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Autore: DarkLullaby21    24/04/2010    5 recensioni
Sapevo che Achille non avrebbe mai abbandonato quella piana…e che nemmeno io l’avrei fatto. Il fermo immagine di due eroi in tutta la loro umanità.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Memorie Passate

 

Quella notte, l’ennesima di nove anni passati sulla spiaggia di Ilio dalle belle mura, stesi sulle coperte della più bella tenda mirmidone, Achille mi teneva tra le braccia accarezzandomi distrattamente la schiena fino ai fianchi, dove la coperta impediva alla sua mano di continuare.

Da numerosi giorni la sua mente era preda di gravosi pensieri che gli increspavano la liscia fronte, e benché io tentassi di distrarlo con le parole, il cibo, i massaggi, il piacere…Achille non riusciva, o forse non voleva, lasciare il suo cruccio.

Mi mossi appena, appoggiando la guancia sulla sua spalla forte per osservarlo meglio e seguire con le dita le linee del suo volto: la mandibola, le labbra ben disegnate e umide, la guancia, lo zigomo pronunciato…lui abbassò lo sguardo verso di me a quelle carezze che cercai di rendere il più dolci possibili, sorridendomi appena mentre mi baciava la fronte e poi la bocca.

- Che cosa c’è, Patroclo?-

- A cosa pensi? Sono giorni che la tua mente vola lontana da qui, ed io no posso seguirla perché non ne conosco la destinazione-

Lo vidi girarsi s’un fianco sostenendosi con il braccio, ed io mi stesi prono appoggiando la guancia sulle braccia incrociate per continuare a guardarlo.

- I miei pensieri sono molto più vicini di quanto sembrino. Sono qui vicino a noi,in realtà…vicini a te in particolare-

- Non capisco-

Achille mi sorride, come un padre davanti al figlio che cerca di apprendere concetti troppo complessi, e riprende ad accarezzarmi la curva morbida della schiena. Sento la sua mano grande e ruvida scivolare sulla mia pelle abbronzata dal sole dell’Egeo, ricordandomi il principale – e forse unico – motivo della mia presenza su questa piana guerriera.

- Penso a tutti questi anni, Patroclo, e se non sia caso di porvi un termine…Tutti gli uomini che abbiamo perso…Quante vedove e orfani dovranno essere consolati in patria?-

- Tu…vuoi tornare a casa? Lasciare la guerra?!-

Mi sollevo di scatto a questa notizia così inaspettata, guardando il mio compagno come se non lo riconoscessi: non avrei mai creduto di udire parole come quelle proprio dalle labbra di Achille; lui, che fin da bambino sognava di compiere gesta gloriose degne di un dio, ed ora che la più grande impresa di tutte lo aveva accolto, promettendogli gloria immortale,lui voleva abbandonarla!

- I Troiani non mi hanno mai fatto nulla, e ci saranno sicuramente altre battaglie da combattere, quindi perché dovrei continuare a versare sangue mirmidone per quel re ingrato, figlio d’un cane, di Agamennone? Tu non mi seguiresti?-

Mi ridistendo al suo fianco, spingendolo nuovamente sulla schiena per potermi appoggiare alla sua spalla.

- Sai che lo farei. Ti ho sempre seguito ovunque. Ma mi chiedo se questo sia ciò che vuoi e non sia semplicemente la voce dell’orgoglio a parlare; non vorrei che la voglia di vendicarti contro Agamennone ti porti a prendere decisioni di cui poi ti pentiresti-

Achille mi sollevò il viso, la sorpresa per le mie parole chiaramente visibile nel suo sguardo.

- Lo pensi davvero? Credi che farei uno sbaglio?-

Non lo vedevo così dubbioso da anni, nemmeno quando decise di partire pere questa guerra; ma a volte persino io dimentico che questa bellissima creatura distesa al mio fianco è umana, prima di essere divina.

- Io voglio solo che tu non faccia scelte di cui poi avresti rimpianto, perché nessuno di noi due se lo perdonerebbe. Ma qualunque cosa sceglierai io rimarrò al tuo fianco-

Achille si chinò a baciarmi le labbra, e quando fece per ritirarsi gli bloccai la nuca approfondendo quel bacio cominciato leggero ma che terminò con il mio amante disteso sopra di me, impegnato a baciarmi il collo e le spalle mentre con le mani mi massaggiava i fianchi.

- Tu cosa vorresti fare?- mormorò contro il mio collo prima di ritornare a baciarlo.

Io sorrisi, un po’sorpreso ed un po’compiaciuto per quella domanda così assurda.

- Da quando hai bisogno del mio parere per prendere le tue decisioni?-

- Rispondi-

A quel punto lo fermai, anche se con grande dispiacere, e lo guardai direttamente negli occhi.

- Darei qualsiasi cosa per poter vivere con te in eterno, avere dei figli da crescere, essere un buon padre…ma non è questo il nostro destino: tu avrai grande gloria, amore mio, ma la tua vita sarà breve, questo tua madre ce lo disse chiaramente anni fa. Ed io ho giurato di non lasciarti mai –

Ci guardammo a lungo arrivando fin nell’anima l’uno dell’altro, e poi ci baciammo scambiandoci mute promesse di un’eterna vita insieme, qualunque cosa fosse accaduta.

- A volte- mi sussurrò sulle labbra – mi chiedo cosa posso aver mai fatto per essere così gradito agli dei tanto che essi hanno messo sul mio cammino una creatura come te-

Io gli sorrisi, baciandogli teneramente l’angolo della bocca ben disegnata.

- Io credo che ci amino entrambi-

Non ci furono più parole tra di noi, solo i nostri corpi allacciati, bocche che si cercavano e gemiti sospirati, e tutto ci portò a raggiungere un piacere dolce e perfetto; poi Morfeo ci cinse nel suo abbraccio silenzioso e noi diventammo suoi quieti seguaci.

Sapevo che Achille non avrebbe mai abbandonato quella piana…e che nemmeno io l’avrei fatto.

  
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