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Autore: LADY_youkai    11/04/2010    4 recensioni
Con tutte le persone che ci sono, proprio lui? La persona che conosco meglio al mondo, la persona con cui ho condiviso gioie, dolori, litigi...la persona che ho imparato ad amare, conoscendo i suoi pregi e difetti...il mio migliore amico...
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Reita, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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reu

Ecco il secondo capitolo!

Stranamente mi sento quasi ispirata a scrivere su loro due...e non va bene °A°

Buona lettura ^-^

Chapter Two


-Consegnate- Orribile! Orribile! Non ho mai fatto un test così orribile! Perché non studio? E' così semplice: basta sedersi, aprire il libro e leggere...possibilmente non parlare al telefono e allontanare ogni fonte di distrazione

-Come è andata?- Ti guardo: sorridi. Come sempre, a te è andata bene

-Lasciamo perdere- Appoggio la testa sul banco, mentre inizio a pregare in tutte le lingue e chiedendo umilmente che la mia prova venga persa...o che sia miracolosamente sufficiente...

-Tranquillo-

Sbarro gli occhi.

Il mio cuore forse si ferma.

E' la tua mano quella che sento sulla mia testa?

Sono tue le dita che timidamente giocano con i miei capelli?

Come dovrei interpretare tutto questo? Stupido e illuso Ryo...come mai dovresti interpretarlo questo gesto? Chiudo gli occhi, chiedendomi perché...lo fai sempre.

L'hai sempre fatto!

Perché mai questa volta dovrebbe essere diverso?

Scosto appena la testa, giusto per non far notare che queste piccole attenzioni mi fanno piacere

-E a te come è andata?-

-Bene-

-Ma allora sta zitto!-

La tua risata....potrebbe risollevarmi da qualsiasi dolore e fatica...

Ti osservo, mentre continui a parlarmi, ma io non ti ascolto.

Da quando mi sono innamorato così tanto di te?


-Allora Kouyou, ti dai una mossa?- E' sempre l'ultimo, a volte penso che lo faccia apposta, per farsi desiderare...

-Arrivo!- Mi dispiace, ma prima esco da questa scuola, prima sarò in pace con il mondo. Ti dico che ti aspetto fuori, tu sbuffi, ma ormai ci sei abituato e mi dici che arrivi subito.

Cammino per i corridoi ormai deserti e vado verso gli armadietti: appena arrivato a casa mi faccio un bagno caldo e dopo finisco quel gioco che ho dentro la console da due mesi. Al diavolo lo studio! Stasera non faccio nemmeno finta.

Potrei chiederti di venire...tanto, non risulterebbe strano. Vieni sempre a casa mia, ti siedi sempre accanto a me...

Respiro profondamente, chiudendo gli occhi.

Perché proprio te?

C'è così tanta gente che mi circonda, perché proprio tu hai attirato la mia attenzione in questo modo?

Sorrido: non credo di aver mai pensato così tanto in tutta la mia vita. Sento dei passi che si avvicinano, seguiti da altri.

Che strano, non ho incrociato nessuno nel venire qui

-Lasciami passare-

-Andiamo Takashima, è inutile che fai tanto il prezioso-

-Ti ho detto di lasciarmi-

-E perché dovrei?-

-Mi fai schifo- Una risata, quasi cattiva...

-E allora perché ti atteggi così da puttana?-

Mai. Mai nessuno deve osare insultarlo.

E' un attimo: mi fiondo verso la voce e vedo un ragazzo che avevo già incrociato nei corridoi (credo anche di averci già discusso) che inchioda al muro Kouyou. Lo vedo chiaramente il suo sguardo, terrorizzato..si volta verso di me e mi osserva, quasi imbarazzato

-Ryo...-

-Lascialo- La mia voce è dura, il mio ordine categorico. Nessuno deve fargli del male

-Ah, Suzuki- Anche il ragazzo si volta e mi guarda, senza però spostarsi da davanti Kouyou -Mi sembrava strano che tu non ci fossi- Mi da fastidio che lo trattino così, a prescindere da quello che provo per lui...


