1 Capitolo
La giovane annuì, distratta.
Mary Anne Potter, così si chiamava, diede un caloroso bacio
sulla guancia del
padre Harry.
Ginny passò una mano sulla divisa, ancora impacchettata,
della figliola.
Mary salutò i fratelli, Albus e James, e stritolò
la mano della sorella Lily.
James si era ormai laureato in Difesa Contro Le Arti Oscure, era un
bell’uomo
ed era sposato con una ragazza francese, ex-studentessa della scuola di
Beauxbatons.
Albus, invece, era un giovane barista dei Tre Manici Di Scopa, sposato
con la
sorella di Neville Paciock, il quale scopre dopo i 30 anni di avere
cinque figli,
due maschi e tre femmine.
Lily aveva quindici anni, studiava ancora ad Hogwarts, ed era una
Grifondoro.
Innamorata di un ragazzo del 6° Anno, di nome Alfred Wood, la
ragazza eccelleva
nella Difesa delle Arti Oscure.
La
sorella minore abbracciò la madre e il padre, mentre Lily
metteva i suoi libri
e quelli della sorella sul carrellino.
E, con un’agile corsa, le due attraversarono il magico
pilastro, e così si
ritrovarono davanti ad un grande treno, con un enorme cartellone sul
davanti:
“Binario 9 e ¾”.
Lily salutò i suoi compagni, Mary prese tutti i suoi oggetti
e li caricò nel
binario.
Salì i tre gradini e si sedette all’ultimo
binario, da sola.
La quindicenne la raggiunse in pochi minuti e si sedette accanto a lei.
- Sorellina, perché sei triste? – chiese.
- Non sono triste.. ma non conosco nessuno, nessuno vuole stare con me!
Tu hai
così tanti amici! - rispose
la
piccolina, accoccolandosi sotto il braccio della sorella maggiore.
- Sei al 1° Anno. Nemmeno io conoscevo qualcuno. Farai presto
amicizia, te lo
assicuro. Ma adesso non stare qui da sola, vai al 2° Binario,
ci sono gli altri
del 1° Anno. Io sono al 1°, ok? – e con un
sorriso, Lily si precipitò tra le
braccia di Alfred.
Mary sbuffò e andò al 2° Binario.
Urla soffocate si espandevano in tutta la stanza.
<< Io odio questo posto >> pensò.
Si sedette su una poltroncina con la fodera rossa, a braccia conserte.
Nel corridoio passavano ragazzi e ragazze che schiamazzavano tra di
loro, che
parlottavano o che mandavano incantesimi.
- Permesso, permesso! – esclamò una voce.
Una ragazzina si sedette su una poltroncina, accanto a Mary Anne.
- Oh, che confusione! Piacere, io sono Bernadette Weasley, una
studentessa del
1° Anno -
- Piacere - si ostinò a dire l'altra.
Bernadette passò una mano sui folti capelli rossi,
successivamente sulle guance
piene di lentiggini.
Il treno partì e una cameriera passò vicino alle
due ragazze.
- Volete qualcosa, bambine? – chiese, con un sorrisetto.
Bernadette comprò due ciocco rane, l’altra un
mucchio di Caramelle Mille Gusti
+ 1.
Anne ne assaggiò una.
- E’ disgustosa! Sa di.. cerume! Bleah! –
strillò.
La Weasley rise e aprì la sua ciocco rana. C’era
raffigurato il volto di Harry Potter.
- Papà! – esclamò Mary.
Bernadette sgranò gli occhi. La sua nuova amica, era la
figlia di HARRY
POTTER??
Le
due ragazze scesero dal treno.
Tutti guardavano Mary Anne stupiti, o meglio, emozionati al pensiero di
avere
come amica la figlia di un potente mago.
Ma alla ragazzina non importava, perché voleva soltanto
studiare e conoscere
nuovi amici.
Accese una lampada ad olio e salì sulla barca di Hagrid.
- Non vedo niente! – si lamentò.
Accovacciò le gambe e fece sedere un’altra
ragazzina.
La lampada emanava una debole luce, che illuminava, per quanto poteva,
il mare.
Hagrid cominciò a remare. Mary e Bernadette si scambiavano
occhiate curiose,
mentre gli altri chiacchieravano tra di loro.
Finalmente, davanti a loro apparve il gran castello di Hogwarts.
Gli occhi di tutti gli studenti brillarono, entusiasti.
Scesero dalle barche e, in fila indiana, percorsero il lungo corridoio
della
Sala Grande, dove li attendeva Teresa McGoween,che aveva preso il posto della McGranitt, ormai morta..
Dopo un lungo discorso, la donna chiamò gli alunni del
1° Anno, per lo
Smistamento.
- Bernadette Weasley! -
La ragazzina, emozionata, si sedette sullo sgabello e sentì
il leggero Cappello
sulla sua testa.
-
Mmmh.. coraggiosa, chic.. Ho deciso! TASSOROSSO! -
E avvolta dai flagranti applausi dei Tassorosso, Bernadette si sedette
attorno
al tavolo della Casa.
La McGoween chinò lo sguardo.
