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Autore: nimue89    19/04/2010    9 recensioni
Cosa succederebbe se finalemente dopo quasi sette anni i due nemici per antonomasia si confrontassero?...e magari non solo verbalmente??
Genere: Romantico, Demenziale, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry come suo solito stava infrangendo almeno una mezza dozzina di regole della scuola,dal coprifuoco al di vieto degli studenti di recarsi nelle cucine dopo una certa ora.

Effettivamente era tardi, il gigantesco orologio della torre segnava le 3.15 di notte.

L’aquisizione della Mappa dei malandrini, grazie al legame esistente tra Harry e i suoi creatori, si era rivelata utile in molte occasioni.

Infatti ora girovagando a caso x il castello con la mappa salda in mano, la bacchetta pronta in tasca e l’immancabile mantello dell’invisibilità,si ritrovò nei pressi del dormitorio dei serpeverde…

…Non potè fare a meno di sbirciare sulla mappa, dove si trovasse il suo acerrimo, e ormai dichiarato,nemico!

Anche se a dire il vero, Draco Malfoy,da un po’ di tempo a questa parte era davvero strano, le sue battute non erano più così cattive, anzi a pensarci bene era sempre più raro che il magico trio si scontrasse con la corte delle serpi!

Infatti era già capitato che il principino di serpeverde incrociasse il Golden boy casualmente nei corridoi,limitandosi ad ignorarlo.

Hermione, invece, quando si entrava in questo argomento non pronunciava parola ma la sua espressione concentrata tradiva il suo scervellarsi per decifrare quello strano comportamento.

Dal canto suo Harry non sapeva cosa pensare, insomma ormai erano di routine le battute acide e perfide del biondo, o le spallate se si incrociavano per i corridoi o all’entrata delle aule;questo drastico cambiamento lo concertava un po’.

Certo, anche se si divertiva a battibeccare con Malfoy, non disdegnava un po’ di pace.

Per le prime settimane e il primo mese accolse questa inconsueta pace come la manna dal cielo, insomma non doveva continuamente scervellarsi per trovare una degna risposta agli insulti del biondo, poteva camminare tranquillo per la scuola senza far scattare la mano sulla bacchetta al primo serpeverde che incontrava.

Ma dopo un po’ si rese conto che sentirsi ignorato lo irritava a morte,tutto in un colpo poi!che cosa aveva fatto per meritarsi di essere ignorato?si era comportato come al solito.

Gli mancavano le acide battutine di prima mattina, le spallate, gli insulti…strano penserete voi…. ma tutte quelle cose erano la conferma della normalità!

ma ora ?

Si ritrovo a pensare che, ogni tanto, gli mancava quel ghigno strafottente che sembrava indelebile sul volto di Malfoy, o quegli occhi di ghiaccio.

Oh dio!Gli mancavano la bocca e gli occhi di Malfoy??

0.0

Oh Merlino Santissimo, cosa avevano messo nel suo succo di zucca a cena???

Scacciando velocemente questi pensieri, cercò di auto convincersi che ogni tanto controllava Malfoy sulla mappa solo per essere sciuro che il serpeverde non avesse in mente qualche brutto tiro verso si lui o verso l’ Ordine della fenice.

Meglio rimanere all’erta: l’ultima volta che si era comportato in modo strano aveva fatto entrare i mangiamorte nella scuola e stava per uccidere Silente.

Pensando a questo sfogliò la mappa e catalizzò la sua attenzione su un puntino verde immobile.

Beh certo!sono le tre di notte, una persona normale dorme alle tre di notte, soprattutto se domani c’è lezione, o peggio nel caso di Serpeverde/Grifondoro un compito in classe di Ruf.

Ad un tratto però quattro puntini verdi ( in sala comune delle serpi) entrarono nella camera di Draco Malfoy.

Harry non capiva cosa diavolo stava succedendo, i puntini si muovevano in modo frenetico e confuso, tenendo sempre Malfoy nel mezzo.

Vide un puntino chiamato Blaise Zabini avvicinarsi e creare di nuovo scompiglio, fino a che i quattro puntini verdi, non ebbero allontanato il puntino di Zabini che ora si trovava nella sala comune immobile.

