Capitolo 22:
I’ll get you out of there (Ti tirerò fuori di lì)
Allison’s
pov
I giorni successivi, appena
uscita da scuola, li passavo interamente alla centrale di polizia. Mio padre mi
aveva impedito di vederlo, eppure non riuscivo lo stesso ad andarmene di
lì, sapere che lui fosse nel mio stesso edificio mi dava forza.
Avevo riflettuto parecchio
sulle parole di Vic, ma non sapevo proprio in che modo avrei potuto convincere
mio padre ad aiutarmi…
Parlargli non sarebbe servito,
ci avevo già provato, ma lui si era scusato dicendo che anche volendo
non avrebbe potuto aiutare Dave…
Avevo capito comunque che
stava mentendo, un modo per aiutarlo ci doveva essere per forza e io gli avrei
fatto vuotare il sacco.
Da Kirk avevo saputo che Dave
aveva fatto un’unica richiesta; ovvero di non avvisare i Woldrich,
poiché non aveva la minima intenzione di vederli. Speravo solo che mio
padre gli avesse dato ascolto…
Stavo tracciando cerchi
immaginari sul mio quaderno di biologia nel suo ufficio, quando la porta si
spalancò di colpo, facendomi sobbalzare.
Guardai per almeno dieci
secondo buoni il ragazzo che mi stava davanti quasi senza nemmeno riconoscerlo.
Era conciato malissimo; i
capelli neri erano imbrattati del sangue che gli scendeva dalla ferita sulla
fronte, lo zigomo destro era gonfio, il labbro spaccato e sanguinante ed una
serie di tagli gli rigava la pelle del viso.
-Mark?- La mia era una
domanda, non un’affermazione, non mi sembrava nemmeno lui.
Un attimo dopo dietro di lui
entrò mio padre con aria seria e grave.
-Che è successo?- Gli chiesi
disorientata.
-Allison esci.- Mi disse lui
brusco.
Scossi la testa indispettita.
–Non esiste, voglio restare.-
Sospirò rassegnato;
ormai aveva capito che cercare di convincermi sarebbe stato inutile.
-Allora, che è
successo?- Domandai di nuovo fredda, cercando di nascondere la soddisfazione
che provavo nel vedere Mark ridotto così dopo quello che aveva fatto a
Dave.
-Perché non lo chiedi a
quel bastardo di Woldrich?!- Ringhiò lo stronzo spaventandomi.
Ridotto com’era faceva
pure fatica a reggersi in piedi, così fui costretta a lasciargli la
sedia.
-Calmati Heinrich.- Lo
freddò mio padre avvicinandosi a me quasi per difendermi.
Mark dovette rimangiarsi una
lunga serie di parolacce a giudicare dalla sua faccia rabbiosa.
-Spiegami cos’è
successo.- Mio padre aveva riassunto le vesti del poliziotto e, sempre
restandomi abbastanza vicino, si sedette dietro la sua scrivania per scrivere
qualcosa su dei fogli.
-Dei ragazzi mi hanno
aggredito per strada. Erano in cinque.- La voce di Mark tremava, quasi avesse
avuto paura di ritrovarseli di nuovo davanti quei ragazzi.
-Ne hai riconosciuto
qualcuno?- Mark scosse la testa. –Sapresti descriverli?- Chiese ancora
mio padre annotandosi tutto.
-Sì, ce n’era uno
alto…più o meno come me…aveva i capelli corti e
castani…ma era buio, non l’ho visto benissimo, mi è sembrato
comunque che fosse il capo fra quelli.-
Un terribile dubbio si
insinuò nella mia mente, ma evitai di dar voce ai miei pensieri.
-Lo sapresti riconoscere se lo
vedessi?-
-Sì.-
Oddio no.
-Poi c’era…-
Riprese Mark gemendo per le ferite. –Una ragazza. È rimasta in
macchina però.-
Trattenni il respiro studiando
le reazioni di mio padre.
-Una ragazza?- Chiese lui
aggrottando le sopracciglia.
-Sì, una ragazza. Aveva
dei lunghi e mossi capelli biondi…- Strinse le mani a pugno arrabbiato.
–Sembrava si stesse divertendo nel vedere i suoi amichetti che mi
massacravano di botte…-
Oh cazzo. Oh cazzo cazzissimo!
Kevin e Kim dovevano essere completamente impazziti, usciti di senno!
Mio padre annotò tutto
e un groppo in gola si formò nel momento esatto in cui realizzai che
avrebbe potuto mostrargli il fascicolo con la foto di Kevin…
-Sono sicurissimo che siano
gli amichetti bastardi di Woldrich!- Sbraitò il pazzoide alzandosi di
colpo dalla sedia.
Mio padre non si scompose.
-Cosa te lo fa pensare?-
-Il tipo di cui ho parlato
prima mi ha detto “Così impari bastardo”! è chiaro
che è tutta opera di Woldrich! Dovete assolutamente fargli dire dove
sono i suoi cazzo di amichetti, torturatelo se necessario, li voglio tutti
dietro le sbarre!-
Era veramente pazzo e molto
probabilmente anche mio padre dovette pensarla allo stesso modo visto la sua
espressione stralunata.
-Datti una calmata ragazzino,
questa non è una prigione del Medioevo, qui non torturiamo nessuno.-
Mark fu costretto ad abbassare il capo in segno di rispetto; mio padre emanava
autorità da tutti i pori. Mi era capitato poche volte di essere
così fiera di lui.
-Woldrich non ha avuto nessun
contatto con i suoi compagni da quando è qua, quindi è da
escludere che sia coinvolto.-
Grazie papà. Sorrisi
vittoriosa, senza cercare di nasconderlo.
-Lei lo sa dove sono!- Mark mi
indicò furioso, dimenandosi come se gli stessero dando fuoco.
-Insinui che mia figlia sappia
cose che io non so?- Il sopracciglio inarcato di mio padre non era affatto
rassicurante.
-Non so di cosa tu stia
parlando Mark.- Cinguettai abbozzando un sorrisino derisorio.
-Come può permettere
che succeda?! Quello stronzo di Woldrich si è scopato ben bene la sua
figlioletta e lei prende pure le sue difese?!-
Il mio sorriso si spense in un
attimo e lasciò posto ad un’espressione a dir poco furente.
-Mi fai davvero schifo Mark!
Tutto questo rancore solo perché non mi sono lasciata scopare da te?!- Se ripensavo a quando
stavamo insieme…Dio che schifo, mi veniva da vomitare! Se solo avessi
saputo che il Mark di allora in realtà era il Mark che mi ritrovavo
davanti in quel momento…
La mia espressione ad ogni
modo impallidiva se messa a confronto con quella di mio padre…
Si alzò apparentemente
tranquillo e rispose come se io non avessi parlato: -Io non prendo le difese di
nessuno Mark Heinrich, faccio semplicemente il mio lavoro. Ora sei pregato di
andartene di qui se hai finito di insultare gratuitamente mia figlia.- Le
nocche delle sue mani erano bianchissime da quanto le stava stringendo, pensavo
che da un momento all’altro si sarebbe avventato contro di Mark per
finire il lavoro di Kevin e gli altri.
-Voglio vederlo almeno! Dopo
quello che mi hanno fatto è il minimo! Voglio assistere al suo
interrogatorio!- Si oppose testardo lo psicopatico.
-Non è possibile, mi
spiace.- Sia dalla sua espressione che dal suo tono di voce si capiva
perfettamente che mio padre non era affatto dispiaciuto. –Inoltre non ho
nessuna voglia di assistere ad una rissa fra ragazzini.- Con un chiaro cenno della mano congedò Mark.
-I miei colleghi si occuperanno
di portarti all’ospedale e sarai sorvegliato da alcuni agenti per le
prossime quarantotto ore. Puoi tornare quando ti sentirai meglio per fornirci
un identikit dei ragazzi che hai visto.-
Il suo tono non poteva essere più professionale di così.
Mark uscì sconfitto e
deluso dall’ufficio, cercando comunque di mantenere un po’ di
dignità camminando a testa alta. Peccato che i gemiti che emetteva ad
ogni passo per le ferite non gli facevano fare una figura così positiva…
-Grazie per aver difeso Dave
papà..- Mi sentii in dovere di dire non appena uscito l’impiastro.
-Non l’ho fatto di certo
per te, né per lui. Ho solo fatto il mio lavoro.-
-Ma lo hai comunque difeso.-
Ribattei decisa a rimarcare su quello. –Significa forse che…-
-No Allison, non
aiuterò un ragazzo che ha collaborato con Johnny Rydell e preso in
ostaggio mia figlia.- Un lampo di rabbia passò nei suoi occhi nel
momento in cui pronunciò l’ultima frase. Oh-oh. La festa in barca.