O forse è proprio per questo?


-Ti intrometti sempre, sei fastidioso...- Mi avvicino, lo allontano da Kouyou, lo porto via. Lui non parla, ma sento che trema.

Se solo potessi allontanarlo da tutto questo dolore...

-Kouyou, aspettami fuori- Aspetto che se ne vada, e poi sento ancora la risata nascosta e fastidiosa di questo stronzo. Mi volto, arrabbiato, infastidito -Perché lo trattate così?-

-Suzuki, sei incredibile...- Questa volta sono io che lo inchiodo al muro: gli stringo il collo con il braccio, cercando di controllarmi

-Perché non lo lasciate stare?-

-C'era chi lo sospettava, ma ora ne sono quasi certo-

-Di che parli?-

-Il tuo atteggiamento così protettivo...per caso ti piace quella puttanella?- La rabbia sale a livelli incontrollabili: gli tiro un pugno, lo faccio cadere a terra, ma quel ghigno non cede. E' ancora lì, che mi osserva, che si prende gioco di me, che continua a ricordarmi quanto sono patetico -Questa è un'ulteriore conferma...- Non gli lascio finire la frase, lo afferro per il colletto e lo avvicino a me

-Se vi azzardate a ferirlo ancora, io vi ammazzo-

-Che cosa ti da più fastidio? Il fatto che qualcuno ferisca il tuo amichetto, o quello che ti ho detto?-


Perché le mi difese crollano sempre così facilmente?


Esco e vedo Kouyou seduto sul muretto, che osserva un punto fisso dell'asfalto, inespressivo, quasi senza forze. Mi avvicino e gli schiocco le dita davanti al volto e lui sembra riprendersi

-Ah, Ryo...-

-Andiamo?-

-Sì...- Ti alzi, anche se il tuo sguardo è sempre basso e il tuo volto sempre triste. Non so perché, ma questa volta non riesco a starti accanto...




-Che cosa ti da più fastidio? Il fatto che qualcuno ferisca il tuo amichetto, o quello che ti ho detto?-



Arriviamo a casa tua: non abbiamo nemmeno parlato. Mi chiedi se voglio restare, io annuisco ed entro.

Quante volte sono entrato in questa casa?

Quanto tempo abbiamo passato in camera tua, a giocare da piccoli o più avanti a confidarci segreti e commenti sulle persone che ci stavano accanto?

-Vuoi qualcosa da bere?-

-Mh? Sì, grazie...- Ti guardo mentre vai in cucina e io mi siedo sul divano.


Sono davvero così? La mia preoccupazione più grande è che qualcuno scopra il mio sentimento?

Davvero il suo dolore è passato in secondo piano?

-Ecco- Manco mi ero accorto che era arrivato...mi porge un bicchiere e io lo prendo.

Si siede accanto a me, in silenzio.


Avverto il calore della sua pelle....

-Scusa- Mi volto di scatto e lo guardo, come se non capissi -Scusa per tutti i problemi che ti provoco- La sua voce trema, sento che si sforza per non cedere alle lacrime -Scusa se ti ho costretto a diventare la mia balia, scusa se io...-

Ed eccole.

Le sue lacrime.

No...

Il suo dolore non è passato in secondo piano.

Lo abbraccio, sembra stupito, ma poi ricambia, sento le sue braccia avvolgermi il corpo e mi sento meglio. Sento le tue mani che si aggrappano disperatamente a me, continui a piangere e io che continuo a dirti di non preoccuparti, che io ci sarò sempre


-Ryo, ma io come mi comporto?-

-In che senso?-

-Beh...pensi che io non senta i commenti che mi fanno a scuola?-

-Non ascoltare quello che gli altri dicono-

-Ma certe parole fanno male...-


Forse...in quel momento ho iniziato a capire.

Vederti così vulnerabile, così fragile...quello strano sguardo su di me...

-Sono fortunato ad averti, non so come farei senza di te-


Io? Io come farei senza di te?

continua...

Alla prossima! <3

  
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