Eccomi qui! Anche nella sezione
Hetalia comincia a
postare le mie opere(?)
Questa riguarda la coppia
Germania/Italia in
genderbending!
Mmmm spero che piaccia e che ci
siano pochi errori
grammaticali, visto che la revisione non è mai perfetta.
Bhà buona lettura!
“Germania,
Germaniaaaaaa!!”
La bionda sospirò,
conosceva quella voce, l’avrebbe
potuta distinguere tra mille se è per questo.
“Germania
Germania!” ripete l’italiana raggiungendo
l’amica.
L’aveva conosciuta poco
tempo fa, quando un pittore le
aveva proposto di posare, insieme ad Italia, per immortalare
l’unione tra i due
regni.
Tra le due, nonostante la
nazionalità diversa, era
nata una profonda amicizia.
Germania si voltò
rimanendo basita ”Italia! Che sta
facendo?!” chiese terrorizzata e imbarazzata, guardando le
gambe magre
dell’amica, scoperte,”perché hai la
gonna alzata?” urlò scioccata.
Italia rimase un attimo a pensare e
poi rispose con un
gran sorriso” è per correre meglio, la gonna
è lunga e ci inciampo se non la
tiro su, per questo l’ho fatto! Vee!”
e per enfatizzare il concetto alzò
ancora un po’ i lembi scoprendo anche i polpacci.
”scostumata!”
urlò Germania scandalizzata,
accingendosi a riabbassare la gonna della amica.
It”uuuh sei troppo
severa! ve!”
Germania sospirò ancora,
quanta pazienza ci voleva con
Italia, sempre con la testa fra le nuvole e una passione morbosa per la
pasta,
tanto grande da farle urlare “pasta!” ogni tanto.
”perché mi
chiamavi così insistentemente?”
L’italiana rimase
sorpresa per una attimo, poi come un
fulmine a ciel sereno si riscosse, ricordandosi improvvisamente il
motivo della
sua chiamata.
”il maestro!”
urlò spalancando gli occhi, mostrando
due enormi iridi ambrate:”dobbiamo sbrigarci Germania! O il
maestro si
arrabbia!” mentre schiamazzata tutto questo prese la mano
della tedesca e
cominciò a correre in direzione opposta a quella da dove
veniva.
”I –Italia
rallenta così cado!” balbettò la
bionda,
ammettendo amaramente che correre con la lunga gonna era davvero
difficile!
“Accelera!
O il
maestro ci spella vive! ve” ma dal tono
della voce non sembrava per
niente spaventata, anzi, sembrava proprio divertirsi a trascinare
l’amica per i
corridoi del suo palazzo.
Germania si prese qualche secondo
per valutare la
ragazza davanti a lei.
Era bassina con la pelle
leggermente abbronzata,
portava i lunghi capelli bruni raccolti a crocchia dietro la testa
mentre un
ciuffo ribelle spuntava da chissachì; piccole trecce
partivano dai lati della
testa per poi finire ripiegate tra le foglie di alloro che portava come
fermaglio,
“strana pettinatura” pensò mentre
confrontava i sui capelli biondi e sciolti
con quelli della brunetta.
Lei era molto diversa, alta, con
carnagione nivea,
occhi attenti e azzurrissimi, a differenza di quelli
dell’italiana, grandi,
distratti e soprattutto ambrati.
”Eccoci!”
esclamò appena davanti a loro si presentò un
piccola porta scura.
Italia ci si catapultò
contro, piombando nella
stanzetta come un tornado.
Il pover’ uomo,
già nervoso per l’attesa, sobbalzò
alla vista delle due ragazze, tanto che il blocco degli appunti gli
cadde di
mano e si dovette chinare per recuperarlo.
”finalmente!”
esclamò scocciato, guardando severamente
le pulzelle ferme in mezzo alla stanza.
Germania maledisse sé
stessa, doveva avvertire Italia
che il maestro, vista la sua provenienza, non era un tipo paziente.
”ci scusi”
borbotto facendosi avanti e spingendo
indietro l’italiana come per proteggerla:”me ne
sono dimenticata.”
Friedrich
sospirò:”fa niente ora sistematevi!”
bofonchiò gesticolando.
Italia trotterellò verso
il balcone sistemandosi per
bene, Germania la seguì sistemandosi accanto a lei.
L’artista si
accomodò su uno sgabello di fronte a
loro, sistemandosi il blocco sulle gambe e cominciò a
squadrare le due.
Italia sorrideva beata mentre
Germania rimaneva seria
e composta.
”mmm no, no, no, no! Non
và bene! No!”
”c’è
qualcosa che non và maestro?”
”la posizione! Voi, non
va bene, non mi ispira! No,
no!”
Cominciò a girare per la
stanza tenendosi la testa e
borbottando qualcosa in tedesco.
Italia sospirò,
annoiata:”uffa…Germania ma quanto ci
vuole, io mi annoio, voglio andare a mangiare la pasta!”
Germania la zittì
bruscamente:”zitta! Il maestro sta
cercando di concentrarsi! Vedi di non disturbarlo!!”
La bruna la guardò
spaventata ed abbassò la testa
mortificata:”m-mi dispiace, non
volevo….” Le labbra tremolarono leggermente,
mentre le prime lacrime spuntavano dagli occhi.
“Accidenti a me e la mia
grazia!”
Germania sentendosi in colpa le
prese la mano e le
sorrise, stupendosi della gentilezza di quei gesti.
Si chinò verso di
lei:”scusa Italia, non volevo
spaventarti” sospirò ”dai non
è niente, su che passa tutto.” Sussurrò
e le
sfiorò al fronte con la sua, giocosamente.
Italia la guardò
sorpresa, ma poi sorridendo
dolcemente ricambiò la coccola, sfregando anche lei la
fronte.
”PERFETTO!!”
Le due poverine sobbalzarono nel
sentire i borbottii
indistinti di Friedrich trasformarsi in un urlo.
”perfetto!”
ripeté avvicinandosi alle ragazze ed
abbracciandole entrambe:”siete perfette rimettetevi come
prima subito!”
Le due obbedirono, mentre il
pittore si sistemava sul
suo sgabello.
”perfetto, perfetto,
perfetto…” borbottava entusiasta
mentre la mano scorreva agile sulla carta.
”Germania che
succede?” chiese l’italiana un po’
spaesata.
La bionda
sorrise:”niente, è solo contento.”
Italia sorrise a sua
volta:”anch’io sono contenta!!”
sussurrò stringendo la mano dell’amica.
Germania arrossì
vistosamente, mentre borbottava
qualcosa che Italia non avrebbe mai
sentito:”si…anch’io sono
contenta!”
Waaa!
Finito!!
Spero che vi sia piaciuta,
perché mi rende felice
poter scrivere qualcosa di decente! ^__^
P.S la storia è stata
modificata dopo una
recensione….Elizaveta spero che così vada meglio
e grazie per le correzioni
^__^
Cmq se il dipinto lo potete trovare
qui.
http://de.wikipedia.org/w/index.php?title=Datei:Friedrich_Overbeck_008.jpg&filetimestamp=20050520072445
spero che si veda…
bha alla prossima gnari!! Ve
Ve