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Autore: Sarty    20/04/2010    5 recensioni
"Ludos si era ripreso, stava guardando la scena e rideva. Ma Damon non lo sentiva nemmeno: cercava con tutte le sue forze di scacciare l’immagine delle sue mani che stringevano il collo del suo uccellino, cercava di scacciare l’immagine di Bonnie senza vita. Perché quell’immagine gli causava un dolore che non aveva mai provato durante tutti i suoi anni di esistenza. Perché quel dolore stava portando con lui una verità che Damon non voleva ascoltare." E se per una volta fosse la dolce Bonnie a salvare la vita a Damon? Come reagirebbe il vampiro se si trovasse davanti la sua piccola streghetta diventata più potente di lui? Tra odio e amore, i miei protagonisti preferiti...
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Bonnie

Freddo e nero. L’unica cosa di cui riesco a rendermi conto. Il gelo mi sta penetrando le ossa, l’animo, tutto. Quest’oscurità mi sta opprimendo, mi soffoca … faccio sempre più fatica a respirare e sono sempre più stanca. Ma niente di questo ha importanza. L’unica cosa che conta è Damon: il suo volto si sta allontanando lentamente, il suo ricordo sta svanendo… Non posso perderlo, non posso! Mi devo concentrare su di lui, sui suoi occhi, perché è l’unico motivo che ho per restare ancora legata a questo mondo… DAMON!

 

Il vampiro aprì gli occhi di scatto, il respiro affannato, le mani tremanti.

“Damon che succede?” la voce di Stefan era preoccupata

“L’ho sentita… Era tutto molto debole, ho percepito solo qualche frammento, ma era LEI!” poi la sua voce si fece più debole “Aveva freddo, era spaventata … sta soffrendo …”.

Nella stanza del pensionato calò il silenzio.

Elena stava dormendo, era il momento di chiarirsi.

“Damon, devi dirmi cosa è successo.” Gli occhi di Stefan erano fissi sul volto del fratello, ma lui non distolse i suoi dalle sue mani.

Passarono altri secondi di silenzio, ma poi Damon iniziò con riluttanza a spiegare.

“Quel bastardo mi ha fatto attaccare da un demone solo per attirare Bonnie. Era quasi riuscito nel suo intento, ma ha commesso l’errore di sottovalutare la streghetta.” Poi un sorriso gli attraversò velocemente il volto “In effetti ha stupito anche me: ha sferrato un colpo con una potenza che non mi sarei mai aspettato da lei. E li ho capito che Ludos non si sarebbe arreso finché non l’avesse avuta per lui.”

“In effetti, con il potere di Bonnie sommato al suo la situazione si farebbe decisamente brutta. Ma non capisco una cosa: Bonnie non era dalle streghe maestre? Come ha fatto a sapere della lotta tra te e il sicario?”

“Questo è successo prima della sua partenza. E’ stato Ludos a richiamarla quella volta. E lei …” Damon non riusciva a finire la frase, si sentiva già abbastanza in colpa, per tutto. Avrebbe dovuto starle lontano, avrebbe dovuto rendersi conto di quello che gli stava succedendo…

“Lei è venuta per te …” Stefan sospirò prima di proseguire “Damon non è colpa tua, non avresti mai potuto impedirle di innamorarsi…”

“Balle! Dovevo tenerla lontana da me, invece ho pensato solo a me stesso e il risultato è che lei si è sacrificata per me! Nonostante tutto! Non posso accettarlo, non posso!” Damon si era alzato di scatto, tuonando quelle parole.

Fissava Stefan negli occhi, con aria di sfida, aspettando una conferma alle sue parole.

“Al cuore non si comanda … questo detto è uno dei pochi veri che io abbia mai sentito. E comunque sia, avrebbe potuto usare uno qualsiasi di noi come esca. Sarebbe venuta lo stesso. Solo che con te era sicuro di raggiungere prima il suo scopo…”

Damon si rimise seduto sul bordo del letto, prendendosi la testa tra le mani.