Stavano uscendo dal dormitorio, e in una manciata di secondi avrebbero raggiunto Harry, che si nascose dietro l’angolo e si coprì con il mantello.

Era troppo curioso di capire cosa stava succedendo.

Che i serpeverdi avessero un piano per far entrare altri mangiamorte?

Attese qualche secondo e la parete di pietra si aprì in due ante lasciando intravedere uno sprazzo di sala comune verde- argento.

Il bambino sopravissuto non credette ai suoi occhi.

I quattro studenti di Serpeverde trascinavano a forza un Draco Malfoy a petto nudo e jeansn che furioso si dibatteva, tenuto sotto tiro da ben quattro bacchette.

Ma che diavol…ooh!!!

Draco Malfoy era piegato in due reggendosi l’addome,per colpa di un pugno bel assestato.

La testa sempre alta, uno sguardo omicida, qualche ciocca bionda che gli cadeva sul volto, lo zigomo segnato da un livido, il labbro e sopracciglio spaccato.

Disperatamente cercava di liberarsi di funi magiche che gli bloccavano le mani dietro la schiena.

Cercò di liberarsi, lanciandosi in una spallata magistrale contro uno dei suoi assalitori, ma gli altri tre gli furono subito addosso;dalle tre bacchette partirono tre cruciatus che ridussero il biondo a contorcersi a terra urlando dal dolore.

A quella vista una rabbia inaudita spinse Harry Potter a svelarsi.

Alla sua vista i quattro serpeverde si allontanarono da Malfoy, a terra ancora tremante,e si rivolsero a Harry.

“Potter questa non è proprio la tua serata fortunata eh?”ridacchiò uno di loro

“Tu dici Patterson?Vediamo!”senza dare il tempo ad altre patetiche battute,scagliò lontano quell’ idiota di Patterson con un stupeficium in pieno petto, pietrificò un altro di loro.

Con il terzo serpeverde che si fece avanti Harry ci mise un po’ di più non se la cavava male, ma lo bloccò facilmente con delle robuste catene magiche grazie d una distrazione del suo avversario. Nel frattempo Draco Malfoy, ancora a terra stava cercando di alzarsi…i cruciatus avevano segnato e in alcuni punti tagliato il suo petto.

Infatti da un taglio al fianco, scorreva sangue denso e carminio a macchiare l’antico pavimento di pietra.

“Accio Malfoy!”sussurrò Harry afferrando il biondo che magicamente venne trasportato fino a lui.

Il quarto serpeverde fece per scappare ma un incantesimo pietrificante fermò la sua corsa.

Con un fluido movimento di bacchetta Harry smaterializzò quei quattro nell’ ufficio del preside con tanto di biglietto fatto apparire per l’occasione!
Tzh!Che idioti c’era voluto solo qualche minuto!

 

Probabilmente l’incantesimo di appello non era  stata una grande idea, infatti per un fortissimo giramento di testa il biondo si accasciò a terra imprecando a mezza voce; Harry fece appena in tempo ad afferrarlo di nuovo al volo per non fargli sbattere la testa.

Malfoy ad occhi chiusi stava cercando di far passare la sensazione di essere in una centrifuga!

Poco a poco la disgustosa sensazione diminuì e il contatto con il corpo caldo del grifondoro lo calmò un po’; non avrebbe mai immaginato di trovarsi così bene abbracciato alla sua nemesi.

Eppure dovette ammettere che separarsi dal quel torace solido e caldo fu quasi doloroso; cosa gli stava succedendo?Non era in formissima, ma addirittura sperare che Potter lo tenesse stretto e gli sussurrasse qualcosa di confortan…oh dio!OH DIO!

Non aveva mica preso una cotta per Potter, VERO???

Negare!Negare!Negare! Eppure…

Il taglio al fianco non aveva smesso di sanguinare anzi sembrava messo peggio di prima.

“Malfoy mi spieghi cosa diavolo sta succedendo?”

“P-Potter…”

“Fa piano…riesci ad alzarti?”
“…Non fare il salvatore del mondo…con me…non attacca…!”sibilò il biondo irritato dal perbenismo del moro.

“Oh ma che cazzo ti è preso?Ti sto solo aiutando!”ribatté l’altro risentito.