- Rose Paciock! –
La
bambina dai capelli neri, raccolti con un fiocco rosso, si
alzò e, timidamente,
si sedette sullo sgabello.
La professoressa prese il Cappello Parlante e lo poggiò
sulla testa della
ragazzina.
- Oh, Paciock.. si, mi ricordo di tuo padre, Neville.. era uno sbadato
Grifondoro.. e di tua madre, Luna. I tuoi fratelli sono Tassorosso, le
tue
sorelle invece Corvonero.. – ragionò il Cappello.
Le sorelle di Rose, Luna, Minerva e Violet, ridevano e pregavano che la
sorella
capitasse in Corvonero.
- Però .. – continuò
l’oggetto – GRIFONDORO! -
Rose sorrise e corse verso il tavolo della Casata, che
l’applaudiva, gioiosa.
- Annie Malfoy! -
Una ragazzina bionda, dal viso simile a quello di Draco Malfoy, si
alzò e
raggiunse il cappello.
- Mmmh.. mi ricordo di Draco Malfoy.. un coraggioso Serpeverde.. Mmmh..
Direi..
SERPEVERDE! -
La giovane si alzò e, felice, raggiunse sua sorella
Margaret, smistata poco
prima nella stessa casata.
- Mary Anne Potter! -
Mary si alzò, con le mani tremanti.
Con passi concitati, salì i pochi gradini e si sedette sullo
sgabello.
La McGoween prese il cappello e lo pose delicatamente sul suo capo.
- Potter! Oh, tuo padre.. mi ricordo di Harry. Non voleva essere
smistato in
Serpeverde.. -
I Grifondoro guardavano attenti la scena, i Serpeverde ridevano e le
altre due
Casate erano indifferenti.
<< Nemmeno io … >>
pensò Mary.
- Nemmeno tu? – chiese il Cappello – Beh, io so
dove devo smistarti..
GRIFONDORO! -
Un sospiro di sollievo.
I Grifondoro si alzarono e fecero festa.
La piccola abbozzò un sorriso e corse incontro agli altri
compagni.
- Un’altra Potter! Che bello! – sorrise una bambina
dai capelli rossi e ricci,
con le lentiggini.
Rose Paciock saltò dalla gioia, e così tutti gli
altri Grifondoro.
Il Prefetto, Mark Baston, le si avvicinò con un sorriso
stampato in bocca.
- Salve, signorina! Io sono
Mark, tu
dovresti essere Mary Anne.. giusto? Benvenuta! Siamo contenti tutti,
perché tu
sei entrata con noi, come tuo padre! -
Anne fece un debole sorriso e passò una mano sulle lunghe
trecce rosse.
- Grazie – riuscì a dire. – Anche io
sono.. contenta -
Alla fine dello Smistamento, ci furono piagnistei e borbottii.
E naturalmente, anche gioia.
La figlia di Ron Weasley e di Hermione Granger venne smistata in
Grifondoro; l’altro
figlio, invece, in Corvonero, per la sua intelligenza.
Le nipotine di Neville capitarono in Tassorosso, e i figli di Lucy
Beerok,
Robby e Bobby, in Grifondoro.
Due ragazzine molto vivaci, Lily e Lilian, speravano di essere
Grifondoro, e il
Cappello Parlante li accontentò.
Sui tavoli, all’improvviso, comparvero bontà di
tutti i tipi: pollo con
patatine, dolci, tiramisù, pasta, bocconcini..
Mary Anne, con la schiena incurvata verso il piatto, mangiò
educatamente il
pollo ed una fetta di tiramisù.
Rose e Beatrix Fillman, una giovane bionda dagli occhi azzurri e dal
fisico
snello, si sedettero vicino a lei.
- Guarda che carino quel Tassorosso.. – bisbigliò
Rose, indicando un ragazzo, vicino
al tavolo della propria Casata, coi capelli mori , gli occhi
verde-acqua e un
sorriso seducente.
Le ragazzine
annuirono.
Rose somigliava molto al padre: con un faccino tondo e paffutello,
accerchiato
da una folta chioma nera, che scendeva fino alle caviglie, un fisico
robusto e
un carattere timido.
Mary Anne invidiava i suoi capelli.. lei li aveva rossi, proprio come
la madre,
e lunghi fino alle spalle. Gli occhi apparivano tondi, azzurri ed
espressivi.
Il viso era coperto da lentiggini e aveva un fisico snello, come il
padre.
Quando tutti ebbero finito il pranzo, ogni Prefetto
accompagnò la propria
Casata in Sala Comune.
La stanza era piuttosto grande, ma poco arredata: il pavimento era di
legno, il
muro era dipinto di rosso. Un divanetto dello stesso colore si
affacciava al
caminetto, che emanava molto calore.
Poi c’era uno specchio murale e uno sgabello davanti; e
infine, un tappeto di
lana soffice, color porpora, steso sul pavimento.
Rose si accoccolò al divanetto, mentre Beatrix e Lily
giocavano a nascondino.
Mary si sedette a terra, a gambe incrociate, davanti al caminetto.
Sorrise.
La sua nuova avventura era appena iniziata.