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Autore: _akane89_    13/08/2005    7 recensioni
Akane parte per un viaggio- studio in america. al suo ritorno molte cose sono cambiate e dovranno cambiare...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 9

Ultimi preparativi

Kasumi stava finendo di preparare la colazione: il giorno dopo si sarebbe sposata! A quel pensiero involontariamente sorrise: non ci credeva ancora! Quando quella mattina si era svegliata e la prima cosa che aveva visto era stata il vestito da sposa, diventò rossa pomodoro, anche se nessuno glielo aveva detto, ma se lo era sentito! Era una sensazione stupenda!

N: buongiorno Kasumi!

K: buongiorno anche a te Nabiki!- rispose con un sorriso smagliante. Poi vide la sorella che si stava avvicinando a lei.

N: a che cosa stavi pensando?

K: °///° a niente, perché?- poi vide che la sorella stava indicando una padella dalla quale stava uscendo un fumo nero “sospetto”- AHHH! STA BRUCIANDO LA COLAZIONE!!

N: si vede che stavi pensando a domani, in tutti questi anni non ti è mai capitato di bruciare qualcosa!- e rise vedendo la sorella che era diventata più rossa delle vecchie camice cinesi di Ranma. Poi vide la sorella minore correre verso di loro e urlare allarmata:

A: CHE COS’E’ SUCCESSO? C’è UN LADRO IN CASA? È ESPLOSA LA TERZA GUERRA MONDIALE? OPPURE QUALCUNO HA RAPITO MIA SORELLA?- continuava a urlare, con una mazza da baseball in mano e i capelli tutti scompigliati che le coprivano la vista.

N: calmati Akane! La nostra futura sposa ha bruciato la colazione!- le disse dandole una patta sulla spalla e andandosene in sala da pranzo.

A: ah!- esclamò la sorella minore, guardando perplessa la mazza che teneva in mano.

K: Akane, come mai sei così preoccupata?

A: niente Kasumi…è solo che non voglio che qualcuno ti rovini il matrimonio come l’hanno rovinato a me…- le disse a bassa voce, con lo sguardo verso terra e i capelli che le coprivano il volto.

K: non ti devi preoccupare sorellina! Andrà tutto bene!- la rassicurò, abbracciandola- ora vai di là, io intanto ti preparo il latte!- le disse, e si rimise a i fornelli. Akane le sorrise e si chiese come avrebbe fatto senza la sua dolce Kasumi! Poi uscì dalla cucina e raggiunse Nabiki.

N: quand’è che portiamo giù il pianoforte?- le disse a bassa voce

A: oggi pomeriggio! Le diremo di andare a …dove potremo mandarla? (non pensate male! nda)

N: non lo so…a farsi un giro?

A: troppo generico!

N: dal fruttivendolo?

A: non credo che ci andrà! E poi non starà fuori più di mezz’ora, troppo poco tempo!

N: e se le dicessimo di andare dal dottor Tofu, per vedere come sta vivendo le sue ultime ore da single?- le sorrise maliziosamente.

A: uhm…sì, può andare! Non sarà a casa prima di cena!

K: di che cosa state parlando voi due?- chiese Kasumi alle sorelle più piccole.

N: ehm… niente di importante!

A: come mai papà non viene a fare colazione? Sono già le 8!- chiese la sorella più piccola, mentre iniziava a bere la tazza di latte.

K: papà, il signor Genma e Ranma sono partiti stamattina presto, torneranno a casa stasera tardi!- dopo quella frase, Nabiki e Akane si scambiarono delle occhiate di consenso.

Dopo un’oretta, le tre sorelle si trovarono in palestra: dovevano finire di sistemare il dojo per il pranzo del matrimonio. Akane stava sistemando il suo stereo su un mobiletto in un angolo, Nabiki stava finendo di appendere gli ultimi addobbi e Kasumi stava finendo di sistemare i tavoli. Quando Akane vide che sua sorella stava spostando un tavolo proprio nell’angolo dove lei e Nabiki volevano sistemare il pianoforte, iniziò a sbraitare per attirare l’attenzione dell’altra sua sorella, che, però, sembrava non la stesse ascoltando.

A: Kasumi cosa stai facendo?

K: sto spostando questo tavolo più di qua! Mi sembra che sia troppo appiccicato all’altra parete!- Nabiki, sentendo che la sorella stava occupando lo spazio riservato alla loro sorpresa, per poco non cadde dalla sedia e poi intervenne anche lei:

N: ma non è vero che è troppo appiccicato! Lascia questo tavolo dov’era!- le disse rimettendo l’oggetto dove era prima.

K: ma…non è che mi state nascondendo qualcosa?

