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Autore: NICEGIRL    19/04/2010    6 recensioni
La donna mi spinse dentro la stanza, mi sentivo un usignolo in gabbia. “Buongiorno” dissi garbatamente “Sa, mi piacciono molto le decorazione che state creando al teatro..” iniziò a raffica “Ne sono onorata” ma tutta questa gentilezza da dove la stavo tirando fuori?? Non era il papa… “Ma non metta troppa edera…” disse presuntuoso Bill “Non credo che qui dentro sia lei a decidere per i fiori..” iniziai, la mia cortesia stava andando a farsi fottere “Signorina non mi risponda in questo modo poco garbato..” mi disse iniziando a togliersi la camicia.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ragazze siamo arrivate alla fine,ve lo giuro una piccola fitta al cuore mi ha colpita, mi dispiace che sia finita ....mi sono trovata così bene con voi,così disponibili,così dolci,cosi tutto.... se avete un seguito da proporre fate pure,calibrerò le varie idee...è la prima FF che concludo,la mia piccola bambina... sì una lacrima mi riga il volto, ma non è giusto annoiarvi con le mie varie paturnie da madre morbosa^^ RINGRAZIO moltissimo tutte quelle che mi hanno seguita; sopratutto quelle che si sono sempre fatte vive in ogni capitolo (grazie Angel per la tua magnifica descrizione del concerto di Roma^^ ,MI HA FATTO UN PIACERE IMMENSO) grazie di cuore...la mia produzione su TH si concluderà qui immagino,non li seguo più come un tempo & ho troppi pensieri per la testa...il mio contatto se volete ancora aggiungermi  : queerishfloos@live.it                                           ...e un ARRIVEDERCI non un addio...




Capitolo 62°




Presi i guanti di raso dalla loro estremità posizionata sulle punta delle mia dita esili e li sfilai dolcemente e lentamente.

Scivolai distesa sul letto a due piazze togliendomi sensualmente le scarpe con il tacco alto.

Si voltò dalla mia parte con uno strano sorriso stampato in faccia, devo essere sincera ma mi fece un po’ paura , non ci badai molto. Proseguii con il mio spogliarello rimanendo solo in culottes e in reggiseno. Gattonando mi ritrovai il suo viso a pochi millimetri dal mio.

“Finisci tu?” chiesi in riferimento a quello che mi era rimasto addosso

“Non ti credevo così..”

“Nessuno mi crede così”

Risposi giocherellando con la sua collana in metallo.

“Santarellina di giorno…spogliarellista di notte?” disse sforzando un sorriso

“Vedila come vuoi” non mi andava di stare ad ascoltarlo avevo altri pensieri per la testa.

Lo feci sdraiare sul letto e mi posizionai sopra di lui.

Iniziai a lasciargli piccoli e casti baci sul viso; prima sulla fronte,poi sul piccolo naso,sulle guance arrossate, sui lobi delle orecchie e infine dei docili baci a fior di labbra.

“Mi farai impazzire” sussurrò nel mio orecchio ingioiellato.

Il suo petto si alzava e si abbassava sempre più velocemente, come il suo cuore,vivo e maledettamente pulsante, mi rimbombava nella testa quel maledetto martello grande come un pugno di una mano. Li mordicchiai il labbro superiore procurandogli una piccola ferita , proseguii senza indugi, era così caldo e vivo. Le mie mani scorrevano veloci sul suo petto, afferrai la camicia scura che portava e glie la tolsi senza il minimo rumore. Iniziai a baciargli il delicato e candido petto completamente glabro, mi piaceva troppo.

Vidi che avevo socchiuso gli occhi e le sue curate mani vagavano sulla mia schiena nuda. La mia eccitazione stava pian piano raggiungendo le stelle. Mi sfilai il reggiseno. Petto contro petto, il suo cuore era sul mio,correvano insieme. Una sensazione di puro piacere. Sapevo di amarlo, ogni giorno sarebbe stato una nuova scoperta,con lui.

“Passeremmo il resto della nostra vita insieme?” chiesi infantile

“Shhh...” mi zittì portandomi il dito indice sulle labbra.

Il suo collo era stupendo, l’arteria pulsava, i miei baci lasciavano piccoli rossori sulla sua pelle d’avorio.

“Posso proseguire io?”mi chiese ribaltando la situazione.

Iniziò a prendersi cura del mio corpo,mi baciò,mi accarezzò, il paradiso doveva essere quello,la pelle d’oca mi percorreva la pelle nuda.

Il nostro atto d’amore poco dopo si era concluso, ma quello di cui ero certa è che non avevo mai amato così un uomo nemmeno nei miei più intimi e struggenti sogni da ragazzina e da madre.

“Io starei così per sempre” commentai sospirando

“A chi lo dici…”

Mi coprì con le lenzuola di cotone, e così accoccolati aspettammo l’ora di cena.

Quella sera a cena mi portò in un ristorante veramente stupendo: luci soffuse, fiori, candele e camerieri gentili.
Ci divertimmo come non mai, sembravamo una coppia di sposini appena maritati ; mano nella mano, baci dolci e piccoli… si era tutto perfetto, sarebbe finita così la nostra storia…

finita nell’ AMORE.    

Fine

  
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