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Autore: LADY_youkai    12/04/2010    3 recensioni
Con tutte le persone che ci sono, proprio lui? La persona che conosco meglio al mondo, la persona con cui ho condiviso gioie, dolori, litigi...la persona che ho imparato ad amare, conoscendo i suoi pregi e difetti...il mio migliore amico...
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Reita, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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reu

Ed ecco il terzo capitolo

Ringrazio amyreita, marty_dream93, testychan e DEBO94 per i commenti *O*

Grazie mille çOOç *abbraccia*

Non mi dilungo v.v

Buona lettura *-*



Chapter Three


Stanotte non ho dormito.

Ancora.

Mia madre è preoccupata, vuole farmi fare qualche esame, ma tanto non serve, so già la causa

-Ma falli questi esami! Che ti costa?-

-Mi costa tempo e voglia, ecco cosa- Siamo in camera mia, occupati davanti alla console da circa un paio d'ore. Tu sei seduto per terra, scomposto, i pantaloni tirati su (in effetti fa un po' caldo, anche se il calore che sento non so se sia dipeso dalla temperatura reale in questa stanza) e i capelli sistemati in qualche modo, tirati indietro da un cerchietto sottile

-Ti prego, toglilo, è osceno- Continuo a osservare quella cosa che ti sei messa in testa: stona da morire addosso a te

-La frangia mi da fastidio, si attacca alla fronte, fa troppo caldo- Sbuffi e ti concentri per un attimo sul gioco -Comunque falli questi esami...- Ti volti, mostrandomi un'espressione di supplica -E poi tua mamma è solo preoccupata per te-

-Lei si preoccupa sempre- Sbuffo. Mi alzo e prendo un pacchetto di sigarette, appoggiato alla scrivania, ne tolgo una e l'accendo. Aspiro e getto accendino e pacchetto dove erano prima, non curandomi dei fogli che quasi cadono -Capisco che lei lo faccia per me, ma diventa estenuante- Tu abbassi lo sguardo, scuotendo il capo

-Comunque prova a capirla...-

So che cosa prova.

Credimi, ci penso sempre, anche io vorrei un padre con cui parlare, con cui discutere, ma non posso, non mi è concesso.

E posso solo provare il dolore che lei prova. Lei lo amava.

Ti guardo, senza farmi notare.


Se io ti perdessi, tutto il mio piccolo mondo crollerebbe.


-E poi tu non che ti apri più di tanto con lei...- Non sono mai riuscito a stabilire con lei un vero rapporto sincero, ognuno vive nei suoi spazi, senza invadere quelli dell'altro. Quando lui c'era, eravamo molto più uniti, sebbene non ci fosse una vera e propria alchimia.

Ma da quel giorno, tutto si è spezzato

-Forse, è perché non ne abbiamo mai parlato sul serio- Abbiamo pianto tanto, il primo periodo, poi è subentrato il dolore nascosto...penso che nessuno dei due voglia vedere l'altro piangere. Mi volto, osservando una foto appoggiata alla scrivania: siamo io e lui, molti anni fa -E comunque adesso è troppo tardi- Mi sento un nodo alla gola: no, ora non ne voglio discutere -Allora, hai finito il livello oppure...-

Che sta succedendo?

Sbarro gli occhi quando sento il tuo petto appoggiato alla mia schiena, mentre vedo le tue mani venire davanti.

Mi stai abbracciando?

-Scusa, ti rubo una sigaretta-

La tua mano arriva al pacchetto di sigarette abbandonando da me poco prima, lo afferri e ti stacchi da me.

Il mio cuore si è fermato per un attimo

-Potevi chiedermele- Ryo, cerca di nascondere il tuo tono di delusione!

-No, mi da fastidio, prometto che ti comprerò un pacchetto- Ti appoggi con i gomiti alla finestra aperta, mentre passi la mano libera sui capelli. Ti togli il cerchietto e la frangia ti ricade sul volto e tu ti scrolli un attimo, per levartela dagli occhi. Rimango immobile ad ammirarti.

Come puoi essere così dannatamente perfetto?

