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Autore: ladyElric23    11/04/2010    7 recensioni
"“Mi-mi dispiace,credo di aver sbagliato indirizzo…” balbettai.
“Chi cercava?” mi chiese,poggiandosi alla porta aperta.
“Cercavo il signor Robert Downey jr…”
“Ma sono io!”
“…Ah…” non riuscii ad aggiungere altro.
D’accordo, pensai, magari, nonostante l’apparenza, quell’uomo la sapeva lunga.
Magari poteva risultare una persona educata e professionale…
“Oh cazzo!!”
…Ecco,appunto." [fanfic a 4 mani con Flagiu_Mustang]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prima di iniziare, vorremmo ringraziare, e dedicare questo secondo capitolo, a tutte persone che hanno apprezzato la prima parte. ^^ grazie mille, se continuiamo a scrivere è merito vostro! ^^ (si, è una minaccia! xD)

Capitolo dedicato in particolare a: ApolloFan (che con la sua Blockbuster ci ha ispirate e ci ha fatte appassionare a questa magica coppia. Grazie!), cieli_neri (che, nonostante abbia visto distrutta l’immagine di sex simbol di Hugh Grant, ha commentato ugualmente! xD ), Meme91 (la nostra groupie! xD che ci segue sempre! xD (e io lavoro anche per te! xD)), sere9 e Mariposa (che si sono divertite a leggere il primo capitolo, proprio come noi a scriverlo. ^^), che hanno recensito il Capitolo1. Grazie a tutte voi.

 

Capitolo 2.

POV Robert

 

-DRIIIIIIN!!!!!!!-

“Sono sveglio, sono sveglio….”.

Mi rigirai nel letto, affondando la testa nel cuscino.

La maledetta sveglia continuava a suonare.

Lentamente, aprii un occhio per vedere l’ora: le 6:31.

Un mugolio assonnato uscì dalla mia bocca, prima che la mia mano premesse insistentemente  sul pulsante di quel maledetto arnese per cercare di far smettere quel dannatissimo rumore. Non ci riuscii, ma alla fine cadde a terra, quindi quel noioso e snervante suonino terminò ugualmente.

Mi tirai a sedere sul letto, poggiando i piedi sul pavimento, mentre sbadigliavo nuovamente, e poi finalmente mi alzai, dirigendomi in cucina senza degnare la sveglia di uno sguardo.

Feci colazione come al solito, mangiando le prime cose che trovai, con un pezzo di pizza avanzato dal giorno prima ed una tazza di caffè nero, mentre accendevo la televisione, sintonizzandola  sul canale della Nickelodeon, dove era in programmazione Spongebob. Il tutto mentre sfogliavo svogliatamente il giornale che mi era stato recapitato, tanto per documentarmi un po’ sui fatti del giorno.

Omicidi, scandali politici, economia in crisi…. Sempre le solite cose…

Decisi di dirigermi verso la mia pagina preferita. No, non la pagina dell’oroscopo…

Davvero mi credete così superficiale?!

Mi diressi quindi verso la pagina degli spettacoli e del cinema.

Beh, andiamo, sarà anche la pagina preferita di molti di coi, no? Che vi immaginavate, i necrologi? Comunque sia…

Un articolo attirò subito la mia attenzione, un articolo a cui normalmente non avrei dato peso, ma che, dopo la chiacchierata del giorno prima col mio nuovo cliente (il signor Hugh-con-due-acca, ricordate?) aveva assunto tutt’altra rilevanza.

L’articolo in questione, come avrete capito, annunciava l’esibizione della compagnia di Alvyn Aley, proprio quella di cui faceva parte… come si chiamava?... insomma, avete capito… il ragazzo che dovevo pedinare. Lo spettacolo era fissato per la sera successiva, sempre nel solito teatro, al Lincoln Center, come mi era stato detto ieri.

Bene, avrei anche dovuto sorbirmi tre ore di chissà quale noiosissimo balletto.

Come avrete capito, non sono molto un amante del genere.

La vocetta  gracchiante di Spongebob mi riscosse; lo guardai, mentre emetteva un urletto stridulo cercando di acchiappare una medusa con un retino.

Non so perché, ma tutto quel momento  -io, la pizza fredda, il caffè che non sa di caffè, il mio appartamento piccolo e disordinato, e Spongebob con i suoi urletti- mi sembrò davvero patetico.

Mah, meglio non pensarci, mi dissi.

Avevo ben altro a cui badare quel giorno.

 

Poco dopo ero sotto casa di Law (era questo il nome!), in auto, con la macchina fotografica a portata di mano,un paio di occhiali da sole sugli occhi.

