Scusami, Lily, io ti ho amata ஐ

Io, quel giorno di ottobre, sono morto con te.

Sono morto con i tuoi penetranti, dolci, sicuri, bellissimi occhi verde smeraldo.

Sono morto con i tuoi fiammanti, profumati, capelli rosso fuoco.

Sono morto con il tuo caldo, rassicurante, splendente sorriso.

Sono morto con i tuoi sogni, le tue paure, le tue gioie, le tue tristezze, le tue speranze.

Sono morto con quella tua voglia di aiutare il prossimo, sempre e comunque.

Sono morto con quell'affetto che tu, ancora e comunque, provavi per quella scema di tua sorella, che non ha saputo apprezzarti e amarti come invece ho fatto io.

Sono morto, con te.

Sono morto con ogni piccola, insignificante (ma pur sempre bellissima) parte di te.

Sono morto io, fisicamente e psicologicamente, ma una cosa è rimasta viva in me.

L'amore che provavo nei tuoi confronti.

Ora mi sento di chiamarlo così per davvero. Ora che so a cosa mi ha portato. Ora che sento, mi accorgo (aprendo finalmente gli occhi) che quella non era amicizia, non era affetto, era Amore. Quello vero, puro e semplice. Amore.

Perché io ti amo, Lily Evans. Amo tutto di te, e continuerò a farlo.

E per questo, ho cercato con tutto me stesso di salvare tuo figlio.

Quel ragazzo, tanto, troppo simile a quell'essere che è stato tuo marito.

Quel ragazzo, tanto, troppo simile a te. Ha i tuoi occhi.

Ecco come ho fatto a tirare avanti tutti questi anni.

Guardando dritto negli occhi di Harry James Potter. Cercando di nascondere al mio sguardo i neri capelli perennemente spettinati, il sorriso beffardo e fastidioso. Cercando di sostituirli, nella mia mente, con dei rossi capelli ricci, perennemente legati e con un sorriso che aveva il potere di scaldarmi il cuore.

Cercando di rendere quel moccioso simile a te.

E ci sono riuscito. Certo, lui non era te, ma quasi. Quegli occhi lo rendevano caro al mio cuore come nient'altro avrebbe mai potuto fare.

Ho amato quegli occhi.

E così ho tirato avanti, diciassette lunghi anni. Ho tirato avanti sperando di salvare almeno tuo figlio. Almeno il frutto del tuo amore con quel coglione.

Lui! Lui che mi tolto la mia dolce, dolcissima Lily.

Lui che l'ha portata ad odiarmi. Lui che non ha mai smesso di sfottermi.

Lui che si è fatto odiare da lei. Ma soprattutto, lui, lui che è stato perdonato da lei. Lui che si è meritato il suo perdono.

E io, adesso, mi rivolgo a te, Lily. Mi rivolgo a te e ti chiedo, per l'ultima volta, in ginocchio, implorante, immensamente scusa.

Scusami, Lily. Scusa se quel fottutissimo giorno di giugno ho spento il tuo sorriso e ho lasciato che venisse sostituito da lacrime amare. Scusa se non ho tentato di rimediare subito al danno.

Scusa se sono stato uno stupido, un cretino, un coglione. Scusa se sono diventato amico di quegli... stronzi.

Scusa se l'ho fatto pensando che ti avrei persa in tutti i casi, a causa della nostra diversità. Scusa per aver dubitato di te. Scusa.

Scusami per essere diventato tuo amico.

Scusami per essere stato me stesso.

Scusami.

È l'ultima volta che te lo chiedo. Ormai è tutto finito.

Non potrai mai perdonarmi, lo so. Ma ora il tuo perdono credo di meritarlo più di quell'emerito idiota di tuo marito.

Ho salvato tuo figlio, l'ho aiutato per anni.

Ho cercato di salvare l'ultima parte di te che mi era rimasta.

Ho cercato di salvare il mio cuore.

Quel giorno d'ottobre, sono morto a causa mia. Ho perso la piccola, insignificante e forse anche inesistente luce che tu, e tu sola, avevi visto nei miei occhi. Ho perso tutto di te, e ho perso tutto di me. Sono morto.

Ma ora, ora muoio, nuovamente, a causa mia. In un modo diverso. Diverso e più sereno.

Vedo Harry avvicinarsi a me. Ha visto tutto. Mi ha perdonato.

Ora che tuo figlio l'ha potuto fare, capisco che anche mi hai perdonato, Lily. Capisco che quello che io credevo impossibile è successo. Capisco che il tuo cuore l'ha, inconsciamente, fatto diciassette anni fa, il giorno che io ho incrociato nuovamente i tuoi occhi, in Sala Grande. Capisco di averlo sempre saputo, e di aver tirato avanti per quello. Per quel tuo tanto agognato perdono che speravo di meritare.

Capisco che, quando, infine, anche il mio sguardo si spegnerà e la mia anima uscirà da questo tanto odiato corpo, tutto si sistemerà. Perché io non rimarrò fantasma. Perché tu ormai mi hai perdonato.

Non è vero, Lily Evans?

E così, è giunta la mia ora.

Rapida, decisa.

L'ho affrontata nel migliore dei modi. Ho salvato quello per cui tu eri morta, morendo a mia volta per lui.

E tutto questo a causa mia.

Tutto quello che è successo, da quel pomeriggio quando ti ho rivelato che eri una strega, fino ad ora, è successo a causa mia. Solo e soltanto mia.

Così, adesso, muoio anch'io, tiro il mio ultimo respiro. E anche quest'ultimo, Lily, è per te.

Ti ho amata. Ti amo. E lo farò per sempre. Vivo, e non.

« Guar...da...mi. » E così, incrocio per l'ultima volta quei tuoi occhi verde smeraldo. Luminosi e tranquillizzanti.

Ora, soltanto ora, posso andarmene completo. Completo del tuo perdono, e del tuo sguardo.

Ti amo.

Angolo Autrice:

Ebbene, che dire? Questa è la mia prima One-Shot, e spero vi piaccia!

Scusatemi per il linguaggio che a volte è un po'... gergale, ecco. Ma non riesco proprio a immaginarmi Piton che si controlla anche nei pensieri... ( :

L'ho scritta stamattina, di getto. Non sono neanche sicura di aver rispettato a pieno tutti gli avvenimenti del libro (potrei, per esempio, aver sbagliato qualche data... conoscendomi, non me ne stupirei! XD), ma spero di sì! Mi sono davvero immedesimata in Piton, quindi spero di non aver scritto una schifezza!

Aspetto un vostro parere =)

Alla prossima,

Lizzy