Ecco
a voi la mia primissima fic :D!
Ricordate che l’ho iniziata due anni fa; non č eccessivamente lunga, perché in due anni ci ho lavorato poco, sono solo 20 capitoli…
Capitolo 1 – Mutazioni Genetiche
Ero
come molte altre volte a guardare la mia amata tartaruga d’acqua dolce, seduto
sulla vasca da bagno, a chiamarla Squirtle. Circa due anni prima mi era morta l'altra
mia tartaruga, la piů bella, la piů simpatica, Pappa, che io chiamavo Squirtle.
E ormai, ogni volta che guardavo lei, trovata da soli due giorni abbandonata in
strada, mi tornava alla mente la mia piccola. Non sapevo nemmeno com'era morta,
ma da un pň di tempo si rifiutava di mangiare, poi una mattina, mentre io ero a
scuola, mia madre andň a prenderla per portarla dal veterinario, e la trovň
senza sensi. "Era uno spettacolo disgustoso, non potevo fartela
vedere" furono piů o meno le sue parole. Ma io ero triste. Triste. Poi
arrivň l'estate, due anni dopo, noi comprammo una vasca da viaggio per
tartarughe e portammo Squirtle in vacanza nel Sud, con noi. Eravamo in treno, e
sentii alla radio che molti animali stavano subendo mutazioni genetiche. Nei primi
giorni di vacanza non riuscii a vedere il telegiornale, ma sentivo dire dai
miei parenti che era tutta una messinscena, probabilmente pubblicitŕ per un
film, quella che si vedeva in televisione: gli animali che diventavano Pokémon.
Io in cuor mio speravo fosse vero, anche se sapevo che era impossibile. Eppure
qualcosa mi diceva che in quelle notizie c'era qualcosa di vero, e la risposta
mi arrivň pochi giorni dopo. Ancora non avevo avuto l’occasione di vedere
quelle immagini, ma mentre guardavo la mia tartaruga dimenarsi un poco nella
vasca, ecco dei cambiamenti. Iniziň a crescere, a crescere. Diventava azzurra.
Diventava... diventava Squirtle. Uno Squirtle. Ancora non ci credevo. Avevo
assistito a un miracolo. Credevo di aver sognato, ma il suo verso affettuoso mi
diceva il contrario. Fu come "amore a prima vista”. Lo presi tra le mie
braccia e andai in camera, mi chiusi in camera. Poi, perň, mia madre mi
vedette. E ne rimase piů sorpresa di me. E poco dopo salě dalla fattoria mio
fratello, con un Torchic appena nato da un uovo. Le galline e i galli
diventarono Combusken o Doduo, le mucche Miltank e i tori Tauros. In poco
tempo, ci abituammo a convivere con queste nuove creature; nei giorni seguenti,
con i nostri pokémon, andammo in spiaggia. I bambini prendevano i granchi, che
miracolosamente diventavano Krabby, e io nuotavo con il mio amico. Vidi anche
una medusa, un’orrenda medusa, diventare Tentacool. Uno di loro mi attacco per
mordermi, ma Squirtle si mise davanti a me per difendermi. Mi salvň. E lě cominciň
il mio primo incontro di pokémon. Mandai Squirtle all'attacco con il getto
d'acqua, che la medusa parň senza troppi problemi, e contrattaccň con l'acido.
Il mio pokémon fu colpito in pieno. Non avrei dovuto farlo combattere, avrei
dovuto darmi alla fuga. Lo presi tra le mie braccia e cominciai a nuotare per
arrivare a riva. Ma ero troppo lento in confronto a quel Tentacool. E cosě mi
raggiunse. Squirtle voleva, comunque, combattere, anche se io cercavo di
convincerlo del contrario. Poi il nostro avversario cercň di attaccarci,
probabilmente con l'attacco azione, ma riuscimmo in tempo a schivarlo. Dissi a
Squirtle di usare anche lui l'attacco azione, che ebbe pieno effetto. La medusa
era giŕ stanca. Squirtle si scagliň di nuovo contro l'avversario, mandandolo
K.O.. Lo portammo a riva. Un mio amico, un bambino, lo prese come suo pokémon.
Furono subito amici, come me e il mio futuro compagno di viaggio. Per un pň di
tempo non lottammo piů con nessuno, nonostante gli incoraggiamenti di mio
fratello. Non volevo far male al suo pokémon... né al mio.
Il tempo, cosě, passň, e finalmente tornammo a casa. Non vedevo l'ora di
raccontare tutto ai miei amici virtuali. Ma in quei giorni successe
qualcos'altro. Anche il mondo iniziň a cambiare. Io non ci credevo. Con una
velocitŕ pazzesca, il mondo iniziň a cambiare. Non so come, ma fu cosě. Tutto
diventň come nel mondo dei pokémon. E cosě nacquero i capipalestra. Nacque la
lega pokémon, nacquero i pokémon-market e i pokémon center. I negozi di
biciclette erano piů rari, e ci fu un solo super-market per continente. Cosě
decisi di iniziare a viaggiare. La mia cittŕ, insieme alle piccole cittŕ
vicine, mutň in Biancavilla. Visitai il nuovo laboratorio del professor Oak,
quello vero. Samuel Oak sembrava essere appena uscito dal cartone animato! Mi
raccontň che il suo mondo era iniziato a cambiare e ad espandersi, per unirsi
al nostro. E neanche lui sapeva darsi un perché. Comunque fosse, mi diede un
Pokédex, io presi cellulare e zaino con provviste e partii. Sapevo che non
dovevo farlo. Ma una parte di me mi spingeva ad andare avanti. E cosě, in
brevissimo tempo, arrivai a Smeraldopoli. Entro poco, partii per Boscosmeraldo.
