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Autore: KaDuckCharmed    25/04/2010    3 recensioni
E' una delle mie prime Fan Fiction, spero vi piaccia. Tra i giovani si notava un ragazzo che capeggiava il gruppo. Aveva dei lineamenti duri, capelli biondi e occhi penetranti. Rose appena giunse fra i ragazzi vide il capo dai tratti familiari. -No! Non può essere! Non ci voglio credere!- pensava fra se riconoscendo la sagoma. La figura non riconosciuta, ebbe così un volto: Scorpius Malfoy.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un gran caldo quel giorno si abbatteva su villa Weasley. Tutta la famigliola lo pativa con gran pena.

Era il 1 agosto e mamma Hermione aveva prenotato una vacanza babbana, presso il parco acquatico di Londra. Lo stato sociale dei Weasley, da quando Ron aveva trovato lavoro, era salito e potevano permettersi delle ferie, senza alcuna preoccupazione.

-Quando partiamo? Quanti giorni restiamo? C’è lo scivolo? Ma ci sono altre persone? Quanto manca?-

Erano le domande che Hugo poneva con grande impazienza.

 

Ma il 15 del mese finalmente arrivò e, tra domande assillanti e la paura di dimenticare qualcosa, la famiglia felice, che assomigliava vagamente a quelle dei cartoni, si avviò verso Londra con un largo sorriso.

Arrivarono a destinazione dopo 1 ora, grazie alla macchina di papà Ron, che era nettamente superiore a quella del padre.

Dopo essersi sistemati nelle rispettive camere d’albergo, i fratelli si precipitarono in acqua. Hugo schizzava allegramente Rose.

-La vuoi finire?- chiedeva irata

-Ma siamo qui per divertirci!- ribatteva il piccolino continuando a schizzarla

-Sta fermo e ti trasformo in un porco!-

Ma il fratello non si spaventò per nulla, anzi, fece una grande risata fino a contagiare la sorella. Mamma Hermione era sulla sdraio che cercava di prendere il sole, ma suo marito non faceva altro che farle ombra, standole in piedi davanti al sole

-tesoro, vorresti spostarti, per favore?- chiedeva lei cortesemente

-Solo se vieni a fare il bagno- la ricattava invece lui

-Ronald! Lo sai benissimo che odio andare in acqua!- finalmente Ron capì da chi aveva preso Rose.. Ma non si arrese, anzi, la caricò di peso e raggiunse i suoi figli. L’unica cosa che poteva ormai distrarli dalla loro allegra attività sarebbe stato un enorme meteorite impaziente di cadere sulla Terra; ma così non accadde.

Solo dopo 20 minuti le due ragazze uscirono dall’acqua, ma non passarono di certo inosservate, anzi, Rose attirò un paio di sguardi maschili, che si posavano soprattutto sulla sua pelle chiara e bagnata.. La madre non se ne accorse, mentre la giovane strega sì, e decise di allontanarsi verso un gruppo di ragazzi con una scusa

-Mamma? Posso andare a prendermi qualcosa al bar?-

-Quanti falci ti servono?- chiese distrattamente

-Mamma.. Non siamo nel mondo magico.. Mi servirebbero alcune sterline.- la corresse irritata

-Giusto.. Ma che stupida!- disse scavando nella borsa alla ricerca di qualche spicciolo. La caccia al tesoro si concluse solo dopo 2 minuti. La giovane Weasley si allontanò.

 

Tra i giovani si notava un ragazzo che capeggiava il gruppo. Aveva dei lineamenti duri, capelli biondi e occhi penetranti. Rose appena giunse fra i ragazzi vide il capo dai tratti familiari.

-No! Non può essere! Non ci voglio credere!- pensava fra se riconoscendo la sagoma.