-Sono stata io ad offrirmi
come ostaggio, lui non c’entrava!-
Pessima frase la mia,
sembrò peggiorare la situazione e basta. –Tu ti sei offerta di
aiutarli?! Dio Allison a quella festa c’era Johnny Rydell! Avrei potuto
prenderlo se tu non ti fossi messa a fare l’eroina della situazione salvando
quegli schifosi avanzi di galera!-
-Lo so e mi dispiace ok?- Non
era certo per salvare Johnny che mi ero offerta come ostaggio, ma per aiutare
Dave e far finire quel massacro…
-Ti dispiace? Di cosa, di aver
preferito dei criminali a tuo padre?! Di aver aiutato la criminalità,
voltando le spalle alla legge?! È questo che ti ho insegnato io?!- Un
lieve bussare alla porta lo distrasse dal suo urlare adirato.
-Un attimo.- Disse brusco in
direzione di chiunque lo stesse disturbando.
Abbassai la testa colpevole
non sapendo come ribattere. Cosa avrei potuto dire? In che modo avrei potuto
fargli capire quello che provavo per Dave?
Mi guardò silenzioso
per alcuni secondi, forse in attesa di sentirmi controbattere, poi si diresse
verso la porta e l’aprì.
Incominciò a parlare
con il suo collega velocemente, seguendolo poi senza degnarmi più di
attenzioni.
Mi aveva sconfitta in quel
round. Ma ce ne sarebbe stato un altro, quello della resa dei conti in cui mi
avrebbe ascoltata…quello in cui avrebbe liberato Dave.
In un attimo le parole di Vic
mi tornarono in mente e mi fecero sorridere come un’idiota.
Dovevo fare in modo di farmi
ascoltare…e lo avrei fatto.
Avevo deciso e niente mi
avrebbe fatto cambiare idea. Mi sentivo sempre più spaventata man mano
che mi avvicinavo a quell’abitazione, ma nemmeno il vacillare delle mie
gambe mi avrebbe fermata.
Sistemai meglio il mio zaino
sulle spalle, mentre ogni tanto lanciavo veloci occhiate ad un fogliettino
bianco stretto convulsamente fra le mie mani.
Non era stato per niente
difficile avere quell’indirizzo da Vic, sembrava che lei già si
aspettasse che glielo avrei chiesto…
Quando scorsi in lontananza
una villetta bianca, sorrisi involontariamente.
Il numero due. Il numero due
era quello, l’avevo trovata.
Bussai alla porta senza
pensarci, sentendo il cuore in gola per l’agitazione nell’attesa di
vedere chi mi avrebbe aperto la porta.
Ad aprirmi fu proprio la
persona che speravo di vedere.
-Lowell?- Mi chiese altezzosa
la persona davanti a me inarcando un sopracciglio perplessa.
-Mi serve una mano.- Implorai
senza perdere tempo.
Harrison’s
pov
Continuavo a rileggere quella
lettera incredulo e furioso. Non potevo crederci, non poteva essere.
Sentivo il pianto di Noel fino
alla sala, anche lei, come me, continuava a ripetere che non era possibile.
Aprii di nuovo il foglietto
spiegazzato che avevo in mano, concentrandomi attentamente su quelle parole
scritte di fretta in un momento di completa pazzia.
Mamma, ma soprattutto tu papà,
ho deciso di andarmene di casa per un po’ di tempo per
trovare una soluzione che possa aiutare David. Tu non mi hai voluta aiutare
papà, ma avresti dovuto saperlo che non mi sarei arresa così
facilmente.
Lo farò uscire di lì, costi quel che costi,
perché io lo amo. Lo amo e tu lo sai papà, te l’avevo detto
quel pomeriggio e mi avevi promesso che avresti cercato di accettarlo. E come
al solito non lo hai fatto, come al solito mi hai mentito, trattandomi come una
bambina stupida. Ma non lo sono, non più.
David non è cattivo, non è un assassino, non ha mai
ucciso innocenti. È solo un ragazzo che ha sofferto tanto nella vita ed
è stato aiutato dalle persone sbagliate…
Non vi preoccupate per me comunque, mi arrangerò. Non
cercatemi, non servirebbe a niente, non tornerò a casa finché
Dave non sarà fuori di lì.
Sperando che succeda presto, vi abbraccio, la vostra Allison
L’accartocciai per
l’ennesima volta, chiudendo gli occhi e respirando affannosamente. La mia
bambina…era scappata di casa. Dov’era? Stava bene? Dove avrebbe
dormito? Cosa avrebbe mangiato?
Non sapevo niente! Aveva
lasciato solo quel misero biglietto e il suo cellulare era spento!
-Siamo stati due
sciocchi…- Disse mia moglie con voce spezzata, gli occhi gonfi di
lacrime.
Non risposi, mi limitai a
prendermi la testa fra le mani disperato.
-Harrison!- Mi
rimproverò singhiozzando. –Voglio che tu faccia immediatamente
qualcosa per far uscire quel ragazzino di prigione! Rivoglio mia figlia, ora! Non mi importa assolutamente niente
di quel Woldrich, Rydell o chi altri! Nessuno vale mia figlia!-
-Noel non è così
semplice…- Mugugnai sofferente fra i denti. Con che prove avrei potuto
far uscire il ragazzo? Come avrei fatto a scagionarlo? C’era il mio
lavoro di mezzo!
Lei si sedette sulla sedia a
peso morto, come se le gambe improvvisamente avessero ceduto.
-E comunque pensa che se lo
facessimo uscire ritornerebbe a ronzare intorno a nostra figlia!- Le ricordai
facendola impallidire ancora di più.
-A quello troveremo una
soluzione poi, devi fare qualcosa Harrison…- Implorò di nuovo con
voce debole.
Sospirai passandomi una mano
sul volto. Quella sarebbe stata una lunga notte di riflessione.
Allison’s
pov
-Grazie.- Sorrisi gentile
prendendo la tazza di tè caldo e portandola alla bocca per sorseggiare
quella bevanda calda e rilassante.
La camera in cui mi trovavo
era deliziosa. Di un verdino chiaro, ma brillante, un verde mela che metteva
allegria. I muri erano decorati con poster e foto e la libreria era piena di
libri e cd.
-Allora Lowell, mi dici che ti
è saltato in mente di venire qui?- Mi chiese perplessa la ragazza bionda
seduta di fronte a me.
-Te lo dirò, Stewart,
solo quando la smetterai di chiamarmi per cognome.- Sorrisi sorseggiando un
altro po’ di tè.
Lei fece una smorfietta
contrariata. –Allison ok? Ora, mi dici che sei venuta a fare qui?-
-Credevo l’avessi
già capito.- Aggrottai la fronte in attesa.
Kimberly si alzò dal
letto e fece un piccolo giro intorno alla stanza. –Cosa credi che possa
farci io?-
Appoggiai la tazza sulla
scrivania vicino a me, prima di intrecciare le mani in grembo. –Speravo
avessi qualche idea, qualche piano B…-
Scosse la testa,
demoralizzandomi. –Darei anche un braccio se servisse a farlo uscire di
lì Allison, ma non serve, io non posso fare niente.- Sospirò
afflitta, prima di risedersi sul letto e di rannicchiarsi tenendosi le
ginocchia con le braccia.
Rimanemmo in silenzio per un
po’, poi fu di nuovo lei a parlare. –Solo tu puoi fare qualcosa.-
Sembrava…triste mentre lo diceva, sospettavo che l’infatuazione per
Dave non le fosse passata del tutto, forse non era stata una buona idea andare
da lei.
-Devi parlarne con tuo padre.-
Aggiunse seria.
-Non serve, l’ho
già fatto ma non è cambiato niente…- Abbassai il capo
afflitta.
-Dovresti esporgli le tue
teorie per liberarlo.-
Alzai di scatto la testa
curiosa. –Quali teorie?- Chiesi curiosa.
-Ad esempio potresti far
mentire David…- Il suo sguardo si accese come quello di un felino alle
prese con la sua preda.
-Riguardo a cosa?- Domandai
rizzandomi sulla sedia tutt’orecchie.
-Rifletti Allison…David è
minorenne e per la legge un minorenne non è quasi in grado di intendere
e di volere, per la legge un minorenne non è adulto. La
responsabilità delle azioni di Dave a rigor di logica è di Johnny
che è un adulto. Se David dicesse che Johnny lo ha costretto a fare quello che ha fatto, magari mettendoci anche di
mezzo alcune minacce…- Non finì la frase, si limitò a
mordicchiarsi le labbra in attesa di una mia reazione.
Balzai in piedi in un lampo.
–Credi davvero che funzionerebbe?- Dissi sentendo rinascere la speranza.
-Beh, tu hai il capo della tua
polizia dalla tua parte, chi meglio di lui può metterci una buona
parola?- Scrollò le spalle. Feci per risponderle, ma riprese a parlare
ignorandomi. -Non sono un legale…ma dopo il passato che ha avuto Dave si potrebbero
tirare in ballo un sacco di cose, anche psicologi per il suo passato
traumatico.-
Aggrottai la fonte confusa.
