Sola,
avvolta da braccia che creano un’illusione
a raccontarsi favole
circondata da una notte familiare ed estranea
popolata da ombre e fantasmi
intrisa di ansie e ricordi
in attesa che il sonno la sottragga al lento supplizio della sua mente.
Stanca,
di una vita che non vive, di un’attesa che non ha fine.
Ad immaginare un futuro perso nel passato
a guardare il giro al di fuori del cerchio.
Bianche, luminose, sfuggevoli e rare…
…cose belle…
Ma il buio dilaga, avvolge, inghiotte
e restituisce alla solitudine.
Non voluta.
Mai cercata.
Temuta.
Così intensamente rassicurante.
La vita…
Una giostra frenetica e avida.
Facile da guardare
attratta dal vorticoso movimento.
Incapace di muovere il passo,
il gettone stretto nella mano tremante.
Un altro giorno
un altro tentativo fallito.
E arriva la notte.
Torna sola…nell’illusione di un abbraccio.
A raccontarsi favole
in attesa che il sonno la sottragga all’inutile supplizio dei pensieri.