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Autore: KiraKira90    11/04/2010    8 recensioni
Una profezia sul potere, una femmina testarda ed un principe orgoglioso...
Sullo sfondo di un'imminente battaglia i vecchi nemici devono unirsi e amicizie preziose rinsaldarsi.
Quattro anni dopo la morte di Naraku, l'avanzata di un esercito straniero si fa inesorabile e l'Ovest ha solo una scelta: resistere!
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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17. Fardello

 

“Presto! Devo far presto!”

Un pensiero solo animava quella figura guardinga che si acquattava fra il fitto fogliame della foresta. Come un abile ninja saltava di ramo in ramo, silenzioso e agile come la sua natura gli permetteva. Rigorosamente controvento, sperava di non lasciar tracce o scie che potessero esser captate da possibili, anzi probabili, inseguitori. La flessibilità e velocità dello youkai erano tipiche della sua specie e quell’ambiente, fitto di alberi e appigli, l’ideale per sfruttarle.

Non aveva perso tempo; né lui, né la sua scorta …

Seguito da due dei suoi più fidati elementi, abili come il proprio signore nell’arte della fuga, non aveva atteso la battaglia cessasse.

Con la bocca ancora impastata di sakè e la bottiglietta quasi vuota in mano, si era destato spaesato dalle urla che provenivano dall’esterno della tenda. Non fu in grado di dire che quella era la stessa assegnatagli da Sesshomaru, almeno non subito. La sbornia della sera precedente gli aveva decisamente intorpidito i sensi, ma l’adrenalina messa in circolo dal suo istinto, lo fece riprendere alla svelta. Si alzò da quell’indescrivibile e contorta posizione assunta nella notte e con un balzo scimmiesco, si era rimesso sulle zampe posteriori, continuando a tenere ben stretta la bottiglia alleggerita dalla sua impagabile sete.

Con occhi assonati e particolarmente sensibili alla luce si era limitato a sbirciare, titubante, l’affaccendarsi generale di fuori. Il corno d’allarme non smetteva di trapanargli le orecchie, arrecandogli fitte alle tempie, mentre la polvere, sollevata dalla corsa dei soldati in schieramento, gli rendeva maggiormente difficile scorgere chi avesse potuto dargli una qualche spiegazione. Le sue guardie si erano conformate alla nube terrosa assieme a tutti gli altri, ma era certo non si stessero dirigendo a morire come tutti quei babbei. Per loro la pellaccia, anzi pelliccia, contava più di qualsiasi alleanza. Ancora barcollante per i postumi, bevve d’un fiato il rimanente sakè del fiaschetto, ma riuscì a malapena ad inumidirsi le labbra. Deluso, lo ruotò scuotendolo e costatando che era decisamente vuoto.

“Capo!” la voce nota di uno dei suoi subalterni gli giunse all’orecchio, distogliendolo dall’esame che stava compiendo. Si voltò, soffocando un flato a labbra serrate. “Dove vi eravate cacciati? E cos’è tutta questa confusione?” urlò assordato, agitando nervosamente la bottiglia. Il primo servo trattenne il respiro per evitare d’inalare l’alito da sbornia del superiore e lasciò si disperdesse per formulare parola. “Siamo sotto attacco!”

“Vuoi dire sono sotto attacco!” ridacchiò, gettando a terra il fiaschetto vuoto. Le guardie videro la caduta della bottiglia, attutita dal terreno soffice. “Io non ho la minima intenzione di mettermi in mezzo!” ammise, sistemandosi la cinta e gli abiti, gli stessi del giorno prima. Si grattò rozzamente il pelo della mascella e la natica destra, mentre in fretta i due servi entravano nell’alloggio del loro capo. Doveva prepararsi in fretta per svignarsela.

Non ci avevano messo tanto a racimolare l’essenziale, fra cui due borracce ricolme di sakè. Grazie alla confusione generale, addentrarsi inosservati nella foresta e allontanarsi dall’accampamento di Sesshomaru-sama era risultato decisamente facile. Non si erano preoccupati molto una volta perso di vista il caos della battaglia. Non era certo le forze dell’Ovest sarebbero sopravvissute ed anche in quel caso sarebbero stati troppo stanchi per accorgersi della loro assenza o inseguirli. Nessuno poteva prevedere l’arrivo di forze fresche …

 Continuavano ad avanzare in direzione delle loro terre, attenti ma non eccessivamente. Il capo avanzava davanti alle due sole guardie di scorta e uno strano brivido lo percorreva dalla base del collo alla punta della cosa … Non era piacevole, anzi inquietante! Si sentiva osservato, ma non riusciva a percepire presenze minacciose nei dintorni. Vi era solo qualche roditore e uccello, ma niente d’inusuale. Non era molto che simili sensazioni lo scotevano, ma non voleva sottovalutarle. Aveva annullato l’ordine di fermarsi per riposare e l’unica cosa che ora voleva era tornarsene nel proprio territorio, al riparo da chiunque!

