Non
c'è che una stagione: l’estate.
Tanto
bella che le altre le girano attorno:
l'autunno
la ricorda, l'inverno la invoca,
la
primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
(Ennio Flaiano)
4Seasons.
Estate~
"Ogni
goccia di saliva che c'è in te
ho cercato di sentirla mia;
la tua bocca cieca che mi aspetta:
sento che ha ragionevolmente fretta…"
Il sangue pulsa nelle
vene come un fiume in piena, travolgendo tutto: stordita, non capisce niente, non vuole capire niente.
Il ragazzo la
stravolge, la avvolge con il suo dopobarba e i suoi occhi che sembrano due
pozzi di oceano a mezzanotte.
Un mugolio di piacere
viene soffocato a stento dalla bocca di lui che s’impossessa nuovamente della
sua, frenetica e vogliosa di spingersi più in là, oltre quel limite che
l’innocenza di fanciulla gli impone, rigida.
“Quest’estate
che ci cola tra le gambe,
dici che leccarla ti dà un senso…”
Ma si sa che i limiti
sono fatti per essere superati e le regole per essere infrante impudentemente,
no?
Le mani lunghe di lui
vagano ovunque, mentre il suo corpo diventa brivido, carezze e desiderio al
tempo stesso.
“Sai,
è curioso
perché anch'io sento lo stesso:
è perché io e te non ci crediamo che è successo…”
E guardarsi increduli,
la paura negli occhi di lei, mentre lo sguardo di lui sembra impassibile, anche
se in realtà è velato da una profonda e sottile soddisfazione.
Dei flebili puntini del
colore delle stelle rubate al cielo girovagano intorno a loro, così la ragazza,
sempre più confusa e incredula, si tira stancamente su.
Gli occhi curiosi
ammirano affascinati le lucciole che sono accorse festanti, mentre un giovane
dai capelli scuri e arruffati fa capolino dalle spighe dorate e le accarezza la
spalla scoperta, coprendola con un bacio sensuale.
Avvampando come un ciocco
di legno farebbe in una gelida giornata di metà dicembre, la ragazza lo scansa
e si sistema in fretta e furia la spallina, che invece non vuole proprio
saperne di tornare al proprio posto e che insiste nel suo intento di volerla
condurre sull’orlo dell’esaurimento nervoso.
Sbuffa scocciata e
riprende a fissare le lucciole, tentando di acchiapparle e di custodirle
gelosamente tra le mani, come farebbe una bimba di pochi anni al solo scoprire
quell’immenso tesoro.
Il ragazzo la fissa
divertito, soffermandosi sul suo profilo di giovane donna non ancora cresciuta
del tutto, con tratti a volte perfino fanciulleschi.
Le lucciole scappano,
facendosi beffa di lei, che finalmente alza lo sguardo verso l’orizzonte e si
accorge dello splendido tramonto che sta tingendo il cielo di mille venature.
L’indaco, il porpora,
il carminio, il corallo, il granato e l’oro si specchiano nelle sue iridi, che
vorrebbero tanto tenerli tutti per sé e non abbandonarli mai più.
Chissà
come sarebbe avere gli occhi del colore di questo tramonto…
«Di certo ci annegherei
molto volentieri.» sussurra una voce roca alle sue spalle.
Portandosi
istintivamente una mano alla bocca, inconsapevole di aver lasciato i suoi
pensieri liberi di vagare, la giovane si volta e lo fissa, notando con imbarazzo
e piacevole stupore che il suo viso è a pochi centimetri dal suo.
“Ho
il tuo profumo di sudore su di me;
ma ho ancora un senso per me stesso?”
Gli occhi di lui sono
irresistibili, un incantesimo troppo potente per essere spezzato, così lei gli
cede nuovamente, incurante di cosa potrebbe pensare qualcuno, se passasse di lì
per caso.
“E
succhiando il tuo respiro,
ti
ho sentita sussultare;
la realtà che rientra proprio
adesso.”
Si stacca con un
sorriso birichino dipinto sulle labbra e si allontana correndo spensierata,
mentre lui la segue svogliato con lo sguardo, alquanto dispiaciuto di essere
stato interrotto.
I piedi nudi, lo
scamiciato fucsia che l’avvolge, i capelli rossi al vento decorati da alcuni
papaveri e gli occhi vispi del medesimo colore: assomiglia così tanto ad una
ninfa dei boschi, una di quelle che popolano “Sogno di una Notte di
Mezz’Estate” di Shakespeare.
La ragazza riemerge tra
le spighe con un’espressione divertita, tenendo un filo d’erba tra le labbra.
