Anime & Manga > Vampire Knight
Ricorda la storia  |      
Autore: Fiamma Drakon    15/04/2010    2 recensioni
E se per un'occasione speciale come il ballo d'inverno Zero e Kaname si dichiarassero aperta guerra (o quasi) per conquistarsi le attenzioni di Yuki?
{ZeroxYuki; KanamexYuki}
Era la prima volta che la vedeva con indosso qualcosa di più formale della classica divisa della Day Class e più elegante del suo bel pigiamino con cui amava girare per i loro appartamenti.
Era strano, ma non gli dispiaceva affatto.

[possibili OOC]
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaname Kuran, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Special chance {Ballo d'inverno} - Zero! Zerooo! -.
Quella voce così allegra, eccitata e dannatamente familiare, per quanto in un certo senso gli facesse piacere udirla, lo costrinse a fermarsi e voltarsi: Yuki stava correndo verso di lui agitando in aria una mano a mo’ di saluto, gli occhi sfavillanti di eccitazione.
La osservò avvicinarsi finché non gli fu dinanzi.
- Che c’è, Yuki? - chiese, senza minimamente preoccuparsi di celare l’irritazione che trapelava dal tono.
Lei parve non accorgersene neppure.
- Zero, papà mi ha detto di ricordarti che stasera ci sarà il ballo d’inverno - si spiegò lei, senza spegarsi tuttavia affatto.
- E allora? - chiese infatti lui, senza abbandonare quel suo tono irritato.
- Papà ci tiene che tu partecipi, soprattutto vestito in modo carino! - continuò Yuki.
Zero distolse lo sguardo, puntandolo al suolo, poco distante da lì.
- Certo... - replicò in tono vago e affatto convinto.
- E soprattutto... ricorda che ci sarà anche la Night Class! In qualità di Guardians dobbiamo assolutamente presenziare! - proseguì la ragazza, infervorandosi.
Zero le lanciò un’occhiata di sbieco, cogliendo sulle sue guance un accenno ben evidente di rossore che lo infastidì alquanto: era chiaro come il sole il collegamento tra Night Class e il suo perenne chiodo fisso, il capodormitorio Kaname Kuran.
- Zero, tu con chi andrai al ballo? Hai già invitato qualcuna, vero? - gli domandò Yuki, al colmo della curiosità.
Tutta presa com’era dal discorso, non si era neppure accorta del lieve disagio e dell’irritazione che si erano fatte più marcate nella postura e nell’atteggiamento del suo interlocutore.
Quest’ultimo si limitò semplicemente a tacere: dirle che non aveva interesse ad invitare qualcuna che non fosse lei era assolutamente fuori discussione.
Ancora una piccola parte di lui sperava che Yuki lo invitasse a partecipare al ballo assieme a lei, ma ormai era una speranza vana: in fondo, lei aveva Kaname.
Perché mai avrebbe dovuto interessarsi a lui, dato che lo considerava praticamente alla stessa stregua di un fratello?
Era proprio vero: la gelosia era una brutta bestia, con la quale Zero quotidianamente doveva avere a che fare.
- ... no - rispose infine, notando il silenzio e l’attenzione della ragazza, che ancora lo fissava con assoluto interesse.
- Oh... - mormorò poi, quasi mortificata - Be’, ma Zero! Almeno oggi prova a trovare un’accompagnatrice! Hai tempo fino a stasera! - aggiunse, cercando così di rincuorarlo, ottenendo tuttavia, a sua completa insaputa, l’effetto contrario: l’allusione ad un’accompagnatrice diversa da lei era come una pugnalata al cuore per Zero, il quale continuava ad ostentare un certo distacco.
- Tu con chi vai? - domandò poi, senza alcun preavviso.
Yuki lo fissò per alcuni attimi, totalmente spiazzata dalla richiesta, poi un nuovo rossore, stavolta d’imbarazzo, le imporporò le guance, togliendo il fiato al ragazzo.
- Non mi ha ancora invitata nessuno... - disse, abbassando gli occhi - Chissà, forse entro stasera qualcuno... - lasciò volutamente a mezzo la frase, lasciando intendere all’altro la fine - Tu, invece, faresti bene a trovare una ragazza con cui andare: ti aiuterebbe a socializzare un po’ di più con gli altri studenti - continuò.
In un modo o in un altro, anche se involontariamente, riusciva a ferirlo.
Non gl’importava, finché fosse stata accanto a lui, ma al vederla svalvolare ogni volta che nei paraggi c’era Kuran, diventava intrattabile e il dolore che si teneva dentro esplodeva tutto a un tempo.