Avanzavano in fretta, con sopra le loro teste un falco che volava in circolo …

***

Sesshomaru scrutò severo l’interno dell’alloggio. La tenda di Baiko ora era divisa da entrambi gli youkai tasso, ma non aveva nulla a che vedere con quanto preparato prima del loro arrivo. La frettolosità nell’erigere quell’accampamento medico era palese. Due curatori erano affaccendati al capezzale di Bunrakuken, uno aveva appena terminato di fissargli la nuova fasciatura, mentre l’altro stava pestando nel mortaio una specifica combinazione di erbe. Il dono dei tanuki era divenuto improvvisamente quello più prezioso.

Sesshomaru rimase a osservare il padrino in silenzio e in attesa. Il tasso interpretò bene quella muta richiesta di discrezione: fece cenno ai medici d’uscire e questi si affrettarono a togliersi da una situazione che li vedeva non richiesti.

Erano rimasti in tre, ma il principe non pareva affatto soddisfatto. “Dov’è il generale del Continente?” domandò seccato, notata la sua assenza.

“Non temere. Ha ricevuto il messaggio e non ci metterà molto ad arrivare.” lo tranquillizzò Bunrakuken. “Baiko glielo ha riferito personalmente.” spiegò, mentre il figlio annuiva.

“Detesto perdere tempo! Se non si sbriga, faremo a meno di lui.” sibilò altero e atono.

Bunrakuken sorrise. La simpatia verso l’alleato era alquanto percepibile ed il tasso aveva bisogno di confermare quello che ai suoi occhi era il motivo.

“Dimmi Sesshomaru … Mya - sama si è ripresa?” fece un marcato respiro fra una frase e l’altra, ovviamente apposta. Il sobbalzo dell’inu-youkai fu la prova lampante che gli occorreva. Chiara quale posta fosse contesa …

“Si è svegliata e riposando riprenderà le forze.”

Rispose con un tono fin troppo distaccato, più del solito anche per i suoi glaciali modi. Il sorriso sornione e l’espressione indagatrice automatica di Bunrakuken lo infastidivano non poco. Evitò di incrociarne lo sguardo e sorbirsi la solita pressione silenziosa che riusciva a suscitargli. Guardò sbieco in sua direzione, notando le bende sporche che i curatori avevano cambiato prima di sparire.

“Le tue ferite?” chiese sempre non incrociandone gli occhi. “Meglio.” rispose calmo. “Non sarò giovane come voi, ma sono pur sempre un dai-youkai!” ridacchiò riferendosi a entrambi.

Baiko s’incupì di colpo ripensando a suo padre ridotto in fin di vita da quegli infimi codardi. Lo guardava di lato, con le palpebre quasi abbassate del tutto e il pugno sinistro serrato con forza. Quel che più smuoveva rabbia nel giovane guerriero, era il fatto di non essersi dimostrato all’altezza. Non era neppure stato in grado di andarsene dal mondo con dignità!

L’avevano riportato in vita per assistere a come la sua inettitudine avesse contribuito allo sfacelo dei suoi compagni? No, certo che no.

Sesshomaru non era il tipo … Eppure lui sarebbe voluto restare all’altro mondo e non conoscere cosa la sua incapacità aveva generato. Non era colpa sua, ma dell’Est. Ovvio. Però … Suo padre, su quel letto, gli ricordava costantemente la sua debolezza.

“Spero ti riprenderai in fretta. Non appena sarà possibile, dovremmo spostare l’accampamento.” rivelò il principe, suscitando l’interesse di Baiko.