N- A: nooooooo!- dissero insieme le due sorelle- come potremmo tenerti nascosto qualcosa!- e fecero le faccine da angioletti, allora la sorella maggiore non volle indagare più di tanto.

K: vabbè…vado a prendere le tovaglie!- e uscì dalla palestra.

N- A: uff…- sospirarono insieme le due sorelle.

N: per poco non ci scopriva!

A: ma non ci ha scoperte! Vado a prendere di sopra qualche cd da mettere nello stereo! Arrivo subito!

N: ah, Akane!- la richiamò la sorella.

A: dimmi!

N: hai studiato la canzone, vero?

A: certo che…no!

N: CHE COSA?

A: non urlare! Non ti preoccupare, la studierò oggi pomeriggio, quando Kasumi se ne andrà, così potremo anche provare!

N: e va bene!- e vide la sorella uscire dal dojo.

La mattina era passata velocemente, e verso l’ora di pranzo avevano quasi finito di sistemare la palestra: era molto bella! Ora mancavano i centritavola, la torta e…il pianoforte! Mentre stavano riprendendo un po’ di fiato e osservando la montagna di pacchi tutti per gli sposi, stavano ascoltando un po’ di musica:

K: non vedo l’ora di aprire quei pacchi!- esclamò la sorella maggiore.

N: beata te che hai ricevuto tanti regali in una sola volta!

K: ti sposerai anche tu, Nabiki! E allora riceverai anche tu tanti regali e…

A: AH! Questa canzone mi piace tanto!- la interruppe la sorella minore. Akane si alzò e, al ritmo di “ Like I love you” di Justin Timberlake (uno dei miei cantanti preferiti! Nda ^__^), improvvisò una coreografia con passi quasi perfetti di hip hop e break dance. Le sorelle vedendola ballare così bene, rimasero a bocca aperta: l’America aveva giovato molto ad Akane! Finito il “balletto improvvisato”, Kasumi e Nabiki continuavano a guardarla a bocca aperta, allora Akane chiese loro preoccupata:

A: cosa c’è? Faccio così schifo?

N: 0____0 cavoli Akane se balli bene!- le disse la sorella.

A: ^___^ grazie!

K: ma chi ti ha insegnato a fare tutti quei passi?

A: è stata Ilary, una mia compagna di classe del college americano, ed è ancora più brava di me!

N: wow!

K: mi è piaciuto tantissimo vederti ballare! Non è che potresti rifarlo anche domani? Ti prego, fallo per me!- Akane guardò perplessa Nabiki, che era stupita quanto lei della richiesta di sua sorella.

A: ma…non posso ballare con tacchi e gonna!

K: potrai andare a cambiarti dopo la fine del pranzo! Ti prego!

A: va bene!- intanto vide Nabiki che iniziava a sbattere (ovviamente per finta!) la testa contro la parete della palestra, e di questo Kasumi se ne accorse:

K: che cosa c’è Nabiki?

N: niente assolutamente niente! Kasumi, hai preparato il pranzo? Io ho una fame!

K: ehm…no! Yotaro ci ha invitate a casa sua a mangiare!- le due sorelle si guardarono: era l’occasione che stavano aspettando!

A: a pensarci bene, io non ho molta fame! E tu Nabiki?

N: mi è passata improvvisamente la fame, sai com’è, magari l’agitazione…perché non vai solo tu da Yotaro?- propose Nabiki alla sorella più grande.

K: ma…

A: non ti preoccupare per noi, resteremo qui! Devo finire di sistemare alcune cose!

N: sì anch’io!- e spinsero la sorella fuori dalla palestra.

K: ma non posso lasciarvi qui a…- cercò di obbiettare Kasumi.

A: Kasumi, non siamo più bambine, e comunque dovresti stare un po’ di tempo con Yotaro prima del matrimonio quindi…

N: tu andrai a pranzo da lui, ORA! Ciao ciao!

K: e va bene…probabilmente mi fermerò tutto il pomeriggio, non vi dispiace se…

A: ti abbiamo detto che non ti devi preoccupare, ora va’! ci vediamo stasera!

K: se succede qualcosa, chiamatemi!

N: sì, sì! Ora vai!

K: ci vediamo stasera!- disse Kasumi, mentre usciva dalla porta di casa: ora tutta la casa era nelle loro mani!

La prima cosa che fecero fu andare in soffitta per organizzare il trasporto del pianoforte.

N: sarà impossibile portarlo giù da sole!- disse Nabiki con aria sconsolata.