La figura non riconosciuta, ebbe così un volto: Scorpius Malfoy. Rose non lo vedeva ormai dalla fine dell’anno scolastico. In due mesi era cambiato, e di molto! Il suo corpicino esile si era trasformato in un fisico ben allenato ed attraente. Scorpius così riconobbe a sua volta la ragazza e con un’affascinante modo di dialogare le si rivolse

-Rose Wealey! Quanto tempo!-

-Già..- risposa secca

-Come mai qui?- chiese facendo allontanare la massa

-Sai com’è.. E’ agosto, c’è un sole che ammazza gli scarafaggi, e mi trovo in un parco acquatico.. Prova ad immaginare!- ed era proprio un questi momenti che avrebbe preferito non assomigliare alla madre.

-Ti ha morso un ragno per caso?- disse ridendo

La giovane rispose con un sorrisino sarcastico. Ma Malfoy di certo non abbandonò la situazione, anzi, cercò di tirare ancora di più la corda con una battutina del tutto stupida

-Sei qui con mamma e papà?- chiese notando l’arancio che spiccava nell’acqua.

-Si, perché?- La strega incrociò le braccia e aggrottò le sopracciglia

-Pensavo fossi abbastanza adulta per venire qui sola.-

La discussione proseguì per le lunghe; solo quando il padre vide Rose con Malfoy, uscì dall’acqua per soccorrerla

-Problemi,. Rosie?- Malfoy mostrò come al solito la sua faccia tosta fissando il capo famiglia negli occhi

-No papà, tutto a posto!- Con questa affermazione allora la giovane donna si allontanò verso la sdraio della madre. Ma così non fu per il padre che prima di avviarsi dal figlio ancora in acqua avvisò Malfoy minaccioso

-Sta’ attento, ti tengo d’occhio!-

 

 

 

 

 

 

 

La settimana passò in fretta e, in men che non si dica, la famiglia Weasley tornò a casa propria.

Hugo era esausto e a malapena riusciva a muovere la bacchetta.

Rose invece era sempre la stessa: calma e pacata, pronta ad ubbidirti senza esitazioni. Quella sera del 23 Agosto però non lavò i piatti, ma si prese la briga di stare al telefono con sua cugina Lily per quasi 2 ore di seguito.

Il telefono era una novità in casa Weasley, anche perché da sempre papà Ron era contrario al suo acquisto babbano; ma la sorella Ginny lo convinse, anche perché le bambine della famiglia non potevano usare la magia per cose sciocche come la comunicazione.

L’argomento dalle cugine preferito negli ultimi anni erano: Scorpius, gli animali magici, Scorpius, gli animali magici e.. Scorpius! Entrambe erano cotte dal ragazzo e non si sentivano per niente rivali, ma si davano esclusivamente consigli al riguardo.

Lily era una ragazza timida, che spesso Scorpius adorava punzecchiare, Ma Rose la difendeva, anche perché era più grande, e come le era stato raccomandato dalla zia, Lily era molto sensibile e sicuramente qualche volta sarebbe scoppiata in lacrime.

 

La telefonata si concluse appunto dopo 2 ore e Rose andò a letto anche senza cena, forse per la stanchezza, o forse perché le due ragazze si erano dette qualcosa di diverso dal solito.

Quella mattina il sole sorse luminoso e caldo, ma a casa Weasley si respirava tutt’altra aria.

-Ragazzi, correte, è arrivata la lettera per tornare ad Hogwarts con la lista delle cose da comprare!- Mamma Mione era tutta eccitata quando varcavano la soglia magica

-Siiii!!- Esclamò Hugo correndo giù dalle scale come un tornado

-Tesoro! Corri subito a svegliare tua sorella e papà-

Il piccolo annuì. Per prima cosa andò dal padre che ci mise vari minuti prima che si alzasse. Poi si diresse in camera di Rose, e quando la trovò era già sveglia sul letto che sbuffava

-Rose, ha detto mamma di scendere subito per andare a Diagon Alley!-

-Andate senza di me- rispose girandosi nel letto dando le spalle al fratello

-Rosie, è necessario che tu venga!- insistè lui

-Ho detto che non mi va!- gridò alzandosi dal letto e sbattendo la porta in faccia al fratello.