Il giovane tasso ci mise poco a comprendere il motivo di tale decisione, nonostante l’iniziale interrogativo. Non era sicuro rimanere lì ora che il nemico conosceva la loro esatta ubicazione, ma con un simile numero di feriti … Spostarne così tanti, senza dare nell’occhio e velocemente, era impossibile. Al contempo restare fermi poteva costituire anche un rischio maggiore …

Era un problema che andava risolto urgentemente e nessuno poteva permettersi di non rendersi utile. Sesshomaru aveva già aumentato le vedette ed i turni di guardia, ma ovviamente non era ritenuto abbastanza come mezzo preventivo. Inoltre persino l’Au non era in forza da quanto avevano saputo.

Sesshomaru non poteva più di così tanti fardelli sulle spalle. Quella guerra lo stava consumando più del previsto …

Un odore noto, anzi due, lo sviarono dal mal di testa che lo affliggeva. “Sta fermo!” la voce di Tsao Fang giunse chiara, mentre con poca grazia scostava vigorosamente la tenda e spintonava a terra, innanzi ai presenti, un impaurito e noto Macaco.

I tre si concentrarono sul loro ingresso, accantonando ogni altra cosa. “Eizo?” chiese sorpreso Baiko, mentre né Sesshomaru né Bunrakuken parvero sorpresi. Il Signore delle Scimmie del Nord fissò i dai-youkai con sguardo angosciato ed impaurito. Non aveva scampo circondato da simili forze demoniache: se solo gli avesse dato un lieve motivo, lo avrebbero fatto a pezzi senza pensarci due volte. Sesshomaru lo guardava dall’alto della sua statura con sguardo accusatore, sguardo di chi cova rabbia celata per un crimine imperdonabile.

“Sesshomaru-sama!” non poté far altro che prostrarsi rassegnato, distogliendo lo sguardo insostenibile del Gran generale.

“Cane infedele. Taci!” sbottò Tsao inferocito, mentre estraeva la spada e gliela poggiava alla gola.

Sesshomaru fulminò Jin per l’espressione usata, fermandolo con gesto deciso. “Voglio parlare con questo cane prima che la tenda sia macchiata dal suo sangue immondo!”

Bunrakuken trattenne a stento una risata per la situazione alquanto esilarante, mentre Baiko iniziava a percepire l’aura di pesante competizione fra i due.

Jin trattenne la lama, scontento. “Tsk, sei fortunato: hai la possibilità di allungarti la vita diversamente dai tuoi due galoppini.” lo minacciò ancora. “Perdono.” bofonchiò il macaco, ripensando agli eventi della foresta.

Era successo tutto troppo in fretta. Aveva percepito qualcosa di strano e difatti il suo istinto non sbagliava. 

Se fosse andato secondo i piani e non vi fossero state forze fresche non l’avrebbero mai acciuffato. Purtroppo simili variabili non erano prevedibili e ora la sua fuga non faceva che accentuare la sua presunta colpa. “Chiedo perdono.” ripeté nuovamente.

“Perdono?” sibilò irato Bunrakuken, la cui espressione divertita era svanita di colpo. “Perché non lo chiedi ai soldati che hai ucciso?”

Il suo sguardo cadde sfuggevole su Baiko. Mai avrebbe perdonato all’Est e ai suoi alleati un simile atto: avevano ucciso suo figlio e l’avrebbero pagata cara!

“Io non ho colpe, giuro!” supplicò roco, attanagliato alla gola dalla paura.

“Tu!” Sesshomaru lo richiamò “Guardami.” Eizo non osò tanto. “Ho detto guardami!” imperò con più foga. Eizo alzò tremante il capo.

Lo sguardo di Sesshomaru era glaciale e perforante. Non vi era alcuno spazio per la comprensione …

“Mi chiedo come abbia fatto il nemico a scoprire la posizione del nostro accampamento e soprattutto dove si trovasse l’Au.

“Non saprei mio Signore.” rispose il demone agitato. L’unica cosa che avrebbe potuto salvarlo erano le risposte giuste.

“Taci. Serpe!” lo colpì Jin, gettandolo contro il pavimento con un calcio. Le costole dello youkai dolsero, mentre provato, si rimetteva sulle ginocchia.

“Mio signore io sono sempre stato un vostro fedele alleato. Dimenticate forse tutte le informazioni rubate a loro e portate a voi? Avrei forse rischiato la vita per l’Ovest, per poi vederlo soccombere?” tentò di trovare un qualche appiglio.

“Mi chiedo quante informazioni datemi fossero fondate, inoltre non ho alcuna garanzia che tale fuga di notizie avvenisse all’oscuro del Signore dell’Est!”

