“ Intreccio “

Stavano camminando lentamente tutti insieme, percorrendo la passeggiata panoramica a lato del fiume di quella caratteristica città babbana.

Quel pazzo di Sirius decise che voleva ‘camminare in alto’ così in un balzò si trovò sulla massiccia ringhiera di pietra che costeggiava il fiume.

Teneva lo sguardo fisso sui suoi piedi in un espressione super concentrata buffissima, ogni tanto però veniva distratto dal sole che brillava sull’acqua e rischiava di accecarlo,dal via vai frequente di biciclette e passanti e animali che becchettavano placidi sulla riva del fiume; per sicurezza teneva una mano delicatamente posata sulla spalla di Remus se gli sembrava di cadere o perdeva l’equilibrio.

Dal canto suo Moony stava palando animatamente con James allibito dall’assurda moda di pochi (pochissimi, si spera ahahah!) ragazzi babbani  che al posto di occhiali da sole normali portavano degli occhiali di plastica colorati che invece delle lenti erano decorati da strette e parallele strisce di plastica.

“Insomma di che utilità sono quei ‘cosi’? Come fanno a vederci attraverso?!!Potrebbero fare male a qualcuno, causare un incidente!!!” rimuginava Ramoso.

 Nel frattempo al biondo veniva naturale stare attento ad ogni movimento brusco e inaspettato dell’ amico che si era improvvisato equilibrista, pronto ad afferragli al volo la mano e intrecciare le dita con le sue.

Un intreccio saldo e sicuro…senza bisogno di parole, solo un gesto, un intreccio!

Dietro di loro trotterellava tranquillo Peter che stava ingurgitando un pugno di caramelle colorate da un sacchetto stracolmo.

Il sole come loro stava finendo la propria giornata, stravolto e felice di lasciare il passo alla sera.