- Sì, certo... - mormorò lui, lasciando correre.
Lei si mise le mani sui fianchi in una deliziosa imitazione di madre in fase di rimprovero.
- Uffa, ma perché sei sempre così... scorbutico?! Dovresti cercare di essere più aperto anche con gli altri studenti e non solo con me! Certe volte ho come la sensazione d’essere veramente l’unico oggetto delle tue attenzioni... - sbuffò, quindi fece dietrofront e se ne andò, lasciandosi alle spalle uno Zero quanto mai basito, per non dire estremamente esterrefatto: aveva ipoteticamente colto nel segno.
E dire che certe volte riusciva a comprendere le cose più oscure con una facilità e un’ingenuità spaventose.
Rimase lì inchiodato in mezzo al corridoio alcuni minuti, ad osservare il profilo di Yuki che si allontanava sempre più, prima di realizzare dove fosse e cosa stesse facendo.
Si riscosse dal torpore in cui era stranamente caduto e riprese a camminare.
Era deciso: o avrebbe invitato Yuki, o sarebbe andato da solo.
Dato che la prima opzione era da scartare a priori causa orgoglio personale, sarebbe andato da solo.
Triste destino, ma se non altro si sarebbe risparmiato la scottante umiliazione di dover invitare lei.
Be’, avrebbe sempre avuto modo di vederla al ballo e forse, di convincerla a danzare...
*****
Uscì nella fredda brezza serale con nonchalance.
Molte delle studentesse della Day Class si fermavano a sospirare, adoranti, vedendolo passare, ma lui le ignorava, come aveva sempre fatto: una sola, quella notte, avrebbe conquistato tutta la sua attenzione.
Nell’aria percepiva già l’odore di migliaia di sfumature diverse di sangue umano, segno che già molti studenti si erano riuniti nella mensa, l’unica sala abbastanza grande da poter ospitare un ballo per tutto il corpo studentesco, sia diurno che serale.
Procedeva a passo sostenuto, sguardo impassibile come sempre, vestito con un insolito smoking bianco che marcava di molto l’eleganza naturale del suo portamento, cosa che faceva letteralmente sciogliere le studentesse che lo vedevano passare.
Insomma, Kaname Kuran era certamente lo studente della Night Class più ambito da tutte, senza pari.
Sulla porta della mensa, notò una presenza a lui decisamente familiare.
- Anche i Guardians possono partecipare al ballo? - chiese, rivolto a Zero.
Quest’ultimo lo fulminò con un’occhiataccia.
Nel suo smoking nero con la camicia fuori dei pantaloni e la cravatta con il nodo lento, Kiryu dava esattamente l’impressione di un “elemento pericoloso” e forse era proprio quella l’immagine di sé che voleva dare.
Eppure nel suo scarso interesse per l’abbigliamento riusciva ad essere a suo modo elegante.
- Kuran... - sibilò a denti stretti - Sarà bene che tu e i tuoi simili vi comportiate secondo le regole stasera... - aggiunse in tono severo e velato di minaccia.
Kaname si accigliò appena.
- Non preoccuparti: seguiremo le regole. Dopotutto... non vogliamo creare disordini proprio stasera, vero? -.
E sì, in quella mezza promessa di non nuocere a nessuno, Zero carpì una velata allusione a ciò che si sarebbe scatenato in seguito al suo intervento in caso di guai con i vampiri.
Kaname Kuran sapeva senz’alcun dubbio imporsi sui suoi simili, perciò le possibilità di disordini diminuivano drasticamente, ciononostante non mancava mai di fargli notare quanto uno sgarro da parte di un vampiro o un intervento a sproposito da parte sua potessero nuocere in ugual maniera ai rapporti tra Night e Day Class.
Zero tacque.
Kaname si limitò ad un breve accenno d’inchino, quindi entrò.
Il Guardian lo scrutò mentre si addentrava nella folla di studenti e studentesse, le quali inziarono a voltarsi verso il vampiro in un’inquietante imitazione dell’effetto domino.
Zero si girò verso il corridoio: non era lì per controllare quante ambissero a trascorrere cinque secondi della loro vita al fianco di Kuran.
- Zero! ZERO! -.
La sua voce.
Si trattenne a stento dal ricercarla freneticamente con lo sguardo e ne fu premiato: Yuki si fece largo tra gli altri studenti fino a raggiungerlo.
Era la prima volta che la vedeva con indosso qualcosa di più formale della classica divisa della Day Class e più elegante del suo bel pigiamino con cui amava girare per i loro appartamenti.
Era strano, ma non gli dispiaceva affatto.
