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Autore: ignorance    23/04/2010    3 recensioni
« Ti sbagli, grande uomo. I Malfoy non hanno il cuore buono! »
Albus/Scorpius.
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Fred Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Commenti dell'autrice: Ho letto un sacco di questo pairing e me ne sono perdutamente innamorata, inutile dirlo :D Scorpius è perfetto con Albus, altro che Rose! XD Vi lascio alla mia storia, vah! *sorriso * Beh, spero vogliate recensire, anche solo per dirmi che faccio schifo e che mi odiate :D ne sarei immensamente felice in egual modo.
Credits: I personaggi appartengono a mamma Rowling -ahimè- D:

***

« Devo ridere, Al? In quel caso avvertimi, se non ti dispiace. Non vorrei offendere il tuo spiccato senso dell'umorismo. »
La voce strascicata di Scorpius lo raggiunse da dietro le spalle, facendolo voltare di scatto.
Albus lo guardò, indulgente, e sorrise.
« Solo se vuoi, Sis. » sillabò ironicamente, con uno sbuffo divertito.
Sapeva che odiava quel nomignolo. Lo sapeva eccome!
Scorpius sbuffò e gli rivolse una smorfia grottesca, raggiungendolo al logoro tavolo di mogano della Biblioteca e piantandosi le mani sui fianchi con superbia.
« Comunque, io sarei cosa, di preciso? »
Albus ridacchiò.
« Un essere molto simile ad una Puffola Pigmea » proferì, diventato all’improvviso terribilmente serio.
Scorpius lo guardò con perplessità. Oltre al fatto che lui non era un semplice essere, e che non trovava nessuna somiglianza tra sè stesso ed una Puffola Pigmea, non riusciva a percepire il filo del discorso. Com'erano finiti ad associare la sua regale persona ad una banalissima Puffola Pigmea?
Alla vista del suo sguardo perplesso, Albus fu lesto a precisare con sgradevole e voluta ridondanza canzonatoria:
« Sai, quegli esserini coccolosi, sai? Quelli a forma di batuffoli pelosi, sai? » « So cosa sono le Puffole Pigmee, Santo Salazar! » sbottò di rimando Malfoy con gli occhi assottigliati rabbiosamente. « E dimmi, di grazia, cos'avremmo di così somigliante? »
Una risata sonora lo fece voltare stizzosamente verso la destra di Al, dove un Fred Weasley decisamente divertito lo guardava come fosse stato un fenomeno da baraccone, piegato in due e con qualche lacrimuccia ai lati delle palpebre.
« Stavamo giusto dicendo quanto ci servirebbe un animaletto coccoloso da regalare a mia madre » biascicò Fred senza smettere di ridacchiare « ultimamente è un po' esasperata, sai com'è » agitò le braccia al vuoto con l'aria di chi la sa lunga « Papà vuole mettere in commercio uno shampoo che ti fa crescere i serpenti al posto dei capelli. Per sbaglio lo ha scambiato con lo shampoo della mamma e lei, sai com'è, si è un po'...come dire, inviperita »
Scorpius alzò un sopracciglio, cercando di autoconvincersi a non lanciare un Muffliato a quel maledetto trombone -che altri non era che il forno spropositatamente largo di Weasley- e ad ascoltare con simulato interesse le baggianate che osava proferire con quell'aria saccente. Okay, si era alzato di buon umore quella mattina.
« E io cosa centrerei, esattamente? » Si astenne dall'aggiungere che, ovviamente, la sua persona aristocraticamente e schifosamente affascinante centrava sempre in tutto, e si limitò ad un mezzo sorrisetto di autocompiacimento per la sua avvenente e spropositata modestia.
Al gli sorrise, comprensivo.
« Pensavamo di piazzarti sul suo comodino, per vedere se si calmava. » continuò Fred ridacchiando.
Gli occhi dello Slytheryn si assottigliarono ancor di più, se possibile.
« E come mai? Sentiamo! » sputò rabbiosamente, punto nel vivo. Lui, sul comodino ad impolverarsi, dimenticato da tutti? Giammai!
Stavolta fu Albus a parlare.
« Oh, sai, stavamo pensando che visto che sei così avvenente... » l'espressione di Scorpius si addolcì lievemente, rivelando il suo spropositato ego in tutta la sua mirabile magnificenza.
« ...e così dolce e coccoloso -proprio come una Puffola Pigmea- avresti potuto rallegrarla » completò Al con un sorriso accattivante.
« Magari con un balletto » aggiunse Fred con una risata.
Lo Slytherin passò da un colorito verdognolo ad una tonalità accesa di violetto.
« Una Puffola Pigmea?! » esplose « Come osate anche solo... »
« Silencio! » il ruggito di Madama Prince coprì le sue parole, lasciandolo completamente senza.
Per meglio dire, di parole ne aveva eccome! Ma dalle sue labbra non usciva alcun suono, sebbene stesse sbraitando insulti poco signorili all'aria, il cui labiale si leggeva benissimo, ed il cui referto sarebbe meglio non rendere pubblico. Il fatto che se la fosse presa per così poco non lo turbava affatto, anzi, la sua piccola mente malata avrebbe assicurato che si era fatto in quattro per una buona causa!
La scena sarebbe stata persino esilarante, se quello non fosse stato proprio Scorpius Hyperion Malfoy, in vena di Cruciatus e con le labbra sdegnosamente spalancate, rovinandogli tutte le sedute estenuanti dall'estetista, che gli avrebbero sicuramente fatto venire delle orrende rughe premature intorno alla bocca.
