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Autore: CarolPenny    22/04/2010    1 recensioni
Parlare con Jake, essere in sua compagnia erano dei piccoli momenti speciali a cui per nulla al mondo avrebbe rinunciato.
SCRITTA A QUATTRO MANI.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'żLove hurts'
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=STAY WITH ME=



Ancora una volta Jake era circondato da folle scalpitanti e urlanti il suo nome, ed da una miriade di flash al secondo, provenienti da ogni direzione, ovunque si girasse. Con lui c'erano Maggie e Peter, per fortuna, ma anche se si fosse ritrovato da solo, su quel tappeto rosso, se la sarebbe saputa cavare. Gli provocava una soddisfazione immensa sapere che tutte quelle persone, o almeno quasi tutte, erano lì per lui. E poi era a "casa", a Los Angeles. Il problema però, che lo perseguitava da un pò ormai, stava nel fatto che anche in compagnia di sua sorella, di Peter, di qualche amico o collega, si sentiva solo lo stesso. Ogni tanto si rimproverava tra se e se di essere fin troppo paranoico e nostalgico. Ma era così ogni qual volta ricordava che Heath non era con lui. Da Toronto erano passati circa due mesi, in cui non si erano visti, neanche quando era nata Matilda.
Quello era solo l'inizio, non osò immaginare cosa sarebbe successo in seguito se l'attesa sarebbe stata ancora più lunga.
Ritornò con i piedi per terra, sorridendo ad una nuova marea di fotografi e poi a sua sorella.
Dunque Heath non verrà giusto? gli chiese proprio lei,
Jake scosse la testa cercando di non far trasparire il suo dispiacere
Sai...Michelle è ancora in covalescenza post parto, quindi Heath ha preferito rimanere a prendersi cura di lei
Ha fatto bene! Che ragazzo d'oro!
Maggie sospirò e Peter la guardò offeso.
Jake fece una mezza risata mentre la ragazza diede una carezza al compagno.
Non hai ancora visto la bambina? chiese quest'ultimo cercando di divincolarsi scherzosamente dalla ragazza.
No...ma sto cercando di organizzarmi per andarli a trovare.
Eh certo! Sei anche il suo padrino, è un tuo dovere!

Jake fece loro una linguaccia Stasera dovrei sentirmi con Heath concluse, prima di alzare una mano per salutare Ang che in lontananza lo aveva chiamato.
Era la verità counnque: Ledger lo aveva chiamato due giorni prima, chiedendogli di fargli avere sue notizie non appena fosse tornato a casa dopo la premiere, qualunque fosse stato l'orario.
Ovviamente... aveva detto prima di salutarlo Della premiere non me ne frega niente!


*


Era mezza notte passata e Matilda non ne voleva proprio sapere di addormentarsi. Michelle a letto ed Heath aveva deciso di occuparsi lui della bambina.
Avanti piccola...cosa c'è?? disse per l'ennesima volta, mentre lei continuava a piangere.
Michelle alla fine lo raggiunse dopo pochi minuti e se la fece dare in braccio. Incredibilmente, Matilda sembrò calmarsi.
Ma come?... si lamentò lui.
La ragazza sorrise la mamma è sempre la mamma!
Heath scosse prima la testa, poi le diede un bacio sulla guancia. Era in momenti come quelli che Michelle diventava dolcemente irresistibile facendolo sentire totalmente legato a lei e alla bambina.
Ma quando pensava a cose di quel genere gli ritornava subito in mente Jake che in fatto di dolcezza a volte avrebbe battuto chiunque!
Lo sguardo che gli rivolse nel momento in cui si salutarono a Toronto era un'immagine fissa, la prima cosa che pensava al mattimo appena sveglio e alla sera prima di abbandonarsi al sonno.
Vieni a letto? Michelle aveva appena messo Matilda nella culla e lo stava aspettando davanti la porta della camera da letto, sbadigliando.
Aspetto la chiamata di Jake...è alla premiere di Brokeback a Los Angeles
E' vero...me ne ero dimenticata...
Heath sorrise e guardò l'orologio che indicava l'una meno venti.
Però non fare troppo tardi...se non ti chiama per l'una lascia stare...Vi potete anche sentire domani con più calma...Heath annuì Va bene, non ti preoccupare.Le andò vicino e le diede il bacio della buona notte, dopodichè si diresse in cucina dove prese il pacchetto di sigarette dal tavolo.
Alle due e un quarto, dopo la quinta sigaretta, decise di andare a dormire, anche perchè era stato gran parte della giornata ad accuparsi di Matilda e si era stancato parecchio.
Ritornò in cucina per posare sigarette e accendino e dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua sentì la vibrazione del cellulare sul legno del tavolino.
Si affrettò a prendere una giacca e uscì fuori al balconcino per rispondere.
Era ora... disse con stanchezza.
Perdonami, ma prima non ho potuto...tra l'altro pensavo che ormai a quest'ora l'avessi spento...sono le due passate lì, no?Si Heath sospirò. E da te... ci pensò un secondo Le undici e un quarto no?
Esatto!
E sei già tornato a casa?