“..appunto…chi ti ha chiesto niente?!?era tutto sotto controllo!”ribadì allontanando in male modo; rischiando di ricadere a terra…vacillando pericolosamente.

“Haha si certo come no!!Infatti si vede da come sei ridotto!Ma per favore… non ti reggi neanche in piedi..!!”disse avvicinandosi e afferrandolo saldamente per un braccio in modo da non farlo cadere.

“..Eih non toccarmi!...ti sei forse rincretinito tanto da non ricordarti che sono un Malfoy?...”
“No, so benissimo che sei un Malfoy…ma che ci vuoi fare sarà che sono masochista e mi pentirò di averti salvato da qui alla fine dei miei giorni…. oppure sono bastardo fino al midollo o sarò io a rinfacciarti di averti salvato da qui alla fine dei tuoi giorni!Non ho ancora deciso.”con uno scatto secco dalla sua bacchetta tagliò le funi magiche che tenevano legato Draco.

“Tu Potter …Dio!Sei così…così…”

“Così come Malfoy? t stai ripetendo!”lo provocò il moro

“Oh ma vaffanculo!!!”

Harry sorrise divertito rinfoderando la bacchetta.

“Coraggio Malfoy che ti porto in infermeria!”gli disse riavvicinandosi e afferrandolo per un braccio.

“Ma la pianti???”

“Cosa ho fatto adesso?”chiese seriamente confuso Harry e sinceramente anche un po’ seccato.

“Questa tua fottuta sindrome del super eroe!Non puoi salvare tutti Potter!!!”allontanandosi dal rivale il biondo sussurrò con voce rassegnata:

“Men che meno me!”

“ORA BASTA!!”sbottò Potter afferrandolo per un braccio e facendolo girare verso di lui

“Ora mi hai proprio stufato Malfoy!Sempre a piangerti addosso!Pensi che nessuno si accorga che non mangi, non segui le lezioni, che non dormi?Beh io me ne sono accorto!

Non te la prendi più con me, i serpeverde cercano di farti la festa!Non sei contento?Sbattiti per esserlo e che cazzo!”

“Viva la finezza!”si intromise Malfoy

“Oh ma hai sentito quello che ti ho detto?”lo incalzò l’altro.

“Thz!Smettila!Smettila!Da quando ti è venuta questa cazzo di voglia di salvarmi?”

“Non sono io che devo salvarti!Il primo passo devi farlo tu, poi se hai bisogn…”

“Ma non sei stanco di fare sempre la parte del buono?Di quello che aiuta tutto e tutti?”

“E tu?Non sei stanco di fare la parte del cattivo?”gli chiese Harry

“Non l’ho scelta io questa parte!”ribatté irritato il serpeverde.

“Ancora!L’hai fatto ancora!!!Deciditi una buona volta!!!”

“Che cazzo stai dicendo Potter?Ti è andato in pappa il cervello??”

“Non ancora grazie!Intendo di deciderti una buona volta che cazzo vuoi fare della tua vita!

Non sei felice?Cambiala!!!Ma vedi di non rompermi più i coglioni!”

“Cosa? IO?Cosa ?”chiese allibito il biondo con una mano al petto.

“Si con le tue mezze frasi sussurrate!Che mi rimangono in testa e mi tengono sveglio la notte…cercando un modo per aiutarti!Puntualmente rifiuti il mio aiuto!Si può sapere cos’altro devo fare??!”sbraitò muovendosi verso di lui

“Io …non…io..!”

“Vuoi rimanere così, bene sono fatti tuoi!Ma piantala con quelle frasette del cazzo!Vuoi cambiare vita!Perfetto ma fatti aiutare!!!”

“Questo…non centra assolutamente niente!”ribattè piccato il biondo colpito nel punto dolente, che stava indietreggiando sempre di più fino a trovarsi spalle al muro.

“Oh si invece!!Comunque è tardi, sono stanco e non ho intenzione di stare tutta la notte nei corridoi a discutere con te…muoviti dai che ti porto in infermeria!”

“No!”

“Come prego?”chiese stranito il moro,bloccandolo al muro, con le mani contro il muro, ai lati della sua testa.