A: se papà è riuscito a portarlo quassù da solo, perché noi non dovremmo riuscire a postarlo giù?- le disse e si avvicinò all’oggetto della madre- avanti, prendilo per di là, io camminerò all’indietro!- la sorella maggiore seguì le istruzioni di Akane- al mio “3” lo tiri su! Pronta? 1..2...3- e le sorelle sollevarono il pianoforte.

N: quant’è…pesante…- disse Nabiki- se mi…scende l’ernia…voglio un…risarcimento…

A: non continuare a lamentarti…piuttosto…sta attenta a dove…metti i piedi!- le raccomandò la sorella più piccola, mentre iniziavano a scendere lentamente le scale. Dopo un quarto d’ora, arrivarono in palestra.

N: questa è l’ultima volta che trasporto qualcosa di così pesante!- disse Nabiki ad Akane.

A: i traslochi non sono fatti per te!- la prese in giro, mentre si sedeva accanto a Nabiki, che era stesa per terra e si stava massaggiando le braccia.

N: ho una fame…perché non siamo andate con Kasumi?

A: perché dovevamo portare giù il pianoforte della mamma! Vado a vedere se c’è qualcosa da mangiare!- disse alzandosi.

Dopo pochi minuti, Akane tornò con due panini.

N: sei la mia salvatrice!- le disse mentre iniziava a divorare un panino.

A: è tutto quello che ho trovato, il resto è tutto per domani!- e anche lei iniziò a mangiare il panino.

Dopo quasi un’ora di intervallo, Akane stava cercando di far alzare la sorella.

A: dai Nabiki! Alzati!

N: ancora 5 minuti!

A: abbiamo ancora un mucchio di cose da fare: provare la canzone, finire di apparecchiare e…

N: e va bene! Prima finiremo e prima potrò andare a fare un bagno caldo!- le disse, molto seccata. Akane le sorrise, in segno di vittoria.

A: vado su a prendere la canzone, tu intanto prova il pianoforte!- e andò in camera sua. Nabiki si avvicinò lentamente allo strumento: era da quando sua madre era morta che non lo suonava più! Quando si sedette sullo sgabello, il cuore iniziò a batterle velocemente e poi quando toccò il primo tasto, il cuore stava per esplodere…prima di andare avanti con una piccola melodia che le aveva insegnato la madre, una lacrima iniziò a correre sul suo viso * ora basta piangere, Nabiki! Devi provare!* si rimproverò la secondogenita Tendo. Iniziò a toccare i tasti del pianoforte, e da ognuno di essi usciva un dolce suono, che formavano una dolce melodia. Mentre suonava, la sua mente andava indietro nel tempo, a quando lei era una bambina di poco più di 6 anni, che passava la maggior parte del suo tempo a suonare lo strumento della madre e intanto quest’ultima che l’ascoltava sorridendo e congratulandosi con lei per la sua bravura, uno degli ultimi sorrisi di sua mamma…

A: sei bravissima!- le disse la sorella, con un dolce sorriso sul volto.

N: ehm…grazie!

A: ho il testo e lo spartito! Vuoi prima provarlo?

N: no! Lo farò mentre canti!

A: va bene!- le rispose, schiarendo la voce.

N: posso farti una domanda sorellina?- le disse prima di iniziare.

A: certo!

N: sei sicura di essere intonata?

A: NABIKI! Certo che sono intonata, se no non ti avrei neanche chiesto di fare questa cosa, no?!

N: va bene, scusa!- e iniziò a suonare. Provarono tutto il pomeriggio, finché, verso le 19, non sentirono aprire il portone di casa:

A: è tornata Kasumi! Presto prendi il telone!- le disse, mentre lei prendeva il testo e lo spartito della canzone e li metteva in una cartelletta. Intanto Nabiki ricoprì velocemente il pianoforte!

K: sono tornata! Cosa state facendo?- chiese Kasumi alle sorelle più piccole.

N: stavamo finendo di mettere in ordine le ultime cose!

K: ma… che cos’è quello?- chiese incuriosita.

A: ehm…è una sorpresa! Promettici che non verrai a guardare che cos’è fino a domani!

K: va bene! Mi ha telefonato papà! Ha detto che saranno a casa per le otto, quindi fra un po’ dovrò andare a ordinare qualcosa al ristorante!

N: io vado a farmi un bagno caldo, perché “qualcuno” mi ha fatto lavorare come un mulo!- disse, guardando Akane in cagnesco.

A: ^__^’’vai pure! Io intanto aiuto Kasumi ad apparecchiare!

Verso le otto, come preannunciato, tornarono gli “uomini” di casa Tendo, sporchi e affamati.

G: ba- gno cal- do!- sillabò il signor Saotome, mentre si dirigeva come uno zombi verso il bagno!

