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Autore: Yumeji    25/04/2010    0 recensioni
Fanfiction, appunto, collettiva scritta a più mani dai membri del Slayers Again Forum. La storie è ovviamente in stile slayers, passa dalle scenette comiche, alla "quasi" distruzione totale del mondo. I personaggi sono per la maggior parte IC, anche se però alla fine c'è stato un attacco da parte di una GLADS, non che altri piccoli incidente... Leggete e commentate!
Genere: Demenziale, Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Scusate non ho fantasia per i titoli :P ,comunque spero che vi piaccia ^__^
P.s: commentate





Lina fece per andare da loro quando, dal fondo del corridoio, la voce di Louie, ricomparsa magicamente alle sue spalle, la bloccò insieme a Gourry. "Se io fossi in te maga, non me la prenderei troppo per la magia e non avrei tanta fretta di correre in quella direzione...".

La maga si voltò adiratissima. "Che vuoi dire?". Era decisamente stufa di quelle improvvisate...

Il mago divenne cupo. "Melissa ha visto cose in te che non le sono piaciute. E vuole proteggere la principessa Isotta... Ti ha dato visione di cosa accadrà, vero?".

Lina deglutì mentre Gourry la guardava perlesso. "Lina, cosa...?".

Louie continuò. "Insieme alla tua magia, lei ti sta togliendo, poco alla volta, la tua energia vitale. Mi spiace Lina Inverse, ti sei imbattuta in qualcuno che era meglio tu non conoscessi. Man mano ti sentirai sempre più debole, man mano ti spegnerai... Mi spiace Lina Inverse, a meno che tu trovi un modo di uccidere Melissa, ti restano pochi giorni di vita. E dubito tu la sconfigga, ti ha bloccato anche nel tuo punto forte, la magia. Ti avevo avvertito di tenerti alla larga, mi dispiace...". E scomparve nel nulla.

Lina rimase impietrita a fissare il vuoto mentre Gourry la fissava disperato. Non capiva nulla di magia ma una cosa l'aveva capita. Se non trovavano una soluzione, entro pochi giorni la sua Lina non sarebbe esistita più.

Lina scosse la testa. Fissare il vuoto non le avrebbe dato le risposte di cui aveva bisogno. 
Si mise una mano sulla fronte e chiuse gli occhi. Aveva bisogno di pensare, di concentrarsi. 
Gourry, al suo fianco, la afferrò per le spalle."Lina! Lina, stai bene?" 
La maga aprì gli occhi e lo osservò un momento, con sguardo grave, in silenzio. 
"Gourry, sto perfettamente bene. Non avrai davvero creduto a quel cretino, vero? Non hai visto che voleva solo farci andare in panico e terrorizzarci?" Sorrise e gli fece l'occhiolino. "Vado un secondo in camera a prendere il mantello e poi andiamo da Amelia e Zel, ok? Nel frattempo penserò ad un modo per battere quella sacerdotessa da strapazzo." La maga volse le spalle allo spadaccino ed entrò nella sua camera. La chiuse con la chiave e si sedette sul letto. 
Era riuscita a dargliela a bere? Era riuscita a tranquillizzarlo? 
Chiuse gli occhi e si mise una mano sulla bocca. Farsi prendere dallo sconforto non serviva a nulla ma il senso di vuoto allo stomaco che aveva provato alle parole del mago si stava intensificando, unito ad un terribile groppo alla gola. Si impose di respirare a fondo mentre le prime lacrime trovavano la loro strada sulle sue guance.
 



Intanto, Zel e Amelia erano alle prese con l'inseguimento della Sacerdotessa... 
"Fermati!!! Che cosa hai fatto a Lina???!!" gridò Amelia, tentando ogni tanto di centrare la ragazza con una Fireball. "Di questo passo non riusciremo mai a fermarla, dobbiamo inventarci qualcosa!" Osservò Zelgadiss, "Non me ne importa più nulla della diplomazia, ha osato attaccare una mia amica e dovrà pagare!!" Gridò Amelia, che iniziava a sentirsi davvero arrabbiata, voleva prendere quella strega il più presto possibile! 
Ad un tratto, la Sacerdotessa si fermò, e si girò verso di loro, che si fermarono a loro volta mettendosi silenziosamente in guardia. 
"Mi dispiace immensamente" Cominciò la ragazza bionda con espressione sinceramente triste "vi ho sottratto un'amica, ma fareste meglio a passare con lei le ultime ore della sua vita invece di perdere tempo a seguirmi..." 
La principessa e la chimera smisero un attimo di respirare: "Che diavolo stai dicendo?" gridò Zel "che cosa le hai fatto??" 
Amelia rimase senza parole, con gli occhi spalancati, non poteva credere alle sue orecchie.

