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Autore: LadyMorgan    12/04/2010    2 recensioni
Mio primo tentativo in questo fandom, amato da me e dalla persona a cui questa storia è dedicata.
Una storia ai limiti del flash sui pensieri di Anakin e Padmè nel loro ultimo, drammatico incontro.
***Dedicato interamente, dalla sua prima parola all'ultima, a Monica, per il suo compleanno.***
[...] Lo vedo negli occhi di Obi-One, che anche lui ti sta condannando. Ti condannano tutti, Ani.
Ma io la so la verità.
So perfettamente cosa ti ha spinto a farlo.
Il tuo unico peccato è stato il troppo amare, Ani. L’amore è stata l’unica tua colpa. E questa colpa non è in grado di condannarti in eterno.
[...] Ti amo come non ho mai amato niente in tutta la mia vita, né mia madre, né il mo maestro, né me stesso, né il mio potere. Se ho mai commesso uno sbaglio, l’ho fatto solo per te, solo perché ti amo.
Mi hai condizionato fin da quando ero bambino, e ancora ora riesci a liberarmi, a sottrarmi al mio dolore.
Lo hai sempre fatto, fin da quando ci siamo rincontrati e tu sei diventata tutto il mio mondo.
So che in realtà puoi capire.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Padmè Amidala
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Peccato di Amare

A Monica, per il suo compleanno, con molte scuse per la pochezza dello scritto

L’hai portato qui per uccidermi!

Non era tua quella voce. Lo sapevo, lo sentivo.

Non erano tue le mani che si stringevano attorno alla mia gola, uccidendomi il respiro in gola.

Non erano tuoi quegli occhi fiammeggianti, rosso-dorati, che mi fissavano colmi di odio.

Non erano tuoi.

La tua voce è sempre stata gentile, ironica, a volte infantile, ma mai crudele.

Le tue mani hanno saputo portarmi tanto, affetto, calore, sicurezza, ma mai dolore.

I tuoi occhi erano quanto di più bello io avessi mai visto, di quell’azzurro cielo limpido e senza nubi in cui potevo vedere riflessa tutta la mia vita, tutto il tuo amore.

L’Anakin che conosco io non avrebbe mai fatto quello che quel tuo strano sostituto, arrabbiato e confuso, era stato in grado di fare. Non mi avrebbe mai guardata con tanto odio, non ne sarebbe stato capace. La sua voce non avrebbe mai contenuto tanta rabbia, tanta disperazione, perché non l’avrei permesso.

Hai sempre avuto una vita più difficile di quella di qualunque essere vivente. Schiavo da bambino, guardato con sospetto dai tuoi stessi maestri, represso e confinato per paura altrui, fin troppo consapevole del tuo potere, della tua forza, della tua volontà.

Se avessero saputo darti la stessa fiducia che io ti ho sempre dato, non saresti caduto. Non saresti caduto mai fino in fondo a quell’abisso arroventato che vedo in fondo ai tuoi occhi.

Sono stata cieca.

Ho visto la tua lenta caduta agli inferi, e non sono stata in grado di bloccarla. Ho visto la tua rabbia crescere e sedimentare, il tuo rancore, la tua paura fare breccia in profondità nel tuo cuore, fino a corromperlo.

Lo vedo negli occhi di Obi-One, che anche lui ti sta condannando. Ti condannano tutti, Ani.

Ma io la so la verità.

So perfettamente cosa ti ha spinto a farlo.

Il tuo unico peccato è stato il troppo amare, Ani. L’amore è stata l’unica tua colpa. E questa colpa non è in grado di condannarti in eterno.

 

Obi-One… in lui c’è ancora del buono… io so che c’è…

 

 

 

Tu mi spezzi li cuore… hai intrapreso una strada che io non posso seguire…

Rabbia.

Quello che stai dicendo non è possibile, Padmè. Questa strada io l’ho intrapresa per te, ho fatto tutto questo per te. Non è possibile che tu non mi possa seguire.

Non è possibile che neanche tu capisca.

Tu sai cosa ho passato, mi conosci meglio di chiunque altro… cosa vuol dire che non puoi seguirmi? Cosa vuol dire che ti sto ferendo?

Io ho fatto tutto questo per proteggerti, Padmè, devi capirlo, questo. Ogni mia singola decisione è stata presa in funzione di te, in funzione di ciò che poteva servirti…

Chi ti ha cambiata? Chi ti ha plagiato con le sue menzogne, fatto credere a qualche assurda bugia? Perché non riesci a vedere lo splendido mondo che ho costruito per te?

Siamo liberi, finalmente.

Non abbiamo più nessuna stupida regola da seguire, nessun ottuso maestro da rispettare, nessuna assurda legge da onorare…

Siamo liberi.

Liberi di stare insieme, come saremmo dovuti essere fin dal principio.

Liberi di amarci, liberi di mostrare il nostro amore, liberi di far sì che l’intera galassia giri come noi vogliamo che giri…

Come fai a non comprendere questo?

A causa di Obi-One? È stato lui a metterti contro di me, a cambiarti tanto…?

Tu mi hai tradito, Padmè! Come hai potuto, tu, l’unica persona per la quale ho ucciso, ho tradito, ho mentito! Come hai potuto fare questo a me?!

La rabbia che provo è tanto forte che annulla completamente ogni mio altro senso.

Non la controllo, non ne ho nessun motivo, non ne ho nessuno stimolo. La lascio scorrere libera, perché so che con essa fluirà anche il mio potere, la mia forza ne uscirà moltiplicata…

Tu non sei la mia Padmè.

La mia Padmè non mi avrebbe mai tradito, tu sei solo una pallida, spaurita copia della donna che amo. Non hai la sua forza, non hai il suo carattere, non hai la sua intelligenza.

Ed è tutta colpa sua se questo è successo. E io ora lo ucciderò. E lo ucciderò perché lui ha ucciso te, Padmè.

 

La mia rabbia è finita.

Ormai posso sentire solo dolore, dolore ovunque, dolore tanto intenso che non riesco a ragionare. Ma so che l’unico modo per sottrarmi al mio corpo è estraniare la mente. Devo pensare. Devo concentrarmi.

Torno a noi, insieme.

Ti amo come non ho mai amato niente in tutta la mia vita, né mia madre, né il mo maestro, né me stesso, né il mio potere. Se ho mai commesso uno sbaglio, l’ho fatto solo per te, solo perché ti amo.

Mi hai condizionato fin da quando ero bambino, e ancora ora riesci a liberarmi, a sottrarmi al mio dolore.

Lo hai sempre fatto, fin da quando ci siamo rincontrati e tu sei diventata tutto il mio mondo.

So che in realtà puoi capire.

So che in realtà sai cosa ho provato, sai che ti amo, sai che il mio sogno senza di te non è che un inferno dorato.

So che in realtà sei consapevole di tutto ciò che ho passato, delle mie motivazioni, delle mie frustrazioni.

So che sei l’unica a potermi comprendere.

La mia rabbia non può, l’imperatore non può, nessuno può se non tu.

Non importa cosa sono diventato, tu sei il mio sole e io ho bisogno di te per continuare a esistere. Ho bisogno di sapere che sei viva e sei salva, perché io senza di te non sono niente.

 

Dov’è Padmè? È al sicuro? Sta bene…?

  
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