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Autore: Hinata Hyuga 1995    13/04/2010    4 recensioni
(Cap 1)
“Lo odio proprio nostro padre!”, gridò Hanabi seduta sul suo letto, intenta a parlare con Hinata.
“Hanabi non essere così dura; è fatto così, lo sai…” rispose la sorella con il tono dolce che la caratterizzava.
“No Hinata. Quel che è troppo, è troppo! Non ne posso più delle sue scenate, delle sue richieste. Hinata, lui vuole che noi siamo perfette, ma siamo essere umani capisci?!”
“Lo capisco; sai benissimo come mi trattava quando ero piccola, ma non dobbiamo prendercela con lui per questo”.
“Sai che ti dico Hinata? A volte vorrei che morisse…”
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hinata/Naruto, Kiba/Hanabi, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Sposarsi a 16 anni

 

“Lo odio proprio nostro padre!”, gridò Hanabi seduta sul suo letto, intenta a parlare con Hinata.

“Hanabi non essere così dura; è fatto così, lo sai…” rispose la sorella con il tono dolce che la caratterizzava.

“No Hinata. Quel che è troppo, è troppo! Non ne posso più delle sue scenate, delle sue richieste. Hinata, lui vuole che noi siamo perfette, ma siamo essere umani capisci?!”

“Lo capisco;  sai benissimo come mi trattava quando ero piccola, ma non dobbiamo prendercela con lui per questo”.

“Sai che ti dico Hinata? A volte vorrei che morisse…”

 

 

Hinata pensò molto a quello che stava succedendo tra suo padre e lei e sua sorella.

In quel momento ripensò alla sua conversazione con sua sorella. Quelle parole l’avevano spaventata; sapeva com’era sua sorella, era tutto il suo opposto: disinvolta, un po’ arrogante, geniale, furba, scaltra, frivola.

Lei però le voleva un gran bene e niente le avrebbe mai separate.

In quel momento entrò Neji.

“Hinata, Hiashi ti richiede”.

“Vado”.

“Entrò nella sala dei ricevimenti di villa Hyuga, dove suo padre stava parlando con alcuni funzionari”.

“Salve padre”.

“Buongiorno Hinata. Ti ho fatto chiamare per informarti che ho scelto chi sposerà tua sorella.”

Hinata lo sapeva già che sua sorella si sarebbe dovuta sposare. Era quello il motivo di tanta tristezza e rabbia.

“Come tu ben sai tua sorella compirà 16 anni domani. Ebbene come mio regalo ho scelto di donarle uno sposo”.

“Continui padre” disse Hinata che voleva capire meglio queste parole.

“La legge prevede che una donna, se ancora minorenne, possa essere donata in sposa ad un giovane scelto dal padre. Visto che domani ci sarà la festa di tua sorella, credo che quello sarà il momento opportuno”.

“Padre come ben sa io non le ho mai disobbedito, ma davanti a questo devo chiederle un favore”.

“Il suo dono sarà certamente grato, ma anche io richiedo un dono per lei. Le lasci la serata e la notte libera. Il giorno seguente potrà farle il “lieto” annuncio”.

“Se ne sei convinta sarà questo il suo dono da parte tua. Sono certo che apprezzerà il mio regalo”, nel dirlo Hinata scorse un tono sadico.

Dopodichè uscì dalla sala e chiuse le porte scoppiò in lacrime.

Neji che era lì di passaggio la vide.

“Hinata, che succede?”

“Hanabi dovrà sposarsi” e dopo la spiegazione Neji disse: “ Hai fatto la cosa giusta e secondo me non dovresti dirglielo per non rovinare la festa”.

“E così farò, ma prima voglio che tu mi aiuti a rendere la sua festa indimenticabile”.

 

 

Naruto camminava per le vie di Konoha, quando si accorse di essere giunto davanti alla casa delle sua fidanzata Hinata. Gli parve di ricordare il giorno in cui si misero insieme. Poi tornò sulla Terra e decise di andarla a trovare visto che era lì.

Come sempre venne accolto da maggiordomi della famiglia.

Quella Villa gli era sempre sembrata molto regale, ma fredda. In tutto questo l’unica cosa che gli dava calore era lei, Hinata. La scorse nel giardino.

“Hinata, ciao”

“Naruto! Ciao. Ehm… non sei arrivato al momento giusto sono tutta sporca!” Si rese conto che a forza di stargli vicino aveva vinto un po’ la sua timidezza.

“Ah sì e che stai facendo?”, le giunse in fianchi con le braccia e le diede un bacio sulla guancia.

Hinata, che come bene si sa reggeva poco le emozioni, arrossì violentemente.

“Naruto, guarda ora sono tutta rossa. Lo sai che devi andarci piano con me”.

Infatti non si erano mai baciati seriamente solo piccoli bacetti sulla bocca e solo se lei se la sentiva.

In quel momento giunse Hiashi. “Hinata, che stai facendo, non dovevi lavorare?”

“Sì, ma Naruto mi è venuto a trovare padre”.

Lui non aveva nulla in contrario alla loro relazione. Ora infatti considerava Hinata superiore ad Hanabi, anche perché lo era divenuta, ma continuava a considerare la secondogenita come più idonea a guidare il Clan. Quindi Hinata poteva fare quello che voleva, anche perché era molto più affidabile della sorella minore.

Il padre si allontanò e Naruto le disse: “ Tuo padre mi fa sempre paura. Comunque cos’è questo lavoro che stavi facendo?

“Stavo preparando la festa per mia sorella. Domani è il suo compleanno. Ti dispiacerebbe portare gli inviti a tutti quelli che conosciamo?”

“No problem! Vado e torno”.

“Non so se mi troverai dopo. Ho un allenamento con Kiba e Shino. Ci penso io a dare loro i biglietti”.

Naruto si sentì sollevato. Non amava affatto andare a casa di Kiba. Quando entrava tutti i cani lo aggredivano sempre. Hinata ormai la conoscevano bene, quindi se fosse andata lei, sarebbe stato meglio.

“Ok vado. Allora a domani: a che ora?”

“Alle 7. È un festa in piscina porta il costume!”

E Naruto partì per la sua missione.

 

Ringrazio in precedenza chi leggerà la mia storia e sperò continuerete a seguirla!

 

Hinata Hyuga 1995

  
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