Il piccolo mago corse giù dalla madre superando lo zombie del padre che si aggirava per il corridoio senza pace

-Mamma, Rose non vuole venire!- disse con dispiacere.

-Tranquillo, tu sali in auto, che la vado a prendere io per le orecchie- Affermò consolando il figlio.

Pochi istanti dopo nella camera di Rose venne aperta nuovamente la porta. Ma Rose riconobbe subito i passi che si avvicinavano al letto e senza neanche voltarsi disse con poca voce

-Mamma ti prego, lasciami sola-

La madre fece finta di non sentire e si mise ad accarezzare il volto delicato e liscio della ragazza

-Tranquilla, con me puoi parlare di tutto..- disse continuando ad accarezzarla

-Lo so mamma.. Ma ti prego, è una cosa devo risolvere da sola..-

Mamma Hermione allora, senza rimprovero, le mise sul letto bacchetta e vestiti, e mentre usciva dalla camera l’avvisò

-Massimo cinque minuti e ti voglio giù-

-Ok..- sbuffò la strega iniziando a vestirsi

La madre allora si diresse in macchina, dove l’attendevano Hugo, tutto eccitato, e il marito che non smetteva di sbadigliare. Pochi istanti dopo scese Rose con malavoglia e si caricò in macchina.

Il viaggio dell’auto iniziò già con il pide sbagliato

-Che bello, Rose! Stiamo andando a Diagon Alley!- l’avvisava il fratellino

-Che bello..- disse tenendosi la testa con la mano, appoggiando il gomito sullo sportello.

-Ma si può sapere cosa hai?- chiedeva scocciato Hugo

-Ma vuoi stare zitto un attimo?- lo rimbeccò lei

-BASTA ROSE!- gridò raggiungendo l’esaurimento nervoso il padre; la ragazza tacque.

 

Dopo qualche ora di viaggio, la famigliola si ritrovò a Diagon Alley, dove comprarono tutto il necessario.

-Ted!- urlò Hugo correndogli contro per abbracciarlo forte

-Hey, Hugo! Tutto bene?- chiese il ragazzo, che teneva accanto a lui la fidanzata, Victoire

-Hugò! Come sei cresciuto!- disse la ragazza con un accento francese

Il ragazzo diede un forte abbraccio alla cugina, una ragazza alta, snella e bellissima.

Da lontano si sentì una voce bassa, che urlava

-Ted! Ti muovi?- Era James, il primogenito della famiglia Potter

-Vieni qui, ci sono Hugo e Rose!-

James corse velocissimo verso i ragazzi, scompigliandosi i capelli mori al vento

-Ciao Hugo!- disse eseguendo assieme al medesimo una strana stretta di mano

-Ciao James..- mormorò Rose mogia

Dopo vari saluti, il gruppo si diresse al paiolo magico, dove li attendeva il resto della famiglia Potter.

 

 

 

Il gruppo iniziò a dirigersi verso il Paiolo Magico, un pub che collegava il mondo magico con la Londra babbana. Quando si addentrarono nella stanza, i maghi notarono la famiglia Potter. Hugo subito corse dalla zia Ginny

- Hey, Hugo! Allora, fai il secondo anno, eh?- Chiedeva zia Ginevra

- Si, Zia. Albus?

-E’ sopra in camera che cerca di far parlare il suo gufo, mica se lo mette in testa che i gufi non possono parlare.. La camera è la 18, raggiungilo.

Hugo non esitò e si vaporizzò all’istante. Più in là Lily stava seduta su una poltrona sgangherata e si dilettava nella lettura. Rose, titubante, la raggiunse, e con voce fioca e flebile le si rivolse

- Ciao Lily..

- Oh, Rosie.. Tutto bene?