No, sono all'after party, me ne sono uscito un attimo fuori al terrazzo giusto per prendere un pò d'aria e ho pensato di chiamarti altrimenti si sarebbe fatto davvero tardi.
Ancora per poco e avresti trovato davvero il cellulare spento, stavo per andare a dormire...
In effetti, ti sento molto stanco...
Matilda è già molto agitata...a casua di mal di pancia e non so cos'altro...
Jake non rispose
E Michelle sembra avere una bacchetta magica, quando è con lei si calma sempre!L'altro rise La mamma è...
La mamma lo so!
rispose Heath infastidito.
Jake rise ancora Comunque e poi si fece serio Non voglio trattenerti, va a dormire ci sentiamo domani...
No dai Jake...ho aspettato la chiamata per due ore...e mi lasci così?
Va bene...cosa vuoi sapere?
Come è andata la premiere?
Ma non avevi detto che non te ne fregava niente?

Heath fece una mezza risata Ora mi interessa...
Jake sbuffò divertito Molto bene...Ang felicissimo come sempre e ancora una volta si è fatto tutto rosso, come a Venezia e a Toronto!
Risero entrambi. E' un grande
Si assolutamente...

Silenzio per qualche secondo.
Mi manchi... Jake non riuscì a trattenersi.
Heath sentì subito il suo viso infiammarsi.
Anche tu riuscì a sussurrare.
Desidero tanto vederti...pensavo di venirvi a trovare...
Certo! Quando???
Mmm...pensavo, il prossimo fine settimana?

Heath ricordò con felicità che non era occupato.
Va benissimo!...
Poi ti do la conferma in questi giorni
Ok...ma ovviamente ti ospitiamo noi eh?

Jake rimase perplesso Ehm...non lo so Heath, in realtà Maggie mi ha messo a disposizione casa sua visto che lei e Peter sono fuori per due settimane...
Ma no Jake! Non ci sono problemi...Michelle non dirà certo di no!
Heath il tono del moro divenne grave Non posso...ti ringrazio, ma non posso...
Quale'è il problema?
Come?...è Michelle...
Ma lei non sa nulla
Appunto

Heath si fermò a pensare.
Hai ragione...scusa Jake.
Non devi chiedermi scusa...però non credo mi sentirei a mio agio in una situazione del genere...posso fingere, ma preferisco non farlo. So che Michelle mi ospiterebbe volentieri, e prevedo che mi inviterà sicuramente a consumare i pasti da voi, ma...se sapesse che mi scopo il suo compagno...
e fece una risata che servì ad alleggerire il momento. Anche Heath rise e Jake continuò
Vedi il lato positivo della cosa...in casa tua, c'è Michelle, la bambina...quindi nulla, neanche un misero bacio...nella casa vuota di Mag...saremo solo noi...
Heath si grattò la testa
In effetti...scemo come sono non ci avevo neanche pensato.
Jake scosse la testa ma ovviamente Heath non potè vederlo.
Si, sei proprio scemo...
Altre risate e poi il biondo sentì una voce femminile rivolgersi a Jake che rispose che era a telefono con lui.
E' Maggie...te la passo
Prima di poter dire altro, la voce della sorella di Jake, allegra, gli chiese come stava.
La loro convesazione durò neanche un minuto poichè anche la ragazza aveva notato la sua voce un pò stanca. Fratelli di nome e di fatto.
Vai ora...ci sentiamo in questi giorni... riprese Jake
Va bene...buon proseguimento di serata.
E a te buona notte...
Ciao Jack Fuckin' Twist!
Ciao Heath!