Il giovane le si avvicina
e fa per toglierglielo con un bacio, ma lei con un dito lo frena e gli indica
il frinire delle cicale che proviene dai rami del pesco lì vicino.
D’un tratto le lucciole
fanno ritorno e le attorniano il capo, quasi a formarle una ghirlanda,
un’aureola del colore dei raggi del Sole.
Il cielo si fa più
scuro ma lei non se ne vuole andare: si getta stanca sull’erba, addormentandosi
tra tutto quel verde.
Ed è così che il
giovane la prende in braccio, dopo averla coperta con un telo mare portato in
precedenza, e la riporta a casa, contento di aver passato uno splendido
solstizio d’estate con la sua amata.
E se solo potesse far
capolino tra i sogni che in questo momento affollano la mente di Fine si
accorgerebbe di quanto immensa sia la felicità che prova.
Ma gli basta
un’occhiata al suo sorriso infantile e dolce per fargli sciogliere il cuore e
rendersi subito conto che le sue convinzioni siano certezza pura.
“Nascondo
questa stupida allegria,
quando mi guardi…
[…]
E’
il segno
di un’estate che
vorrei potesse non finire
mai.”
In ritardissimo ma ce l’ho fattaaaa \O/ *applausi*
E’ stato il
capitolo più difficile, perché ha come protagonista Fine, che non sopporto
>.<
Allouuuur!
Benvenuti al
secondo capitolo dedicato all’estate e a quella gran simpaticona di Fine .-.
Non so come
mi sia venuta in mente una one-shot così sensuale, il
mio cervello va per i cazzi suoi, non mi ubbidisce più D:
Ora passo
alle citazioni (moooooolte meno di quelle dell’altra
volta XD):
• La prima,
il cui autore è Ennio
Flaiano, mi ha colpito per la descrizione dei sentimenti che le altre stagioni
provano nei confronti dell’estate: quando avrò finito anche gli altri due
capitoli, tornate qui e rileggetevela associando ad esse i personaggi giusti;
vedrete che i conti vi torneranno e come sia perfettamente calzante con tutto
quello che avrò scritto.
• La
seconda, un po’ dispersa per tutto il capitolo, è la canzone “L’Estate” degli Afterhours, il cui testo mi ha fatto impazzire ed è stato
fonte d’ispirazione per questo dannato capitolo quand’ero bloccata u.u
• L’ultima
consiste in alcuni versi tratti da “Estate” dei Negramaro,
che credo abbia accompagnato l’estate 2005 di tutti noi (:
Ed infine, i
luuunghissimi ringraziamenti:
Midnight_Rose: Ma graaaazie! :D Sono davvero lusingata da tutti i tuoi
complimenti ^^ Diciamo che le citazioni secondo me sono quella marcia in più
per aiutarti a dare un ordine sensato a quel groviglio d’idee che hai (non so te,
ma il mio cervello è incasinatissimo XD) Grazie ancora, bacioni :*
blacklory92: Grazie mille ^^ Spero che questo capitolo ti sia piaciuto ^^
Lellas92: Oh my God. Ora, senza nulla togliere
alle altre recensioni, ma questa è forse quella che mi ha fatto più piacere… Ti spiego. Quando ho letto “Accidenti sembra di
ascoltare musica, di leggere una poesia” mi sono commossa, ti giuro.
Per
me la poesia è splendida, per non parlare della Musica, che per me è TUTTO.
Quindi
ti ringrazio infinitamente, cara ^^
Bacioni
:*
p.s. Waaaah, un’altra fan della ReinXBright,
yeaaaah :D \O/
p.p.s E
grazie di averla aggiunta alle tue seguite XD
Esmeralda94: grazie mille dei complimenti, cara ^^ Spero che
questo capitolo ti sia piaciuto, dato che c’è la tua beniamina ;) Bacioni :*
Simo Chan: ahaha,
ma che diciii :D Ce la faresti anche tu, susu (cit.) :D Comunque sì, era Bright ** Grazie mille di
averla aggiunta ai tuoi preferiti, spero che questo capitolo ti piaccia (:
Bacioni :*
LallaYeah: tesorooo
** Ma che piacere vedere una tua recensione pure quiii
** Il cartone merita, anche se è parecchio demenziale a tratti u___ù (sempre
XD) Grazie mille, tu sei troppo cara e gentile e mi sopporti sempre <333 Non
potrò mai ringraziarti abbastanza (: Bacioni :*
p.s.
tu sei più brava di me a scrivere, orsù u__ù
Ringrazio inoltre chi si limiterà a leggere, chi
lascerà recensioni, chi l’aggiungerà alle seguite o ai preferiti (se mai ce ne
dovessero essere XD)
Bacioni, al prossimo capitolo
Dazed;