“No, mio signore …”

“Perché saresti scappato, sentiamo? Sapevo voi macachi eravate rinomati codardi e voltafaccia, ma … Nessuno vi aveva ancora definito meschini traditori!”

“Ve lo giuro non sono mai sceso a patti con l’Est!” esclamò con tutto il fiato in corpo.

“Tutto fa supporre il contrario. Quest’assalto era fin troppo ben orchestrato.” Sesshomaru rimaneva impassibile con estrema difficoltà. La voglia di tranciarlo ad artigliate era immensa.

“Mio Signore. No!” Sesshomaru parve irremovibile.

“Rinchiudetelo. Toglietelo dalla mia vista!” un secondo in più ad ascoltare le sue futili scuse e sarebbe stato lui stesso a macchiare di sangue la stoffa.

“No! Mio Signore non c’entro! Voi non capite! Vi prego! Vi supplico!”

“Taci! Nessuna pietà per i traditori.” sibilò Jin, mentre personalmente lo trascinava all’esterno, gettandolo a due dei suoi soldati più fidati. “Non lasciatelo scappare. Sorvegliatelo e rinchiudetelo.” ordinò senza pietà, tornando in fretta da Sesshomaru.

“Spero non lo risparmierete!” gridò con tono di rimprovero. Sesshomaru ruotò lievemente le pupille verso il rivale.

“Non so come funziona nelle vostre terre Jin Tsao Fang, ma da noi si è soliti pensare prima di tagliate la testa a un alleato.”

“Non lo definirei tale!” ribatté seccato per la rimandata esecuzione. “I soldati vogliono un responsabile, vogliono che qualcuno paghi!”

“Credete che non sappia che Eizo sarebbe un eccellente capro espiatorio per sfogare le loro angosce, Tsao?” sibilò irato in risposta. Chi si credeva di essere per dargli ordini?

“Credo solo senza di noi sareste tutti morti!” si pavoneggiò sottolineando l’incapacità del principe di far fronte a una simile situazione.

Sesshomaru sentì una pugnalata lancinante al petto. “Forse una testa sarà mozzata oggi!” ringhiò, punto sul vivo, portando la mano su Bakusaiga. 

“Credo anch’io!” ribatté il generale straniero, stringendo l’elsa della katana già brandita. Anche Sesshomaru estrasse l’arma mentre i due iniziavano a camminare in circolo, studiandosi. Se avessero iniziato, lo scontro non sarebbe certo passato inosservato. Un conflitto interno sarebbe stato la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso in quella condizione tanto precaria. Bunrakuken agguantò repentino la spalla di Baiko, cercando un aiuto nell’alzarsi. “Padre, siete debole!” tentò di persuaderlo lui. “Sì e quei due degli IDIOTI!!” sbottò Bunrakuken, mentre con un gemito e barcollando si metteva in piedi. Appena posò i piedi e vi si poggiò di peso, una fitta al fianco lo assalì, facendo preoccupare il figlio. Bunrakuken strinse i denti, digrignandoli. Lasciò le braccia del giovane e corse zoppicante verso quelle due teste calde. Avevano appena alzato la guardia, quando il dai-youkai si frappose fra loro ...

“Avanti isolano … fatti sotto!” lo provocò Jin.

“Hai fretta di morire noto …” ribatté Sesshomaru.

L’atmosfera era elettrica e ormai ciò che era esterno al duello era stato accantonato da entrambi.

“Smettetela! Stupidi e orgogliosi come siete ci farete ammazzare fra noi.” Bunrakuken sopraggiunse con impetuoso slancio, afferrando le lame alzate dei due. “Volete aiutare l’Est? Arruolatevi fra i suoi scagnozzi allora!” esclamò irato e scortese, mentre spingeva le lame con gesto secco. I due abbassarono le katana a simile, persuasiva ramanzina. Dai loro volti Baiko poté quasi supporre si sentissero un po’ idioti a cedere così irrazionalmente all’orgoglio, ma era il fianco del padre il vero motivo di quegli sguardi. L’odore fresco di sangue lo ricopriva di nuovo.

Sesshomaru aveva sotto gli occhi le bende appena cambiate, completamente macchiate di rosso. Sia lui che Jin si affrettarono a rinfoderare le spade.

“Vado ad assicurarmi Eizo sia ben rinchiuso.” si congedò lo youkai straniero, non volendo arrecare ulteriore disagio. Sesshomaru attese sparisse per proferire parola. “Farò di nuovo chiamare i due curatori. Per ora è tutto, riposa.”