E fu il moro a staccare per primo, senza poter aggiungere ciò che voleva aggiungere, perchè sua sorella era ancora lì con lui.
Heath spense il cellulare e si stropicciò gli occhi. Tornando in camera da letto notò che Michelle aveva lasciato la lampada sul comodino accesa, ma dormiva profondamente, cosa che stranamente anche lui fece appena messa la testa sul cuscino.

Jake atterrò a New York il venerdì successivo, nella tarda serata. Prese un taxi, che lo accompagnò fin sotto l'appartamento della sorella, che era partita il giorno precedente. La casainfatti, era ben in ordine, ed odorava solo un pò di chiuso.
Il moro non disfò neanche la piccola valigia che aveva portato con se e decise di andare subito a letto.
Appena messo piede fuori dall'aereo, gli era salita una strana euforia per tutto il corpo, nonostante sapesse che per vedere Heath avrebbe dovuto aspettare ancora parecchie ore...

Il giorno seguente, si svegliò ancora più euforico e nervoso, quella stessa sensazione che in passato aveva provato con l'avvenire di eventi particolari, come il proprio compleanno, l'uscita di un nuovo film, o ancora precedenti, le vigilie di recite scolastiche o esami...
Quell'emozione però, era centomila volte più bella, e a volte gli era stato difficile nascondere la propria felicità, sopratutto ai parenti.
Non avrebbe voluto farlo, gli stava costando molto mentire alla propria famiglia, anche se Maggie qualcosa sempre sospettava e ancora stranamente non chiedeva.
Lui lo faceva per Heath. C'era una famiglia e una bambina di mezzo. Quante volte aveva pensato di mandare tutto all'aria e di lasciarlo, almeno il senso di colpa sarebbe in qualche modo diminuito... Il guaio è che in quel modo, al suo posto sarebbe comparso un rimorso molto, troppo difficile da mandare via.
Per la prima volta poi, Jake ebbe la sensazione che neanche sua sorella sarebbe stata dalla sua parte...
Amava Heath, e sarebbe dovuto bastare. Poteva sentirsi in colpa a causa del suo essere amante di una persona, il suo mogliore amico, con una figlia appena nata, e con una compagna sempre sua amica. Amava Heath, e almeno di questo non si sarebbe mai sentito in colpa o pentito.
Si fece una doccia veloce, si rasò e uscì dall'appartamento pochi secondi prima della chiamata di Heath che gli disse di essere quasi arrivato lì.
La sua bella jeep comparve nel vialetto dieci minuti dopo e Jake non ebbe alcun dubbio che si trattasse di lui anche se per un attimo si tolse gli occhiali da sole per guardarla bene.
Meccanicamente un sorriso ebete gli comparve sulla faccia e le sue gambe lo portarono quasi in mezzo alla strada.
Vuoi farti investire per caso? fu il commento divertito del biondo, appena fermata la macchina e aperto lo sportello per farlo entrare.
Jake rise Ciao eh! rispose ed entrò quasi sbattendo la porta.
Ehi Jack Nasty calma...
Ma il moro si era già sbilanciato verso di lui e lo aveva abbracciato.