Il moro era fisso a guardare il bellissimo volto del serpeverde,quell’espressione perennemente strafottente,gli occhi di piombo fuso, le delicate labbra magistralmente disegnate, la linea della mascella fine ma mascolina, il collo candido, i pettorali e gli addominali perfettamente accennati e più in giù …ALT!Fermi tutti!oh dio!OH DIO!Stava davvero facendosi un film mentale su Draco Malfoy?Non si stava prendendo una cotta per Draco Malfoy…VERO??? Negare!Negare!Negare! Eppure…

“In infermeria non ci vengo…” chiarì il biondo guardando allarmato le due braccia che gli impedivano di allontanarsi dal muro.

“Non ci vieni?”

“No!”ripetè di nuovo Draco, nascondendo un sorrisino per la faccia sorpresa del rivale

Passarono diversi minuti senza che i due studenti si muovessero, inchiodati al suolo, continuando a guardarsi e circondati dal silenzio.

Harry non allontanava gli occhi da quelli grigi del serpeverde, cercando di capire cosa diavolo gli passava in testa…

…dal canto suo Draco faticava a reggere quello sguardo penetrante, sembrava che se si fosse distratto anche solo un secondo Harry avrebbe capito tutto.

Non sopportava essere studiato, figurarsi poi da Harry Potter; non ne poteva più si stava seriamente irritando, ma non voleva perdere quella battaglia di sguardi.

Harry non demordeva e Draco per far smettere quel ridicolo contendersi ruppe il silenzio:

“Non posso andare in infermeria…devo andarmene da qui o mio padre mi troverà e mi porterà da Lui…”disse così piano tanto che Harry faticò a sentirlo e pensò di aver capito male.

“Lui?”

“Si!Lui!!”

“Dannazione!!Perchè non l’hai detto subito?”chiese irritato il moro

“Perché non è mia abitudine confidare i miei casini al salvatore del mondo, sai com’è!?!?”

“Smettila di fare l’idiota, è una cosa seria!”disse Harry in tono un po’ allarmato

“Credi che non lo sappia?è da quando ho quattro anni che mio padre mi riempie la testa di tutte queste stronzate…credi che non sappia cosa vuol dire ricevere il marchio?So benissimo quale prova bisogna superare…”

“Perché non hai fatto niente?Perchè non ti sei ribellato?”

“Che cazzo ne sai di cosa ho fatto eh?Che cazzo ne sai di tutto quello che ho passato, di tutto quello che ho dovuto subire?NIENTE!Non sai un beneamato cazzo di niente!!!”lo attaccò il biondo offeso.

“Non volevo dire questo!”

“E allora cosa volevi dire eh?Sentiamo!?!Che cazzo volevi dire??”

Sbuffando Harry si allontanò un po’ da lui, si passò una mano tra i capelli e imbarazzato borbottò:

“Senti… non volevo…!Io..”

“Dio!Devo aver preso una bella botta in testa…”allo sguardo confuso del moro Draco continuò con un sorrisino “ Sbaglio o il Grande Salvatore del mondo magico San Potter si sta scusando con me!”

“Senti Malfoy vedi di non tirare troppo la corda!Chiaro?”

“Cristallino!” ribattè strafottente il biondo

Senza proferire parola Harry afferrò il biondo per il polso e lo trascinò per il corridoio, fino ad arrivare nelle vicinanze dell’ufficio del preside; Draco che aveva immaginato cosa volesse fare il moro puntò i piedi e cercò di resistere…

…impresa vana dato che Potter aveva una bacchetta e lui no!

“Dannazzione Potter!Mettimi giù!Dal bacucco pazzoide io non ci vengo!Potter!Potter!Oh!Cazzo Potter!!!Eih parlo con te!!!POTTEEEERRR!!!”

“Dio, ma che rompipalle!SILENCIO!!!”

Draco Malfoy se possibile sarebbe esploso tanto era furioso!

Ora anche se provava ad urlare a squarciagola, dalla sua bella boccuccia non usciva nemmeno un mugugno striminzito.

“OOh.. silenzio!...menomale, mi stava andando in pappa il cervello!”

Draco Malfoy fece per rispondere ma sillabò solo parole al vento.

