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Autore: Ransie88219    20/04/2010    2 recensioni
ESTRATTO:Nel mentre penso ciò mi riprendo e torno alla realtà e mi accorgo che mi stava facendo una domanda.
E come una stupida gli chiedo di ripeterla perché ero troppo distratta.
Che figura.
“Dicevo, ti va di andare a prendere qualcosa da bere assieme?” mi chiede mellifluo e con una voce da…infarto!
Lo guardo emozionatissima.
Non so cosa dirgli.
“Sono astemia”..
Lo sento ridere e assieme a lui si aggregano anche le mie due amiche.
Argh, ma che deficiente!
Ma come ho fatto a uscirmene con un SONO ASTEMIA ?!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La fase degli astri celesti'
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AVVISO PER TUTTI: Ho pubblicato una one-shot su Russell alle prese con il suo primo “Ti amo” a Sharon

AVVISO PER TUTTI: Ho pubblicato una one-shot su Russell alle prese con il suo primo “Ti amo” a Sharon. Lì c’è un piccolo spoiler. Spero vi piaccia. Link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=494157&i=1(Finestra chiusa)

 

kiarina95: grazie 1000 tesora!! ^_^ Beh allora siamo in due in quello stato quando ci prendiamo uan sbandata per qualcuno *ç*!Spero non mi manderai alla forca per questo chappy!!!ç_ç BESOS!!!

 

 Dark_lady88: Anche tutte voi mi siete mancate, anche il postare e lo scrivere questa fic! Adesso faccio un po’ a turno anche con le altre! Mi sto organizzando per riparare a tutte!! @_@ Presto arriverà anche Russell, ma prima Sharon deve battere la testa al muro e risolvere un problemino conosciuto e sottovalutata che la manda in paranoia!!BESOS!!!

 

 

 zia_addy: Grazie tesora!! Tranquilla, a me basta che leggi!! Nello stato inn cui sei, la tua presenza vale per 1000!!!O.O Cavolo e che ti è successo alla mano?BESOS!!!

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16. Si salvi chi può!

 

GIORNO SEGUENTE

 

POV SHARON

 

Fiu, ora dovrei essere al sicuro per un po’.

Non avrei immaginato che quel “ fidati di noi, sei in buone mani” intendesse cadere nelle mani del lupo!

Guarda un po’ in che situazione scomoda mi sono cacciata!

Mannaggia!

<< Ehi! Mi blocchi l’uscita! >> prorompa la voce di un bambino di circa sette anni, alla sottoscritta urlandole negli orecchi.

Mi scosto con qualche difficoltà tra tutti quegli oggetti colorati, facendo largo al bimbo.

Neanche il tempo di sospirare di sollievo che il telefono mi squilla.

Con difficoltà raggiungo l’oggetto nel taschino dei jeans e rispondo a Bibi.

<< Dove sei? >> mi chiede senza salutarmi.

Strano, qui gatta ci cova.

<< Non ci crederesti neanche se te lo raccontassi a mo’ di barzelletta >>.

<< Provaci magari rido un po’ delle tue disavventure >> mi risponde giocoso come al solito.

<< Mi sto nascondendo da Dayane e Milly, dopo tre ore tra vestiti per shopping necessario a cui mi hanno sottoposta costringendomi >> rispondo stanca.

Povera me.

Devo trovare una via di fuga.

<< Se vuoi ti salvo io, dove sei di preciso? >>.

<< Sono al centro commerciale nel settore abbigliamento, dentro ai gommoni dell’area bambini >> dico rossa in volto.

Dall’altro capo lo sento sbellicarsi dalle risa e chiude con uno strozzato “arrivo”.

Struffio sconsolata, accomodandomi meglio per l’imminente attesa.

All’improvviso mi sento chiamare e vedo davanti a me il rosso.

<< To’ hai fatto il fulmine…>> neanche il tempo di finire di dire ciò che già mi stava aiutando a uscire da quel rettangolo a rete pieno di giochi, gommoni e palline.

Quando tocco terra e vedo il suo sorriso sbarazzino, vengo colta ormai troppo tardi dall’illuminazione.

Tento sull’ultimo di darmela a gambe ma, mi prende per la camicetta e il braccio, trascinandomi verso il luogo da dove stavo scappando.