So cosa state pensando… “Hai una macchina?? TU???!”, oppure, “c’è un qualche pazzo che ti ha dato la patente?”… Ebbene, si! Ho la patente. E, si, ho la macchina! Che ci crediate o no ho un bel po’ di soldi da parte, anche se il mio appartamento e quella mansarda che uso come ufficio non lo suggeriscono.

Ma le auto si sa, sono il maggiore sfizio di ogni uomo, ed io non faccio eccezione.

La mia Mercedes nera ne è la prova.

 

Alle 7.59 il biondo uscì di casa, con indosso una tuta da ginnastica, in spalla un borsone nero. E io fui costretto ad appiattirmi sui sedili per non essere scoperto.

Dopotutto, la prima regola di un buon detective è la discrezione...

Fu questo che pensai quando, riguardando nella sua direzione, mi poggiai distrattamente sul volante, facendo suonare il clacson.

“Oh cazzo!” imprecai.

Discrezione, appunto.

Fortunatamente si era già allontanato nell’altra direzione, e non ci fece troppo caso.

Aspettai che girasse l’angolo, poi misi in moto. Uscii dal mio parcheggio e, con una velocità pari a quella di una vecchietta su una macchina vecchia e scassata, lo seguii a distanza. A quanto pareva il ragazzo non sapeva dell’esistenza dell’acceleratore.

Dopo parecchi minuti di quell’agonia (Marylin ne stava accusando pesantemente, abituata alle alte velocità che ero solito tenere. Si, Marylin è la mia macchina… Qualche problema?) arrivammo a destinazione. Il teatro.  Evidentemente il nostro caro ballerino aveva le prove per lo spettacolo della sera dopo.

Adesso tutto il problema era entrare…

Analizzai le possibilità:

1. Arrampicarmi su per la grondaia ed entrare dal tetto. Ma no, troppo complicato, e poi sicuramente qualcuno mi avrebbe notato;

2. Vestirmi da assistente alle luci/al suono/ a qualsiasi cosa, ed entrare… ma forse mi noterebbero ugualmente. In fondo, è una una compagnia stabile, dopo si conosco tutti tra di loro;

3. Entrare di soppiatto dall’ingresso principale, infilarmi in una saletta buia ed osservare tutto da li.

Si, sicuramente era la scelta migliore.

Facile, mi dissi.

Le ultime parole famose…

 

“Ma perché hanno messo tanta sicurezza per due ballerini da strapazzo?!”, commentai tra me e me.

Ad ogni porta, ad ogni scala esterna, quegli odiosi omini in divisa blu sembravano essere ovunque, armati delle loro trasmittenti: questo voleva dire che, se anche uno solo di loro mi avesse scoperto, mi sarei ritrovato un esercito di quei soldatini alle costole. Non era una grande attrattiva.

Entrai con indifferenza dal portone principale, mentre le due guardie si scambiavano qualche parola, dopodiché mi gettai a terra rotolando dietro una statua, situata vicino alle scale che portavano ai palchetti, come evidenziato da un cartello in bella vista.

Devo ammettere che mi sentivo molto James Bond in quel tipo di occasioni… voglio dire, intrufolarsi di nascosto in un edificio, aggirare le guardie… Non è eccitante? Mi mancava solo qualche diavoleria tecnologica (tipo una penna stilografica che si trasforma in una pistola a raggi laser, o cose così) e sarei stato perfetto!

Comunque…

Mi appiattii contro il muro e strisciai fino alla tromba delle scale.

Mi stupii di come nessuno se ne accorse, perché difficilmente i miei abiti scuri si sarebbero potuti confondere con la parete color avorio. Oh beh, che ci volete fare… Per fare questo mestiere ci vuole anche un pizzico di fortuna, no?

Cominciai a salire, saltando i gradini due alla volta, fino ad arrivare al secondo piano. Aprii la prima porta alla mia destra ed entrai, come avevo previsto, in uno dei palchetti laterali, totalmente buio. Quindi mi misi seduto su una delle poltroncine ed osservai le prove, armato questa volta di binocolo.

Ci fu una bella esibizione di un gruppo di ballerine, con indosso solo un vestitino rosso ed un sacco di accessori neri.

 Davvero un bello spettacolo!

Poi invece fu il turno di un trio di ballerini, tra i quali il “mio uomo”, per usare una terminologia da film polizieschi hollywoodiani. I tre indossavano solo dei pantaloni neri, erano scalzi, a petto nudo, e ballavano su una melodia suonata col violino.

Decisamente un altro bello spettacolo!

Suvvia, non datemi dell’incoerente, lo so che ho detto lo stesso delle ballerine! La verità è che non ho particolari preferenze, non mi so decidere… anche perché non vorrei privare metà del mondo del mio innato sex appeal! … Si, avete capito bene! Diciamo che… si, diciamo che i miei gusti tendono ad entrambi i sessi… Sono bisessuale, ok?!