-Vuoi tirare in ballo l’infermità mentale o cose del genere?-
-Nah, Dave non lo accetterebbe
mai.- Si accese tranquillamente una sigaretta, non facendo caso al fatto che
fossimo in una stanza e che la finestra fosse chiusa.
-Se è per questo non
accetterebbe nemmeno di addossare la responsabilità delle sue azioni a
Johnny.- Le feci notare.
-Lo so. È troppo
orgoglioso. Per questo devi parlarci.- Ciccò nel posacenere sulla
libreria con noncuranza.
-E se Johnny si vendicasse su
di lui per questa sua bugia?- Chiesi pensando che molto probabilmente a Johnny
non andasse a genio che qualcuno raccontasse cazzate su di lui.
-Non lo farà…-
Affermò sicura distogliendo lo sguardo e puntandolo sulla finestra che
decise improvvisamente di aprire.
-Come fai a saperlo?- Arcuai
le sopracciglia curiosa.
-È un problema mio
Allison, tu preoccupati di fare una chiacchierata con tuo padre…- Si
affacciò alla finestra e mormorò un qualcosa che mi sembrò
“E io la farò con il mio”.
Si girò di scatto
facendomi spaventare. –A quanto pare tirare fuori Dave dai casini
è diventato un lavoro a tempo pieno per entrambe…- La sua risata
squillante mi mise decisamente più a mio agio.
-Già.- Confermai
sorridendo.
-Anche se io…- Mi
sembrò di vederla rattristarsi per un attimo, ma non ne fui sicura.
–Non è che l’abbia aiutato più di tanto portandolo da
Johnny…- Parlava a bassa voce, come se lo stesse dicendo a se stessa.
–Io l’ho messo nei casini con la polizia e io lo aiuterò ad
uscirne.- Affermò decisa aprendo l’armadio per cercare qualcosa.
-Tu hai fatto quello che hai
potuto.- Mi sentii in dovere di dire.
-Certo, certo.- Disse
sovrappensiero con la sigaretta pendente dalle labbra. Si allontanò
dall’armadio e ciccò di nuovo nel posacenere. –Bene Lowell,-
Il mio sguardo la fece correggere, -Allison,
a nanna su, domani ci aspetta una giornata importante!-
Mi guardai intorno perplessa.
–Ma io dove dormo?-
-Nel sacco a pelo mi sembra
ovvio!- Cinguettò, gettando finalmente la sigaretta fuori dalla
finestra.
La mia espressione contrariata
la fece divertire parecchio. Afferrò un qualcosa di blu
dall’armadio e lo buttò per terra. –Pensa che questo
è lo stesso sacco a pelo in cui ha dormito Dave nella notte in cui
è scappato di casa.- Osservò attentamente la mia reazione e ghignò
non appena mi vide sussultare. Inutile, il mio cuore non poteva evitare di
aumentare i suoi battiti ogni volta che lo sentivo nominare.
-Il signorino voleva dormire
sul letto e lasciare me sul pavimento, ci credi?- Disse shockata scuotendo poi
la testa.
-Spero che con te sia
diventato un pochino più cavaliere perché quella sera non ne
voleva proprio sapere di dormire per terra…- Ridacchiò e,
nonostante una piccola fitta di gelosia invadente, mi ritrovai anche io a
sorridere divertita.
-Abbiamo litigato fino alle
quattro del mattino e alla fine stufo di discutere si è sdraiato sul
pavimento e si è addormentato.- Fece spallucce facendomi scoppiare a
ridere. -Alla fine quella litigata credo gli abbia fatto solo bene, gli
è servita a distrarsi da quello che…era successo…o almeno
spero sia servita.- Si rabbuiò di poco e si sedette sul letto
lasciandosi cadere a peso morto.
-Sono sicura di sì.-
Accennai un debole sorriso che però la infastidì.
-Ora non pensare che siamo
amichette Lowell solo perché ti ho detto questo eh?- Sputò fuori
incrociando le braccia al petto.
Roteai gli occhi per la
stanza. –Non l’ho pensato.-
-Bene. Perché non
passerò la notte a farti le treccine o stronzate del genere,
raccontandoti i cazzi miei.-
-Meglio. Non mi sono mai
piaciute le treccine.- Incredibilmente riuscii a farla ridere; era una grande
vittoria ovviamente.
Rimanemmo un po’ in
silenzio, poi, esausta, mi buttai su quel sacco a pelo immaginando che Dave
fosse lì con me…
-Sicura che per tua madre non
sia un problema che io stia qui? Non voglio che finisca nei casini con mio
padre o cose del genere…- Chiesi titubante.
Mosse la mano in aria con
indifferenza. –Nah, tranquilla, non è un problema.-
Ci mettemmo a dormire
così, quasi come due amiche ad
un pigiama party.
-Kim?-
-Che vuoi?- Sbottò
assonnata.
-Vi ringrazio per averla fatta
pagare a Mark.-
La sentii sorridere.
–Era il minimo che potessimo fare…-
-Buonanotte.- Dissi
sbadigliando appena.
-‘Notte Allie.- Rispose
lei con voce strascicata.
Sorrisi; in fondo, il fatto
che mi avesse chiamato Allie era già qualcosa di positivo no?
La mattina dopo mi alzai
sentendo addosso un’improvvisa carica positiva di energia; sentivo che
avrei potuto spezzare le sbarre della prigione solo con la forza delle mie
braccia come Hulk.
-Ok Lowell
ricapitolando…- Iniziò lei ignorando la mia occhiataccia. Inutile,
fare in modo che mi chiamasse per nome era impossibile. –Tu parlerai con
il tuo paparino a cuore aperto…gli parlerai più o meno della
storia di Dave, gli dirai che lo ami, che senza di lui non puoi vivere e bla bla
bla…cazzate varie.- Congedò brusca una mia risposta con un cenno
della mano. –Io parlerò con Dave e lo convincerò a dire che
è stato costretto da Johnny a fare quello che ha fatto.-
Inarcai un sopracciglio
dubbiosa. -Ma non dovevo farlo io quello?-
-Beh, vuoi fare tutto tu
tesoro? Lasciane un po’ anche a me!- Scrollò le spalle,
spostandosi poi una ciocca ribelle di capelli dal viso.
Feci un respiro profondo.
–E se mio padre non accettasse e mi impedisse di ritornare qui da te?-
Cosa che sicuramente sarebbe successa.
-Oh Lowell cazzo quanto sei
contorta, Dave ti ha attaccato il suo pessimismo cronico?!- Sbuffò prima
di iniziare a camminare velocemente avanti e indietro. –Devo prendere in
ostaggio qualcun altro…così se non ti lascia tornare indietro abbiamo
un altro ostaggio, non so se mi spiego…-
Annuii riflettendoci su. Chi
avremmo potuto prendere in ostaggio? Chi sarebbe stato perfetto per ricattare
mio padre se non mi avesse dato ascolto? Un nome si fece strada velocemente in
me. –Nicky.-
-Chi?-
Camminavo a passo svelto verso
l’ufficio di mio padre; gli altri poliziotti si scansavano tutti
spaventati, probabilmente avevano capito che non ero per niente di buon umore.
Mi vergognavo un po’ a
tornare da mio padre appena un giorno dopo la “fuga”, dopo aver
scritto quella chilometrica lettera.
Ad ogni modo se non mi avesse
ascoltato me ne sarei andata definitivamente di casa; Kim aveva detto che sarei
potuta stare da lei quanto volevo.
E se mio padre mi avesse
rinchiusa in camera mia per impedirmi di fuggire…beh non avrebbe potuto
farlo, perché in quel caso non avrebbe più avuto indietro Nicky.
Mi dispiaceva coinvolgere il
mio fratellino, ma non era in pericolo, il suo “rapimento”
–accordato tra l’altro- era solo per precauzione.
Ero un po’ nervosa per
il fatto di averlo lasciato con Kevin più che altro.
Nicky aveva accettato di
passare la giornata con lui senza fare domande; in cambio avevo dovuto
promettere che gli avrei comprato un I-phone. Piccolo ricattatore.
Non mi era sembrata
un’idea così intelligente comunque, Kev non mi ispirava più
di tanto come babysitter e la sua reazione ne era stata la prova:
-Chi è lo gnomo?- Chiese Kevin squadrando mio fratello come
se avesse avuto davanti…un vestito non firmato da uno stilista famoso.
-Senti Kevin per il bene di Dave, devi prendertene cura- Kim
indicò con la mano il mio fratellino, trascinato da noi a casa sua dopo
aver chiamato Kev per dirgli di raggiungerci.