- Si, comunque, ti volevo chiedere scusa per ieri

- No, è colpa mia.. E’ solo che non riuscivo a capacitarmi di te e Scorpius..

L’atmosfera si ghiacciò. Le due non avevano mai litigato, e la cosa lasciò perplesse entrambe.

 

Passarono minuti di silenzio, e finalmente Albus e Hugo scesero giù, facendo notare la loro presenza

-Però lo sa dire “salamandra”- diceva Albus cercando di convincere il cugino dai capelli rossi.

-Ti piacerebbe.. A malapena sa fare il suo verso- Lo correggeva Hugo ridendo

-Papà! Hugo prende in giro Joseph Jerald Jonas!

-Facciamo così, ecco a voi 5 falci, andate a prendervi un gelato, ok?- Disse Harry porgendo ai due cinque monete d’oro. Le due pesti, in men che non si dica, si recarono nel retro bottega, dove poi scomparirono.

Ancora una volta, i fantastici quattro erano assieme, e tra risate e piccole frecciatine, Harry, Ron, Hermione e Ginny, poterono ricordare i vecchi tempi.

-E vi ricordate quando si ruppe la bacchetta di Ron?- Diceva Harry ridendo a crepapelle

-Spiritoso! Almeno io non rischiai di essere ucciso da Vicotr Krum..- Lo rimbeccò Ron divertito

-Ovvio Ronald, tu non partecipavi al torneo– Lo corresse la moglie

-Miseriaccia, tienimi il gioco ogni tanto, no?- I quattro si sfogarono in una calda e fragorosa risata, che venne subito interrotta al vedere una chioma bionda, tipica dei Malfoy.

 

-Che postaccio!- Disse Draco sprezzante al figlio.

-Appunto.. Però per i Weasley questa sarebbe una reggia.- Scorpius non ebbe neanche il tempo di poter ridere perfidamente, che James e Ted gli si pararono dinnanzi

-Dicevi?- Chiese James riducendo gli occhi a piccole fessure

-Il piccolo Potter, che piacere rivederti- Disse fingendo palesemente Draco

-James, lascia stare, meglio non fare guai prima dell’inizio della scuola- Lo trattenne Ted

Ginny, vedendo la scena, si precipitò dal figlio, salutando cortesemente Malfoy

-Ci sono problemi?-

-No Ginny. Andiamo James- Disse Ted prendendo il “fratello” per il braccio e dirigendosi verso Victoire

-Signora Potter, la prego di tenere al guinzaglio suo figlio, potrebbe essere un pericolo pubblico, e non sto scherzando.

Ginny non ebbe neanche il tempo di ribattere che Malfoy, grazie alla metropolvere, si diresse a Nocturne Alley. Scorpius, dunque, si ritrovò da solo, con gli occhi di tutti puntati contro. A differenza del padre, non era molto egocentrico, e così si andò a sedere sulla poltrona davanti al camino, ma non fu la cosa giusta da fare. Notò poi che sulle altre due poltrone c’erano sedute Rose e Lily. Il ragazzo allora le guardò, facendole diventare rosse. Lily oramai sembrava un pomodoro, mentre Rose si limitò ad arrossire.

- Rose.. Ci rincontriamo

- Per mia sfortuna si- Rose non voleva dare a vedere della sua cotta, e cercava di mascherarla meglio che poteva

- Ti sei svegliata col piede sbagliato per caso?- Chiese lui accigliato

- Probabile..

- Mi chiedo chi potrà mai sopportarti

- Qualcuno mi sopporta, vero Lily?- Chiese Rose cercando un appoggio

-C – certo... Ehm.. Si – La ragazzina era sempre stata timida ed impacciata dinanzi a Scorpius, ma era fatta così, che ci poteva fare?

- Vabbè.. Io raggiungo mio padre, dobbiamo fare compere per l’anno scolastico, e mi chiedo se voi abbiate i soldi..- Così dicendo, il ragazzo si recò altrove.

  
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