Quando le  prove terminarono riproposi la mia interpretazione del caro Bond… James Bond… sgattaiolando fuori dal teatro, attendendo che il ragazzo facesse lo stesso.

Ed era quasi mezzogiorno, ed io mi stavo mangiando un panino in macchina, quando finalmente uscì.

Con comodo principino, mi raccomando!

 

 

 

“Dio, ma questo ragazzo non si stanca mai?!”

Dopo una mattina passata a ballare, indovinate dove si diresse mister “per-me-l’attività-fisica-non-è-mai-abbastanza”?

In palestra!

E io, da bravo detective quale sono, dovetti seguirlo pure li.

Ora: non che io fossi uno sfaticato, però… diciamo che l’ultima volta che avevo messo piede in una palestra risaliva ad un bel po’ di tempo prima.

Mi tirai su il cappuccio della felpa che mi ero portato dietro, ed entrai subito dopo Jude (si, ormai avevo imparato il suo nome).

Dietro al bancone, nell’ingresso, vi era una signora sulla quarantina, che sembrava avesse stampato in faccia a caratteri cubitali “VORREI ESSERE OVUNQUE TRANNE QUI”.

Jude si avvicinò. “Mi scusi, sa dirmi in che sala si svolge il corso di spinning avanzato, oggi?”

“Sala 2” rispose la donna, senza neanche alzare lo sguardo dal monitor del pc. Probabilmente stava giocando a solitario.

Quando fu il mio turno le rivolsi un cordiale “Buongiorno, vorrei partecipare allo stesso corso di quel ragazzo”.

La signora si decise ad alzare lo sguardo su di me, squadrandomi da capo a piedi.

“E’ sicuro? Magari, io le consiglierei un corso meno impegnativo…”

“Guardi che sono molto atletico, io…” risposi, scocciato e tagliente.

“Come vuole… Prego, sala 2. Si paga all’uscita”. E detto questo si immerse nuovamente nel suo solitario.

 

 

Fui fiero di me stesso: riuscii a reggere l’ora di quel massacro che volevano far passare per ginnastica rassodante.

Il bello fu che “il mio uomo” ne uscì fresco e riposato come una rosa.

Robert, da  quando in qua  ti metti a fare questi paragoni floreali così dannatamente gay??

Comunque…

Speravo ardentemente che Jude non avesse altre idee malsane, che facesse una doccia e che tornasse a casa. Manco a dirlo, invece, si diresse verso una porta affiancata da un minaccioso cartello con su scritto “PILATES”.

D’accordo, pensai, almeno sarebbe stato rilassante.

Dopo poco più di 10 minuti mi feci un piccolo appunto mentale: SEMPRE dare retta alle signore sulla quarantina che se ne stanno al bancone delle palestre giocando a solitario. SEMPRE.

La palestra è attrezzata con bombole d’ossigeno, vero? VERO???!

 

Quando finalmente quello strazio finì mi cambiai velocemente nello spogliatoio, e tornai, con un’aria che mi avrebbe sicuramente fatto ottenere una parte ne “L’alba dei morti viventi”, dalla signora.

Questa mi guardò beffarda, reduce da quel suo riposo.

“Come è andata?” mi chiese, ironica, abbassando un poco gli occhialini che teneva sul naso.

Maledetta! Spero tu abbia perso a solitario!

“Benissimo!” sibilai, sforzandomi di sorridere.

Dio, possibile che i muscoli mi facessero male anche a sorridere?!

E con questo pensiero pagai, per poi risprofondare, con un sospiro esasperato, nel comodo sedile della mia Marylin.

Decisamente, dovevo convincermi ad aumentare la mia parcella.

E sinceramente, non credo che arrivato a casa questo ragazzo avesse la forza di tradire il suo fidanzato…

O almeno spero… (anche perché in caso contrario la mia autostima ne risentirebbe eccome, credo!).

 

To be Continued…

 

Angolino:

Scusate cari lettori, ma oggi sono un po’ di fretta. La scuola mi sta uccidendo!!!! >_<

Ma per fortuna ci sono Rob e Jude a mettermi il buon umore! Belli loro! *_*  xD

Insomma, scrivo queste poche righe solo per ringraziare tutti voi avete letto, recensito, seguito, o messo tra i preferiti il primo capitolo di questa storia. Grazie mille, davvero, ci avete reso le autrici più felici di questo mondo ( e anche oltre!!!). ^^

E di questo invece che ne pensate?  Finalmente il mio/nostro amato Rob è entrato in azione! xD

Fateci sapere, mi raccomando. ^^

Un bacio a tutti voi.

Con affetto,

ladyElric92 & Flagiu_Mustang

 

 

 

   
 
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