Harry immaginando la sua risposta gli mostrò un bellissimo dito medio proprio a 2 mm dal viso.

Dal canto suo il biondo non potè far altro che rispondere con lo stesso identico gesto.

Neanche a farlo apposta Silente si materializzò proprio in quell’istante.

“Signor Malfoy la pregherei di moderare le sue dimostrazioni d’affetto, soprattutto in mia presenza”

Malfoy avrebbe voluto sprofondare nel nucleo della terra, va bene che non aveva una gran stima di quell’uomo; anzi assolutamente nessuna, ma fare una figura di merda così clamorosa avrebbe fatto vergognare chiunque…figurarsi un Malfoy.

Harry nel frattempo dietro la schiena del preside era piegato in due dalle risate con una mano stretta allo stomaco, logicamente nel silenzio più assoluto.

Il preside fece entrare i due studenti nel suo studio e dopo circa un quarto d’ora i due ragazzi erano già fuori.

“Si può sapere dove cazzo dovrei venire con te???”chiese allucinato Draco quando finalmente Harry annullo l’incantesimo.

“A grimmauld Place!”rispose il moro fresco come una rosa.

“E di grazia dove sarebbe??”

“Non posso mica dirtelo…è il quartier generale dell’Ordine!Anzi, devo bendarti, dai girati!”

“Ma sei scemooo???”

Harry lo guardò confuso.

“Io non ci vengo!”

“L’hai sentito Silente…”

“Non prendo certo ordini da lui, io!!!”

“Oh si invece!”

“No!!”

“Vuoi vedere??”

“Dai”lo sfidò il biondo, neanche a dirlo:

Malfoy aveva fatto il conte senza l’oste infatti era ancora in svantaggio dal momento che la sua bacchetta era rimasta sul suo comodino in dormitorio mentre il grifondoro sfoggiava la sua con malcelata soddisfazione.

In un millisecondo Draco di trovò bendato.

“Potter!!??!!”

“Sono qui!Stai calmo!”

“Io sono calmo!”rispose piccato il biondo.

“Oh si! si vede!!”rispose Harry sghignazzando notando come il ragazzo difronte a lui voltava la testa di scatto ad ogni piccolo rumore.

Quando gli sembrò di averlo lasciato nel suo brodo abbastanza lo abbracciò da dietro e si smaterializzò dal suo padrino che nel frattempo era stato avvertito da Silente…

 

 

…. O meglio; sarebbe stato avvisato da silente se il preside non si fosse completamente scordato del motivo perché si era smaterializzato in guferia e non fosse tornato a dormire con pigiamone, cappellino con pon-pon e orsetto!...

 

 

 

 

 

 Appena toccarono terra Harry rinsaldò la presa sul petto di Draco per impedire che cadesse, infatti stava barcollando pericolosamente, con gli occhi ancora celati dalla benda, come per l’incantesimo di appello.

“Chi diavolo ti ha insegnato a smaterializzarti Potter, la fata turchina???”chiese isterico il biondo reggendosi lo stomaco per la nausea e togliendosi rabbiosamente la fascia dagli occhi. “E si può sapere che diavolo di posto è questo???”

“Grimmauld Pla…”

“Lo so Potter!Lo so…era una domanda retorica, ma in effetti non avevo pensato al tuo cervello infantile..”

“Se se!Invece pensavo ti piacesse, un posto freddo, vuoto e buio,non è l’ambiente preferito dalle serpi?”

Draco aveva davvero perso la pazienza e non aveva la minima voglia di farsi insultare un'altra volta, stava già per ribadire velenoso quando un movimento confuso attirò la sua attenzione.

Sirius Black infatti sentendo il rumore di smaterializzazione si era scapicollato per l’imponente scalone, a bacchetta sguainata pronto a dare la vita per difendere la base principale dell’Ordine della Fenice; però maledicendo i pavimenti di marmo appena incerati da Kreacher e le sue stupende ciabatte di peluches a forma di coniglietto rosa non riuscì a frenare in tempo e sorpassò la porta di qualche metro buono in derapata.

Una volta tornato prudentemente sui suoi passi, si ricompose velocemente e puntò la sua bacchetta contro gli intrusi pronto allo scontro!

