiene gli occhi chiusi è sangue del tuo sangue.
Alla vista di quei pochi, ma evidenti, capelli neri sorridi sommessamente e allunghi una mano per scostare ancora di più le fasce che lo avvolgono.
Tsunade decide così di lasciarvi soli, promettendo di tornare più tardi per vedere anche lei la bellezza del suo secondo nipote acquisito.
Sakura lo culla ancora un po' tra le braccia, e tu continui a osservarlo con attenzione non perdendolo di vista per un secondo. Lei si accorge di tutto, come sempre, e ti porge gentile il fagotto con dentro il piccolo.
Tu sembri veramente incerto, se prenderlo o meno. Hai paura di romperlo, perché è impossibile non avere questo tipo di paura alla vista di qualcosa di così piccolo e fragile.
Tuttavia dopo qualche secondo di esitazione, lo afferri con cautela, portandotelo al petto, cercando di imitare come hanno fatto Tsunade e Sakura.
Una volta stretto a te, ti senti veramente orgoglioso di te.
Quel bellissimo bambino è il frutto tuo e di Sakura. Questo significa che qualcosa nella vita di giusto lo hai fatto.
Continui a stare in silenzio ma anche a sorridere e lentamente dondoli il piccolo Uchiha.
A quella vista Sakura si commuove davvero e subito i suoi occhi si riempono di grosse lacrime, che non si vergogna di far scorrere sul suo viso ormai adulto e femminile.
Quando la senti singhiozzare ti volti a guardarla preoccupato, non capendo perché pianga in un momento così felice.

<< Lo so a cosa stai pensando Sasuke, ma.. sigh.. È tutto così.. Sigh >>
<< Bello. Bello Sakura. >> sussurri
<< Esatto.. Sigh.. e tu.. tu sei così contento! E io.. sigh... >>

Nel tuo profondo quella vista di Sakura che piange commossa, fa commuovere anche te.
La scruti sorridendo e abbassandoti su di lei con il piccolo Uchiha gli stampi un leggero bacio su quella fronte che per anni hanno criticato e che ora invidiano.

<< Se tutto ciò è così bello Sakura.. E' per merito tuo.. >>

A quelle parole lei piange ancora di si, ma stavolta ride anche. E anche tu finalmente ti concedi ad una risata rilassante dopo anni di agonia.
A volte basta una piccola cosa per riallacciare tutti i pezzi della tua vita.
E quel piccolo bimbo che tieni tra le braccia tue e di Sakura, ne è la prova vivente.

















Te ne stai coricato sul lettino insieme a Sakura.
Un braccio intorno a lei, che ha appoggiato la sua testa sul tuo petto,
e l'altro aiuta Sakura a mantene il bambino che sta tra di voi.
Dorme sereno.
E qualcosa, anche se non capisci cosa e chi, ti ricorda qualcuno.
Sei sicuro che un viso così, l'hai già visto.

<< Sasuke.. Non abbiamo ancora deciso che nome dare a nostro figlio.. >>

Quasi come se si sentisse tirato in causa, il bambino apre gli occhi.
Due occhi profondi e scuri. Un vero Uchiha già da poche ore di nascita.
Tu allora sorridi e comprendi tutto, capisci cos'era quella sensazione conosciuta
che ti richiama il volto del bambino.
E stringendo più a te Sakura mormori

<< Itachi.. È un bel nome.. A te.. Va bene? >>
<< E' perfetto Sas'ke.. E lui sarà proprio come il tuo Itachi.
Perché lui vive in nostro figlio >>






Fine





Ops eccomi qua ò_ò
Tornata con una nuova shot che è tutto un programma, a primo battito doveva essere una fiction comica, e invece ho scritto: comico, drammatico, triste, romantico e chi più ne ha più ne metta.
Magari avrei dovuto starci più appresso a questo scritto, ma tra la scuola e i vari impegni se non finivo il tutto oggi non sarei riuscita mai a pubblicarla.
Mi scuso quindi per eventuali e probabili errori di battitura, che si, ho controllato se erano presenti ma io non ho trovato niente.
Ma si sa che sono tutta rimbambita.
Questa fiction la si può ricollegare alla precedente, dove però si parlava di un Sas'ke alla scoperta di diventare a breve padre.

Ringrazio tutte quelle 5 caritatevoli persone che hanno recensito la scorsa fiction e anche chi mi segue nella raccolta!

Purtroppo non mi posso soffermare a scrivere un commento ai recensori precedenti perché sono di fretta, quindi probabilmente inserirò tutto in qualche nota della raccolta.
Vogliate perdonarmi se la fiction non vi ha soddisfatto, ma almeno ci ho provato.
   
 
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