Uscì subito dopo, percettibilmente rammaricato, ma non visibilmente. Le gambe di Bunrakuken cedettero e Baiko sopraggiunse appena in tempo per sostenerlo e riadagiarlo sul giaciglio. Non volle dir nulla per dovergli dar l’onere di rispondere.

Si sentiva terribilmente inutile! Non era in grado di morire, né di sopravvivere in battaglia, non era nemmeno potuto intervenire al posto del padre. Avrebbero forse dato ascolto a lui? Chi era per frapporsi fra simili condottieri? Nessuno! Persino l’Au, quella schiava, era ritenuto elemento più valido.

Era nuovamente colpa della sua inadeguatezza se suo padre sanguinava di nuovo. La sua rabbia cresceva sempre più …

 

***

 

Sesshomaru si era allontanato velocemente. Non ne poteva più di quel disordine mentale …

Quella battaglia era sfiancante e non solo per i suoi soldati. Avere un onere tanto pesante su giovani spalle come le sue, non era poi così facile.

Annusò la brezza del crepuscolo, cercando conforto e pace negli odori. Concentrandosi sul distinguere le varie componenti, riusciva a non pensare ai problemi che si sormontavano …

Respirò profondamente …

La minaccia giunta dal Continente, l’Est e il suo Signore, il fardello di dirigere le campagne militari, le perdite, le strategie, il sangue, la morte …

Pruno … espirò.

Il tradimento, la leggenda, la brama, l’onore, l’orgoglio, la rivalità, la paura, il desiderio, la conoscenza, l’ira, la gelosia, il potere …

Salice …

Il cambiamento, le promesse, le speranze …

Camelia …

Il dovere …

Mya …

Sesshomaru sbarrò gli occhi, fino allora tenuti rigorosamente chiusi, voltandosi e scorgendo la figura minuta della yasha. Fasciata in quella stoffa rossa, pareva davvero un’estranea ai suoi occhi, ma non al suo naso.

“Non volevo disturbarti.” scosse la mano per cercare di tranquillizzarlo. “Fa pure come se non ci fossi, me ne stavo andando.”

 

- continua -

ANGOLINO AUTRICE: chiarimenti.

Come avevo promesso si è esplorata quella che è l’interiorità di alcuni personaggi e si continuerà man mano che la storia andrà avanti. 

Baiko e Tsao sono quelli che finalmente ci dicono qualcosa di, anche se superficiale, rilevante. Non sono più le belle e indefinite statuine della storia. All’inizio non era mia intenzione dedicare allo youkai Macaco tanto spazio descrittivo, però spero la caratterizzazione di Eizo sia ben riuscita. È stato divertente descrivere una “scimmia”! XD

Stavolta non ho lasciato molto spazio a Mya e purtroppo, in una simile situazione, anche il glaciale Sesshomaru ha i nervi a fior di pelle!

Eh, lo so. Poverino, ma anche se è un principe forte e valoroso, resta comunque un giovane con sulle spalle un pesante fardello. Speriamo riesca a riprendersi! ^^

 

 

Un piccolo chiarimento sulla scelta finale delle piante va inserito. Non c’è una correlazione fra le parole che sovrastano il nome di queste, ma sono i semplici problemi/pensieri che affollano la mente di Sesshomaru. Comunque il loro utilizzo in tale sequenza non è casuale:

 

Pruno: Il fiore del susino è il primo che fiorisce dopo l'inverno e per questo è considerato simbolo di speranza paziente.

 

Salice: Simbolo di resistenza flessibile. L'ambiente delle Geisha è indicato come "il mondo del fiore e del salice”.

 

Camelia: proviene dall'isola HONSU, in Giappone, dal santo posto della Dea del Sole Amaterasu, la madre di tutti gli imperatori del paese del sole.
In questo pantheon dello scintoismo molte migliaia di anni fa si celebra il matrimonio del principe SUSANO e della principessa INADA, in seguito a quest’avvenimento la Camelia s’illumina di una mitica luce, e divenne il simbolo dei successi militari e dell'amore eterno.
I Giapponesi dicono che la Camelia (la rosa del Giappone) dona l'immortalità.

 

I significati che rispecchiano placano in parte l’animo di Sesshomaru e i pensieri affievoliscono man mano.

Comunque sia dico solo non è un caso che l’ultimo fiore, la camelia, preceda Mya. Trovo un forte legame fra la simbologia di una e la figura dell’altra.

