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Autore: Mars PR_Black Rose    21/04/2010    3 recensioni
La mia prima fan-fic tutta per voi!!! XD Spero non deluda troppo il popolo di EFP e piaccia un pò a tutti. La storia è ZoNami dato che sono una Zonamista convinta!!! Baci Baciotti ^^
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami | Coppie: Nami/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Piangeva. Piangeva come mai nella sua vita...

La causa del suo dolore era un foglio di carta gialla con su scritto “Certificato di morte” e il nome della persona più importante della sua vita, la sua mocciosa, la sua Nami.

Era ormai passata una settimana dal giorno che aveva cambiato per sempre la vita di Zoro, ma lui ancora non se ne faceva una ragione. L’aveva lasciato così, da un giorno all’altro, senza che nessun dottore, nemmeno Chopper, gli avesse dato un motivo per la sua morte. L’unica cosa che Zoro sapeva di certo era il fatto che Nami non sarebbe mai tornata e il dolore era talmente tanto, che avrebbe fatto qualsiasi cosa per raggiungerla…

“Non dire così!” Una voce lo riscosse dai suoi pensieri.

“Nami?! Nami, sei tu?” Non poteva essere lei, la sua mente non poteva giocargli anche quel brutto scherzo…

“Si, buzzurro! Chi poteva essere?” Era sempre la solita Nami ed era semplicemente bellissima, come sempre.

“Ma sei veramente qui oppure, sei una mia visione?” Zoro non sapeva se essere felice nel rivedere sua moglie o se essere triste sapendo che, quella davanti a lui, non poteva essere sua moglie.

“No, tesoro… Ormai non faccio più parte del mondo dei vivi. Sei proprio un cavernicolo senza speranza!” Nami aveva risposto come sempre a tono ma con un sorriso sincero rivolto a Zoro.

“Nami… Senza di te io non sono più niente, non posso andare avanti così. E poi, lo sai che non ho senso dell’orientamento e, senza di te, rischierei di perdermi in continuazione!” Zoro cercava di rispondere alla sua mocciosa con lo stesso buonumore ma, la verità, era che sentiva una stretta al cuore guardando quel sorriso tanto amato.

“Zoro, non puoi e non devi dire così. Tu sei diventato lo spadaccino più forte del mondo battendo Mihawk e mantenendo la tua promessa fatta a Kuina. Sei sempre stato il più coraggioso di tutti, anche di Rufy, e sei sempre stato tanto forte da proteggere anche me nei momenti di pericolo!” Nami era apparsa a Zoro per cercare di tirarlo su, anche se era un’impresa quasi impossibile data la drammaticità della situazione, e per fargli una richiesta…

“Reagisci Zoro! Se non lo fai per te, fallo almeno per lui…”

“Per lui…” Ripeté Zoro quasi risvegliandosi da un sogno.

“Si Zoro, fallo per nostro figlio…” Nami aveva un tono dolce ma, un’ombra di malinconia, era apparsa sul suo volto.

“Hai ragione mocciosa… Su queste cose hai sempre avuto ragione!” Zoro aveva capito la richiesta di sua moglie e, come ogni sua richiesta, per lui era un ordine.

“Bravo, così ti voglio! Ora però, devo andare… Ma ricordati Zoro, io ci sarò sempre per voi e ricorda a Zeno che gli vorrò sempre un mondo di bene!” Possibile che un angelo riuscisse a piangere? A quanto pare di si perché, la nostra Nami, stava versando delle lacrime silenziose.

“Nami, Zeno sa che gli vorrai sempre bene ma, per favore, non piangere!” Ora era Zoro che cercava di consolare sua moglie, senza poterla toccare però.

“Hai ragione tu amore mio… Ora però fammi andare davvero!” Nami doveva tornare nel mondo degli spiriti, o meglio, il mondo degli angeli.

“Nami?” Zoro però voleva dirle un’ultima cosa.

“Dimmi…” E Nami, sapeva già cosa…

“Ti amo mocciosa!” Una lacrima solitaria scese sul volto di Zoro… Quanto voleva baciare quelle labbra morbide che sapevano di mandarino.

“Ti amo anch’io, buzzurro!” Rispose Nami mettendo tutto il suo amore per lo spadaccino in quelle parole e, voltandosi con un movimento veloce, sparendo nel nulla.

Zoro stava ancora guardando il punto dove un attimo prima c’era sua moglie quando, la porta della stanza, veniva aperta con un certo timore…

“Papà?” La voce di un bambino aveva richiamato l’attenzione di Zoro.