Non ero più nella pelle sussurrò.
Non lo avevo capito anche Heath lo strinse tra le risate.
Ma si staccarono subito dopo, avendo notato qualcuno che li osservava dall'altra parte della strada.
Sarà meglio andare fece Ledger sospirando.
Jake annuì sorridendo, ma senza distogliere un attimo lo sguardo da lui, cosa che fece per tutto il viaggio. Non era mai stato nel loro appartamento e non aveva neanche idea di dove si trovasse. Da quello di Maggie a lì comunque ci impiegarono quasi quindici minuti.
Carino il palazzo...ed è anche in un quartiere circondato dal verde...e...neanche molto lontano dal mare...lo immaginavo disse al biondo che in risposta gli fece una linguaccia e lo invitò ad entrare.
Abitiamo all'ultimo piano, ma ci sono buone possibilità di strasferirsi al primo...a Michelle non piace molto stare troppo in alto. Jake non rispose, mentre Heath schiacciò il pulsante per chiamare l'ascensore.
Ah! esclamò improvvisamente il moro facendo sobbalzare l'altro Ho un regalino per la bambina e tirò fuori un pacchetto dalla tracolla Da parte mia, di Maggie e di Peter finì sorridendo.
Heath lo prese e per un attimo sembrò perplesso.
Jake...non dovevate...davvero e lo abbracciò. Grazie.
L'ascensore arrivò.
Heath ricordò subito un episodio di Toronto e una volta chiuse le porte non riuscì a non dirlo a Jake.
Ci sei rimasto male, l'ultima volta che siamo stati in ascensore, che non ho voluto...insomma...
Ma di che stai parlando?
Di Toronto!
Jake lo gurdò alzando le sopracciglia e poi scoppiò a ridere
No scosse la testa
Questa volta fu Heath ad alzare le sopracciglia, scettico.
Ok...ok...un pochino... si arrese il moro.
Però... continuò surrurrando e avvicinando la bocca all'orecchio del biondo Puoi sempre rimediare...
Dio solo avrebbe potuto sapere cosa gli avrebbe fatto Heath dopo quella frase. Se solo non fosse stato per un piccolo e fastidiosissimo incoveniente.
Ci sono le telecamere sussurrò in risposta.
Il sorriso malizioso di Jake scomparve, e al suo posto comparì uno sbuffò.
Heath però sorrise, e l'ascensore si fermò.
Jake fu poi preso da un inaspettato nervosismo appena arrivati davanti la porta, dove sospirò. Senza preavviso, Heath gli prese una mano e se la portò alla bocca, baciandola.
Il moro aprezzò il gesto. Heath forse non era bravo a parole, ma a gesti a volte sorprendeva davvero.
Appena aperta la porta, si sentì il pianto di Matilda, che li raggiunse subito in braccio alla madre.
Mati...guarda chi è torntato...papà...e c'è anche lo zio Jake...
Michelle si dondolò qua e la mentre li raggiungeva.
Piccola... fece Heath dando un bacio alla figlia ed una carezza alla ragazza.
Jake si scolse completamente alla vista della bimba che pur avendo su per giù solo un mese, già somigliava molto al papà.
E' bellissima... disse con sincerità e Michelle gli sorrise per poi passare Matilda ad Heath in modo da poter salutare l'amico.

