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Autore: Achamo    17/04/2010    1 recensioni
La storia di un giovane marine imbarcato sulla leggendaria Seagull, il terrore dei mari.
Andrew e il suo sogno, finalmente divenuto realtà, sotto il comando dell'agghiacciante ammiraglio Silver Cross, presto incontreranno la ciurma di Mugiwara...
Buona lettura ^^
Genere: Demenziale, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.


sulle ali del gabbiano

Storia partecipante al concorso:'Storia coi migliori personaggi originali'

   

 

Sulle ali del Gabbiano

 

Il Gabbiano e il suo ammiraglio

 

 

 

Cinque fischi acuti e continui, a bordo dell'ammiraglia, significavano 'issare il fiocco'. Il nostromo ci comunicava così gli ordini e noi ci spezzavamo la schiena per eseguirli.

Il mio nome è Andrew Ross, ho ventidue anni e sono un marine. Ho occhi verdi, capelli castani ed un instancabile sorriso. Così diceva mia madre.

Sono nato e cresciuto in un piccola isola del South Blue, base e porto per molte navi della marina, tra le quali la fantastica ammiraglia Seagull.

E' da quando avevo dieci anni che desidero toccarne il ponte ed assaporare la spuma da lei infranta.

Quando mi comunicarono che sarebbe stata la mia casa, provai una gioia incontenibile, ma segreta. Nessun marine doveva mai rivelare l'identità dell'ammiraglia e del suo equipaggio.

Le sue sono vele immacolate e robuste, sulle quali si libra il celeste gabbiano.  

Imbattibile contro-vento.

Maestosa solca le acque e il mare si divide per farla passare.

Uno spettacolo che va in scena nelle basi della marina solo per poche ore.

Il capitano è l'ammiraglio Silver Cross, mai rivelato pubblicamente dalla marina.

Viene chiamato così a causa dell'insolita maschera in argento che gli cela il volto, per il potere del frutto del diavolo Steel-Steel e per la sua nobile fedeltà al governo.

Agghiacciante e tetro, il potere dell'ammiraglio è terribile e mortale.

Poteva rimodellare gli atomi di ferro a suo piacere, anche se questi fossero stati disciolti in un liquido, per esempio il sangue.

La Baptism of Blood  era la tecnica che l'aveva reso celebre. Condensava gli atomi di ferro all'interno dei vasi sanguini, causando il decesso al malcapitato.

La prima volta che la vidi in tutto il suo splendore fu lungo la Red Line.

Avevamo abbordato una nave pirata chiamata Stargate.

Il capitano dell'equipaggio, Bittely, era ricercato dal governo per diversi omicidi, non solo tra i marine, ma anche tra i civili.

L'ammiraglio gli diede due possibilità: Impel Down, quindi l'esecuzione pubblica o morire sepolto dalle onde.

Bittely rise sguainando la spada e Silver Cross allungò il braccio sinistro verso il capo di questo.

Pronunciò le ultime parole che tutte le sue vittime ascoltano, Baptism of Blood e il volto del pirata si contorse in una smorfia di dolore. L'equipaggio dello Stargate non si lasciò prendere dalla paura, al contrario decisero di battersi, ma non ottennero la salvezza per l'audacia dimostrata.

"Non sentite questo splendido profumo?". Le parole dell'ammiraglio gelarono il sangue a tutti.

L'odore metallico era intenso e nauseante.

Nessun equipaggio che l'ammiraglio condannava sopravviveva, non restavano che navi vuote e silenti.

I corpi erano reclamati dal mare.

 

"Andrew!". Daniel, il mio migliore amico, un fratello, mi stava chiamando a gran voce dalla parte opposta del ponte.

Si trovava tra una ventina di altri marines, i suoi capelli neri e corti erano completamente nascosti dal berretto, ma l'avrei riconosciuto ovunque.

Per noi gli scherzi erano tentazioni irresistibili ed a volte pericolose. Quel giorno ne avevamo uno in programma.

Ridere con mio fratello era l'unico svago e fuga dalla realtà che potevo permettermi sulla Seagull.

La nostra vittima doveva essere una recluta del primo anno, un povero biondino che passava la giornata a pulire il ponte a mano.

Certamente non era l'azione più nobile che potessimo concepire, ma pensando alle future risate i nostri cuori si riempirono di sadismo.

Riempimmo due palloncini con acqua sporca, come scimmie ci arrampicammo sull'albero maestro e quando la nostra vittima fu a portata i tiro lasciammo cadere inesorabili i palloncini. In quel momento passò a pochi metri di distanza dalla recluta il nostromo dagli occhi di ghiaccio.

Il povero 'mozzo' iniziò ad urlare non appena venne investito dall'attacco, mentre tentavamo di soffocare le risate e di fuggire.

Troppo tardi. Il nostromo mise in bocca la punta del fischietto e soffiò con forza.

 

 

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Achamo & il suo inutile monologo...

"Come preannunciato all'inizio, la storia partecipa per il concorso 'Storia coi migliori personaggi originali'...almeno ci provo

-_-°

Eccomi con un'altra storia... anche se nel capitolo non si parla della nostra ciurma preferita (bhè mia di sicuro, non so voi... XD), presto Andrew incontrerà Mugiwara e il suo equipaggio... Cercherò di amalgamare demenziale e tetro, senza cadere sul banale... quindi alternerò i momenti seri e quelli divertenti, per alleggerire un pò ...spero di non avervi deluso. Grazie a tutti i lettori". 






PURA FINZIONE SCARLATTA
J.


   
 
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