-Per chi mi hai preso, per la balia?Sai che con gli infanti non
vado d’accordo.- Rispose lui accigliato.
-Ehi!- Si oppose mio fratello, ma Kim interruppe la sua protesta
senza troppo riguardo.
-Lo so, lo so. Ricordo ancora l’ultima volta che un bambino
ha rovesciato la sua limonata addosso alla tua preziosa camicia Armani, eri ad
un passo dallo strozzarlo…- fece una smorfietta, guardandosi le unghie
delle mani con noncuranza.
Deglutii. Iniziavo a preoccuparmi per Nicky.
-Ma questa è un’emergenza.- Continuò lei.
-Intrattienilo ok?- Concluse, girandosi di scatto per uscire dalla sua stanza.
-E vedi di comportarti bene con mio fratello o taglierò una
ad una le tue camicie Armani!- Lo minacciai decisa prima di seguire Kim verso
l’uscita. Qualcosa nell’espressione terrorizzata di Kevin mi disse
che mi avrebbe dato ascolto. Gli conveniva.
Una volta entrata
nell’ufficio di mio padre, lui si alzò di scatto dalla scrivania
sorpreso.
-Allison! Tesoro, io…-
Corse ad abbracciarmi in meno di un secondo. Avrei voluto tanto ricambiarlo
quell’abbraccio, anche lui mi era mancato, ma l’arrabbiatura restava.
Mi limitai semplicemente a restare immobile, senza respingerlo, ma senza
nemmeno stringerlo a mia volta.
-Come ti è saltato in
mente di fare una cosa del genere, come?!- Ecco, l’affetto stava
lasciando posto alla rabbia, la ramanzina stava arrivando.
-Papà devi ascoltarmi
ti prego.- Parlai a bassa voce, ma lui mi sentì lo stesso e lo capii dal
suo irrigidirsi improvviso.
Sciolsi l’abbraccio
fissandolo negli occhi seria. –Se sono tornata è solo per dirti
che ho trovato un modo per aiutare David…- Studiai attentamente la sua
espressione che si rabbuiò.
-No, fammi parlare!- Lo
interruppi non appena aprì bocca per ribattere. –Sono scappata
già una volta e lo rifarò se necessario!- Lui mi guardò
indignato, ma non replicò.
-Sai benissimo quanto è
importante lui per me…- Puntai i miei occhi nei suoi con decisione.
–Quando Tom mi ha rapita, lui mi ha liberata, mi ha salvato la vita
papà…- Gli ricordai seria. –Se non ci fosse stato lui posso
solo immaginare come sarebbero andate le cose…-
Il ricordo di Tom portò
con sé un brivido lungo tutta la mia schiena.
Mio padre sembrò
reagire esattamente come me e si lasciò ricadere sulla sedia dietro la
sua scrivania con aria afflitta.
-Gli devi la mia vita.- Quella frase sembrò essere un duro
colpo per lui. Le sue labbra si contrassero in un’espressione piuttosto
infastidita.
-David è scappato di
casa a dodici anni perché i Woldrich hanno cercato di ucciderlo.- Svelai
con una lieve angoscia.
I suoi occhi si dilatarono
dallo stupore. –Cosa?-
Annuii. –È una lunga
storia, ma è andata così. Aveva solo dodici anni quando è
successo, era un bambino papà!
Quando si è unito a Johnny aveva solo dodici anni! Come giudichi tu un
bambino scappato di casa dopo essere stato quasi ucciso dai suoi genitori?!
Come giudichi un bambino che ha dato retta a Johnny Rydell solo perché
è stato l’unico a tendergli una mano?! Ha fatto un errore è
vero, ma tutti sbagliano! Lui è solo stato aiutato dalle persone
sbagliate, ma non è cattivo.- La voce mi si affievolì
sull’ultima parola.
Mio padre sospirò e
nell’attesa di sentire la sua risposta, il mio cuore aumentò in
modo incontrollato i suoi battiti.
-Anche se fosse come dici tu,
non sarei comunque tranquillo se stesse con te.-
-Ma lui non mi ha mai fatto
niente! Credi davvero che avrei potuto innamorarmi di un ragazzo di cui non mi
fido ciecamente? Mi credi così ingenua?- Ribattei risentita.
-No, è di lui che non
mi fido.- Congiunse le mani sulla scrivania e mi guardò dal basso,
accennando un lieve sorriso di scuse.
-Imparerai a farlo! Dagli una
possibilità, parlaci almeno! Se
mi vuoi bene, fallo per me, per tua figlia!-
Si passò una mano fra i
capelli nervoso. –Allison tu sei in assoluto una delle persone più
importanti della mia vita, se ti dovesse succedere qualcosa per colpa sua,
io…- La voce si interruppe con un gemito strozzato a metà fra
rabbia e dolore.
-Non succederà
papà.- Lo rassicurai toccando le sue mani con la mia. –Se davvero
ti fidi di me, fidati del mio giudizio su di lui ti prego.- Feci una pausa per
lasciargli il tempo di riflettere. –Non posso stare senza di lui, non ci
riesco, hai visto quanto sono stata male…io lo amo. So che anche tu
faresti tutto per far uscire di prigione una persona a cui tieni davvero, colpevole o non.-
Sfuggì alla presa della mia mano e
si alzò per dirigersi verso la finestra.
-Papà sii sincero…- Lo
raggiunsi avvicinandomi a lui. –Se Dave dicesse di essere stato costretto
da Johnny a fare quello che ha fatto…sarebbe d’aiuto?-
Fece un respiro profondo che a me
sembrò essere di rassegnazione, senza distogliere lo sguardo dal
grattacielo di fronte a noi.
La sua risposta fu flebile e mormorata, ma
bastò a far urlare di gioia il mio cuore.
-Sì.-
Lo abbracciai forte e una lacrima ribelle
non poté evitare di scendere sul mio viso.
-Grazie.-
A me non serviva altro, quel sì
bastava come conferma.
David’s
pov
Quando mi avevano detto che una ragazza
voleva vedermi, ero già pronto a rifiutare la visita pensando che fosse
Allison -non volevo vederla, sarebbe stato solo più doloroso, sia per
lei che per me-, invece l’agente mi sorprese dicendomi che non si
trattava della figlia di Lowell.
Una volta entrato in quella che sembrava a
tutti gli effetti una “sala visite” di una prigione, trovai una
ragazza bionda seduta ad aspettarmi.
Chi altri poteva essere se non lei?
-Ehi.- Alzai una mano per salutare Kim che
giocava annoiata con una ciocca di capelli.
-Ehi che brutta faccia, che è
successo? È morto qualcuno? Sei finito in prigione?- Ridacchiò
lasciando ricadere morbido sulla guancia il ciuffo.
Inarcai il sopracciglio e mi sedetti di
fronte a lei. -Divertente.- bofonchiai.
-Già, io lo sono sempre.-
Affermò annuendo seria con la testa. –Parlando seriamente,- Si
fece scura in volto. –Come stai?-
Scrollai le spalle guardandomi con
indifferenza, -Alla grande, non vedi?-
Mi esaminò per alcuni secondi
mordicchiandosi le labbra pensierosa.
-Non pensavo che l’avrei mai detto,
ma…- Mi protesi in avanti in attesa di sentire la cavolata che di sicuro
avrebbe detto. –Sei più sexy con
quest’aria…selvaggia.- Rise leggermente a disagio.
Mi esaminai stranito la divisa blu da
detenuto che avevo indosso e i capelli scarmigliati. –Wow.- Dissi
semplicemente un po’ scettico. –Grazie.- Ghignai beffardo.
Riassunse la sua solita aria arrogante.
–Ora non ti montare la testa biondino.-
-Lo stavo già facendo.- Risi. Mi
mancavano gli scambi di battute idiote con i miei amici.
-Ecco, lo sapevo. Presuntuoso.- Fece la
linguaccia, accennando poi un sorriso amichevole.
-Come state voi invece?- Chiesi non
riuscendo ad impedirmi una smorfia sofferente.
-Male senza di te.- Pensavo fosse ironica,
invece dal suo sguardo mi accorsi che era serissima. –Kevin sta dando di
matto, per sfogarsi ha preso a calci e pugni quel cretino che ha fatto il tuo
nome alla polizia.-
Aggrottai la fronte chinando la testa di
lato confuso. –Chi?-
-Oh.- Sembrò ricordarsi
improvvisamente di qualcosa. –Già, non abbiamo avuto l’occasione
di dirtelo…è stato un certo Mark Heinrich a fare la
spia…-
Mark…Mark…cazzo, l’avevo
già sentito quel nome.
Balzai in piedi incredulo e
un’incredibile energia negativa, altresì chiamata rabbia, mi
montò dentro. –Cosa?! Quel
Mark?! Quel bastardo lì?!- Schifoso, viscido figlio di... Quel pezzo di
merda mi aveva fatto rinchiudere apposta, avrebbe avuto via libera
con…Spalancai gli occhi sbalordito.