Come previsto, Jake fu invitato a restare con loro non solo per il pranzo, ma anche per la cena, che in realtà fecero in un ristorante, ed infine per il pranzo della domenica. E ciò significò neanche un momento da poter passare da solo con Heath.
Tra l'altro, il moro si sentì più di una volta a disagio, sia nei momenti di "tenerezza" tra i due neo-genitori, sia nei momenti in cui si parlava della sua vita privata e sentimentale visto che dovette nella maggioranza dei casi inventarsi una balla. E fu una balla a permettere ai due ragazzi di poter avere un pò di tempo per loro...
Hai l'aereo tra due ore allora? gli chiese Heath dopo essere entrato per primo nell'appartamento di Maggie.
Si... confermò Jake Tra due ore di domani... e scoppiò a ridere.
Il biondo si fermò a guardarlo per un attimo sorpreso, poi scoppiando a ridere anche lui.
Jack fuckin' Twist esclamò prima di prenderlo per le spalle, spingerlo contro il primo muro che si trovò di fianco, e poterlo baciare. Durò a lungo quel bacio, tanto che ad un certo punto dovettero staccarsi a forza per mancanza di ossigeno.
Vieni Jake lo prese per mano trascinandoselo in camera da letto, dove si stese sul letto e lo fece a sua volta stendere ma su di lui.
Mi mancava tutto questo... sussurrò Heath sollevando la felpa dell'altro e buttandola a terra.
Cosa?
Il biondo si tolse anche la sua e comiciò poi a sbottonare la camicia del moro
Il tuo sorriso...i tuoi occhi azzurri...il tuo profumo...il tuo corpo...
Jake rimase assolutamente e felicemente spiazzato e rispose con un bacio.
Anche a me mancava tutto di te... poi disse staccandosi. E' così difficile passare le giornate...
Heath lo guardò con dispiacere e abbassò lo sguardo.
Jake si maledì per quello che aveva detto, nonostante lo pensasse veramente, e per un attimo ebbe paura di aver rovinato tutto.
Non pensiamoci ora... fu Heath stesso a dirlo, togliendogli la camicia e tornando a spogliarsi.
Avevano così sentito il bisogno dei reciproci corpi, che non c'era stato bisogno di dirlo, e Jake ebbe anche "l'onore" di poter essere lui a prendere in mano le redini della situazione, cosa che fino ad allora aveva fatto Heath., o almeno, all'inizio...
...
Jake... Heath prese un bel respiro per riprendersi Accidenti...sono senza fiato!
Il moro rise prendendo a sua volta una boccata d'aria.
Cosa c'è? Hai perso l'allenamento per caso?
Tu invece no a quanto ho visto!
Jake rise ancora di più
Scemo... e poggiò il mento sul petto del biondo, guardandolo poi intensamente per diversi secondi, di silenzio.
Cosa? gli chiese Heath curioso
Ti amo...
Ledger si grattò il capo, inaspettatamente cominciò a tremare e gli occhi si fecero lucidi. Il moro alzò il capo per guardarlo meglio.
Anche io Jake...e mi dispiace per questa situazione...
Shhhhh Gyellnhaal gli mise un dito sulla bocca Heath...amore...lo abbiamo deciso insieme...e a me va bene daccordo? Voglio che sia chiaro una volta e per tutte! Lo so, quando non siamo insieme mi sento malissimo, mi passa la voglia di fare anche le più semplici cose...ma poi ripenso ai tuoi sorrisi, a quando mi dici di amarmi e il mio cuore si riempie di gioia...
Heath gli prese il viso e lo accarezzò. Ed è in momenti come questi che lo penso davvero...lo sento nel più profondo della mia anima...
Jake gli prese le labbra, prima che le lacrime potessero raggiungere anche i suoi occhi.
Vorrei tanto che restassi con me stanotte...
Quanto vorrei anche io...ma a Michelle verrebbe un infarto...
Possiamo sempre dirle che mi hanno cancellato il volo e che andiamo a bere qualcosa e che tra una cosa e un' altra...
Non ci cascherà una seconda volta...
Cosa? In che senso?
Alma ci ha creduto...Michelle no... e finì il tutto con una risatina.
Jake fece il finto offeso Era un'idea...
Comunque, per ora posso restare ancora un pò... rispose Heath guardando l'orario sul cellulare e costatando che quello era l'orario esatto in cui Jake aveva detto sarebbe partito.
Comunque... riprese il moro dopo aver piazzato il capo sulla spalla dell'altro Matilda è bellissima...
Grazie Heath sorrise ...dici sul serio?
Certo che dico sul serio scemo!...a parte il fatto che pianga, ma è normale nella maggiorparte dei neonati è davvero una bella bambina...
Heath gli sorrise, e lo strinse a se, chiudendo gli occhi e sospirando.
Jake...pensavo esclamò poi dandogli un bacio sul capo E se ci incontrassimo in montagna qualche volta?
Il moro si alzò a guardarlo aprendo la bocca, da cui però uscirono solo fragorose risate.



