Sento lo scrosciar della pioggia.
Gli uccellini vagano tornando al nido.
I ragazzi si nascondono sotto una distesa d’ombrelli colorati.
Plic, plic, plic, plic, plic...
Com’è dolce la pioggia sul viso, lacrime improprie che mi rigano le guance.
Penetra dentro e lava via la tristezza che normalmente alberga in me, mitiga la costante angoscia di un domani così simile all’oggi da far paura.
Un altro giorno monotono.
Plic, plic, plic, plic, plic...
Attendo il bus che mi riporterà a casa.
Gli altri ridono e scherzano.
Plic, plic, plic, plic, plic...
Sotto la pioggia, sola, attendo...