-Già, quel Mark.- Disse lei senza
scomporsi minimamente. –Me l’ha detto Vicky.- Scrollò le
spalle.
Mi passai una mano fra i capelli
stringendoli con forza dalla rabbia. Avrei voluto prendere a calci tutto; il
tavolo, la sedia, il muro, tutto. Ma c’era un cazzo di poliziotto non
molto distante da noi che controllava che stesse andando tutto bene.
-Brutto bastardo…- Digrignai fra me
e me. Non avrei lasciato Allison a quello stronzo…!
-Tranquillo tesoro, ci ha già
pensato Kevin. Vedessi come lo ha ridotto,- Fece una smorfia schifata.
–Non voleva smettere di prenderlo a calci, ha dovuto fermarlo Phin.-
Aprii la bocca di poco sorpreso. Kevin non
era mai stato un tipo così violento, era sempre stato il pacifista della
situazione.
-Non l’ho mai visto così
incazzato, lui che è sempre calmo.- Lei confermò i miei pensieri,
incrociando le braccia impensierita.
Abbozzai un sorriso, accantonando per un
attimo il pensiero di quel bastardo sorridente vicino ad Allison e
sostituendolo con un altro in cui Kevin lo massacrava di botte. Confortante.
-Ringrazialo da parte mia.- Mi risedetti
un po’ più calmo.
-Lo farò. Avrebbe voluto venire
anche lui oggi, ma sta svolgendo un importante
e delicato compito.- Disse con aria
solenne.
-Per Johnny?- Chiesi serio.
-No. Per me ed Allison.- Sfoderò un
mega sorrisone a trentadue denti che non mi tranquillizzò per niente.
Allison. Di nuovo quel nome aveva il
potere di far rianimare quello stupido organo vitale chiamato cuore.
Come
sta? Come sta? Come sta? Dio Dave, non è difficile da dire,
chiediglielo!
-Co-cosa?- Che genio che ero, neanche una
domanda semplicissima sapevo fare. -Ma non vi odiavate voi due?- Aggrottai la
fronte sospettoso, ignorando il mio cervello che aveva deciso di continuare ad
insultarmi.
-Mm…nah, ammetto che la tua ragazza
non è male, sa il fatto suo.- Arricciò di poco le labbra.
–Quindi…- Alzò il pollice in alto. –Approvo.-
Ghignai divertito, ma la mia era solo una
delle solite maschere che indossavo per nascondere ciò che provavo
realmente. –Che bello, ora sì che sono felice.- Feci ironico.
–Ad ogni modo, che tu approvi o no non cambia nulla…io sono qui e
lei è fuori.- Mi rabbuiai, sentendo lo stomaco stringersi in
un’insopportabile morsa soffocante.
-Ah che palle con questi discorsi
deprimenti! Piantala, ok? Ti tireremo fuori di qui e ho già trovato la
soluzione!- Enunciò tutta allegra.
-Ovvero? Mi farete calare dalla finestra
in stile Mission Impossible? O mi farete risalire il camino in stile Babbo
Natale?- Domandai sarcastico.
-Nessuna delle due.- Rispose come se le
mie proposte non fossero state assurde. –Dovrai semplicemente dire che
Johnny ti ha costretto a lavorare per lui! Eri minorenne e lo sei tuttora,
quindi la polizia dovrà per forza digerire questa tua confessione!-
La sua allegria scemò man mano non
appena studiò la mia espressione.
Feci un respiro profondo, poggiando i
gomiti sul tavolo e reggendomi la fronte con le mani. –Non ho intenzione
di dare la colpa di quello che ho fatto a Johnny, Kim. Tutto quello che ho
fatto, l’ho fatto di mia volontà.- Rialzai lo sguardo e puntai i
miei occhi seri sui suoi contrariati.
-Sembra quasi che tu te ne stia vantando.-
Mi fece notare impassibile.
-Al contrario, non ne vado per niente
fiero,- Mi interruppi distogliendo lo sguardo da lei. Quella era la mia unica
possibilità di uscire di lì, lo sapevo bene. Eppure il mio
orgoglio mi impediva di dare la colpa delle mie azioni a qualcun altro, -Ma
l’ho fatto. Non ci sarà sempre qualcuno a cui poter addossare una
responsabilità che è solo mia.-
-E mia.- Protestò. –Dave,
sono stata io a portarti da Johnny se ben ricordi e ho fatto uno sbaglio.-
Scossi la testa, chiudendo gli occhi
pensieroso. –No Kim, tu mi hai solo aiutato come potevi.-
Sarei dovuto rimanere con i Woldrich se
lei non mi avesse aiutato. Nessuno avrebbe creduto alla mia versione dei fatti
dopo quello che era successo…come poteva la parola di un bambino valere
di più della loro?
-Dave se hai paura,- Ignorò la mia
occhiata di fuoco a quella parola, -di un’eventuale vendetta di Johnny,
non ti devi preoccupare, ci parlerò io.- Si sporse in avanti e mi
toccò lieve un braccio.
La scostai infastidito. –Kim se
pensi che io abbia paura di lui, allora non hai proprio capito niente.- Non
aveva capito che non era la paura che mi impediva di mentire, che non era
Johnny a farmi paura. Avevo avuto a che fare con pazzoidi di tutti i generi,
armati e non, Johnny era solo uno dei tanti.
-Devi dirlo Dave, ti prego. Per me,- I
suoi occhi si sciolsero, sembrava stesse trattenendo le lacrime, -Per Allison.-
Strinsi le mani a pugno sentendo il mio
cuore balzare di nuovo.
Mi divorai il labbro nervoso. -Come sta?-
Dio quanto era stato difficile porla quella domanda.
Temevo più di ogni altra cosa
quella risposta, perché avrei sofferto in ogni caso; sia che lei stesse
bene, senza di me, sia che lei stesse
male…per colpa mia.
-Non lo immagini?- Notai una lieve nota di
rimprovero nella sua voce. –Sta malissimo Dave, uno schifo. Vicky mi ha
detto di averla trovata in lacrime nella sua stanza.-
Fissai un punto indefinito del tavolo,
sentendo che ormai il cuore se ne stava andando per conto suo, sarebbe uscito
dal petto di lì a poco.
-Non dici niente?- Sembrava quasi che Kim
stesse prendendo le difese di Allison, mi parlava con un’acidità
senza precedenti.
-Cosa devo dire?!- Sbottai alzando lo
sguardo di scatto. –Che da una parte sto da schifo per la sua sofferenza
e dall’altra…- Digrignai i denti sofferente. –Sono
fottutamente felice perché non mi ha dimenticato?!-
La mia reazione le fece dilatare le
pupille sorpresa. –Allora devi farlo Dave, se vuoi uscire da qui. Metti
da parte l’orgoglio per una buona volta e sii altruista, pensa a me e
Kevin, a lei!-
-Altruista?!-
Chiesi incredulo. –Kim lei merita di meglio cazzo, cosa credi che potrei
fare io…cioè….- Mi presi di nuovo la testa fra le mani,
stavo vaneggiando.
-Ti spaventa anche il dopo vero?- Mi
chiese addolcendosi. –Ti spaventa non sapere che cosa ti aspetta una
volta fuori di qui.-
Non risposi. Avrei voluto obiettare, ma mi
resi immediatamente conto che aveva ragione lei.
Quando alzai lo sguardo incontrando i suoi
occhi, mi sentii una merda. Stava piangendo. Kim stava piangendo! Non
l’avevo mai vista piangere…
-Lei.- Disse semplicemente, passandosi una
mano sotto l’occhio infastidita, stando ben attenta a non far sbavare il
trucco. –Noi.- Sorrise distogliendo lo sguardo. Si stava commuovendo e
odiava che lo notassi. -Ecco che cosa ti aspetta fuori.-
Riflettei sulle sue parole. Loro erano la
mia famiglia, avrei trovato loro fuori ad aspettarmi…
-Devi raccontare dei Woldrich alla
polizia, Dave.-
La guardai come se avesse perso qualche
rotella. –Non mi crederebbero mai.-
-Il padre di Allison sì.-
Insistette testarda.
Inarcai un sopracciglio stranito.
-Figurati, mi odia. Il suo unico desiderio è vedermi alla ghigliottina e
mi va bene che questa non è una prigione del ‘700.-
-Ti ascolterà.- Ribadì
sicura, convincendo anche me per un attimo. –E tu potrai uscire di qui e
condurre una vita normale. Johnny non ti cercherà più, te lo
prometto.- Affermò con aria grave.
Eccola di nuovo con quella frase. Non mi
feci scappare l’occasione per chiederglielo. –Come fai a saperlo?-
Si morse il labbro. –Ci
parlerò io.-
-E perché dovrebbe darti ascolto?-
Non le avrei lasciato cambiare argomento, volevo sapere.