- Come sei elegante! Stai aspettando la tua accompagnatrice, eh? - esclamò la ragazza, squadrandolo con espressione sinceramente meravigliata e compiaciuta, quasi.
“Sì, stavo aspettando te!” gli venne spontaneo di risponderle, invece disse: - No, stavo controllando quelli della Night Class -.
Lei parve perplessa.
- Ah, allora la tua accompagnatrice è già dentro... - azzardò, spostandosi appena nel chiaro tentativo di scorgerla.
- Sono da solo - spiegò lui, vagamente irritato.
- Oh... - mormorò lei, quasi delusa - Be’, anch’io - ammise poi, riuscendo a cogliere di sorpresa il suo interlocutore.
- RAGAZZEEE! - sentirono esclamare poco distante, al che sobbalzarono ambedue - IDOL È QUAAA! -.
- Sta’ zitto, idiota... -.
Aidoh e suo cugino Kain erano arrivati e... be’, non si poteva dire che la cosa fosse passata sotto silenzio.
Un disarmonico e assolutamente caotico coro di studentesse in crisi si levò dalla folla, riecheggiando nell’intera sala.
Una moltitudine di ragazze iniziarono a spintonare per cercare di raggiungere il vampiro.
- Credo sia ora d’intervenire - esclamò Yuki, dirigendosi verso la folla, lasciando Zero sull’uscio, leggermente disorientato.
E così neppure lei era riuscita a trovare un cavaliere, alla fine, non che a lui la cosa dispiacesse: se non altro non avrebbe dovuto contendersela con altri per un innocuo ballo.
Be’, non proprio...
La guardò mentre cercava di riportare un po’ d’ordine e decise di andare ad aiutarla: almeno così si sarebbe messo in buona luce.
- Nobile Kaname... -.
Kaname si volse sentendosi chiamare, incontrando lo sguardo di un’altra vampira.
- Sì, Ruka...? - chiese, con estremo garbo.
- Mi concederebbe l’onore del primo ballo...? - replicò l’altra in tono molto formale nel quale lui percepì anche un certo disagio.
Si rese conto solo in quel momento che c’era la musica, una melodia dolce e quasi melanconica, perfettamente adatta al ballo in coppia.
- Certamente - rispose, prendendo delicatamente la mano che la vampira gli porgeva e piegandosi in un gentile baciamano, come galateo imponeva.
Si diressero allora verso il centro della sala, dove era stato lasciato uno spazio vuoto adibito a pista da ballo.
Già altre due coppie, composte da vampiri, volteggiavano quietamente in essa, come circondate da un’aura di perfezione.
Kaname e Ruka si unirono.
Zero e Yuki, intanto, erano riusciti a reprimere la folla e acquietare la massa di aspiranti spasimanti.
- Ah, grazie Yuki! - esclamò Aidoh, rivolgendo un sorriso alla ragazza.
- Sei venuta con Zero? - chiese poi, con assoluta innocenza.
Lei arrossì fino alla punta dei capelli e lui si curò di distogliere lo sguardo per celare eventuali tracce di intenti omicidi ai danni del vampiro, allontanandosi un poco.
- No, sono sola - rispose lei, nella voce un velo d’indignazione.
- Allora, vuoi ballare...? -.
Zero, tranquillamente intento a sorseggiare un bicchiere di ponche, poco mancò che si strozzasse con la bibita al sentire la richiesta.
Iniziò a tossire.
- Hm...? Zero, che c’è? Stai male? - chiese Yuki in tono innocente ma preoccupato.
Lui scosse la testa, cercando di riprendersi un po’.
- Allora, Yuki? Vuoi ballare con me? - insistetté Aidoh, senza badare più di tanto al ragazzo.
- Ecco, io... non sono capace - mormorò lei, a disagio.
- Non importa: ti insegno io... -.
Dicendo ciò il vampiro le prese dolcemente la mano e la condusse via, verso la pista da ballo, dove le coppie impegnate nelle danze aumentavano.
Vederla ballare con un altro, un vampiro per giunta. Fino a quel momento avrebbe scommesso la testa di non riuscire a sopportare quella vista.
In effetti, gli rodeva terribilmente il vederla lì, a danzare, il viso acceso di gioia ma anche di vergogna, in compagnia di un succhiasangue. Lui sarebbe stato migliaia di volte meglio.
Quando la musica cessò, Yuki fece per tornare da lui, il quale già si stava preparando interiormente a chiederle di ballare, cosa non così semplice o banale come poteva sembrare.
Poi, all’improvviso, Yuki fu raggiunta da Kaname.