...
Jake si era dispiaciuto tantissimo alla notizia di non poterlo avere per il suo compleanno. Heath aveva provato in tutti i modi a liberarsi proprio per quel giorno, ma non ci era riuscito.
Jake si era arreso alle sue dolci parole, anche se dentro di se represse un pò di rabbia.
Era comprensivo nella maggiorparte dei casi. Heath doveva prendersi cura di Matilda, e di Michelle anche, questo ormai era assodato, ma spesso, sentiva quel bisogno fisico che non lo faceva ragionare per niente, e di contro, lo faceva diventare insopportabile, e questo lo abbatteva parecchio.
Insomma, quando Heath non c'era, quando un giorno non riuscivano a sentirsi, ecco che la mancanza diventava terribilmente reale, e reale era anche la rabbia, il non poter vivere quella relazione, di doversi adattare sempre all'altro.
Era forse un discorso egoista, ma dall'altra parte Jake si fermò anche a riflettere sul fatto che mai avrebbe potuto immaginare di trovarsi a vivere una situazione del genere.
Innamorarsi di un uomo, e avere una relazione clandestina con lui, e ancor di più, desiderarne una definitiva, una vera, pubblica e la cosa che sorprese più se stesso, fu che non gli importava nulla di quello che avrebbero pensato tutti gli altri.
Era passato ormai più di un anno da quando aveva conosciuto Heath. Il suo comportamento era sempre stato strano, sopratutto nei suoi confronti, ma paradossalmente era stato quello a farlo innamorare di lui. Quel suo atteggiamento sempre indeciso, nervoso, e talvolta un pò violento, che aveva riversato anche nel suo Ennis.
Fisicamente, era stata una sorpresa all'inizio ritrovarsi a pensare continuamente alle forme "maschili" invece che a quelle femminili, e più precisamente a quelle di Heath.
Questo non subito però. Quel bacio a casa del biondo lo aveva completamente spiazzato, anche perchè non gli era dispiaciuto, e ci erano voluti quei primi mesi separato da lui per capirlo fino in fondo. Quando lo aveva rivisto, aveva avuto la prova che qualcosa sentiva, e dopo, con Brokeback, il tutto era aumentato. Si sentiva davvero come Jack e si era innamorato di Ennis e di Heath.
In quel momento era assolutamente sicuro di ciò che provava, e ogni giorno che passava ci vedeva sempre meno dello "strano".
Aveva aperto il suo cuore, aveva aperto completamente se stesso, pronto ad accogliere la sue debolezze, ma si era accorto troppo tardi che capire Heath era ancora più difficile di quanto pensasse.
Atticus gli arrivò vicino, leccandogli una mano e quel gesto lo fece ritornare con i piedi per terra.
Si...avete ragione fece verso non solo il pastore tedesco ma anche a Boo, che era appena comparso anche lui E' ora di andare a nanna...domani ci aspetta una grande giornata! e dopo aver spento il pc, si alzò dal divano. Dopo aver sistemato i due "cuccioli", andò a chiudere a chiave la porta che dalla cucina portava al giardino e infine, dopo aver spento la luce nel salone si diresse in camera da letto. La sveglia sul comodino indicava la mezza notte spaccata, e non appena steso, pronto a spegnere anche il cellulare, quest'ultimo cominciò a vibrargli in mano.
Si spaventò leggermente e dopo aver letto con sorpresa il mittente, rispose.
Pronto?
Ciao, Jake...mica ti ho svegliato vero?
Il moro sorrise e scosse la testa.
No tranquillo...ma a cosa devo questa chiamata notturna, Heath?
Il biondo rise Come "a cosa"?...volevo essere il primo a farti gli auguri...Il nostro Jack Fuckin' Twist compie venticinque anni!
Jake poggiò la testa sul cuscino con il cuore che batteva forte