Attese qualche minuto prima di parlare.
–Perché lui…-
Mi protesi in avanti in attesa,
-Lui…?-
-È mio padre.- Le uscì di
getto, con un sospiro.
Sgranai gli occhi sbigottito.
–Tu…lui?Oddio, cosa?!- Johnny aveva una figlia?! Quel Johnny?!
-Esatto è mio padre.- Annuì,
muovendosi sulla sedia inquieta.
-Ma…come è possibile?-
Domandai sconcertato.
Si guardò le unghie per evitare di
incontrare i miei occhi che continuavano a scrutarla. –Un po’ mi
deludi, con tutto l’esercizio che abbiamo fatto…-
Non capii il significato di quella frase
finché non andò avanti a parlare. –Sai com’è,
quando un uomo è attratto da una donna fanno quella cosa meravigliosa
chiamata sesso e Johnny era attratto da mia madre così…-
-Lo so com’è successo!- La
interruppi brusco. –Quello che volevo sapere è…perché
non me l’hai detto?-
Piantò gli occhi sulla guardia,
fingendo disinteresse. –Perché non volevo che ti sentissi in
obbligo…verso di me.- Ammise sospirando appena, prima di tornare a
guardarmi.
-In obbligo?- Non ci stavo capendo niente.
-Già. Johnny ti ha sempre ammirato
e stimato, sei sempre stato il suo preferito e…- Si passò una mano
fra i capelli…imbarazzata…? Lei? Imbarazzata? –Ha sempre
sperato che…noi due…- Lo sguardo che mi lanciò fu molto
più che eloquente.
-Oh.- Fu l’unica risposta cretina
che riuscii a formulare il mio cervello.
Johnny voleva che io e sua figlia stessimo
insieme? Per quello era sempre stato così…gentile con me? Mi
teneva buono come…genero?
-Ho sempre vissuto con mia madre e portato
il cognome del mio patrigno per mascherare la cosa…ma sia io che mia madre
abbiamo sempre saputo chi fosse lui in realtà. Lei era contraria che io
avessi a che fare con lui, ma…è pur sempre mio padre e ha capito
ben presto che non poteva impedirmi di vederlo. Con me si è sempre
comportato bene, sento…di essere amata da lui.- Incrociò le
braccia al petto come se avesse avuto freddo. –Ti ho portato da lui
quella mattina e gli ho chiesto di aiutarti, gli ho fatto capire che tu eri
importante per me.- Si bloccò pensierosa. –Lui ti ha sempre visto
quasi come un suo erede…Degno di stare con me.- All’ultima parola,
la voce si affievolì.
Rimasi in silenzio, non sapendo
minimamente in che modo risponderle.
-Certo che anche tu, sempre nei guai vai a
metterti.- Ironizzò per spezzare la tensione. –Prima vai a
metterti con la figlia del più importante criminale e poi con la figlia
del suo peggior nemico, il capo della polizia.-
-Sono un amante del rischio.- Abbozzai un
sorriso, passandomi una mano fra i capelli.
-Per questo comunque non te l’ho
detto. Ci sarebbe stato più imbarazzo tra di noi se tu lo avessi
saputo.- Riprese, riacquistando la sua calma di sempre.
-Sei una sciocca.- Mormorai scrollando il
capo. –Anche se lo avessi saputo, non sarebbe cambiato niente tra di
noi.- Le diedi un buffetto, facendola sorridere più tranquilla.
-Mi sarei sentito un po’ a disagio
certo…ma solo perché il fatto che Johnny avesse pensato a me come
tuo fidanzato, è per me un onore grandissimo.- Forse sbagliavo a
dirglielo, ma le volevo davvero bene e ci sarei sempre stato per lei, volevo
che lo capisse. –Tu sei una ragazza meravigliosa Kim. E…anche se le
cose sono andate diversamente, io ci sarò sempre e comunque per te
perché ti voglio bene.-
La sua espressione mi bloccò.
Sembrava stesse per strozzarsi. Oddio, avevo detto qualcosa di sbagliato?
–Tutto bene?- Domandai preoccupato.
-Tu…mi…hai detto che mi vuoi
bene?!- Boccheggiò muovendo velocemente le mani per farsi aria.
Aggrottai la fronte. –Sì, che
c’è di strano?- Non capivo il perché di tutta quella
sorpresa. Lo sapeva già, no?
-Allison ti ha cambiato veramente in
meglio.- Constatò con gli occhi che le brillavano di gioia. –Non
me lo avevi mai detto.-
Veramente? Feci mente locale e…oh
cazzo, in effetti non glielo avevo mai detto davvero.
-Una volta ti ho detto che ti volevo bene
mentre giocavi alla Play Station.- Mi ricordò divertita. –E tu mi
hai risposto “Ah-ah”, limitandoti ad annuire.-
-Per forza, stavo giocando alla Play,
manco ti stavo ascoltando probabilmente.- Considerai ridacchiando.
-Ah grazie tante.- Bofonchiò
alzando gli occhi al cielo.
Il tipo che ci controllava ci fece segno
che il tempo delle visite era finito.
-Ti auguro davvero di trovare un ragazzo
che ti faccia innamorare e che ti meriti.- Dissi alzandomi. –Magari
Kevin.- Sghignazzai.
-Sparati.- Borbottò minacciosa
socchiudendo gli occhi.
-Non ho una pistola.- Feci spallucce
fintamente dispiaciuto.
–Te ne farò avere una al
più presto.- Annuì convinta, aggrottando la fronte non appena la
abbracciai.
-David Bellick che mi abbraccia? David
Bellick che mostra affetto per qualcuno?- Aggiunse senza lasciarmi il tempo di
rispondere alla sua gentile offerta precedente. –Credevo di veder
nevicare all’Inferno prima.- Rise, facendomi sbuffare infastidito.
-Hai intenzione di finirla?- Domandai
retoricamente.
-No.- Replicò allegra, prima di
aggiungere più seria. –Dave ti prego, rifletti su quello che ti ho
detto. Per noi, che ti aspettiamo
fuori.-
Annuii sciogliendo l’abbraccio. Ci
avrei pensato, per loro.
-Ci vediamo fuori.- Sorrise, salutandomi
con la mano e dirigendosi verso il tizio che la stava aspettando.
Ci
vediamo fuori. Ripensare a quelle parole mi fece bene.
Forse, ci saremo davvero visti fuori di lì.
*To be continued*
Ed eccomi qua…di nuovo xD Più
vado avanti con i capitoli e meno mi piacciono boh… forse sarà
perché ho sempre più paura di deludere le vostre
aspettative…e con questo capitolo l’ho già fatto lo so
>.< Lo trovo…confusionale…Il discorso fra Dave e Kim è
sciocco a mio parere…così come quello fra lei ed Allie…ho
rovinato tutta la mia schifezza di storia con un capitolo che peggio di
così proprio…
Basta, avete ragione, la finisco di
assillarvi xD
Dunque, per sbaglio come spoiler nello
scorso capitolo vi ho messo un pezzo del capitolo 23 invece che di
questo…sono distratta e mezza rimbambita sì…ù_ù
Parlando di questo capitolo, ci saranno di
sicuro tantissime imperfezioni; non essendo mai stata in prigione (xD) e non
avendo la minima idea di come funziona la legge in America, di sicuro
avrò sbagliato qualcosa xP
Ma, a parte questo, come avete trovato
questo capitolo? Mark ha avuto la sua lezione, so che molte di voi avrebbero
voluto che venisse conciato ancora peggio, ma ho dovuto controllarmi xD
Ah, avevo detto la prima volta che avevo
postato un pov diverso, quello di Kim mi sembra, che ogni personaggio avrebbe
avuto un solo pov per farsi conoscere. Una mia amica c’è
rimasta male per il mancato inserimento della scena in cui Mark viene
malmenato…voleva “assistere” in prima persona dal pov di
Kevin ma è già presente nella storia xD
Però, dato che tutti hanno avuto un
loro momento di gloria con un pov tranne Mark, è probabile che la scena
la inserisca lo stesso con un suo pov nel prossimo, sempre che vi interessi
leggerla (e che io sia in grado di scriverla decentemente…)^^ Mah, vedrò
=)
Dimenticavo le parti più importanti
del capitolo… Molte di voi l’avevano già intuito che Kim
fosse la figlia di Johnny ;P E a proposito della sua storia, se qualcosa non vi
convince ditelo pure che provvederò a farla spiegare da lei stessa
aggiungendo magari un altro suo pov se necessario =)
Poi…il discorso fra Allie e suo
padre? Forse è stato un po’ troppo semplice convincerlo direte voi
e avete ragione lo so…però la frase “Gli devi la mia
vita” di Allison è stata molto rilevante, già con quella
lui ha iniziato a rifletterci su. Non si fida di Dave, ma della figlia…
oltretutto lei è scappata di casa già una volta, lui ha tenuto
conto anche di quello…
Beh, per qualsiasi domanda/critica io sono
sempre qui =)
Infine:
-Ringrazio immensamente le 18 meravigliose ragazze che hanno
recensito lo scorso capitolo:
mary96twilight, Lucy_Scamorosina, Sabry87, kiki_SeM, freyja,
__piccola_stella_senza_cielo__, silvietta_in love 4ever, sbrodolina,
cussolettapink, ___Yuki___, Punk936, piccolinainnamora, lilyjuve, pirilla88, DarkSwan,
Cate1994, selena_14, Bella_kristen
E anche chi ha semplicemente letto, grazie! =D
-Un GRAZIE immenso a DarkSwan e pinklady1986 per aver votato la mia storia al concorso di efp*___* Sono
felicissima che i miei personaggi vi siano piaciuti così tanto!