K: bentornati! Com’è andato l’allenam…- non riuscì a finire la frase che suo padre l’abbracciò e iniziò a piangere:

S: BAMBINAA MIAAAA! PERCHE’ MI VUOI ABBANDONAREEEE! BUAAA!- Kasumi cominciò a tranquillizzarlo, poi Ranma le disse:

R: ha fatto così tutto il giorno! Meno male che l’abbiamo fatto uscire, prova a immaginare se fosse rimasto a casa!- le disse Ranma mentre metteva per terra lo zaino- dov’è Akane?

N: mia sorella è in palestra!- gli rispose Nabiki, la quale stava sgranocchiando delle patatine del buffet.

Ranma, quando entrò nella palestra, rimase di stucco: era davvero molto bello, da far invidia ai ristoranti più belli e più costosi di tutta Nerima! Vicino a un tavolo, Akane stava sistemando meglio i bicchieri e le posate.

R: è già tutto perfetto così com’è, non c’è bisogno di essere pignoli!- le disse, con tono scherzoso, mentre le si avvicinava.

A: ciao! Com’è andato l’allenamento?- gli chiese continuando a fare quello che stava facendo.

R: tuo padre è stato vittima per tutto il giorno delle crisi di pianto e di abbandono!

A: davvero?!

R: sì…vorrei parlarti!

A: lo stai già facendo!- lo prese in giro Akane.

R: seriamente Akane- e la fece girare verso di lui. Akane rimase sorpresa da quel gesto, ma si limitò ad abbassare lo sguardo.

A: cosa c’è?

R: durante questa settimana ho riflettuto; ho ripensato a tutti i momenti che abbiamo passato insieme, a tutti i momenti che ho passato da solo e ho capito una cosa: non posso stare senza di te…- Akane fu colpita da quelle parole e alzò la testa di scatto, per guardarlo dritto negli occhi: non stava scherzando?

A: cosa…- ma Ranma le mise una mano sulla bocca per impedirle di parlare.

R: lasciami finire, per favore! Ho un sacco di cose da dirti, ma non so da cosa iniziare…- Akane tolse la mano del fidanzato dalla sua bocca e appoggiò la sua sul petto muscoloso e caldo di Ranma all’altezza del cuore, poi gli disse dolcemente:

A: lascia parlare lui…- Ranma rimase ipnotizzato da quel viso dolce: cosa doveva fare? Istintivamente, la prese tra le sue braccia e la strinse forte a sé. Akane rimase sorprese da quel gesto, quando sentì il calore del corpo del fidanzato un brivido le corse lungo la schiena, poi sentì le forti braccia di Ranma stringerla a lui. Poi Ranma, con una mano, iniziò ad accarezzarle i capelli lunghi e soffici, e le sussurrò all’orecchio:

R: sai cosa ti dice lui?

A: no…- gli rispose la ragazza, mentre abbracciava il torace del fidanzato.

R: …che ti ama…- Akane sbarrò gli occhi: aveva sentito bene? Lo guardò negli occhi scuri e gli chiese:

A: non stai scherzando, vero?

R: non sono mai stato più sincero…- ai due ragazzi si fermarono per un attimo i battiti dei loro cuori, dagli occhi di Akane iniziarono a scendere lentamente calde lacrime:

R: perché piangi?- chiese Ranma dolcemente e preoccupato nello stesso tempo. Akane gli sorrise e cercò di asciugarsi frettolosamente le lacrime.

A: sai, è da quando ti ho conosciuto che aspetto questo momento, e adesso…mi hai preso alla sprovvista!- gli disse ridendo. Ranma le sorrise dolcemente e la strinse a sé, di nuovo.

A: anch’io ti amo Ranma, da morire…- e si strinse sempre di più a lui. Stettero uno nelle braccia dell’altra per qualche minuto, poi Akane sciolse l’abbraccio e gli disse con aria seria:

A: guarda che non ho cambiato idea per quanto riguarda quello che ti ho detto l’altro giorno!

R: penso che tu abbia ragione, quindi dopo il matrimonio di Kasumi, metterò in chiaro le cose con loro, va bene?- Ranma vide che la ragazza si guardava in giro- cosa stai cercan…- non riuscì a finire la frase che Akane gli diede un veloce bacio sulla bocca:

A: questa è la mia risposta! ^///^

R: °///° ah!- e si misero a ridere- forse adesso è meglio andare di là, prima che ci danno per dispersi e iniziano a fantasticare!

A: sì, hai ragione! Mi hai veramente sorpreso…

R: ^///^ ah sì?

A: davvero! Sei riuscito a dichiararti senza cambiare il colore della tua faccia! ^__^- e corse verso casa.

R: è//è che cosa?- le disse rincorrendola.

  
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