Accortosi che stava puntando la bacchetta contro il suo figlioccio fece per abbassarla immediatamente ma cambiò repentinamente idea quando sentì sghignazzare e portò la sua attenzione ad un ragazzo biondo a petto nudo appiccicato…NOTARE PREGO…appiccicato a Harry.

I due ragazzi infatti non si erano mossi dal momento della smaterializzazione: Harry si stava godendo la vicinanza del biondino, mentre quest’ultimo stava pregando perché la nausea lo abbandonasse e non disdegnava affatto il calore del corpo del moro.

L’entrata di Sirius nonostante tutto era stata velocissima e i due ragazzi erano rimasti imbambolati senza riuscire ad allontanarsi in tempo.

Sirius sarebbe presto, prestissimo caduto vittima di una sincope, notando che il ragazzo abbracciato al suo Harry era Draco Malfoy!se il ragazzo sopravvissuto comprensivo non si fosse allontanato un po’ dall’altro per andargli incontro e fece per abbracciarlo.

“Non ci provare!Non mi puoi abbracciare me dopo aver abbracciato lui... mi passi tutti i germi così!!”

“Che strano Black stavo per dire che ti avrebbe fatto bene, avresti imparato un po’ di stile ed eleganza!” rispose tagliente il biondo indicando le sue ciabatte.

Come per dimostrare la sua superiorità Sirius si limitò a borbottare qualcosa come “stupido bamboccio”, lasciando Harry piacevolmente stupito della sua maturità dato che non aveva risposto con un incantesimo ma si era trattenuto.

Il bambino sopravvissuto ebbe giusto un secondo per gongolarsi in questa nuova scoperta perché fulmineamente il suo padrino puntò la bacchetta contro il biondo che nel giro di un batter d’occhio si trovò a penzolare a testa in giù sospeso in aria.

Sirius lo guardava compiaciuto e ridacchiante.

“Mi ricordi tanto mocciosus in questa posizione!”

“Mettimi giù razza di…”

“Attento a come parli!”

“Sirius!Mettilo subito giù!!”lo ammonì il figlioccio duro.

“Non…”Harry non fece neanche in tempo a finire la frase che si smaterializzò ad afferrare il biondo che stava per sfracellarsi sul marmo del salotto.

Una volta afferrato il “gradito” ospite Harry lanciò un occhiataccia truce in direzione dell’ adulto di casa.

Quest’ultimo cercò di discolparsi:

“Eih!Sei stato tu che hai detto su metterlo subito giù!”

“Lasciamo perdere Sir; vado a rimetterlo in sesto, notte ci vediamo domattina!”

“Notte…Harry!”grugnì l’ex grifondoro trucidando con lo sguardo il ragazzo biondo ancora in braccio al suo figlioccio.

 

In un attimo il moro si smaterializzò in una bella stanza al piano superiore.

Posò delicatamente il biondo sul copriletto, che un po’ per la nausea per la smaterializzazione e un po’ per la continua perdita di sangue aveva un colorito per niente rassicurante.

Dopo i numerosi viaggi a suon di smaterializzazione il serpeverde non era stato neanche in grado di tirare a Potter una pungente battutina sul fatto che si era ritrovato in braccio a lui; era davvero stravolto.

Immobile, spostò solo lo sguardo verso Potter che magicamente accese il camino e scaldò l’aria della stanza.

In effetti la temperatura era davvero bassa, la stanza da anni era inutilizzata ma in ottimo ordine, merito di quel tornado di donna che è la signora Weasley.

Non allontanò gli occhi da Harry che con un incantesimo di appello chiamò da chissà che parte della casa un flacone bianco e del cotone che continuarono a cozzare sulla porta chiusa finchè Harry finito con il camino non si decise ad aprire.

Draco si stava scaldando un po’ finalmente e si stava anche addormentando, cosa che lo irritava enormemente, mai abbassare la guardia davanti al nemico.

Il silenzio,la penombra, il lieve tepore di cui era imperlata la stanza e il letto soffice non lo aiutavano certo nel suo intento di stare sveglio.

In più le mosse di Harry erano calme e misurate, calmissimo prese del cotone e lo bagnò di disinfettante.