« Fuori di qui! » tuonò Madama Prince, prendendoli per la collottola e buttandoli malamente con il sedere sul pavimento del corridoio del Primo Piano.
Scorpius si alzò, spolverandosi la divisa con minuzia, e si piantò proprio davanti ad Albus. Si indicò la gola, stizzito, e lo guardò imperiosamente scandendo chiaramente un “Scioglilo” abbastanza alterato.
Albus fu lesto a mormorare il controincantesimo, a suo rischio e pericolo, e ad alzarsi con un balzo.
« Una Puffola Pigmea?! » ripeté Sis, lanciandogli uno sguardo sdegnato.
Al sorrise, enigmatico.
« Non sembra, eppure sei una persona dal cuore buono, in fondo » Molto, molto in fondo, avrebbe voluto aggiungere, ma si astenne notando che non sarebbe stato decisamente appropriato far incazzare il caro Scorpius ancor più di quanto non fosse già. Considerando, inoltre, la vaga possibilità di beccarsi un’Avada in pieno petto, non la trovò un’idea brillante. Perciò si limitò ad esporre un sorrisetto eloquente sulle labbra.
« Mpf » un sospirò esasperato trapelò dalle labbra di Malfoy, che si limitò a scuotere la testa.
Al ridacchiò, mormorando un esplicito "come no" e tese la mano a Fred, che era seduto ancora bellamente con il sedere per terra e che –a quanto pareva- non aveva intenzione rialzarsi molto presto, dato che aveva seguito il dibattito con un sorriso rilassato e completamente disinibito, accomodandosi meglio contro il muro in una posa estremamente naturale, come se non fosse appena stato sbattuto come un tappetino dalla bibliotecaria in modo poco gentile.
Nonostante risultasse completamente a suo agio, Fred afferrò la mano dello Slytherin e si tirò in piedi con un mezzo sorriso. Con qualche pacca energica si pulì la divisa e si rivolse verso Sis.
« Beh, Malfoy, tu pensaci, a quel posto sul comodino di mia madre. Ci serviresti proprio. » ridacchiò, soggiungendo: « e chissà come mai, ho la vaga impressione che tu sia dannatamente bravo a ballare » ghignò e girò loro le spalle, rivolgendogli un saluto con la mano.
« Vado in Sala Comune. Roxanne mi starà cercando per picchiarmi, gli ho rubato la piuma » ridacchiò nuovamente e corse via.
« Una Puffola Pigmea, eh? » ripeté Scorpius per la ventesima volta, stizzito « Ti sbagli, grande uomo. I Malfoy non hanno il cuore buono! »
Albus gli pizzicò un fianco ed emise uno sbuffo divertito.
« Invece non mi sbaglio, cara la mia serpe. » proferì ridacchiando « Sei dolce come il miele! »
Scorpius atteggiò le labbra in un ghignò divertito e lo squadrò attentamente per qualche secondo. Dolce come il miele? Lui? Oh, certo. Sarebbe stato più veritiero paragonare un centauro ad un delizioso animaletto da giardino, piuttosto che definire lui, Scorpius Hyperion Malfoy, dolce come il miele!
« Oh, davvero? La vedremo, mio caro Slytherin fallito. » sibilò con un sorrisetto che la diceva lunga.
Fallito? Albus diventò color porpora e sollevò il medio nella direzione di Sis, piccato.
« Come siamo fini, Signor Potter! » ridacchiò questo in risposta, con un tono alquanto divertito.
Al sorrise falsamente, piantandogli il dito teso proprio davanti al naso. Bastardo saccente!
Scorpius piegò le labbra in un sogghigno lussurioso e le avvicinò alla sua falange, posandovi delicatamente le labbra. Baciò il polpastrello con lentezza e maestria, e poi lo lambì con un’unica lappata, cominciando a suggerlo avidamente.
Albus deglutì a vuoto un paio di volte. Cosa stava facendo quel debosciato di uno Slytherin?! Si rendeva conto che gli stava oscenamente leccando un dito, vero?
« Sis! » sibilò tutt’altro che contrariato, cercando di assumere un tono indignato. La cosa non gli riuscì perfettamente, in realtà. Però ai suoi nipotini avrebbe potuto raccontare che –perlomeno- ci aveva provato, no?
Malfoy lo guardò e lasciò che Al sfilasse il dito dalle sue labbra, piegandole in una smorfia di disappunto felicemente riuscita.
Avvicinò il naso a quello di Potter e ve lo strofinò con grazia, imitando quella sottospecie di bacio Eschimese di cui aveva letto nell’Enciclopedia.
Aspettò che Albus, insoddisfatto, premesse le labbra contro le sue, impazientemente, e si scostò con un ghigno notevolmente divertito.
« Chi sarebbe dolce come il miele? » scimmiottò, voltandogli le spalle e alzando la mano in segno di saluto.
Albus Severus Potter emise un basso ringhio frustrato, con una smorfia di disappunto sulle labbra.
« Scherzavo, serpe da quattro soldi! Sei tale e quale ad uno Schiopodo Sparacoda, diavolo! » strillò con la voce più alta di qualche ottava.
Scorpius ghignò.
Aveva vinto. Oh, sì! Decisamente.
Si voltò con un sorrisetto lussurioso e squadrò il suo fallito con una punta decisamente ironica nello sguardo.
« Non ti pare ovvio? » sillabò, riappropriandosi di ciò che gli apparteneva e sorridendo sulle sue labbra.
Una Puffola Pigmea, eh? Finalmente sapeva cosa regalare a Lenticchia per Natale.
   
 
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