Sentivo le storie dei viaggiatori che entravano e non riuscivano piů ad uscire
da quel posto. Io cercavo di ricordare quando giocavo a Pokémon Giallo, sul mio
Game Boy Color. Ma niente mi aiutava, ricordavo bene di avere problemi anche
lě. Mi avventurai all'interno del bosco solo dopo aver acquistato una bussola e
una mappa del continente. Per arrivare a Plumbeopoli dovevo andare verso Nord.
Ma feci molta fatica a percorrere tutto il tracciato. Incontrai in poco tempo
un allenatore che mi sfidň, e io non avevo altra scelta che lottare. Cosě,
mandai all'attacco Squirtle. Gli ordinai un attacco Bolla, che ebbe pieno
effetto. Nel complesso, non mi fu difficile sconfiggere i Metapod e i Kakuna
degli avversari. L'unico problema arrivň quando fui inseguito da uno sciame di
Beedrill, che perň mi aiutň ad arrivare alla fine del bosco. Io e Squirtle ci
riposammo nel centro medico per pokémon della cittŕ, dove restammo per tutta la
notte. Il mattino dopo ci svegliammo molto presto, ed eccoci a vedere l'alba.
Uno spettacolo molto suggestivo. Poi mi rimisi in viaggio. C'era un solo
allenatore giŕ sveglio; appena mi vide, mi sfidň. Il suo pokémon era un
Larvitar. Il mio amico Squirtle era pronto a lottare. "Squirtle, attacco
bolla!", "Larvitar, fossa!" furono le nostre parole. Era in
gamba, quell'allenatore. Dissi a Squirtle di stare in guardia. Riuscě a
schivare l'attacco del suo avversario per un pelo. Ma una cosa non mi
convinceva. Quell'allenatore... era troppo crudele con il suo pokémon.
Troppo... che lo considerasse una macchina da guerra?? Continuava a ordinare
attacchi... sia Squirtle che Larvitar si stancarono presto. Poi, dopo un
attacco azione in contemporanea, crollarono. Anch'io ero stato troppo duro con
Squirtle. Non dovevo farlo. Dovette riposarsi ancora per molto. Restammo tutto
il giorno e tutta la notte nel pokémon-center a riposare. Intanto, telefonai dalla
cabina telefonica mia madre. Le raccontai tutto.
Il giorno dopo, finalmente, andammo a visitare la palestra pokémon della cittŕ.
Ma per noi fu una vera delusione. Si dovevano avere due pokémon, quindi ne
dovevo catturare almeno uno e allenarlo! Catturai una Nidoran, con cui
instaurai presto un'amicizia. Catturai anche un Kakuna, che perň feci
trasferire al Professor Oak.
Quindi, mi avviai verso la palestra pokémon di Plumbeopoli. Fui messo alla
prova da un allievo del capopalestra. Nidoran riuscě a battere, anche se con un
pň di fatica, entrambi i pokémon avversari, un Sandshrew e un Geodude; poi
incontrai il capopalestra. Era quasi anziano, con due fossette come guance. Non
mi disse come si chiamava. Mi disse solo di essere il capopalestra locale, e che
avremmo dovuto usare due pokémon a testa. Nidoran era giŕ pronta a combattere:
il suo avversario era uno Shuckle. Quello partě subito all'attacco cercando di
legare il mio pokémon, inutilmente: Nidoran schivň con molta agilitŕ l'attacco
e andň avanti per usare l'attacco azione. L'avversario non riuscě a ritirarsi
in tempo nel suo guscio, e fu colpito in pieno viso. La mia Nidoran fremeva di
riattaccare il suo avversario. E, senza ulteriori ordini da parte mia, si
scagliň con un incornata verso l'avversario. "Dopotutto, era quello che
stavo pensando di fargli fare...” pensai tra me e me. In breve tempo Nidoran
sconfisse Shuckle, ma era stanca. La feci riposare nella sua sfera poké;
eravamo 1 a 0 per me. Potevo vincere. Ce l'avrei fatta, me lo sentivo. Dissi a
Squirtle di entrare in campo, mentre il mio avversario fece uscire dalla sua
poké-ball un enorme Onix. "Ahia...", pensai. Ma Squirtle voleva
vincere, ancor piů di quanto lo volevo io; quello era un ottimo modo per
misurare la sua forza. Gli feci usare l'attacco bolla, che mise subito in
difficoltŕ il mio avversario, ma quello si riprese in men che non si dica e
prese il mio pokémon, stringendolo con il suo corpo attorno a lui, grazie
all’Avvolgibotta. Squirtle non riusciva piů ad usare neanche un attacco! Ma poi
mi venne un'idea... "Squirtle, Pioggiadanza!!!". L'attacco ebbe
effetto. L'enorme serpente di roccia non poteva piů combattere: avevo vinto.
Corsi ad abbracciare Squirtle. Mi ero sentito cosě felice rare volte in vita
mia. Quell'allenatore mi diede la medaglia Sasso e mi fece i complimenti per la
fiducia che il mio Pokémon aveva in me!! Addirittura? Il mio morale salě alle
stelle.
Bene, finito!
Questo era il primo capitolo,
piuttosto sbrigativo, lo ammetto, ma piů avanti andrŕ la storia, piů migliorerŕ…
Sě, insomma, capitemi :P!
I prossimi capitoli li
pubblicherň a partire da settembre, poiché ora sono in vacanza e ho solo i dati
del primo capitolo (l’ho pubblicato su un altro sito), quindi abbiate un
pochino di pazienza ^^’
Infine… Recensite, ve ne prego
XD!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!