Si sedette piano sul letto a fianco del biondo che riscosso dal movimento del materasso aprì gli occhi;dannazione!si stava addormentando.

Harry accortosi probabilmente del suo sguardo lo rassicurò mentre passava cotone disinfettante sulla ferita al fianco:

“Tranquillo Malfoy,mi sono smaterializzato apposta in quest’ala della casa non c’è nessuno dell’ordine qui, poi dormire pacifico!”

Draco non riuscì neanche a rispondere coccolato dalle carezze delicate del cotone sulla pelle, si limito a guardare il suo interlocutore come se lo vedesse per la prima volta e piano sempre guardandolo fisso negli occhi chiuse le palpebre.

Harry medicò tutti i tagli e i lividi sul torace, fianchi e braccia;delicatamente cercando di non disturbarlo si avvicinò un po’ al viso per medicare zigomo e sopracciglio.

Passò gentilmente il pollice sullo zigomo arrossato in una lieve carezza,concentrandosi sulla ferita al sopracciglio e togliendo dolcemente il sangue rappreso dall’occhio e dalla guancia.

Si sporse per appoggiare il boggettino del disinfettante sul comodino, dopo aver intriso l’enesimo batuffolo di cotone, quando si voltò di nuovo verso il biondo trovò due limpidi occhi grigi che lo scrutavano concentrati.

“Non volevo farti male…”sussurrò piano Harry per non rompere il pacifico silenzio che li circondava.

Impercettibilmente il biondo scosse la testa e richiuse gli occhi quando il cotone passò sulla sua tempia e sulla guancia.

Continuò a tenere gli occhi chiusi e il viso rilassato anche quando Harry tolse il sangue rappreso a lato delle labbra.

-Dio che labbra!- pensò il moro.

Stava per far scomparire il mini kit di pronto soccorso quando si accorse che il copriletto appena un po’ sopra la sua spalla sinistra era sporco di sangue e immediatamente si ricordò di aver notato un taglio tra spalla e scapola quando lo aveva abbracciato per portarlo a Grimmauld Place.

Stava già pensando a come svegliarlo o fargli aprire gli occhi, quando Draco sentendo che si alzava dal letto aprì gli occhi di scatto.

Il biondo sbatté le palpebre un paio di volte quando si accorse che Harry si era alzato solo per avvicinarsi ancora.

“…Ti aiuto ad alzarti, medico il taglio alla spalla e poi ho finito…” bisbigliò il moro circondandogli il torace con il braccio sinistro e appoggiandoselo addosso.

Facendo forza con gli addominali Draco riuscì ad appoggiarsi a lui velocemente ma gemette per il taglio al fianco dove i fini cerottini tiravano i lati della ferita.

Erano così vicini che Harry sentendo quel basso gemito soffiato all’ orecchio sentì un brivido percorrere tutta la spina dorsale.

Draco afferrò gentilmente il moro per la maglia all’altezza della spalla con la destra mentre la sinistra era stretta alla sua maglia sui fianchi per non ricadere indietro sui cuscini; in quella posizione era così vicino al moro che non poté non coglierne il profumo, lo shampoo e quanto fossero soffici quei capelli sempre scompigliati.

Harry decise di concentrarsi sul suo compito così si sporse oltre la spalla del biondo per ispezionare il taglio tra scapola e spalla.

 Era un taglio slabbrato e il sangue si era coagulato in una crosta scura solo in parte,sanguinava ancora.

Dovette togliere tutto il sangue raggrumato per evitare che si infettasse,fece il più delicatamente possibile, ma il biondo non poté fare a meno di lamentarsi debolmente e irrigidirsi tra le sue braccia.

Appena disinfettato e richiuso il taglio con la magia, ricoprì il tutto con una garza sterile, appena fatta apparire.

Draco con la fronte appoggiata alla spalla di Harry si stava godendo il calore e il profumo del ragazzo…spaventato da questo pensiero si allontanò troppo velocemente dalla sua spalla.

Per il solito giramento di testa fu costretto a chiudere gli occhi e a rinsaldare la presa sulle braccia di Potter che solide lo avevano già afferrato.

“Eih, piano!”lo ammonì dolce il moro che involontariamente si avvicinò di più.

