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Autore: sweetnight    22/04/2010    2 recensioni
Un mistero da svelare, una giornalista intraprendente e determinata che dovrà fare i conti con ciò che le fa paura e dovrà fare appello a tutto il suo coraggio, un paesino sperduto tra le montagne inglesi della Cornovaglia e una dolcissima storia d’amore… Ecco gli ingredienti di questa fanfic, dove nulla è come sembra…
Genere: Romantico, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Olaaaaaaaa! Come va ragazzi, eccomi qui con una new fanfic!

Una sera dopo aver mangiato (hihihihi) stavo aspettando che iniziasse un film in tv e intanto mi ero seduta sul divano e boom! Folgorazione! Ed è nata questa storia!

Va bè il come non interessa a nessuno, lo so, lo so, ma l’importante e che vi piaccia, l’ho scritta con tanto ammmore!

Va buò basta con le spiritosaggini, vi lascio leggere!

A fine capitolo troverete un chiarimento, perché forse per adesso non appare chiarissima la situazione, questo chappy è una specie di prologo se vogliamo! Il prologo è ambientato moltissimi anni prima, ma la storia si svolge ai giorni nostri.

Buona lettura!!!!

 

Prologo

§§§

 

 

Era il 14 maggio dell’anno 1873.

Domenica sera.

Io e mio padre eravamo comodamente seduti sulle nostre poltrone preferite, posizionate proprio di fronte al camino. All’interno del nostro grande castello, dove gli unici abitanti eravamo noi, la tranquillità regnava sovrana.

Spesso, molte sere le trascorrevamo così, in pace, soltanto noi due. Non sempre conversavamo ogni volta, potevamo anche rimanere in silenzio: siamo sempre stati in sintonia, siamo sempre andati d’accordo e quindi, delle volte, non sentivamo la necessità di parlare, andava bene anche rimanere in silenzio, un silenzio socievole.

Quella sera di maggio però, mio padre sembrava inquieto, segno che qualcosa non andava…

Lui era sempre stato un uomo solare, allegro, ma dopo gli ultimi avvenimenti che avevano scombussolato la nostra pacifica esistenza, sempre più spesso potevo vedere sul suo volto quell’ombra scura… quell’inquietudine che lo attanagliava.

Dopo un po’ di tempo passato a contemplare il fuoco crepitare nel camino, all’improvviso mio padre parlò…

“figliolo, credo sia giunto il momento” il suo tono di voce era molto basso, ma io lo udii perfettamente

“quale momento, padre? A cosa vi riferite?” chiesi apprensivo

“prima o poi accadrà ed è meglio che io ti prepari a tal evenienza” disse solenne

“non capisco” affermai

“Edward, figlio mio, sai benissimo che prima o poi ci separeranno, abbiamo cercato di vincere o almeno sopravvivere a questa lotta, ma purtroppo i nostri tentativi sono stati vani. Ora l’unica mia speranza è di metterti al sicuro, così almeno tu potrai salvarti!”

“no, padre io senza di voi non vado da nessuna parte!” sbottai in preda all’agitazione

“cerca di essere ragionevole Edward! Uno di noi deve sacrificarsi e devo essere io, tu sei giovane, sei forte, hai più potere e loro, per fortuna, non lo sanno! Se riesco a preservarti in vita allora rimarrà una speranza, ed è per questo che devi fare come ti dico!”

“io…come farò da solo, come farò senza di voi! Ho già sofferto per la scomparsa del resto della nostra famiglia, non posso perdere anche voi!” implorai

“tu non mi perderai!”

Così dicendo si alzò dalla poltrona e venne verso di me, mi s’inginocchiò accanto e mi guardò:

“Edward, tu sei l’unica speranza che è rimasta per noi. Prendi questo” e mi porse una catena da cui pendeva un ciondolo

“ma è il pentalfa spezzato!” ero senza parole pensavo che fosse andato perduto nel corso dei secoli!

