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Autore: Amira    23/04/2010    1 recensioni
Ellen è una giovane giornalista, in cerca della sua strada. Il suo sogno? Poter lavorare per GLAMOUR, la rivista di moda più gettonata di tutti gli Stati Uniti. E se il dirigente di Glamour fosse il padre dei Jonas Brothers, cosa succederebbe? E se Ellen, inaspettatamente, entrasse a far parte della vita dei tre giovani, soprattutto in quella di Joe?
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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2. Nuove prospettive

Jane scavalcò la soglia dell'entrata saltellando e si spogliò. Aveva sempre dei modi così bizzarri, che a volte, Ellen stessa, pur conoscendola da anni ormai, rimaneva stupita ed ammaliata nel guardarla. Quei pensieri le entrarono in testa, ma li accantonò subito. Voleva sapere che cosa Jane le aveva tenuto in serbo.
- Allora, mi spieghi che sta succedendo?!- chiese Ellen curiosa
- Siediti-
La ragazza eseguì l'ordine.
- Ti prego non farmi stare sulle spine!-
Jane gonfiò i polmoni e cominciò
- Ricordi Sheila Jackson, quella mia amica d'infanzia, manager della sede newyorkese di Glamour?- disse Jane tutta eccitata
Ellen rimase imbambolata.
- S-si- rispose con un filo di voce
- Si sposa! Mi ha invitata al suo matrimonio e, ovviamente, mi ha detto che posso portarmi un "amico". L'amico che intende lei non c'è ed io ho pensato bene di...-
- Non mi dire che...- Ellen provò a spiccicare parola - Ci sarà anche lui Ellen!! E' la tua grande occasione! Ci sarà il direttore Jonas!- gridò Jane
Gli occhi di Ellen si illuminarono, sentendo le parole dell'amica. Urlò di gioia abbracciando Jane.
Sarebbe stato il suo momento, uno squarcio di luce, uno spiraglio di speranza per sollevare le sue aspettative lavorative. Il suo sogno avrebbe potuto in qualche modo realizzarsi, c'era una possibilità.
- MIO DIO JANE! Grazie grazie grazie! E' la cosa più bella che potessi fare per me!- Ellen non stava più nella pelle per la felicità
- A che servono le amiche sennò?! Però, dai non stritolarmi così!- disse ridendo Jane
- Scusami, sono troppo emozionata che...-
- Stai tranquilla! Posso capire come ci si sente, ma non è finita qui. Reggiti forte! Sai chi è il futuro marito di Sheila? Mark Dixon, stretto collaboratore del direttore di ABC News, Bill Douglas!-
Ellen stava per avere un mancamento. Due pezzi grossi del giornalismo ad un matrimonio con lei!
- Dimmi che non sto sognando!- Ellen tornò ad abbracciare la sua amica.
Jane si sentì pienamente soddisfatta della sua "missione". Se Ellen avesse avuto bisogno del suo aiuto per riuscire a sbloccare la sua carriera, non si sarebbe di certo tirata indietro. Si sentiva quasi una paladina della giustizia; Jane sorrise pensando alla sua immagine di eroina, tornò però seria,e sciogliendosi dall'abbraccio, spiegò i dettagli alla sua migliore amica.
- Ascoltami, sarà tra due settimane, il 20 di questo mese, è sabato. La cerimonia si svolgerà alla cattedrale di San Patrizio, dopodiché si festeggerà a casa di lui. Farà un grande buffet perciò hai tutto il tempo per "prepararti psicologicamente"-
Ellen corrugò le sopracciglia, riflettendo sul da farsi.
- Ma io non ho l'abito adatto! Dovrò essere perfetta no?!- affermò sorridente lei.
Jane scoppiò in una fragorosa risata di scherno, seguendo Ellen in cucina.
- Certo! Dimmi quando, così chiedo un giorno di permesso e mi dedico solo ed esclusivamente a te! Un po' di sano shopping ci farà bene-
Ellen le servì il thé bollente, come piaceva a lei.
- Non hai la minima idea di quante persone ci saranno. Sarà un matrimonio delizioso e molto, molto chic. Potessi farlo io!- continuò Jane, con aria sognante, mentre girava il cucchiaino nella tazza.
Ellen cominciò a vagare con la mente, immaginando quel fatidico giorno. Non poteva desiderare altro, tutto stava prendendo una piega migliore. Era forse quello il suo momento di gloria, di rivicinta contro tutto e tutti? L'avrebbe scoperto presto. Jane parlava, ma lei non l'ascoltava; tutti quegli eventi positivi occupavano un posto privilegiato nella sua testa, per questo tralasciò le parole della sua cara amica.
Ellen sospirò serena.
- Beh allora? Mi rispondi?- chiese Jane. Ellen non aveva capito nulla di quello che le aveva detto, eppure sorrideva. Jane la fissò strana.
- So già che adorerò quel matrimionio-