 

Saluti.

 

Mamma mia, mai ricevute tante recensioni! O.O Ammetto d’essere rimasta sorpresa, ma piacevolmente. ^^

Come posso non rispondere a una a una? Non posso: semplice! :)

 

LetyShine92: Mi spiace per la lunga attesa che la revisione della storia ha portato, ma io credo che ne sia valsa la pena (o almeno spero!). ^^

Rinnovo ancora i miei grazie per la pazienza dimostrata e la tenacia nel seguire questa storia. Spero il nuovo aggiornamento non ti abbia deluso Lety. ^^ Purtroppo per vedere uno sviluppo fra i protagonisti si dovrà attendere il prossimo capitolo (com’è intuibile). Grazie mille per seguire questa mia storia e  avermi lasciato la tua recensione. ^^

 

Celtic Girl: Ed eccoti accontentata carissima: aggiornamento fresco - fresco di battitura! XD Spero ti sia piaciuto, nonostante si diversifichi dagli altri. Ringrazio anche te per lo seguire e recensire questa fan fiction a cui sono particolarmente affezionata. ^^

Se lo desideri, lasciami pure una tua opinione anche negativa senza farti problemi, ne farò tesoro. =)

 

bubukenia: E KiraKira90 accontentò la povera ragazza che non aspettava altro che un aggiornamento. Mi lusinghi, credimi! ^^

Tranquilla per lo sviluppo di rapporto fra i due piccioncini: come ben sai la battaglia che doveva esser di al massimo tre capitoli si è ridotta a cinque. Alla faccia del pianino. XD Credimi non hai da temere, non voglio mettere fretta a questa storia. :)

 

cometa91: Non temere Inuyasha&co. li rivedremo, anche se non so dirti con precisione quando. XD

Comunque alla loro comparsa il loro sarà un ruolo attivo e fondamentale, ma Inuyasha mi ha scongiurato per una entrata in scena d’effetto, perciò … XD Scherzi a parte, spero di accontentare presto questa tua richiesta e che nel frattempo il capitolo nuovo ti sia piaciuto almeno un po’. ^^

 

Crisan: Accidenti mi hai fatto arrossire! >///< Non so che dire, sono immensamente felice che ti sia piaciuta fino questo punto. Per quanto riguarda il trailer è nato dalla mia passione per questa storia, per gioco, e sono contenta sia stata una idea riuscita. ^^ Spero troverai istruttive anche le note a fondo pagina di oggi e che questo capitolo sia ritenuto all’altezza dei precedenti. In effetti mi ha dato qualche problemino. :)

 

angelseyes81: Come vedi ho aggiornato. Sono riuscita ad appassionarti con una storia su Sesshomaru? (Kira esulta) ç___ç Evviva, sono riuscita a professare il Sesshomaresimo. XD Come ho già spiegato a Cometa Inuyasha comparirà senz’altro con l’andare della trama. Santo cielo, oggi sono un peperone a causa vostra! Una perla del fandom? >////< Non so cosa dire, ti ringrazio davvero per le belle parole. ^^

 

Nicole221095: alla mia dolce allieva Nicole, cui avevo promesso avrei aggiornato, faccio notare di averlo fatto anche se con un giorno in ritardo rispetto i tempi previsti. Dovresti esserci abituata al fatto che non mi do mai fretta alla pubblicazione! Più mi chiami sensei più mi fai arrossire, vergognati! >///< XD Spero la storia ti entusiasmi ancora. ^^

 

elenasama: carissima! ^^ Intanto mi scuso per essere in tremendo ritardo nella lettura della tua storia, ma aggiorni così in fretta che non riesco a stargli dietro. Appena riuscirò a mettermi in pari, prometto di dirti la mia, intanto ti ringrazio per l’attenzione che dedichi a Schiava. Spero la trama riesca ad esaltarti ancora! :)

 

 

Ebbene ora che ho risposto a tutte le favolose e gentilissime recensioni, porgo mille ringraziamenti a tutti coloro che seguono questa storia e, forse, ci si sono affezionati un po’. Alle ragazze qui sopra dico che sono imbarazzata per le belle parole, lusingatissima per ciò che hanno detto. Siete riuscite a lasciarmi senza parole e credetemi non è facile! XD

Saluto tutte con affetto e mando a tutti un grosso bacio. ^^

Grazie.

Al prossimo capitolo KissKiss KiraKira90

 

 

   
 
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