“ascolta Edward, probabilmente passeranno degli anni, però un giorno troverai la persona che possiede l’altra metà dell’amuleto, un discendente della casata che era alleata della nostra famiglia tempo fa”

“ma cosa è successo a quella famiglia? Perché abbiamo perso i contatti?” mi ero sempre chiesto dove fossero finiti i nostri alleati

“hanno stretto relazioni con gli umani, generando altri individui che ovviamente sono molto diversi da noi, ma non cattivi, e hanno quindi perso parte dei loro poteri, però sono stati previdenti: con una magia hanno distribuito il loro grande potere nell’altra loro parte del pentalfa, e hanno fatto in modo che il potere racchiusovi dentro si sprigioni quando il discendente prescelto, cioè quello che dovrà aiutarci, lo attivi e lo usi per aiutare te Edward!”

“quindi state dicendo che io sono il prescelto della nostra famiglia, quello che dovrà incontrare l’altro discendente prescelto, in modo che il destino delle nostre due famiglie, anticamente alleate, si compia?”

“proprio così!”

“io… no! Cioè non credo di essere in grado di…” farneticai

“io ho fiducia in te, figlio mio!” dichiarò con fermezza mio padre

“quanto tempo passerà prima che possa rivederti?”

“sii paziente, e vedrai che andrà tutto per il meglio” mi assicurò accarezzandomi una guancia

“ora cosa farete padre?” chiesi, non essendo sicuro di volerlo sapere…

“aspetterò la mezzanotte e poi mi consegnerò a loro, dopo averti messo al sicuro” sussurrò, ma io abbassai la testa sconsolato

“Edward, non essere triste, ci rivedremo, abbi fiducia in me e soprattutto abbi fiducia in te stesso come ne ho io!” che fervore che dimostrava mio padre!

“ci proverò” sospirai

“no! Devi essere convinto! Ricordati tutto quello che ti ho insegnato, non cedere a cose che ti danneggerebbero e mi raccomando abbi fiducia, d’accordo? Promettilo!”

“lo prometto padre” giurai

Mi sarebbe mancato terribilmente!

 

Poco dopo mi salutò dandomi un bacio sulla fronte e poi si avviò, uscendo dal nostro castello, per andare incontro ai suoi aguzzini.

Sporgendomi da una finestra, lo vidi attraversare il giardino con passo sicuro, illuminato solo dalla luce della luna piena che imperava il cielo quella notte.

Mio padre, col suo sacrificio, aveva permesso alla mia vita di continuare ed io non avrei mai tradito la mia promessa: avrei aspettato pazientemente il giorno in cui finalmente avrei potuto riabbracciarlo! Ma fino ad allora, nelle notti di luna piena, mi sarei affacciato a quella stessa finestra dove l’avevo visto andarsene, come un’abitudine in suo ricordo, sperando ancora di poter scorgere la sua figura…

 

 

 

 

Dunque per chiarire:

Edward e suo padre (Carlisle ovviamente), sono un’antica family di vampiri e un giorno si sono scontrati con “i cattivi” (poi si capirà chi, quando, come e perché), e anche se erano alleati con un’altra casata vampiresca che, per vari motivi o comunque nel corso degli anni, hanno cambiato abitudini, si sono un po’ persi di vista; sono però rimasti alleati ed ecco perché c’è ancora una speranza per queste due famiglie: i rispettivi discendenti, Edward e l’altra persona, dovranno rimettere insieme quel ciondolo, il pentalfa, in modo da ripristinare…cosa? Lo scopriremo solo vivendo! XD

Spero che si capisca abbastanza e di non essere stata confusa!

Il prologo narra di un avvenimento passato, ma la fanfic è ambientata molti anni dopo, praticamente ai giorni nostri.

Fatemi sapere se vi aggggggrrrrrada la fanfic!

Mega Kiss

 

 

P.S.

tenete bene in mente questo chappy, perché è fondamentale per capire il corso della storia!

XD!!!!!!!!!!!!

 

  
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