Inutile dire che lei andò letteralmente in brodo di giuggiole e Zero in mille piccoli pezzi: venir fregato da ben due vampiri nella stessa notte! Da non credere.
Rimase immobile a monitorare la situazione, vuotando pian piano un bicchiere di ponche dopo l’altro, quasi fosse quello la risposta a tutti i suoi problemi, o più semplicemente ciò che gli impediva di irrompere a mano armata sulla pista da ballo e riempire il petto di Kuran di piombo.
Sì, quell’idea lo allettava parecchio: una delle favorite, al momento.
Quando anche la sessione di ballo con Kaname fu terminata, il vampiro si accinse a chiederle di poter ballare ancora.
Diamine, ma chi si credeva di essere?!
Fu allora che Zero si mosse, automaticamente, quasi senza esserne cosciente, dirigendosi a passo sicuro e svelto verso i due.
- Yuki - chiamò, deciso a non darla vinta a Kuran una seconda volta.
- Sì, Zero? -.
Lui esitò alcuni istanti.
- Possiamo... ballare? - chiese infine e non senza palesare imbarazzo e disagio.
Yuki parve sinceramente sorpresa di una simile richiesta, soprattutto se considerato chi ne era l’artefice.
Seguirono attimi di pesante silenzio in cui Zero quasi rimpianse quel briciolo di coraggio che l’aveva spinto a parlare.
- Okay... - replicò lei, un po’ incerta, accostandosi a lui.
Kaname rimase dov’era, scrutando il suo rivale.
- Kiryu... ti senti bene? - domandò all’improvviso, spiazzando ambedue.
- Che vai dicendo?! Certo! - esclamò Zero, indignato.
Kaname si limitò a fissarlo, quindi aggiunse: - Allora... divertitevi -.
Se ne andò: non gli sembrava molto corretto avvisare il suo avversario di possibili effetti collaterali causati dalla bevanda alcolica che aveva ingerito.
Almeno, non corretto verso sé stesso: in fondo... Zero era solo un intralcio per lui.
Perché, dunque, aiutarlo?
Fu verso la fine del ballo, tuttavia, che Zero ipotizzò a cosa stesse alludendo il vampiro: iniziava a girargli la testa e ad avere la nausea.
Inoltre, si sentiva terribilmente accaldato.
Si fermò ai bordi della pista, traballando.
- Ehi, Zero, tutto okay? - gli chiese Yuki in tono apprensivo.
- Non preoccuparti, ho solo bisogno di una boccata d’aria - rispose lui, allontanandosi a malincuore.
Quasi a tentoni raggiunse la porta e uscì poi nel corridoio, dove non c’era quasi anima viva.
Le tempie gli pulsavano dolorosamente e camminare gli riusciva sempre più difficile; inoltre, il senso di nausea aumentava.
Si lasciò cadere seduto a terra, respirando forte: che diamine gli stava accadendo?!
- Come stai, disciplinare...? -.
La voce di Kaname gli rimbombò nella testa amplificata migliaia di volte, non contribuendo affatto a farlo sentire meglio.
Alzò debolmente il viso a guardare il vampiro, del quale riuscì a cogliere solo il confuso profilo.
- Che mi hai fatto... Kuran? - domandò, stremato: adesso gli era difficile anche scandire le parole.
Il vampiro si limitò a fissarlo.
- Io non ho fatto niente, disciplinare: è stata colpa dell’alcool... - spiegò semplicemente il capodormitorio della Night Class.
Zero digrignò stancamente i denti: perché non ci aveva pensato prima?!
Non aveva affatto considerato possibili ripercussioni dopo aver bevuto tutto quel ponche.
Davvero patetico da parte sua.
- Meglio se vai a dormire, hai una brutta cera e... non preoccuparti: informerò io Yuki del tuo malessere... -.
Detto ciò, Kaname svanì oltre la soglia.
Zero fece per rialzarsi e andargli dietro, ma una vertigine improvvisa seguita da un conato di vomito gli impedì di farlo.
Suo malgrado, era costretto a seguire il suggerimento del vampiro: non aveva quasi più neppure le forze per reggersi in piedi e da un momento all’altro temeva di rimettere sul serio.
Lentamente si rialzò e, camminando a ridosso della parete, si avviò verso la sua camera: e così anche quella possibilità di stare con Yuki si era dissolta e neppure per colpa di Kaname, bensì della sua totale imbecillità.
Gli sembrava troppo ingiusto, ma in fondo... quando mai gli era andata bene con lei?
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vampire Knight / Vai alla pagina dell'autore: Fiamma Drakon