“Mi ha salvato la vita … quella streghetta non ha solo sconfitto quel demone, mi ha … mi ha donato il suo sangue e il suo potere. Ho tentato di starle lontano, l’ho riportata a Fell’s Church, le ho detto addio anche se in realtà la stavo tenendo d’occhio senza farmi vedere… Quando è partita pensavo che sarebbe stata al sicuro… Volevo andare a uccidere quel bastardo, ma lui ha anticipato le mie mosse. Non mi ero accorto che Bonnie aveva nascosto nella giacca quell’amuleto. Altro errore. Avrei potuto distruggerlo, lei non avrebbe mai lasciato le streghe maestre e invece…” Damon prese un grosso respiro, come per calmarsi “Il resto lo conosci anche tu.”

Passò un altro istante di silenzio.

“Tu la ami?” adesso era Stefan che guardava Damon con aria di sfida.

Il fratello alzò lo sguardo verso di lui “Che differenza fa oramai?”

“Ne fa molta! Se la ami davvero l’unica cosa che devi fare adesso è combattere!” lo sguardo di Stefan si fece più intenso “Vai a riprendertela!”

Damon rimase un secondo immobile a fissare il fratello, poi sorrise e scuotendo la testa disse “Ridicolo! Il mio fratellino mi fa la predica… e ha pure ragione!”.

“Verrò con te, ma abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile per capire come sconfiggerlo”.

“Scordatelo fratellino. Andrò da solo e non voglio sentire discussioni in merito”.

“Sei impazzito? Cosa pensi di ottenere da solo? E comunque, io sono in debito con Bonnie ed il minimo che posso fare è cercare di salvarla”.

“In debito con lei?” Damon stava guardando il Stefan con un’espressione dubbiosa.

“Certo… Mi ha riportato mio fratello!”.

E grazie a quelle parole Damon si sentì stranamente più sollevato, ma allo stesso tempo più convinto che Stefan doveva restare a Fell’s Church.

“Questo non conta. IO ho un conto in sospeso con quel maledetto. TU devi pensare a Elena, tu hai lei… Ho già perso la persona più importante per me, non voglio rischiare di perdere anche te o di permettere che tu ed Elena vi dividiate un’altra volta a causa mia.”

Damon si alzò e fece per andarsene, ma a bloccarlo stavolta fu la voce di Elena “Se pensi che staremo qui tranquilli mentre la mia migliore amica è in pericolo, non ci conosci bene”.

La ragazza si stava lentamente mettendo seduta.

“Damon, andremo anche noi alla ricerca di Bonnie, non puoi impedircelo. Considerando questo, penso che avremmo più possibilità se restassimo uniti, non credi?” gli occhi azzurri di Elena erano fissi in quelli neri del vampiro.

Damon sbuffò. “E va bene, ma voi starete in seconda linea!”

“Perfetto, da che parte iniziamo?” disse Elena voltandosi verso Stefan, che si sedette vicino a lei prendendole la mano.

“Tu adesso riposati, sei ancora debole. Io e Damon andremo a cercare qualche informazione su quel Ludos. Dobbiamo trovare qualcuno che lo conosca e possa dirci qualcosa.”

“Ma io voglio venire con voi, non posso stare qui senza far niente!” Elena sembrava quasi una bimba capricciosa, sebbene entrambi i vampiri capivano perfettamente il suo stato d’animo.

“Principessa, credo sia meglio che tu faccia come dice Stefan. Potremmo aver bisogno di contattare le streghe maestre ed in questo caso ci servirà tutto il tuo potere residuo…” Damon usò il suo solito tono persuasivo, che nonostante tutto aveva sempre effetto.

“E va bene, ma state attenti…” Elena si sporse per baciare Stefan.

“Non credo sia il caso che tu venga, Stefan. Per trovare delle informazioni posso cavarmela da solo. E le vecchie conoscenze da cui ho intenzione di andare non si fidano molto dei vampiri sdolcinati come te, se capisci cosa intendo” fece l’occhiolino, poi aggiunse “Elena sarebbe troppo esposta se ce ne andassimo entrambi. Resta qui con lei, tornerò nel giro di un paio di giorni al massimo.”

