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Autore: Angiechan    18/08/2005    0 recensioni
Nel Mondo Celeste di Saiyuki, Konzen Douji e Kanzeon Bosatsu si trovano alle prese con la piccola Rika, aspirante Dea pasticciona... ...che incontrerà una persona MOOOOOOOlto speciale ^-^ ! Scritta dalla mia amica Sana e riveduta da me affinchè possa essere pubblicata qui ^O^ ! Recensite!
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kanzeon Bosatsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

CAPITOLO II
Le lacrime delle nuvole




- Per tre per tre per treee... dai Tenchan, canta anche tuu!!!! Ho tante noci di cocco spleendideee... – Dirigendoci verso il palazzo di Kanzeon, io e Tenpou avevamo improvvisato una simpatica canzone !!!


-..gr-graandi,  groossee.. ….. an-n-che più grandi di teee..! …c-così va bene??? – Chiese lui , un po’ imbarazzato.


- Waaahhhh visto che l'hai imparata??? Bravissimo Ten-Ten !!!!-


Canticchiando questa bellissima canzoncina, eravamo finalmente arrivati davanti all'edificio a forma di ferro di cavallo che ospitava tra l'altro anche la casetta della zia e di Jiroshin...

 

Uhuh, bene, stavamo appena varcando la soglia della casetta di Kanzeon dicevo , Tenpou si guardava intorno, in imbarazzo.

 -Non so se possiamo entrare qui dentro, Rika-chan...  Kanzeon Bosatsu è una divinità molto importante,  avrà molto lavoro da fare, e poi..-
Io mi misi a ridere :- Ma daaaaai ! Si vede che tu non conosci bene la zietta !!! Seppure sia la Dea della Misericordia, è così egocentrica che pensa quasi sempre al proprio divertimento!  Infatti molto spesso Konzen  si arrabbia , perchè gli scarica un sacco di lavoro che lei non vuole fare e poi…-

 

- WAAAAAAAHHHHHHHH!!!! LASCIATEMI, LASCIATEMI VI DICO!!!!!! IO SONO INNOCENTE!!!!- .


Qualcuno gridava… Io e Tenpou, sentito urlare così, ci voltammo entrambi verso la fonte del suono, la porta dell'ufficio della zietta. La porta era chiusa, mi chiesi cosa stesse succedendo lì dentro...

- Ecco, proprio quel che dicevo..-  indietreggiò Tenpou.

- Non sta bene che un'estraneo entri in casa d'altri senza permesso, specialmente quando si sta svolgendo qualcosa di importante.  Tolgo il disturbo! Ciaaaao ciao Rika-chan!!

 

Non ebbi neanche il tempo di rispondere, che Tenpou era già sparito dietro la porta d'ingresso, chiudendola alle spalle del suo camice bianco .

 Per un po' mi sentii combattuta, non sapendo se seguirlo oppure restare... oppure, ancora..  entrare da quella porticina,  dalla quale continuavano a filtrare voci (e urlatine)  e non solo quella che avevo sentito prima, ma anche quella di un altro uomo... Jiroshin, forse??

Oh , no…. la tentazione di aprire quella porta si faceva sempre + forteee!!!

...M -ma no, non dovevo! Mi sarei soltanto messa nei guai un'altra volta, io ero lì proprio per rimettere a posto le cose dopo l'ultimo che avevo combinato, mica x farne 1 altro!! Ma che  fare????? CONFUSIONEEE!!

 

...mentre stavo così a riflettere sul da farsi, tuttavia..  ..nel silenzio... cominciai a sentire un po' meglio le voci provenienti dall'interno della stanza... ...
-LASCIATEMI ANDARE, LASCIATEMI ANDARE!!- continuava a gridare la prima voce che avevo sentito  ...

-MI AVEVATE PROMESSO CHE MI AVRESTE DATO DA MANGIARE!! SIETE DEGLI IMBROGLIONI!!-.

 Era una voce molto giovane, forse di un bambino... chissà che cosa aveva combinato per essere stato portato con la forza fin nell'ufficio della zietta.. che fosse un criminale??? Possibile???


-KANZEON BOSATSU, non si lasci intenerire!!! - intervenne di nuovo la voce di Jiroshin -...anche se non sembra, è un essere eretico dotato di grande potere!! Non possiamo lasciare che vaghi in libertà sulla terra!!! Causerebbe disastri e morte !!! –


 Essere.. eretico?  ...era una cosa sconcia?? Non capivo cosa intendesse dire Jiroshin

Accostai pian pianino l'orecchio alla porta, per sentire meglio...

 

-Tzk! Intenerire?! Io? ...neanche per idea...- rispose la voce altezzosa di Bosatsu. Aveva un tono un po' diverso, rispetto a quando parlava con me o con Konzen. -Ciò nonostante, non ho la minima idea di tenerlo qui –.


-M-ma signora...!!!- . Tintinnio di catene.

 -EHI, TU..!! LA..LASCIAMI!!- La voce del bambino risuonò ancora, più arrabbiata di prima. Altro piccolo tintinnio in sottofondo. Mi chiesi se il bambino fosse stato incatenato...forse Jiroshin lo aveva sollevato??