<< Traditore! >> lo accuso.

Pure il mio migliore amico è stato corrotto dalle due, povera me!

E ciò che di peggio è che sa di già di Russell!

Una folata di calore mi prende al viso.

Lo guardo di sottecchi, imbambolandomi, poi mi riprendo.

Cerco di divincolarmi ma inutile.

Mi calmo solo quando mi ritrovo le mie amiche davanti con un carrello pieno di…

Oddio!

<< Mica devo provare tutta quella roba vero? >> chiedo indicando quella marea di abitini da sera, gonne, magliette, cannottierine…

Ho smesso di fare la modella e mi ritrova a fare da bambola di nuovo.

Ma come si fa ha essere così sfortunate?

<< Su, pensa che lo fai per Russell, per apparirgli perfetta e bellissima >> tenta di addolcire la pillola la mora.

Non controbatto buttandola giù e osservando Bibi nel peggiore dei modi.

Non ha battuto ciglio a quel nome, dunque si è venduto al nemico senza remore, al cento per cento.

Gli lancio un’occhiata di fuoco e mi arrendo, facendo da bambola.

 

MOLTE ORE DOPO

 

Dio grazie, sono a casa!

Ho quasi le lacrime agli occhi non appena varco la soglia dell’ingresso, ma lo sgusciare delle mie amiche al piano di sopra mi distrae dai miei intenti religiosi di ode e ringraziamento.

Sollevo le spalle divertita quando però vedo mio fratello osservare le due con tutta quella valangata di roba in mano.

<< Il mio sesto senso mi dice che quella è tutta roba per te sbaglio? >> mi chiede quasi schifato.

Lui odia lo shopping e se può ne fa a meno!

Poverino.

Su questo comunque siamo fatti della stessa pasta!

Torno serena ma contenta.

Nonostante tutto è stato un bellissimo pomeriggio e  mi sono divertita davvero con quelle due e il rosso.

Però non posso certo dirglielo o ci prenderanno l’abitudine e per me sarebbe finita!

Sorrido tra me e me, mentre inizio a preparare la cena lavando gli odori e tagliando poi il pesce.

Sento all’improvviso abbracciami da dietro e la carezza di un lieve bacio sfiorarmi la tempia.

<< Ti chiedo scusa, ho esagerato ma ieri l’ho fatto per il tuo bene. Pace? >> si scusa mio fratello.

Assentisco contenta.

Non mi piace discutere con lui, e poi non ero nemmeno arrabbiata!

Lo vedo osservare i miei movimenti attento, per poi sciogliere l’abbraccio per passarmi un coccio.

<< Posso aiutarti a cucinare? >> mi propone tranquillo, come se niente fosse.

Mi blocco, interrompendo quel che stavo facendo e lo osservo allarmata.

<< Cos’è le mie amiche non ti piacciono? >>.

<< No, perché? >> mi guarda stralunato.

Lo fisso eloquente.

Ma mi sta prendendo in giro?

<< Jazz, perché vuoi avvelenarle? >> gli chiedo ignorando la sua domanda.

<< Prego? >> mi chiede non capendo.

<< Justin non sai cucinare, e l’unica cosa che potresti fare nel minimo dei danni è avvelenare qualcuno escludendo la distruzione della cucina, ma scherzi? >> lo vedo guardarmi come un pesce lesso.

<< Oh giusto, apparecchierò…>> lo sento mormorare conciato.

<< Ti ringrazio del pensiero lo stesso >>  e così dicendo mi allontano dal mobilio, per abbracciarlo e arrampicarmi a dargli un bacione sulla sua guancia leggermente ispida.

<< Pungi…>> mi lamento leccandomi il labbro punto.

Lo sento ridacchiare e prendere le tovagliette.

<< Mi fa figo! Quindi non pensare nemmeno lontanamente di impormi di tagliarmela! >> mi ammonisce prevenuto.

Alzo gli occhi al cielo tornando a cucinare.

Poi fermo un braccio a mezz’aria.

Chissà come sarebbe carino Russell con un filo di barba…

Non che non mi dispiaccia il pizzetto  però…

<< Shaz? >> mi sento chiamare preoccupato da mio fratello, mentre le mie due amiche ridacchiano di fianco a lui.

Mi volto a guardarlo.

