Non aveva niente di meglio da fare, avevo quest'idea ed ero anche ispirata. Non vi dico chi sia il narratore, lascio a voi libera interpretazione ;)

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Sai Ginevra? La sera in cui ti ho ricontrata, ho capito che infondo, non eri cambiata poi così tanto...

Te ne stavi li, con le spalle nude poggiate contro uno sporco muro nella periferia della Londra babbana. Indossavi un top appariscente, che luccicava anche nell'oscurità della notte, illuminato dai fari delle macchine di potenziali clienti, che però tiravano sempre dritto. Le gambe lunghe erano coperte solo da una gonna troppo corta anche per i tuoi standard, mentre in perfetto equilibrio, te ne stavi in piedi su una gamba sola, l'altro poggiata contro il muro, nonostante i tacchi vertiginosi. Anche da lontano, potevo vedere l'espressione di menefreghismo dipinta sul tuo viso, come se quel corpo fosse solo un abito, e non ti importasse di sporcarlo con ciò che di più immondo c'e nell'universo. Sei bellissima, il trucco pesante fa risaltare la tua carnagione chiara, primi tra tutto spiccano i tuoi occhi azzurri, e le labbra rosse sprigionano volute di fumo chiaro che si perde ben presto nell'oscurità. Intorno a te un intenso odore di cioccolato ed albicocca. Delizioso. Sembra tu abbia deciso di rivoluzionare la tua vita. La folta chioma fluente, lunga e setosa non esiste più. Ora sfoggi un taglio corto, aggressivo, come a nascondere e sopprimere una parte di te ormai dimenticata.

Sai Ginevra? Sei bella anche così.

Un uomo si avvicina a te, non è bello, né giovane. E' grosso, troppo grosso per te, indossa vestiti vecchi e logori ma sfoggia un dente d'oro e ti passa davanti agli occhi un bel po di soldi. Con quelli potresti mangiarci per due giorni interi. E' meglio muoversi. Non credo abbia buone intenzioni, come è anche giusto che sia. Infondo è venuto da te. Ma sono sicura che potrebbe farti del male. Molto, molto male. Mi avvicino con passo svelto, e con molta, molta grazia sfilo la bacchetta dal mio mantello, puntandola contro la schiena dell'omaccione davanti a me, che alzando le mani si allontana verso un'altra donna. Ed il tuo sguardo mi colpisce, a metà tra l'incredulo e l'adirato. Cosa ci faccio qui? Ti sorveglio piccola mia. Sono il tuo angelo custode. Ciao Ginevra Ti saluto con un sorriso triste, causato dal vederti in quella condizione. La fine della sua storia con Harry ti ha distrutta...E si vede. La tua rabbia svanisce, sopraffatta da mille altri sentimenti, gioia, dolore, affetto. Il tuo cuore spezzato si ricompone in una piccola parte, mentre piangendo mi abbracci forte.

Dormi con me stanotte. Dormi con me per tutto il tempo che vorrai...