Grazie...
Sono stato il primo vero?
Il moro rise Eh certo! Chi altro ti aspetti mi chiami a quest'ora per farmi gli auguri?...e poi la maggior parte delle persone me li faranno dal vivo, suppongo...
Non lo disse apposta, ma Heath si rabbuiò per un secondo.
Già...mi dispiace...
Jake si inumidì le labbra con la lingua.
Ne abbiamo già parlato l'altro ieri, non fa nulla Heath, se non c'è possibilità che tu venga non posso cambiare le cose...
L'altro sospirò E' da quando ho saputo di non poter venire che non faccio altro che pensarci...e pensarti...
Ah perchè, normalmente non mi pensi eh? fece Jake per sdrammatizzare.
Servì perchè Heath rise Eccome se ti penso.
Gyllenhaal fu soddisfatto della risposta.
Comunque continuò Heath Gli auguri te li manda anche Michelle...è andata a letto lamentandosi del fatto che mi piace sempre chiamarti di notte... e rise
Non ha tutti i torti però eh?
Risero entrambi, Heath però meno rumorosamente.
E la bimba?
E' qui...
Come sarebbe a dire?
Si, sono seduto sul divano con Matilda, che non ne vuole proprio sapere di dormire...è tranquilla però.
Jake sorrise, immaginando la scena. Heath poi prese a sussurrare una ninnananna.
Ehi guarda che così non fai dormire solo la piccola... sussurrò a sua vola Jake.
Ah si?
Lo sai che la tua voce mi ha sempre fatto addormentare...
Bene, che onore rispose Heath sarcasicamente
Jake fece una mezza risata Dai, lo sai cosa intendo...
No...cosa? fece ancora Heath facendo il finto tonto, Jake se ne era accorto subito.
Mi sento sempre cullato quando la tua voce e il tuo calore mi sono vicini e mi è successo tante volte, lo sai bene, di essermi addormentato, perso nei tuoi discorsi...nelle tue carezze, quando eravamo in roulotte durante le riprese...sopratutto dopo aver fatto l'amore...
Heath sospirò Ti amo
Jake deglutì preso dall'emozione, che era sempre la stessa, come se quella frase Heath gliela dicesse per la prima volta.
Anche io, lo sai...
Oh...Mati si è addormentata...sarà meglio metterla nella culla, e sarà meglio che anche tu ci vada...
Nella culla?
Heath fece una risata molto silenziosa.
Buona notte...magari ti chiamo anche "più tardi"
Questa volta fu Jake a ridere Va bene...non mi farà di certo dispiacere.
E spero di non fare mai nulla che possa procuratene.
Dai Heath, se cominciamo questo discorso non ce ne usciamo più, sopratutto a quest'ora...
Va bene...
A domani, notte.
Buona notte a te, piccolo mio
Heath attaccò per primo, lasciando Jake con un sorriso ebete stampato in viso.
Dopo aver poggiato delicatamente la bambina nella culla, si infilò nel letto, il più silenziosamente possibile.
Non si addormentò subito. Pensò a quanto fosse fortunato, chiunque altro nei panni di Jake lo avrebbe mandato a quel paese già da parecchio. Era ormai evidente che fosse completamente innamorato di lui e lo era altrettanto, ma spesso era convinto non riuscisse a dimostrarlo come avrebbe voluto. Ancora non sapeva cosa fare, ma l'ultimo pensiero che ebbe prima di addormenarsi fu quello di trovare il ragazzo accanto a se, al posto di Michelle.

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Hola!!!!!!!!!!   Ecco qui un nuovo capitolo, un pò transitorio. Questo comunque è stato scritto interamente da me. Ora verranno gli eventi "cinematografici più importanti ;)
R
ringrazio la mia ("mia" si fa per dire) LEIA, per aver commentato e  tutti voi sempre per la lettura e  tutti quelli che hanno aggiunto la fic tra i seguiti =)
Alla prossima!!!



   
 
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