Mi indica perplesso, grattandosi pensieroso il pizzetto a fondo mento.

Seguo ciò che mi indica e vedo che…ho affogato l’insalata con l’acqua e il pesce l’ho messo in uan  pentola di vino!

<< Ma che…oh no! >> mi lamento salvando il salvabile.

<< E poi ero io che combinavo pasticci in cucina >> mi punge con la sua frecciatina dispettoso.

<< Oh lasciala stare, in certi casi la si può solo scusare >> si pronuncia Milly tra le risa, catturando l’attenzione di mio fratello.

<< Che sarebbe? >> chiede tranquillo.

Oh oh.

Conosco quel tono.

Da dietro mio fratello faccio dei gesti rapidi facendomi capire dalle due.

Prima mimo una supplica, poi una mano che mima il parlare per poi trasformarsi in una lama che mi mozza il collo e indicare il biondino di fronte.

Quando capiscono ritrattano,e tutto sembra apposto.

La cena pure.

Tutto è tranquillo e conversiamo come una famiglia completa e felice.

Dopo cena mio padre si offre di lavare le stoviglie e noi ragazze torniamo nella nostra camera.

Appena entro sento la serratura che cede al giro di una chiave.

<< Ma che…? >> mi giro curiosa del rumore e vedo le due che mi guardano in un modo non rassicurante.

<< Così non ci scappi! E adesso alla perquisizione del guardaroba! >> urla Dayane guidando Milly.

Io le guardo allucinata sedendomi sul letto e osservarle al lavoro.

<< Ma mi avete portato a  fare shopping senza aver supervisionato il mio armadio? > chiedo non capendo il contorcimento della loro linea d’azione.

<< Oh beh, immaginavo che ci fosse da piangere per via di una mare di vestiti maschili…quindi mi son detta che era meglio muoversi subito. E wow! >> mi spiega Dayane guardando un mio vecchio abito da concerto.

<< Che c’è? >> le chiedo curiosa come la mora.

<< E’ bellissimo…non pensavo che…- si blocca e posando il vestito fine e corto, ma semplice di uno stupendo e ricercato azzurro mare, dalle ricamature di un tono leggermente più scure, su di un letto; poi prende tutti i vestiti e gli sparge sui letti, svuotando pure i cassetti.

Vedo le due guardare tutto con occhi persi.

Cos’avranno che non va i miei vestiti?
Troppo formali? Troppo brutti? Troppo maschili?

<< Wow…>> sento dire questa volta dalla mora, indicando un completo di gonna e giacchetta in seta coordinato a una camicetta e calze di un grigio perla, tutto ricamato.

<< Hai davvero dei vestiti favolosi,e così femminili! >> riprende Milly.

La ringrazio rossa.

<< Comunque quel mucchietto lì di fianco a te è merito tuo Milly, non tuo >> specifico subito.

Lei diniega.

<< Si, ma non il resto escludendo quello che abbiamo comprato oggi. Che arsenale! >>.

Non sono abituata a dei complimenti così sinceri per delle cose come i miei gusti in fatti di vestiti o altro, soprattutto non dopo tutte le loro critiche.

Mi mordo agitata l’interno guancia.

Dopo che si sono riprese tirano fuori anche i nuovi acquisti  e formano delle combinazioni per i giorni successivi e  naturalmente anche per il fatidico 25 novembre.

La sola data mi mette agitazione.

Mai stata così.

Neanche alle prime dei concerti!

Poi un idea malsana e infantile mi sale alla mente, ma perché non tentare?

<< Perché non li indossate e sfilate? >> propongo a entrambe.

<< Come? >> chiedono in coro quasi.

<< Oggi ho sfilato io, ora tocca  a voi! >> e incoraggiandole gli passo i vestiti.

E ci divertiamo così, a sfilare e vestirci in tanti modi diversi, ridendo e scherzando, interpretando quello e  quell’altro attore del cinema e snobbandolo.

E tra una risata e l’altra scatto tante bellissime foto ricordo.

Poi, verso la mezzanotte abbiamo stanche rimettiamo tutto a posto ci buttiamo su di un letto e sfogliamo i miei numerosi album di foto.

Adoro farle.

E’ una mia grande passione, infatti tiro fuori nuovamente la piccola macchinetta e ci immortalo.

