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Autore: Alice89    17/04/2010    5 recensioni
Questa Lettera E' Stata Scritta In Un Momento Particolarmente Ispirato e Triste Qualche Settimana Fà... Credo Il Titolo Dica Tutto, E' La Lettera Di Una Ragazza Che Ha Perso La Voglia Di Vivere, Nient'Altro... Quindi Buona Lettura!! =)
Genere: Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei Ringraziare Anticipatamente Chi Leggerà Questa One-Shot... Grazie!!

Ringrazio Anche Chi Mi Recensirà Facendomi Sapere Se Ha Gradito O No... Questo Mio Pseudo Sfogo!! Sono Molto Gradite Anche Le Critiche... =)

 

-Voglio morire…- sussurro.

-Ma smettila di dire cagate!- risponde Marta dandomi una pacca sulla spalla e ridendo.

“Ti piacerebbe fosse solo una stupidata del momento.” penso.

E il brutto, è che nessuno ti prende mai sul serio finché nn gli dimostri quello che sai fare, e quello che vali. È triste, e allo stesso tempo ti permette di essere lo schifoso bugiardo di sempre, che sei sempre stato! E non l’hai mai fatto per te stesso, ma per nn far soffrire gli altri! Quelle persone che non si fanno alcun problema a ferirti, continuamente e senza tregua! Come se la tua apparente insensibilità fosse tutto ciò ke sei, come se fosse vera! Nessuno neanche chi lo crede ti conosce come dice, come crede. Fidarsi è difficile dicono, non sono daccordo. È fin troppo facile! È dire la verità, difficile: "Date ad un uomo una maschera e sarà sincero!"

No, non è vero. Non illudiamoci! Le maschere vengono tolte, e a quel punto, solo quando avrete tolto la maschera, solo alla fine sarete sinceri. Quando non ci sarà più ragione di vivere. Solo quando sarete morti, quando non sarete più nulla, e la sofferenza raggiungerà il culmine! Solo allora direte la verità, perché solo allora inizieranno a credervi, solo allora metteranno da parte i pregiudizi.

Sì, i pregiudizi perché tutti anche chi ci è più caro ha dei pregiudizi nei nostri confronti! Anche se non sembra, anche se vi faranno credere il contrario non credetegli! Non fino infondo, nessuno merita la vostra fiducia! Ci sarà solo una persona sulla terra a cui vorrete un bene infinito e senza remore, senza riserve, ma nemmeno a quella persona dovrete affidare voi stessi. Perché la vita non è quella dei film o dei romanzi! Nella vita le persone deludono, spesso senza saperlo, ed è questo che spesso ci fa stare anche più male. e ci chiediamo perché, quando invece dovremmo solo rassegnarci a quel dolore che accompagnerà la nostra vita nell’attesa di un’altra delusione.

Le ultime parole di una suicida. Tristi. Deluse. Perché? Chiederebbe un bambino. Perché? Chiederebbe un’ adulto. Perché è delusa? Ma non è questa la domanda, e sono in pochi a chiedere: Delusa da chi? Ed è a questa domanda che la ragazza farà un debole sorriso amaro e risponderà: Da tutto. E di nuovo chi chiederà: Da tutto cosa? Gli amici? Il ragazzo? La famiglia? E nessuno potrà prevedere la sua risposta.

Da me stessa.

Ed allora gli stolti continueranno a parlare e a chiedere, i saggi si faranno domande e tutti gli altri semplicemente non capiranno.

Perché nessuno capisce mai il dolore di un’aspirante suicida, nessuno tenta mai di aiutarli veramente, entrando dentro di loro, dentro il loro dolore.

Dicono che si vive d’amore, per cercarlo o per viverlo, in se stessi e negli altri; che si muore d’amore, un’ amore non corrisposto, un’ amore che non si trova.

E se si morisse per l’amore che si tenta di dare a qualcuno che ricambia?

No, probabilmente è sciocco diranno. Ma è proprio per questo che io morirò.

Amo la mia famiglia, con i pregi e i difetti. Amo i miei amici con tutte le loro pazzie, il loro mondo incredibile da scoprire e la loro adolescenza in pieno corso. Amo il mio cane, Zol, per l’affetto incontrastato che mi dà. Non ho il ragazzo, non sono mai stata innamorata, è brutto da dire per una diciassettenne forse, ma l’amore è qualcosa di troppo grande e totalmente sconosciuto, per me, per poter dire di averlo provato.

Alla mia età non credo all’amore. dicono che alla mia età bisogna solo divertirsi e vivere. Tutti i miei amici seguono a modo loro questa idea giovanile di totale sbandamento. Io l’ho provata a vivere, il problema è che non mi si addice.

Sono quella che si potrebbe definire un topo da biblioteca, ma non è esattamente così. Per quanto io possa amare i libri non sono quella che si potrebbe definire una ragazza particolarmente studiosa. Sono docile, ecco come mi si potrebbe definire totalmente in questa parola.