“Tutto bene?..”chiese preoccupato guardando l’espressione del viso del biondo.

Draco aprì pianissimo gli occhi quasi avesse paura di essere colpito da un'altra vertigine e si ritrovò a pochissimo dal volto del moro.

“C-credo di si…”sussurrò Draco, sfiorando quasi le labbra dell’altro tanto erano vicini.

Bastò un secondo ed entrambi avvicinandosi piano baciarono il loro nemico di sempre.

All’inizio fu un lieve sfiorarsi di labbra chiuse, lentamente Harry passò la lingua sul labbro inferiore del biondo ad accarezzare il taglio ancora fresco, Draco senza farselo ripetere aprì invitante le labbra per incontrare con la sua la lingua del moro.

La presa di Draco divenne più forte e cercò di tirarsi Harry il più vicino possibile, mentre il moro faceva scorrere le dita tra le finissime ciocche bionde per approfondire il bacio.

Lentamente si separarono e il dubbio salì velocemente in superficie.

“Noi…non possiamo…”sussurrò il moro sulle labbra dell’ altro che in risposta lo baciò di nuovo facendogli dimenticare i suoi propositi mentre ricambiava il bacio.

“hai …ragione..non …”rispose poco dopo Draco, che venne baciato dal Harry subito dopo.

“Dovremmo…smett..”rispose il moro con pochissima convinzione perdendosi tra le labbra dell’altro.

“Si…dovremm…”gli diede ragione il biondo con la stessa identica convinzione continuando a baciarlo, ricambiato sempre di più da Harry che se lo tirò ancora più addosso.

Draco nel frattempo a cavalcioni sul moro si stava dedicando ad un piacevole giochetto con il lobo di Harry che stava facendo le fusa.

Il grifondoro impaziente ribalto le posizioni e fece sdraiare il biondo mettendosi a cavalcioni su di lui.

Bloccandogli le braccia sopra la testa si dedicò a baciare ogni singolo lembo di pelle scoperta; partendo dalla fronte, il sopracciglio dx,l’ occhio, lo zigomo, la guancia destra,percorse con tanti piccoli baci la mascella arrivando al mento, depositò un lieve bacio sulle labbra che venne fulmineamente ricambiato;ora toccava al lato sinistro…

Il biondo chiudendo le palpebre si godeva queste piccole attenzioni, sporgendosi verso il moro quando i baci rallentavano o tardavano ad arrivare.

Sfiorando la sua guancia con il naso e avvicinando le labbra al suo orecchio gli sussurrò:

“ Dovrei cacciarti a nanna sai?”

L’interpellato nel dormiveglia mugugnò un verso di disappunto, ma Harry carezzandogli le labbra ridacchiando gli sussurrò:

“Ti voglio in ottima forma al prossimo incontro ravvicinato!Conserva le forze!Dormi…”

Accomodandosi meglio tra le coltri calde e soffici seguì il suo consiglio; lentamente però afferrò la mano del moro e la strinse dolcemente tirandolo verso il posto al suo fianco.

“Dovresti andare a nanna anche tu, sai?”

Ridacchiando piano il moro si ritrovò nel grande letto con lui.

Ricopri entrambi con il pesante piumone abbracciando Draco che lo aveva adottato come cuscino…

… stava talmente bene che ogni proposito di lasciare quel letto prima dell’alba sfumò in un millesimo di secondo.

 

Che serata pazzesca…se glielo avessero detto il pomeriggio prima avrebbe cruciato chiunque osasse accomunarlo a Malfoy, ed ora eccolo li!

 Abbracciato a Draco Malfoy in un soffice e caldissimo letto…non esisteva posto migliore dove desiderare di stare.

 

Draco nel dormiveglia prima di chiudere gli occhi sentì Harry che gli sistemava il piumone addosso, se lo tirava contro per scaldarlo e lo abbracciava.

Dove altro avrebbe potuto desiderare di stare se non in quel caldo e morbidissimo letto?!!

 

Ognuno pensò a quello che avrebbe dovuto affrontare la mattina dopo e senza ne chiedere o promettere si addormentarono sicuri di non essere soli…sperando ma altrettanto sicuri che il prossimo incontro ravvicinato non sarebbe tardato troppo!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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