-E…ok, adesso piango sul serio, GRAZIE INFINITE a
pinklady1986 per aver segnalato questa storia all’amministrazione per le
scelte*_____* GRAZIE, non avrei mai pensato che la mia storia potesse arrivare
a piacere così tanto**
Vi mando un immenso bacione,
alla prossima settimana, Bec :D
Detto questo,
vi ricordo:
-Il blog, dove ho già postato
le schede dei personaggi e l’inizio del capitolo 23 ;)
-Il FORUM che alcune mie amiche fantastiche
hanno creato per la mia storia e dove posterò l’inizio del cap 23
più qualche altro spoiler :D
Iscriversi a
forum community è semplicissimo; mi farebbe davvero piacere
chiacchierare un po’ con voi lì! Oltretutto se state scrivendo
qualcosa anche voi, potrete pubblicizzarlo^^
Dimenticavo,
per essere abilitati alle sezioni protette bisogna presentarsi nella sezione
Welcome =)
-Il primo capitolo
alternativo della storia, scritto dal pov di Dave
-La mia storia Tra l'odio e l'amore c'e la distanza di un
bacio che fa schifo, come ogni cosa scritta da me del resto
ù_ù
*Spoilerino sul prossimo
capitolo*
-Lei
sarebbe disposto ad aiutare me- Calcò sull’ultima parola
incredulo, -per…sua figlia?- Domandò credendo -lo si capiva dalla
sua espressione- di aver capito male.
-Esatto.
Ma ad una condizione.-
Lo
guardai sorpresa. Quale condizione? Di quella non ne avevamo parlato!
David
rialzò subito la guardia e i suoi occhi scrutarono mio padre con
diffidenza.
-Quale?-
Mio
padre fece un respiro profondo e lo osservò intensamente per qualche
secondo.
-Voglio
che tu mi parli di te.-
*Riposte recensioni*
mary96twilight:
Ciao!!!^^ Ti ringrazio tantissimo per il tuo complimento, sono
contentissima di essere riuscita ad emozionarti con la scena fra Allie e
Dave =) è stata molto
difficile da scrivere, quindi è una grandissima soddisfazione sapere che
ti è piaciuta, grazie! :D
Un bacione grande, spero che anche questo
cap ti sia piaciuto, Bec
Lucy_Scamorosina:
Ciao Lucia!!! :D Sono sempre felicissima di avere pareri da
nuove lettrici*_* è una grandissima soddisfazione per me sapere che i
miei personaggi ti abbiano colpito così tanto! =D
Ti ringrazio infinitamente per i
complimenti, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto^^
Un bacione grande, al prossimo cap, Bec
Sabry87:
Ciao tesoro!!! Sono contenta che a Pasqua sia andato tutto
bene! :D
Eh già, la storia di Vicky era
abbastanza triste…=( Mi fa piacere comunque che ti sia piaciuta ;D
Spero che anche questo cap non ti abbia
delusa! Grazie mille per la recensione, un bacio grandissimo, Bec
kiki_SeM:
Ciao!!! :D Mi fa piacere che la storia fra Vicky e Kevin ti sia
piaciuta, è stato difficile per me immaginarla, quindi è una
grande soddisfazione sapere che è stata apprezzata! :D
In questo capitolo qualcosina inizia a
smuoversi…spero tu abbia rivalutato il padre di Allie, come hai visto non
è così cattivo ;D
Un bacione grande, grazie mille per la
recensione, Bec
freyja:
Ciao!!! Ti ringrazio tantissimo per le tue parole e per i
complimenti sul titolo! Quando devo trovare titoli decenti di solito la mia fantasia
scarseggia ancora di più =D
Il tuo discorso sulla coerenza del
carattere di Allison mi ha resa felicissima, uno dei miei problemi principali
è proprio quello di riuscire a mantenere il carattere di partenza del
personaggio!
Beh sì hai proprio ragione, una
reazione fredda da parte sua credo avrebbe deluso di più :P
Eh già, Dave mette da parte la sua
di felicità per il bene di Allison, solo che lei non ci casca come
quella pera cotta di Bella ù_ù
La frase sul “taglio netto”
era proprio un omaggio a Edward che io adoro! Tranne in Eclipse in cui l’avrei
volentieri preso a calci; avrei voluto vederlo più geloso e combattivo
per la storia di Jacob, ma va beh, a Ed si perdona tutto xD
Sono davvero contenta che ti sia piaciuta
anche la storia di Vic! Volevo che fosse demenziale (come Vic e Kev), ma anche
triste…
Ti assicuro che la tua recensione non
è affatto uno sproloquio, semmai i miei ringraziamenti lo sono! :D
Un bacione grande, grazie mille davvero
per la recensione, Bec
__piccola_stella_senza_cielo__:
Ciao cara!!! Sono davvero felicissima di non averti delusa con
lo scorso capitolo! Ho sempre paura di rovinare tutta la storia con un capitolo
scritto male >.<
Vic ha avuto una storia davvero triste con
Kevin sì…vedrai come andranno poi le cose fra loro più
avanti^^
Come vedi in questo capitolo il padre di
Allison già si sta lasciando convincere dalla figlia, ma la vera svolta
ci sarà nel prossimo capitolo ;D
Spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto, grazie mille per la recensione, Bec
silvietta_in
love 4ever: Ciao tesoro!!! Sono contentissima che lo
scorso capitolo ti sia piaciuto così tanto da farti emozionare*_*
Eh già, lui ha provato ad
allontanarla, ma non ha funzionato, Allie è sveglia ;)
In questo capitolo le cose già un
po’ iniziano a smuoversi =) Spero che ti sia piaciuto!
Grazie mille per la recensione, un bacione
grandissimo, Bec
sbrodolina:
Ciao Manu!!! Oddio…ok, adesso mi commuovo
sì…addirittura mi definisci la più brava del sito???*_* Ti
ringrazio tantissimo per questo immenso complimento che accetto entusiasta, ma
che comunque sento proprio di non meritarmi =) Ci sono migliaia di ragazze
centomila volte più brave di me…>.<
Di Nicholas Sparks ho un libro qua in
libreria pronto per essere letto, ho sentito dire da tantissime ragazze che
è bravissimo, quindi di nuovo per me è un onore grandissimo che
tu mi abbia paragonato a lui*_*
Ci sarà un seguito per Kidnapped
sì, ma comunque qualcosa di diverso rispetto a questa storia ci
sarà...i protagonisti saranno sempre gli stessi però tranquilla
;)
Sono davvero felicissima che la reazione
di Allie ti abbia fatto emozionare così tanto**
La storia di Vic l’ho inventata
più avanti rispetto alla prima volta che viene nominata e ad essere
sincera anche io immaginavo che prima avesse conosciuto Kevin…poi
però ho cambiato idea e ho modificato :P
Le emozioni di Dave sono state
difficilissimi da descrivere per me e non immagini quanto sia stata contenta di
leggere le tue parole, grazie^^
Spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto…=D Grazie infinite per la recensione carissima, un bacione
grande, Bec
cussolettapink:
Ciao!!! Sono contentissima di averti fatto emozionare con lo
scorso capitolo! Il pezzo alla centrale è stato difficile da scrivere,
quindi mi fa piacere che tu l’abbia apprezzato!
In questo capitolo qualcosa inizia a
smuoversi…spero davvero che ti sia piaciuto! :D
Un bacione grande, grazie mille per la
recensione, Bec
___Yuki___:
Ciao carissima!!! :D Come al solito le tue recensioni sono come
la manna dal cielo*-* Mi ha fatto piacerissimo leggere la tua osservazione su
Dave e sulla reazione di Allison. In effetti l’ho fatta reagire in modo
diverso proprio perché volevo si intuisse la sua forza d’animo,
nonostante il rifiuto di Dave…e anche perché –ok lo ammetto
xD- ho odiato Bella per il suo cascarci da pera cotta quando Edward la respinge
in NM! Cioè, forse solo per me non so, ma era palese che lui lo stesse
dicendo apposta!