Poi, a un’ora imprecisata del mattino smettiamo e andiamo a letto, per qualche ora di sonno prima di andare a scuola.

“E’ stata la giornata più bella al mondo” penso, prima di addormentarmi con il sorriso sulle labbra.

 

POMERIGGIO SEGUENTE

 

Svincolo correndo a destra, poi a sinistra.

Evito miracolosamente di franare addosso ad un signore con una scatola in mano, tiro un sospiro di sollievo, per poi continuare a darmela a gambe.

Sento il telefono che mi squilla.

Controllo il mittente.

Bibi.

Una volta ci casco ma due no!

Mica sono così fessa!

Ripongo il cellulare.

<< Ahi! >> mi lamento toccandomi il sedere appena sbattuto a terra.

<< Tutto bene…Sharon?>>.

Alzo dolorante la testa per vedere contro cui mi sono scontrata.

<< Sly! >> lo chiamo per nome sorpresa.

Ricambia guardandomi perplesso, porgendomi una mano.

Non faccio in tempo a dire una sola parola che mi sento chiamare da Milly.

Mi volto e la vedo correre verso di me.

Mi rialzo in un secondo e corro via.

Mi fermo solo quando sono senza fiato, sul retro del centro commerciale.

<< Fiuuu, c’è mancato poco…>> mormoro girandomi verso il parcheggio a occhi chiusi, come a dissimulare la fatica, per poi riaprirli su uno Sly alquanto divertito.

<< Mi hai seguita? >> gli chiedo sconcertata.

No, ti prego, fa che non abbiano corrotto pure lui!

<< Affatto, mi hai trascinato per mano >> e come a dimostrare la cosa alza la sua mano nella mia.

<< E poi, io non inseguo ma mi lascio inseguire! >> e mi fa l’occhiolino.

Se posso scompaio.

Anzi, accade, sotto il rossore d’imbarazzo delle mie guance.

Alla mia reazione scoppia a ridere, mentre io cerco di ricompormi pregando di smetterla.

<< Ok, scusa ma dovevi vederti e …>> gli lancio un’occhiataccia e non finisce ciò che voleva dire e riscoppia a ridere.

Sbuffo e lasciando la sua mano faccio per andarmene, ma mi blocca girandomi verso di lui.

<< Sbaglio o stavi scappando da Milly? >> mi domanda già sapendo la risposta.

Gli piacciono le sicurezze…

Assentisco stanca.

<< Questa volta lei e Dayane mi hanno obbligato a comprarmi le scarpe >> mormoro traducendo a  voce alta un mio pensiero personale.

<< Questa volta? – mi guarda tra il dispiaciuto e il divertito – poverina…>> e allunga una mano sul mio volto imbronciato accarezzandomi una guancia.

Lo guardo sorpresa, non aspettandomi un gesto del genere.

Lo vedo avvicinarsi pericolosamente al mio viso, facendomi quasi indietreggiare.

Si piega su di me e mi sorride radioso.

<< Dato che mi hai fatto tuo complice, posso invitarti a fare merenda con me a Vlad’s Pizza, o anche in un altro posto, come preferisci tu?>>.

Ricambio il sorriso.

In effetti ho un certo languorino allo stomaco.

<< Non chiedo di meglio. Adoro la pizza >> e divertita lo spingo verso il parcheggio in una direzione a caso.

Lui tranquillo mentre lo spingo gira e ci dirigiamo verso la sua auto.

Peggio di due bambini.

Non so come faccia, ma appena lo guardo un suo sorriso mi fa tornare su l’umore.

E’ davvero particolare ma tanto simpatico.

Penso ciò mentre comportandosi da cavaliere mi apre la portiera, per poi farmi accomodare in macchina.

Poi, in breve gira l’auto e si unisce a me nell’abitacolo.

La scruto interessata, mentre fa retromarcia.

Adoro la sua auto è semplice, una  normale, non sfarzosa e lussuosa come quella di mio fratello e dei miei amici.

A me piacciono le cose semplici, vere…

<< Che gusto?>> mi chiede all’improvviso interrompendo il silenzio rotto esclusivamente dalla radio.

<< Margherita : semplice e leggera, ma gustosa come non mai >> mi perdo nei miei pensieri.