Stefan stava per replicare, ma Damon non gli diede il tempo di aprire bocca “Fidati, non farò mosse avventate… la posta in gioco è troppo alta”. Detto questo si trasformò in corvo e volò via.

Stefan sospirò ed Elena gli strinse la mano con più forza “Pensi dicesse sul serio?” gli chiese dolcemente. Il vampiro la guardò negli occhi “L’ultima frase di sicuro. Ora riposati, vedrai che andrà tutto bene” e baciandola la rimise sdraiata.

 

Questa notte sembra anche più scura del solito… o forse sono io che non riesco più a riadattarmi all’oscurità dopo aver visto la luce…

Damon stava volando il più velocemente possibile verso la sua meta: vampiri millenari che aveva conosciuto durante i suoi periodi più bui. Se fosse stato fortunato, sarebbe tornato prima del previsto con le informazioni che gli servivano.

Sono diventato peggio di mio fratello! Poco tempo fa una frase del genere non mi sarebbe passata nemmeno per l’anticamera del cervello!

Eppure non gli spiaceva affatto averla pensata. In effetti Bonnie era diventata il suo sole personale.

Ma lei adesso è nell’oscurità più totale… e se non riuscissimo a salvarla…

Damon non riusciva a pensarci, così come non era riuscito a dire a Stefan qual’era stata l’ultima richiesta della Suo uccellino. Il suo amore sarebbe stato abbastanza grande da sopportarne la perdita pur di evitarle l’oblio di una vita votata al male?

NO, adesso devo concentrarmi su quello che devo fare. Riuscirò a portarti via da li le sue ali battevano sempre più veloci Ti salverò, è una promessa … resisti, ti prego, resisti amore mio…

 

E bravo il mio amico vampiro, stai facendo esattamente quello che volevo il ghigno malvagio si stampò al solito sulle labbra di Ludos Peccato sia tutta energia sprecata… Lei stà per cedere, non arriverete in tempo …Vi raggiungeremo prima noi, per il suo battesimo di sangue! E mentre quei pensieri gli attraversavano la mente, dalle sue mani posate sulla testa di Bonnie continuava a fluire il Potere nero.

 

Non ce la faccio più, sono così stanca …

“Avanti Bonnie, lasciati andare…”

Ancora la sua voce…

 “Saremo invincibili insieme, io e te conquisteremo il mondo”

Stà diventando così familiare, così tranquillizzante…mi viene voglia di seguirla, come un ordine psichico… ma allora perché sento come un blocco? C’è qualcosa che devo fare prima, lo sento…  

Dalle labbra della ragazza uscì un gemito.

“Non verrà Bonnie”

Damon! Ecco cosa devo fare…

“Damon se ne è andato, per sempre… Cancellalo dal tuo cuore e dalla tua mente…”

Niente e nessuno potrà cancellare il mio amore… Perdonami, non posso lottare oltre… potrà annullare la mia mente, ma nel mio cuore sarai al sicuro…

Le labbra del demone si avvicinarono all’orecchio della ragazza “Io e te adesso ci apparteniamo, tutto il resto non esiste più” e sussurrato questo Ludos si scostò e vide apparire un sorriso sulle labbra di Bonnie.

 

Ciao a tutti!

Sorry per gli errori (Ciao e grazie Vale, ho provveduto a correggere), ma l’influenza mi aveva messo proprio ko!

Per il resto, grazie a tutti per le recensioni e il sostegno. Grazie anche alle new entry, mi fa piacere sapere che la storia è apprezzata nonostante i mostri ortografici!  ; )

Non so se vi interessa, ma stò lavorando in contemporanea ad una one-shot su Twilight, quando posto vi faccio sapere.

Per il momento spero che il nuovo capitolo sia apprezzato e non preoccupatevi per il seguito: non vi anticipo niente, ma io sono un tipo da lieto fine!

Alla prossima e grazie ancora a tutti! CIAO 

  
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