-Questa creatura... Non è una cosa qualunque! Guardi bene, i suoi occh--! –

-Adesso basta, JIROSHIN!! - La voce della zietta lo interruppe, e per un attimo ci fu un silenzio tombale. Era davvero arrabbiata.

Mi chiesi se fosse il caso di ascoltare, forse avrei fatto meglio ad andare via... però, era come se il mio orecchio si rifiutasse di staccarsi da quella porta!! E se per caso... avessero fatto del male al bambino?? No, dovevo assolutamente ascoltare!! Se fosse sucesso qualcosa del genere, avrei dovuto impedirlo…
-Forse non mi sono spiegata...- riprese la voce di Bosatsu -Non m'importa che cosa sia, in ogni caso non possiamo di certo tenerlo qui!- L'aria era sempre più tesa.


-M-ma..- balbettava Jiroshin.


-...Questo posto... è il Tenkai...-...il tono di voce di Kanzeon Bosatsu si fece sempre più basso e amaro. -Non un orfanotrofio. Rigettalo dove l'hai trovato -
-S...sì, signora... –


... rimasi lì, immobile, dietro quella porta. Rumore di catene, di passi... mormorii... tuttavia, adesso non li ascoltavo quasi più. Il mio cuore era teso, come una corda di violino... quella frase... quella parola...

 

Orfanotrofio.

 Mi ricordo bene, la prima volta che la sentii... ero piccola, molto piccola... però, nonostante i miei ricordi legati a quel periodo siano molto vaghi e annebbiati, quel momento... mi è rimasto impresso a fuoco nella mente. Orfanotrofio, sì...

Era scritto sulla pagina di quel libro illustrato per bambini, preso dalla terra... Era un ideogramma molto contorto, ai miei occhi all'epoca appariva più meno di una cacchetta nera di mosca. Non sapendo leggerlo, ero rimasta a fissarlo molto a lungo, lì, sul pavimento della mia stanza, ma alla fine, non essendo riuscita a cavarne un ragno dal buco, andai da Konzen con quel libro e glielo misi davanti.

 -Onee-chan...- lo chiamai...

 

-C-che cignifica quetto? - avevo chiesto.
Lui, dopo averlo fissato un attimo, richiuse il libro, con un'espressione che all'epoca non seppi ben identificare...
-Significa... 'orfanotrofio'....-.
- Che parola strana… è un bel potto??-.
- No. E' un posto... molto brutto. Lì vanno gli orfani... quando non hanno nessun'altro posto dove andare-.
- G-gli orfani? °o° Ciono dei pesci?  ( No, quelli sono SCORFANI!!! nd.Konzen)
-E allola...  cocia ciono?-
Konzen si era voltato dall'altra parte.
-Ehiii!! KOOONCIEEEN!! PALLO CON TEEE!!! Allola, mi rippondi?? Mi vuoi dile cocia ciono quetti offani? -. Aggiunsi, un po’ arrabbiata.

 

Konzen si voltò di nuovo verso di me. L'espressione che aveva fu talmente seria e buia da farmi venire i brividi sulla schiena.
-Sono.. i bambini... senza mamma e papà-
Io lo guardai.
Lui chinò il capo, e il suo viso venne nascosto da una cascata di capelli biondi.


Rimasi in silenzio per un po'.


- A...allola........anche io...? -
Konzen annuì, o così mi parve.


Guardai con più attenzione le pagine del piccolo libro..  eccolo, l'orfanotrofio... c'era una grande illustrazione nella pagina accanto...

Era un edificio grande, tutto grigio... e il protagonista, Shuei-chan, vi veniva portato dentro da due grandi signori, brutti e cattivi...

Shuei piangeva, ma sembrava che non importasse a nessuno.

 Inoltre, al contrario delle altre, in quella illustrazione non c'era il sole, bensì una coltre fittissima di nuvoloni grigio scuro e una cascata di piogga argentata, che cadeva giù da esse.

Io, che non avevo mai visto la pioggia, pensai che anche le nuvole stessero piangendo insieme a lui...
-...K-konzen...- ..balbettò la mia voce..


Lui si voltò..
-T-tu........ non mi lascelai in un offanotrofio, velo? I-io... poccio ttale qui con te, velo?-
Stavo piangendo. Grosse lacrime cadevano dai miei occhi, fino a macchiare il piccolo libro, proprio nella pagina in cui le nuvole e Shuei piangevano, intorno a quel posto orribile. Quella...


...fu l'unica volta in cui Konzen mi abbracciò.

- No... tu non andrai in un orfanotrofio...-.
-Velamente? P-poccio lettale pel ciemple qui con te, Oee-chan? –

-...Finchè avrai ancora bisogno di me …-

 

Quel ricordo...

Quindi, quel bambino... era come me? ...
Anche lui, se non fosse rimasto nel Tenkai...
...Sarebbe finito in un 'orfanotrofio', come Shuei?

No...

 

...non l'avrei permesso...

...per quanto potesse essere malvagio , anche se fosse stato un criminale, o perfino una creatura eretica o qualche altra cosa pervertita.....

...mai, mai e poi mai... avrebbe meritato di stare in un posto come quello!

Nessuno, nessuno.... per quanto grave possa essere la sua colpa...  merita di non avere delle persone che gli vogliano bene!!


- Me ne occuperò io…- ...annunciai, entando nella sala.

  
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