***


"Sono a casa!" gridò Joe. Non rispose nessuno. "Evidentemente non c'è" pensò lui.
Il ragazzo si diresse in camera da letto; i pomeriggi nella sala prove con i fratelli lo stressavano terribilmente. Aprì la porta, ma la sua stanza era semibuia, solo poche candele che emanvano un dolce profumo alla vaniglia, illuminavano l'ambiente circostante. La trovò distesa sul suo letto, bella e sensuale come sempre, con un largo sorriso stampato sul volto d'angelo. Joe rimase a bocca aperta.
"Ti stavo aspettando" disse piano lei. Lui continuò a fissarla incredulo.
"Uau" fu tutto ciò che riuscì a dirle.
Lei si alzò con passo felpato, gli si avvicinò pericolosamente, sfiorando con le labbra carnose, la sua guancia.
"Demi, io..."
"Shh! So cosa devi dirmi. Rilassati, questa sarà la nostra notte" disse guardandolo dritta negli occhi. La distanza che li divideva si chiuse in un bacio. Lento, veloce, poi di nuovo lento, ancora veloce.

- M-ma che diavolo?-
Joe aprì leggermente gli occhi, trovandosi a due centimetri dalla sua faccia, il musone del suo cagnolone Kenny, che lo annusava.
- AAh Kenny!! Sparisci!-
- Buongiorno anche a te Joe- Nick spuntò sulla soglia della porta della loro stanza. Joe mugugnò qualcosa di incomprensibile, rigirandosi nel letto.
- Dai muoviti! Carl ci vuole nel suo ufficio tra mezz'ora- continuò Nick, levandogli le coperte di dosso.
- Allora?! Siamo pronti?- comparse anche Kevin
Joe perse la pazienza
- Mi lasciate due minuti in pace cavolo?!-
Kevin e Nick fecero spallucce e sparirono dalla sua vista. Sapevano che Joe era molto irascibile, specialmente in quegli ultimi periodi.
Joe, ciodolando, si alzò, diretto in bagno. Sciacquò il viso, cercando di eliminare in qualche modo, i visibili segni del sonno, senza risultato; dopodiché indossò i primi jeans che gli capitarono a tiro. Quel giorno non aveva voglia di prendersi cura della propria immagine. Senza dubbio era di cattivo umore ed il risveglio era stato piuttosto fastidioso e caotico.
Scese poi al primo piano, dove i fratelli l'aspettavano impazienti.
- Ce l'hai fatta! Ora muoviamoci, che siamo già in ritardo- sentenziò Kevin
I tre si diressero dal loro taxi privato che li avrebbe portati da Carl.
Per tutto il tragitto, Joe non aprì bocca, ascoltò vagamente le parole dei fratelli, finché giunsero, a malincuore, a destinazione.
- Dio, Carl sarà furioso- Kevin e Joe non aggiunsero altro, Nick aveva pienamente ragione.
Si trovarono di fronte una porta bianca ornata di una targhetta dorata con su scritto "Carl Fox". Kevin bussò, ricevendo automaticamente il permesso di entrare. Gli altri due lo seguirono a ruota.
Un bell'uomo sulla quarantina, trafficava nervosamente sulla tastiera di un costoso portatile. Gli occhi nocciola erano fissi sullo schermo, mentre i capelli castani medio-lunghi, gli finivano sul volto, inducendolo a scansarli con la mano.
- Buongiorno mie giovani star! Dormito bene?- disse cordiale il manager, indossando un griffato occhiale da vista.
Carl era stranamente, di buon umore, peccato che sarebbe durato poco.
- Grazie Carl, stiamo bene- affermò Nick poco convinto.
- Nel messaggio avete detto di dovermi parlare urgentemente...Allora, di che si tratta?-