-Ehi, che hai?-

-Cosa?-

-Ti sei incantato?- Mi rendo conto di avere una faccia da perfetto idiota e subito distolgo lo sguardo e vado a sdraiarmi sul letto, facendo finta di niente. Cala il silenzio, ma non è opprimente, non è fastidioso...mi tranquillizza, stranamente. Mi volto a osservarti, mentre tu continui a guardare fuori dalla finestra: è strano come solo la tua presenza mi faccia sentire meglio

-Ryo...posso farti una domanda?-

-Se proprio devi...-

-Sei un cretino-

-Scherzo...avanti, che c'è?- Tocchi per un'ultima volta la sigaretta con le labbra, la spegni nel mio posacenere e ti siedi sul letto, accanto a me, appoggiando una mano vicino al mio braccio e quasi rabbrividisco a questo contatto impercettibile

-Io sono davvero come mi descrivono?- Sono sorpreso. Rimango a fissarti imbambolato, con la bocca aperta, per dire qualcosa, anche se non so esattamente cosa. Non hai mai toccato quest'argomento, sei sempre stato troppo iimbarazzato per parlarne liberamente, anche con me. Tu mi osservi, con un'espressione che mi ferisce: posso vedere tutte le umiliazioni che hai subito in questi anni, riflesse nei tuoi occhi

-Perché me lo chiedi?- Chiudi gli occhi e sorridi, amaramente

-Perché sto iniziando a pensare che sia vero...- Mi alzo di scatto e per poco non sbatto la testa contro la tua -Dicono che sono una puttana, che cerco di attirare l'attenzione, che uso gli altri solo per i miei fini-

-Tu non sei così...-

-Ryo, sei l'unico che lo dice e onestamente non sei una fonte oggettiva- Ti osservi la mano, appoggiata al materasso, accanto alla mia gamba -E quello che ha detto quel ragazzo oggi...-

-Quello era solo uno stronzo, non fa testo-

-Tu mi proteggi sempre, stai facendo la parte di quello che vive in funzione di me-

Ed è vero.

Vivo e respiro...solo perché so che ci sei tu accanto a me

-Da quando ti importa quello che pensano gli altri di te?-

-Da quando iniziano a prendertela con te- Le tue parole sono dure, anche se i tuoi occhi sono lucidi.

Sei sempre stato una persona molto sensibile, eppure una delle più forti che io abbia mai conosciuto fino ad oggi: ti ho visto respingere ogni attacco, e nascondere la tua frustrazione e il tuo dolore da tutti, hai sempre sostenuto a testa alta ogni maldicenza...perché adesso sembra che tu stia mollando?

-Kouyou, non mi interessa quello che gli altri vanno a dire in giro di me, è proprio l'ultimo dei miei problemi, possono dire qualsiasi cosa, loro non sono nessuno...tu però sei mio amico e non si devono permettere di ferirti- Tu cerchi di sorridere, invano. Sei strano, lo leggo sul tuo volto, dal tuo corpo rigido...

Questo non è il solito sfogo...

-E' forse successo qualcosa?- Tu ti irrigidisci di colpo, cerco di toccarti e tu fai uno scatto per allontanarti.

Oddio...non dirmi che...

-Kouyou, qualcuno ti ha fatto qualcosa ?-

-No!- Quasi lo urli e diventi subito rosso in viso, mentre le lacrime sembrano placarsi, per lasciare posto alla vergogna

-E allora cosa?- Arrossisci e volti lo sguardo di lato

-Semplicemente...penso di non meritarti...-

-Scemo- Ti tiro il cuscino in faccia e tu imprechi, ridendo però subito dopo -Ti renderò il conto alla fine, non ti preoccupare-

-Ovviamente- Mi perdo a osservare il tuo sorriso, il tuo volto, ascoltare la tua risata.

A scuola, non ridi mai, se non con me.

Con gli altri, sei sempre sulle tue.

Hai paura a mostrare le tue debolezze, perché sai che punterebbero subito su quelle per distruggerti.

Piuttosto che saperti ferito, ti preferisco solo.

E io pronto a proteggerti.


Preferisco essere la tua gabbia

piuttosto che lasciarti in mezzo ai predatori.

continua...


Al prossimo capitolo *-*

  
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