Summer Dreamer
La morbidezza della
sua pelle lo sconvolgeva.
Con le sue mani
piedi di calli, mai aveva provato al tatto una simile sensazione, senza contare
la morbidezza delle sue labbra.
Puro e soffice
velluto che scende lieve sulla pelle, lasciando una sensazione di fresco
inappagabile.
Era così che
si sentiva Zoro, con la schiena rivolta ad un soffice futon e il corpo
leggiadro e aggraziato di Nami sopra di se.
Con delicatezza, la
teneva ancorata per la vita, mentre con l’ altra,
giocherellava con le dita con la ciocca ribelle delle ragazza. Si divertiva a
far compiere al suo dito indice vari torcigli mentre
le mani di lei erano impegnate a delineare il suo volto.
Le labbra
incastonate con le sue a tenersi in contatto e le lunghe ciglia leggermente socchiuse
per sbirciare il compagno.
-Sai…-Si
staccò un attimo da lui.
-Mmm?-Mormorò notando che non aveva
concluso la frase. La vide aprirgli lo yukata e tuffare il volto contro il suo petto.
Con le mani,
percorse i suoi pettorali per poi, posarci il volto e sorridere felice.
-è stata una
bella idea pernottare in questa pensione…-Aprì gli occhi fissando l’ arredamento della stanza. Una stanza che
rispecchiava lo stile di Zoro, ricordava appunto i vari paesini orientali.
-Sanji mi ucciderà-L’ avvertì facendola
ridere-Voglio che tu lo sappia!-Incurvò le labbra.-è la colpa
sarà tua-
-Come !?-Si issò con le braccia a fissarlo in volto mentre
lo vedeva abbandonare la sua presa e poggiare le mani dietro la testa.
-Chi è che
ha organizzato ogni cosa streghetta?-Le rinfacciò
la pensata di qualche settimana prima, ma d'altronde, se doveva fare la cartina
di tutta l’ isola e questa, casualmente, era
abbastanza vasta, una “piccola” vacanza se la poteva permettere.
-Ma chi era
accondiscende caro mio?-Lo seguì con lo sguardo, inarcare un
sopracciglio.
-Come fai a
rigirare sempre la situazione a tuo favore…? Un giorno di questi, me lo
devi spiegare!-Ironizzò sospirando rassegnato.
-Non pensare-Si ri accoccolò contro il suo
petto-Ti fa male…-
-Stupida!-Sollevò
gli occhi al cielo.
-Non trovi tutto
questo rilassante?-Domandò lei continuando a godere di quel contatto.
-Cosa sarebbe
rilassante?-Liberò una mano da sotto la sua testa e gli
infuse qualche carezza.
-Questo
silenzio…-Lo costrinse in quel modo a guardarsi intorno-Nessun rumore,
solo io, te e la moltitudine di zanzare fuori dalla
stanza…-
-Stai cercando di
creare un atmosfera romantica?-La derise facendole
aprire gli occhi.
-Sto cercando di
dirti signor spaccone che in un ”futuro” –Parola che
accompagnò con l’ausilio delle mani-Sarebbe fantastico una cosa
del genere sai!?-
Rimase in silenzio
a calibrare le sue parole…
-Ti sei
addormentato?-
-Sto pensando
scema-Si fece sentire-e comunque, da quel che ho inteso-Si alzò a sedere
facendola cadere-Vuoi veramente rimanere con me?-La vide scuotere il capo
rassegnata.
-Bhe, ho sempre Sanji a disposizione se per te
è una cosa troppo impegnativa…-
-La solita serpe!-L’ afferrò per
le braccia imprigionandola in un abbraccio. Posò la testa sul suo torace
mentre con le mani, circuì quelle del compagno che gli serravano la
vita.
-Lo vuoi davvero
strega?-
-Ti sembro una che
scherza su queste cose?-Lo vide pensarci su.
-Non lo so, non ti
ho mai sentito parlare di queste cose…-I loro
piedi si toccavano e in quelli di Zoro, erano ancora visibili le cicatrici.
-Ho solo…-Si
strinse nelle spalle-Ho solo bisogno di essere rassicurata tutto qua…-Lo
sentì scendere con il volto e posarle un bacio sulla guancia.
-E cosa vorresti
sentirti dire?- La sentì girarsi con la schiena verso di lui.
Incastonò i suoi occhi marroni in quelli del compagno, decisa.
-Che anche a te
piacerebbe una vita così…-Sospirò-E
che non sia solo una mia fantasia…-Rimase nuovamente taciturno Zoro, per
poi abbandonarla per infilarsi dentro il futon.
-Credo…-Parlò
quando anche lei si infilò dentro.-Che nel mio
villaggio ci sia la stessa atmosfera…-Nami
sorrise.
-Ma se non ti
ricordi nemmeno dov’è!-Lo riprese.
-Bhe si…-Le circondò la vita-Ma…un giorno, ti ci dovrò
portare…-Chiuse gli occhi Nami sentendosi più rilassata.
-Promesso?-Posò
la testa nella rientranza del suo collo.
-Promesso.-