Hai proprio ragione su Dave, alla fine
è solo un bambino cresciuto troppo in fretta e rimane comunque un
ragazzo di soli diciassette anni la cui vita (wow, oggi mi sento poetica xD)
è stata rovinata…per lui è stato un duro colpo, un altro duro colpo. E alla fine sta ancora
facendo l’errore di tenersi tutto dentro; rabbia, dolore, angoscia…
Beh la situazione ho cercato di
gestirla…ma non credo di aver fatto un buon lavoro! xD Ci sono di sicuro molti
errori, soprattutto dal punto di vista legale visto che non so molto bene come
funzioni la legge in America… Spero sia in questo capitolo che nei
prossimi di non aver scritto ca…volate xP
E per quanto riguarda Kim…mi sembra
di ricordare che tu ci avessi proprio azzeccato…. Solo che non potevo
confermare ;D
Per quanto riguarda Vic e Kevin…mah,
mai dire mai…deve ancora arrivare il pov di Angela, vedrai poi come
andranno le cose in questo triangoletto ;)
La storia della maglietta ce l’ho in
mente dalla prima volta che ho nominato Vic** Demenziale al punto giusto per
due soggetti come Kevin e Vicky xD
Non sono assolutamente d’accordo con
il tuo ultimo commento sullo charme delle tue recensioni cara, che rimangono
impeccabilmente perfette ;D
Un bacione grandissimo, grazie mille per
tutti i tuoi meravigliosi complimenti, Bec =D
Punk936:
Ciao Gio!!! Non so se sentirmi in colpa o essere felice per
averti fatto piangere xD Beh mi spiace di averti rattristata, ma mi fa piacere
che tu sia riuscita ad immedesimarti così tanto! :D
Sono contentissima che la reazione di
Allison ti sia piaciuta*_* Ti dirò…forse anche io avrei reagito da
depressa-scansafatiche…anzi, togliamo il forse…Ma che non si dica
in giro!!! xD
Dave è stato molto coraggioso a
parlarle così sì, ma anche piuttosto stupido; stava praticamente
voltando le spalle all’unica cosa che gli desse un motivo per
sopravvivere lì dentro…u.u
Mi fa piacere che la storia di Vic ti sia
piaciuta! In effetti gli indizi che avevo lasciato negli altri capitoli lasciavano
ad intendere che tra lei e Dave si fosse trattato solo di una notte e
via…invece i due si son divertiti di più xD
La storia della maglietta è stata
piuttosto demenziale, così come i due soggetti che la volevano
però! :D Alla fine sarebbe comunque finita a Dave quella maglietta,
quindi hanno fatto un sacco di storie per niente, poveretti xD
Ti ringrazio tantissimo per i complimenti
cara, spero che questo capitolo ti sia piaciuto!
Un bacione grande, Bec
piccolinainnamora:
Ciao tesoro!!! Sono davvero felicissima che tu ti sia
emozionata così tanto lo scorso capitolo*_* Significa che per una volta
sono riuscita a descrivere bene i sentimenti dei personaggi!**
Allison non si arrende facilmente come hai
visto da questo cap ;) Ci vuole ben altro per farle gettare la spugna, non
farà lo stesso errore di Vic...
Il padre di Allison un po’ si
è riscattato in questo capitolo, che ne pensi? Merita ancora di essere
odiato? :P
Il massacro di Mark c’è stato
sì e Kevin non ci è andato tanto leggero visto che il
“poveretto” non riusciva nemmeno a reggersi in piedi ;D
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto,
un bacione grandissimo, grazie mille per la recensione! Bec
lilyjuve:
Ciao Lily!!! Oddio…se mi dici così vado in panico
per la contentezza (non è normale lo so xD)*_* Il fatto che questa
storia ti stia prendendo così tanto per me è una gioia
grandissima, non so cosa dire se non uno dei miei soliti banali GRAZIE*_*
Quando si tratta di ringraziare divento monotona >.<
Ti ringrazio infinitamente per le tue
parole sull’incontro fra Allie e Dave** Hai proprio ragione, anche io
avrei reagito diversamente in un momento del genere, ci sarei rimasta molto
male…
Mi fa piacere che ti sia piaciuta la
storia di Vic! È stato difficile trovarne una abbastanza demenziale in
linea con la comicità di Vicky e Kevin xD
Fra non molto arriverà anche la
versione di Angela e sono curiosa di sapere cosa ne penserai :D
Oddio mi dispiace davvero tantissimo per
quel vostro amico…ç___ç ci son rimasta malissimo come ho
letto, posso solo immaginare il dolore dei suoi cari…se non altro,
l’unica cosa che tira un po’ su in queste situazioni, è il
pensare che ha smesso di soffrire per la sua malattia…=’(
Mi dispiace tanto di averti rattristata
con il dialogo fra Lily e Dave…=(
Ti ringrazio davvero per tutti i tuoi
complimenti cara, un bacione grandissimo, Bec
pirilla88:
Ciao Vale!!! Non ti devi assolutamente preoccupare se non sei
riuscita a recensire lo scorso capitolo, so benissimo che ci sono tantissime
altre cose da fare :D
Sono contenta di averti fatto emozionare
con l’incontro fra Allie e Dave…come hai visto già da questo
cap, le cose inizieranno a sistemarsi =)
Mi fa piacere anche che la storia di Vic
sia stata apprezzata! :D Presto avrai anche la versione di Angie ;D
Ti ringrazio davvero tantissimo per i tuoi
complimenti, un bacione grande, Bec
DarkSwan:
Ciao!!! Innanzitutto ti ringrazio tantissimo per aver votato la
mia storia, sei stata davvero carinissima, GRAZIE!!! :D
Sono davvero contentissima che la mia
storia ti stia piacendo!
Lily si sta dando da fare per liberare
Dave e già qualcosina è riuscita ad ottenere ;D
Mi fa piacere che lo scorso capitolo ti
sia piaciuto così tanto da farti emozionare! =)
Grazie mille per la recensione e per i
complimenti, un bacione grande, Bec
Cate1994:
Ciao!!! Sono davvero felicissima che tu sia riuscita ad
immedesimarti così tanto nei miei personaggi!!!*_*
Tu ringrazi me per la storia, ma sono io a
dover ringraziare te per le tue parole ;D
Spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto, un bacione grande, Bec
selena_14:
Ciao!!! Eh sì, Dave ed Allie hanno fatto tantissima
tenerezza anche a me**
Il padre di Allie un po’ si è
riscattato in questo capitolo dai :D Che ne pensi?
Non ti preoccupare per la recensione,
è carinissima anche se mini! :D
Un bacione grande, grazie mille per aver
recensito, Bec
Bella_kristen:
Ciao carissima!!! :D Ti ringrazio per le tue parole, sei sempre
gentilissima a farmi tutti questi complimenti**
Il capitolo mi deludeva perché mi
sembrava vuoto…e scritto male >.< ma sono io che sono mooolto
noiosa a volte, lo so ;P
Sono davvero contentissima che
l’incontro fra Allie e Dave ti abbia emozionato** Se devo essere sincera
nemmeno io penso che avrei reagito così bene, ci sarei rimasta male e avrei
sofferto molto dopo il rifiuto di Dave…>.< Fortunatamente come hai
detto tu lei è tenace e non si è persa d’animo nemmeno in
questo capitolo ;D
Mi fa piacerissimo che la storia fra Vic e
Kev ti abbia fatto divertire! In effetti era un po’ comica, adatta ai due
soggetti xD
Il pov di Angie arriverà presto e
sono davvero curiosa di sapere che cosa ne penserai =D
Dave sta soffrendo molto
sì…soprattutto perché è combattuto fra la voglia di
respingerla per il bene di lei e la voglia di andare avanti a stare con lei,
nonostante la situazione…
Mark ha avuto la sua lezione, non riusciva
neanche a reggersi in piedi dopo l’”incontro” con Kevin e gli
altri xD
Sì ho in programma di scrivere un
seguito, ma non so cosa ne verrà fuori :P
Ti ringrazio tantissimo per la recensione,
un bacione grandissimo, Bec
Spazio pubblicità:
- Love Penalty di Trappy
- ♥ Our Secret Kiss ♥ di silvietta_in
love 4ever
- L’unica
fra tante di Emmetti
- Fiori
d’arancio di Panna_
Ringrazio infine le 147
meravigliose persone che hanno inserito la storia fra le preferite (non
commento neanche più, sono troppo contenta, grazie^^), le magnifiche 130 persone che l’hanno inserita tra le seguite
(vi adoro, grazie^^), le mitiche 10 persone che
l’hanno inserita fra quelle da ricordare e le 40
ragazze fantastiche che mi hanno fatto l’onore di aggiungermi ai loro
autori preferiti, grazie*_*