Docile.

Tranquilla sin da bambina, la mia tranquilla fanciullezza è trascorsa in un soffio, poco notata per la mia scarsa loquacità, poi crescendo non sono cambiata, i miei genitori mi hanno sempre lodata per questa mia calma. Praticamente non avevo amici, nonostante questo i miei genitori non si sono mai accorti della mia profonda malinconia. Ho cinque fratellini minori, a cui faccio da balia, di 6 anni, Marco, 10 anni, Matteo e Giorgio, di 13 anni, Luca e di 15 anni, Erika. Decisamente molto più allegri e vivaci di me. Erika è abbastanza responsabile per prendere il mio posto.

Vive la sua vita in modo sereno, sono la sua confidente più cara, dice. Sono contenta di questo, ma so che ha tanti amici, a differenza mia, che la conoscono e che le vogliono bene.

So perfettamente che causerò dolore con la mia morte, ma ho deciso. Non posso certo farne una colpa a nessuno, credo sia il momento più adatto.

Il mio sarà solo l’ennesimo suicidio di un’adolescente. Ma, quest’adolescente ha visto ogni pro e ogni contro, e per quanto i pro siano importanti, la mia decisione è irrevocabile.

È buffo, vorrei vivere e chiedere aiuto, ma non riesco a farlo. Se ci fosse un modo per uscire da tutto questo senza dover far sborsare un soldo ai miei genitori probabilmente ci avrei già provato. Il problema è che io non intendo essere un peso finanziario superiore per i miei genitori più di quanto già non sia.

Il mio funerale non voglio venga svolto. Se non ricordo male i suicidi non vanno d’accordo con Dio. Voglio essere cremata e gettata nell’Oceano Pacifico.

Tutto ciò che voglio è questo.

Morire, essere cremata e buttata nell’Oceano Pacifico.

L’ultima cosa che scriverò in questa lettera è:

Cari mamma e papà, mi scuso per il dolore arrecatovi, dal mio gesto e dalle mie parole. Spero che un giorno riuscite a perdonarmi. Io non ho nulla contro di voi.

L’unico odio che nutro è per me stessa, e di questo voi non c’entrate!

Vorrei dirvi che vi voglio bene e che avete cresciuto dei bambini bellissimi.

Ai miei fratelli…

Erika, prenditi cura di tutti per me. So che ce la farai e mi scuso con te per non essere la sorella che avrei dovuto essere. So che avrai una vita bellissima. Ti voglio bene, non dimenticarlo.

Luca, stai crescendo in fretta. Sono contenta dei nuovi amici che ti sei fatto, stai per andare alle scuole superiori. E sarai un’ ottimo medico. Ti voglio bene, e so che anche se non me lo dici spesso me ne vuoi anche tu.

Matteo e Giorgio, gemelli diversi. Sia caratterialmente, sia esteticamente.

Teo, il mio biondino. Tra i due sei il più tranquillo, e devi badare a Gio, infondo come lo capisci tu non lo capisce nessun’altro. Ti voglio un mondo di bene.

Gio, la mia piccola peste. Dovresti dare più retta a tuo fratello, so che sei un genio incompreso, ma fare arrabbiare mamma e papà non favorisce la tua posizione. È per questo che ti voglio bene, sei il birbante che io non sono mai stata. Ti voglio bene, il bacio che ti ho promesso fattelo dare da mamma, io non potrò più dartelo.

Marco, il mio piccolino. Quanto mi dispiace lasciarti piccino mio! Purtroppo non posso tornare indietro, la vita ti sorride ora e ti sorriderà anche nel futuro, ne sono certa. Non so cosa vuoi fare da grande, ma spero di tutto cuore che tu riesca a realizzare la tua ambizione. Ti voglio bene, tanto, tanto.

Ai miei amici cosa dovrei dire? Non lo so, e mi dispiace di non aver nulla da dirvi.

So di volervi bene, e che la mia morte non influirà più di tanto sulle vostre vite, perché voi vivete. Vi ho sempre ammirato molto per la vostra voglia di vivere e sorridere. Sembrerò cruda, ma sono certa che per voi sarà più facile superare la mia morte. Vi porto nel cuore, in ogni caso, insieme alla mia famiglia.

Non credo molto nell’aldilà per questo spero nel vostro bene ora, perché non credo per me ci sarà qualcosa dopo la morte se non il nulla.

Il nulla fa paura, ma voglio affrontarlo. Infondo mi occorre solo qualche istante di coraggio per pugnalarmi al petto, poi dopo il dolore sarà il nulla.

La pace che tanto agogno e che ringrazio di poter avere, anche se per questa devo rinunciare a tutti voi, a tutti voi che siete i mie cari.

Grazie per aver letto questa lettera. Chiedo ancora perdono per il dolore che causerò, per il disturbo a chi non sa nulla di me e per essere così inadatta alla vita da dover disturbare chi, al contrario mio, sta vivendo.

Addio…

 

 

  
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