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Autore: imooto    20/08/2005    5 recensioni
Questa è una fic un po' particolare, che racconta i momenti principali della vita dei quattro Marauders. Sperando che vi piaccia, ecco la mia visione della storia^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il primo capitolo della mia ficcy sui Marauders. Che ve ne pare? Ops, questo me lo potrete dire solo dopo averlo letto ^_- . Comunque vi annuncio che per una volta, il primo incontro dei Marauders non avverrà sull'Hogwarts Express, e se qualcuno ha già avuto questa idea gli chiedo di perdonarmi, giurando che non ho copiato!!

Noterete che quasi tutta la fic è raccontata praticamente dal punto di vista di Remus. Scusatemi, ma io mi immedesimo troppo il lui, quindi mi è venuto davvero naturale. Chiedo venia alle fan di Sirius e James [imooto solleva con noncuranza una bandiera con scritto "Remus fan"].

Ho cercato, inoltre, di essere il più possibile giusta verso quel gran simpaticone di Peter, che se fosse per me sarebbe ridotto ad un prosciutto e nulla più... tsè...

ok, adesso la smetto, vi ricordo che i pg non sono miei (perchè se lo fossero stati Harry non se lo sarebbe filato nessuno), ma della cara Roling, che con il sesto mi ha tolto qualche MILLENNIO di vita, e vi lascio a leggere il capitolo preferito di tutta la ficcy^^



Marauder's Story

Capitolo 1: Il primo incontro

Madama Chips misurava a grandi passi il suo ufficio, preoccupata. Erano le nove del mattino del primo giorno di lezione dell’anno e aveva già tre alunni in infermeria, per di più tutti del primo anno!
I sette anni successivi si preannunciavano faticosi. Non solo quel povero ragazzo che si sarebbe presentato da lei ogni mese con un numero esagerato di tagli e ferite, ma anche quegli altri due che sembravano decisamente delle teste calde.

***

Un ragazzino dai capelli biondi aprì timidamente la porta dell’infermeria.
Davanti a lui, a ridosso della parete destra della stanza, c’erano due letti occupati da due ragazzi che sembravano addormentati.
Il primo ragazzino mosse alcuni passi verso i due letti, e l’occupante di quello più vicino alla porta si mise improvvisamente a sedere.
“ciao!”
“ehm… ciao…
La professoressa McGonagall mi ha mandato a vedere come state, quindi… come va?”
“benissimo!! Ti pare che due come noi possano rompersi così facilmente??”
Il ragazzo che giaceva nel letto vicino aprì un occhio
“sebbene questa volta abbia ragione, chi ti ha dato il permesso di parlare per me?”
“oh dai non fare l’antipatico!! Ci ha chiesto come stavamo e io ho risposto!!”
“bah…”
Il ragazzo chiuse nuovamente gli occhi mettendo le braccia dietro la testa.
Il piccolo biondino riprese la parola
“e… come sta… lui?”
Un ditino paffuto si mise ad indicare verso il letto che si trovava esattamente davanti a quello del primo ragazzo.
A causa delle coperte non si vedeva nulla dell’occupante, se non dei lisci capelli castani chiarissimi.
“boh! Non si è svegliato nemmeno un momento, vero??”
il primo ragazzo sferrò un colpo al secondo
“non mi toccare!”
“calmo calmo…”
“a ogni modo… che devo dire alla professoressa?”
“che non c’è male, anche se sono stato meglio”
A parlare era stato il misterioso ragazzino del letto solitario, che con molta fatica si stava alzando e mettendo a sedere sul letto, esibendo due dolcissimi occhi mielati.
“ciao” disse gentilmente rivolto agli altri tre
“ciao!” esclamò l’occupante del letto vicino alla porta inforcando un paio di occhiali dal comodino “finalmente ti sei svegliato!! Noi siamo Gryffindor, tu?”
“io… anche io Gryffindor, primo anno”
“anche noi tre!!! Aspetta… allora il letto vuoto che c’era ieri sera era tuo!!!”
“già…”
“come mai non c’eri??”
“ehm… ho avuto un contrattempo… In ogni caso, piacere di conoscervi, io sono Remus Lupin”
Il ragazzino con gli occhiali sorrise allegro
“piacere!! Io sono James Potter, e questo qui è Sirius Black!”
“e io sono Peter Pettigrew, piacere!”
Remus sorrise, osservando i tre strani ragazzi che aveva di fronte.
James Potter, quello seduto sul letto, aveva i capelli castano scuro incasinatissimi, di quel tipo che probabilmente non sta mai a posto, gli occhi castani e due grandi occhiali, e tutto i viso era illuminato da un enorme e simpatico sorriso. Aveva decisamente la faccia di uno votato al divertimento e agli scherzi.
Quello di nome Black, che giaceva sul secondo letto, aveva i capelli neri, lisci e un po’ lunghi, e probabilmente gli occhi blu, sebbene non ne fosse sicuro perché il ragazzo teneva gli occhi chiusi.
Portava i segni inequivocabili di una futura grande bellezza.
Il terzo poi, Peter Pettigrew, in piedi vicino ai letti, era bassotto e paffuto, con i capelli biondissimi e gli occhi di un celeste acquoso, e con qualche chilo in meno sarebbe stato uguale alle rappresentazioni babbane degli angeli.
Furono le acide parole di Sirius Black riportarlo alla realtà.
“Potter, da quando sei diventato la mia voce ufficiale??”
“perché non ti volevi presentare?”
“e se anche fosse??”
“che forza! Come ti sei fatto tutti quei tagli??”
Black e James furono interrotti dalla voce sognante di Peter, che guardava ammirato i profondi tagli che Remus esibiva su tutto il braccio.
“un… un incidente… voi come mai siete qui?”
James fece il sorriso più malandrino del mondo
“ci siamo presi a botte!”
Sirius lanciò un cuscino a James
“non esserne fiero, Potter!”
“Potter… Potter… ma perché non mi chiami semplicemente James, Sirius??”
James mise volutamente l’accento su nome di battesimo del vicino di letto
“scusate… ma se fate rumore… Madama Chips si arrabbierà”
“oh dai Remus non fare il primo della classe!!” disse James scherzoso
“… scusatemi…”
Il ragazzo dagli occhi mielati abbassò lo sguardo
“hey, non abbatterti per così poco!”
Inaspettatamente, a rispondergli era stato Sirius
“non volevano essere scortesi!”
Aggiunse James
“stai allegro!”
Peter rincarò la dose.
Il piccolo Remus alzò lo sguardo, allibito.
Nessuno gli aveva mai detto qualcosa di simile.
Ogni volta che piangeva veniva ignorato, o al massimo rimproverato.
Quei tre bambini, invece, con le loro semplici parole erano riusciti a consolarlo.
Remus pregò con tutto il cuore che non venissero mai a sapere della sua maledizione.








Allora???? cosa ve ne pare??? Fatemi sapere lasciandomi un commentuccio^^
  
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