Chissà se ha Russell piace la pizza…

<< Ti facevo più complessa >> parla fermando l’auto e scendendo.

Faccio lo stesso e porgendomi il braccio lo prendo, avviandoci nel famoso locale.

Mi apre galantemente la porta, cedendomi il passo.

<< Buffone >> lo riprendo divertita.

Mi fa un esagerato inchino, togliendosi il cappellino portato a repper.

<< Cappellaiomatto al suo servizio Alice >> parla guardandomi giocoso.

Poi si rialza e ordina, come se niente fosse.

Come se tutto il locale non ci fissasse come due scemi.

Ci siamo fatti riconoscere.

Beh, meglio così!

<< Asporto >> dico al commesso che ci serve, prendendo i soldi e affiancando Sly che voleva offrire.

<< Non ti azzardare o ti mando in pasto alle due maniache di moda! >> mi minaccia sicuro di sé.

<< Ricattatore! >> lo riprendo afflitta.

<< Ricorda: un’ Alice alta come un puffo non può nulla contro di me >> e detto ciò si allunga e paga al posto mio, troppo basso il mio braccio per raggiungere perfettamente il commesso al di là della merce esposta.

Lo guardo offesa, mentre il commesso se la ride sotto i baffi e Sly esce aprendomi come prima la porta, cedendomi il passo.

Cammino pesantemente con cipiglio alterato.

<< Non fare la bambina: ti invito io e offro io >> e mi batte giocosamente il cartone dei nostri pezzi di pizza sulla mia capoccia.

In cambio gli faccio la linguaccia imbronciata.

Lui ride per andare verso la macchina, ma lo prendo per la maglia e lo trascino verso la direzione opposta.

<< Dove vuoi andare? >> mi chiede curioso.

<< Per di là se non erro c’è un parco meraviglioso >> affermo insicura, ma dopo pochi metri trovo quel che cercavo.

Questa volta sono io che lo invito a sedersi su una panchina all’ombra  di una quercia.

Così ci sediamo e ci guastiamo la nostra merenda.

Io nel mio angolo e lui stravaccato sul lato opposto con nel mezzo il cartone.

Poi quando finiamo mi alzo e lo vado a buttare, torno indietro e quando sto per rimettermi nello stesso punto di prima seduta, Sly mi prende per un braccio e mi tira verso di se, facendomi planare sulle sue toniche gambe.

Lo guardo rossa in volto e sorpresa.

La vicinanza mi rimanda l’odore del suo dopobarba.

Buonissimo…

Immergo il mio sguardo nel suo liquido e lucido.

L’ho visto solo una volta così e le conseguenze…

<< Ma non ti è venuta sete con quelle acciughe? >> chiedo stupidamente la prima cosa che mi è passata per la testa.

Tutto pur di impedire le conseguenze che non voglio.

Assolutamente.

<< Si, ne ho molta >> afferma sempre con il solito sguardo.

Non sono riuscita a distrarlo.

Il suo fiato caldo sfiora il mio volto.

Il suo profumo mi inebria i sensi.

Sento lo stomaco attorcigliarsi e i battiti del mio cuore cambiare.

Le mani mi sudano fredde e…

Sento un suo braccio posarsi sulla mia schiena e una mano sul mio mento.

Due carezze diverse ma così uguali.

Socchiudo gli occhi perplessa delle sensazioni così strane e nuove, a quei gesti così inconsueti per me.

Poi accade all’improvviso come la prima volta.

Le sue labbra toccano le mie…

Spoiler

La sua mano dietro di me sale e accarezza i miei capelli affettuosa e curata, mentre quella sul mio collo scende verso un mio fianco.

Me lo stringe leggermente e un pensiero mi fa tornare alla realtà.

Russell.

Un nome e la magia bizzarra del momento si rompe.

Il mio stomaco si scioglie e il mio cuore rallenta i battiti, e le mie mani da abbandonate in grembo prendono vita e fanno resistenza per allontanare Sly.

 

 

Angolino autrice

A breve poterò una one-shot su Sharon, che spiega meglio il rapporto con la madre, e l’affettività dei fratelli con lei, insomma, i legami, e ciò che prova da sempre.

Spero che leggerete anche quella su Russel propostavi!

^_^ Buone letture e alla prossima!!

  
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