“Dimmi piccoletto…”

“Posso entrare?”

“Si, certo!”

Il bambino che aveva aperto la porta, era uguale in tutto e per tutto a Zoro tranne che per i capelli di colore arancione, proprio come quelli della sua mamma.

“Papà, posso farti una domanda?” Chiese titubante.

“Certo Zeno, dimmi!”

“Ti manca la mamma?”

“Si tesoro, certo che mi manca!”

“Allora, se manca anche a me non sono un debole?”

“Perché dovresti essere un debole?”

“Perché mi manca una persona che non c’è più...” Ma quanto poteva essere dolce suo figlio?

“Tesoro, se ti manca una persona che non c’è più è normale… Ancora di più se quella persona era, è tua madre!” Zoro cercò di rispondere al piccolo Zeno senza ferirlo troppo.

“Va bene papà… Ti voglio bene!”
“Anch’io e la mamma te ne vogliamo…”

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Era una nottata come tutte le altre e, su una nave pirata, si dormiva tranquillamente…

 

“Cazzo…” Un uomo si svegliò sudato dopo un brutto sogno…

“Tesoro, che c’è?” E, sua moglie, chiese cosa stava succedendo.

“Niente streghetta… Ho fatto solo un brutto sogno!” Rispose lui vago, e anche spaventato.

“Sicuro? No perché, per spaventare il grande Rolonoa non ci vuole un semplice incubo…” Disse la ragazza con un sorriso biricchino…

“Lascia perdere Nami… Ma sai una cosa?” Zoro guardò sua moglie con uno sguardo pieno di tenerezza.

“Dimmi buzzurro.” Ecco, sempre la solita Nami…

“So che nome dare a nostro figlio…” Disse Zoro accarezzando il pancione della rossa.

“Ah sì, e posso sapere quale sarebbe?” Chiese curiosa lei.

“Zeno…” Rispose lui rimettendosi sdraiato…

“Zeno? Bel nome… E come ti sarebbe venuta l’ispirazione?” Ecco una domanda alla Nami.

“Lascia perdere… A Nami, ti devo dire una cosa…” A Zoro non andava di parlare dell’incubo che aveva appena vissuto.

“Dimmi amore…” E Nami sapeva che il verde non avrebbe detto mai il perché della sua decisione…

“Ti amo più della mia vita!” Ecco una delle poche frasi smielate di Roronoa Zoro.

“Anch’io Zoro… Anch’io!” Disse Nami ritornando a dormire come suo marito…

                                                                                       

                                                                     

Angolino dell'autrice: questa fan fic è nata dopo la "presa visione" di un'immagine dove Nami era davanti a Zoro (seduto sul letto e in lacrime con un foglio in mano) con le ali da angelo. Il mio cervello, guidato come sostengo da ormai 17 anni e mezzo da una "forza oscura", ha comandato di scrivere questa storia subito dopo. Naturalmente, non me la sono sentita di terminare la storia in modo ASSOLUTAMENTE drammatico quindi, anche se il finale fa un pò schifo (come tutta la storia tra l'altro), non lo cambierò mai!!!

Ringrazio tutti in anticipo per aver letto e commentato (dico anche che accetto qualsiasi tipo di commento e/o tirata di pomodori dato che questa è stata la mia prima storia!!! XD).   

Per ora è tutto e quindi:

                                              Baci Baciotti a tutti da Marsina Piccola Rolonoa ^^

P.s: il nome per il bambino mi è venuto dopo aver letto per la duecentesima volta "La coscienza di Zeno"!

 

Ringraziamenti: un grazie a tutti quelli che hanno commentato o letto soltanto!!! ^^

giady92: wow, il mio primo commento da scrittrice!!! naturalmente una come me non poteva che essere Zonamista al 110% ^^! cmq, tornando alla fic, come ho detto prima non avrei saputo scrivere un finale triste! grazie mille per la recensione!!!

rogi e nole: oh, che onore ricevere una recensione da una veterana come te! sicuramente la mia "forza oscura" agirà ankora (nn so quando però!!! ^^) XD! grazie mille cara!

giusy91: addirittura 3 recensioni, che bello ^^! sono contenta che ti sia piaciuta la mia storia ma, purtroppo (o per fortuna), nn so quando riuscirò a postarne un'altra, dato che sono un pò lentina a scirvere! cmq, grazie anke a te per la recensione!!! ;)

   
 
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