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Autore: Ailis_    18/04/2010    4 recensioni
[...] Poteva stare ore a fissare quella sfera di fuoco, immaginando di essere dovunque, fuorché in quel luogo; sognando di poter essere chiunque, al di fuori di sé stessa. Era così sovrappensiero, così persa ad immaginare la sua utopia, che non si accorse della persona che si era seduta accanto a lei, in quella piccola parte di roccia rimanente. “Hinata-chan, cosa guardi?” Hinata sobbalzò, spaventata: mai si sarebbe aspettata che qualcuno potesse trovarla, tanto meno lui.[...] [VI° classificata al "All adult have been once children" di Lovy chan e I Walk With Shadow]
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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SasuHina Momenti

 

VI° classificata al contest "All adult have been once children" indetto da Lovy chan e I Walk With Shadows .

***

 

Dedicata unicamente ad Ayumi Yoshida,
quella persona fantastica che solo via mail riesce a darti conforto quando ne hai bisogno.
Quella ragazza stupenda che ti capisce, sempre.
A lei, che si merita molto di più di questa banale fic.
A lei dedico questo regalo.
Auguri, tesoro!
Ti voglio un mondo di bene.

 

Sunset- Nuovo inizio


Il sole calava verso la linea leggermente increspata del mare. Il cielo si tingeva lentamente delle sfumature aranciate del crepuscolo, mentre qua e là strisce di un pallido rosa facevano capolino tra le nuvole auree.
L'aria era frizzante, impregnata dell'odore dell'acqua salata.
La brezza effervescente sfiorava le onde che rimanevano immobili sotto la sua carezza delicata, mentre l'acqua diventava una distesa di fuoco liquido.
Hinata si sedette a su una roccia ad osservare il tramonto.
Il sole era un'immensa sfera rossastra appoggiata all'orizzonte, pronta a scomparire e a sottrarsi alla vista del mondo.
Hinata fissava il riflesso del sole specchiarsi sul mare: guardare il giorno cedere il passo alla notte con quel lento eppure magico processo che le persone definivano tramonto le lasciava dentro una sensazione di languore e malinconia che però, stranamente, non faceva male.
Anzi, era come se la sua mente si svuotasse, allontanando tutti i pensieri e chiudendo sotto chiave tutte quelle emozioni che poteva rivelarsi dolorose.
A volte si sentiva così sola, così vuota...le sembrava di vivere in una bolla di sapone: sentiva ciò che accadeva intorno a sé, lo vedeva, ma in qualche modo non riusciva a prendervi parte, spettatrice silenziosa della propria vita.
E questo la faceva stare tanto male da portarla sull'orlo della disperazione, a pochi passi da un baratro dal quale non avrebbe più potuto tornare indietro.
Quando il dolore diventava troppo forte, troppo grande da sopportare, si rifugiava lì.
Il mondo oltre quegli scogli non esisteva e niente contava sul serio al di fuori di quel mare, di quel sole e di sé stessa.
Era piacevole lasciarsi baciare dai raggi delicati del tramonto, lasciando che questi lambissero con sapienza la sua pelle di porcellana, tingendola di quelle stesse sfumature perlacee di cui si striava, giorno dopo giorno, la volta celeste: le dava la fuggevole impressione di poter essere anche lei parte del cielo.
Poteva stare ore a fissare quella sfera di fuoco, immaginando di essere dovunque, fuorché in quel luogo; sognando di poter essere chiunque, al di fuori di sé stessa.
Era così sovrappensiero, così persa ad immaginare la sua utopia, che non si accorse della persona che si era seduta accanto a lei, in quella piccola parte di roccia rimanente.
Hinata-chan, cosa guardi?”
Hinata sobbalzò, spaventata: mai si sarebbe aspettata che qualcuno potesse trovarla, tanto meno lui.
Rimase un momento in silenzio, stringendo maggiormente le ginocchia al petto come a volersi proteggere, prima di rispondere, seppur timidamente.
G-Guardo il tramonto, Naruto-kun.”
“Ti piacciono i tramonti?”
Sì. Un giorno ho visto il sole tramontare per 43 volte. Sai... quando si è molto tristi si amano i tramonti”
Il giorno delle 43 volte eri molto triste?”
Prima di rispondere, Hinata ponderò attentamente la domanda: lo era stata, eppure, con il senno di poi, poteva affermare con discreta sicurezza che, in fondo, quell'esperienza le aveva insegnato qualcosa.
Sì” disse infine “ ma poi, g-guardando quei 43 tramonti, m-mi sono ricordata che la fine d-di qualcosa, come un t-tramonto, non è altro che un inizio mascherato”
Naruto non seppe cosa replicare, quindi si limitò a guardare oltre l'orizzonte, seguendo lo sguardo di Hinata che non si era persa il minimo movimento da parte dell'astro che era impegnata a contemplare e che aveva in sé tutto il fascino, misterioso e perfetto,della natura.
Rimasero così, in silenzio, lasciando che l'unico rumore tra loro fosse l'infrangersi delle onde contro le rocce.
E non si mossero fino a quando Naruto non scattò in piedi, tendendo una mano ad una sorpresa Hinata.
Vieni, Hinata-chan”
D-dove, Naruto-kun?” chiese, arrossendo.
Verso un nuovo inizio” e le sorrise con quel modo di fare che era solo suo.
Hinata rimase a fissare la mano ancora un po' prima di afferrarla, le guance rosse dall'emozione.  Alle sue spalle, il sole scendeva sempre di più verso una nuova fine e, forse, un nuovo inizio.



Fine...forse.


 

 

 

 

 

Non rovinerò la fic con notazioni. Non vi dirò che il finale è un modo di vedere un futuro per la coppia, perchè non lo so.
Lascio a voi la libertà di vedere ciò che volete.
Ringrazio vivamente le giudici per il bellissimo contest e per avermi dato l'pportunità di scrivere qualcosa di così poetico.

Ribadisco gli auguri ad Ayumi e vi lascio con il link del contesto, così potrete andare a leggere il giudizio, se lo vorrete. 


All adult have been once children


   
 
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