I tre ragazzi si guardarono negli occhi cercando, di aiutarsi in qualche modo a vicenda. Fortunatamente, Kevin prese la parola.
- Beh Carl, ecco, ci sarebbe un problema per il concerto-
- Come sarebbe a dire?-
- Sì, perché vedi, noi avremmo...un'impegno, per quel giorno- gettò Nick tutto d'un fiato
Carl cambiò colorito, nonostante le numerose lampade.
- Che avete da fare di tanto importante da dover disdire un concerto?- chiese sbigottito l'uomo
- Papà vuole che andiamo ad un matrimonio di una sua dipendente, nonché parente di nostra madre- disse Joe incronciando le braccia al petto e appoggiandosi con la spalla al muro.
- Un matrimonio? Perché vostro padre ci tiene tanto? E' solo un'inutile cerimonia, la vostra presenza non dovrebbe essere rilevante giusto?- chiese Carl indignato
- E' quello che abbiamo cercato di dirgli!- Kevin era furioso
Carl rimase per un lungo attimo in silenzio.
- Che possiamo fare?- domandò Nick
- Niente, vorrà dire che sposteremo la data. Non ho voglia di discutere con Paul, perciò faremo come dice lui- Per la prima volta, Carl si era arreso. Era davvero così potente Paul Kevin Jonas?
- Ci dispiace-
- Fa niente ragazzi, se vi vuole lì ci sarà un motivo. Adesso andate, ho un mucchio di lavoro da sbrigare, ci aggiorneremo telefonicamente- concluse il manager
- Ci sentiamo Carl- salutò Joe. Abbandonarono l'ufficio.
- Questa storia non mi quadra per niente- cominciò Kevin
- Già, perché ci vuole a quel dannato matrimonio?- chiese Nick
- Però...Carl non ha cominciato a sbraitare! E' un miracolo!-
- Se fosse stato qualcun altro avrebbe sicuramente dato i numeri! Papà spaventa davvero tutti-
Joe continuò a stare in silenzio, mentre Kevin e Nick chiacchieravano animatamente. Con tutto quel trambusto mattutino, non aveva avuto nemmeno il tempo di pensare. Sì, doveva pensare a quel maledetto sogno, così nitido e reale. Ricordava chiaramente quel momento passato con Demi. Era possibile sognare qualcosa che si era vissuto realmente?
"Vorrei non aver dormito" pensò tra sé. Quante volte l'aveva desiderato, avrebbe preferito mille notti insonni a quella tortura. Da quando lei l'aveva piantato, cinque mesi prima, l'unico luogo in cui, a volte, si "rincontravano" erano, purtroppo, i suoi sogni.
"Aah al diavolo! Se solo due giorni fa non avessi visto, quella ragazza che le somigliava, questa notte non sarebbe venuta da me!"
Una cosa era certa: sognarla, gli rovinava, totalmente ed inevitabilmente, la giornata.


SPAZIO AUTRICE

Bene! Eccoci finalmente al secondo capitolo!:) Eh si piano piano viene fuori la storia non vi preoccupate! Comunque, innanzitutto ringrazio calorosamente FallInLove per aver commentato il mio primo cappy :). Ovviamente i ringraziamente vanno anche a tutti coloro che mi hanno inserita tra i preferiti, o che stanno seguendo la storia!Grazie di cuore!*si inchina
Spero che la storia vi piaccia!Adesso sta prendendo forma e vi assicuro che i prossimi capitoli saranno più interessanti!Purtroppo l'introduzione è un pò noiosa ma dal secondo in poi dovrebbero cambiare le cose!:)
Vi ringrazio ancora!Spero di non deludervi!E fatemi sapere che ne pensate!Bye bye!
*Amira*

Anticipazioni del 3 capitolo:
- matrimonio in vista
- incontri speciali
  
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