 

 

Nel silenzio della sua camera, Lina si asciugò gli occhi con il dorso delle mani. La sua bocca si tirò in una piega amara. Capolinea dunque? Sarebbe stata questa la sua fine? La mente tornò alle immagini della "visione". 
Amelia, Zelgadiss e Gourry sarebbero morti. Per mano sua. Era quindi giusto che non cercasse neanche di uccidere Melissa ma che godesse del loro amore e della loro amicizia per il tempo che le era concesso? Secondo la "visione" lei era la causa diretta della loro morte...ma se fosse morta prima lei, loro sarebbero sopravvissuti. Lina scosse la testa. NON doveva indulgere in pensieri simili. Lei amava vivere. Voleva bene ai suoi amici. NON li avrebbe MAI attaccati. Anche Gourry non vi avrebbe mai attaccati coscientemente... ma l'ha fatto e lo sai bene. le suggerì una vocina fredda nella sua mente. La maga si mise inutilmente le mani sulle orecchie. SE Melissa la voleva fuori dai piedi, avrebbe potuto inviarle delle immagini realistiche ma non vere. Chi era lei dopotutto? Poteva non essere un demone. Poteva aver stretto un patto con un demone, come Halcyform il Bianco. Poteva addirittura essere un mezzo demone. E si sa, i demoni sono scorretti per natura. 
Berrò fino in fondo questo amaro calice e se dovessi morire saprò che ho vissuto fino in fondo, senza rimpianti.
 

Lina si alzò dal letto risoluta. Doveva trovare quella sacerdotessa da strapazzo e convincerla, con le buone o le cattive, a sistemare il casino che aveva fatto... Poi, una volta riavuti salute e poteri, l'avrebbe disintegrata. Perchè certo, le cose sarebbero andate così, lei NON sarebbe morta e avrebbe continuato a far saltare in aria locande e briganti con la sua magia per tanti anni... Lei era Lina Inverse e Lina Inverse ottiene sempre quello che vuole. 
Uscì dalla stanza dove ad attenderla fuori, nel corridoio, c'era un Gourry preoccupatissimo e pallido come un lenzuolo. "Lina?". 
"Andiamo!" - ribattè lei a sguardo basso. 
Gourry la fissò preoccupato. "E dove? Forse è meglio se tu non ti sforzassi...". 
Lo sguardo di Lina divenne aggressivo e tagliente. "Forse è meglio che tu la smetta con queste patetiche frasi e preoccupazioni. Il meglio, per me, è trovare quella donna e avere indietro ciò che mi ha sottratto!". E scattò di corsa verso l'uscita della locanda, seguita da Gourry. 
Corsero nel bosco, in direzione di Amelia e Zel e delle esplosioni che avevano udito poco prima. Forse Louie aveva bleffato, lei correva, lei stava BENE!!! 
Ma improvvisamente Il cuore di Lina cominciò a battere in maniera alterata e la vista le si annebbiò. Si accasciò a terra, mentre tutto le girava intorno... 
"Lina, Linaaa!!!". 
La voce di Gourry la riportò alla realtà. Stava malissimo, era svenuta... "Gourry..." - sussurrò sedendosi ed appoggiandosi al suo petto. 
Lo spadaccino era pallidissimo. "Lina, hai perso i sensi, sei verde in faccia... Torniamo indietro". 
Lina si voltò verso di lui, col volto rigato da lacrime che stavolta non era riuscita a frenare. Louie non aveva bleffato, il processo che l'avrebbe portata alla morte era già cominciato... Se ne accorgeva, lo avvertiva sulla sua pelle. Si strinse a Gourry, singhiozzando. "Non possiamo tornare alla locanda, non capisci, NON servirebbe a niente!!! Qualsiasi cosa faccia da ora, se non sconfiggo quella sacerdotessa, sarà perfettamente inutile!". E si lasciò andare ad un pianto disperato, mentre Gourry la stringeva forte a se. Si sentiva male, impotente, non aveva più ne forze ne magia... Che ne sarebbe stato di lei?
 

 

 

Era ormai ora dello scontro e Isotta non vedeva l'ora di mettere le mani in faccia a quella piccola pustola infetta chiamata Lina Inverse. Mentalmente scimmiottò l'arroganza con la quale la maga le aveva detto il suo nome. Come se valesse qualcosa...quella piccola pezzente senza un goccio di sangue nobile, poteva essere potente fino a che voleva e sgolarsi a fare la gradassa fino a diventare blu ma non cambiava la verità dei fatti. 
Lei, la DUCHESSA Isotta, l'avrebbe piegata. Scoppiò in una grassa risata. 
Dopo essersi ricomposta si limitò a sorridere e ad avanzare verso la locanda. 
Dopotutto si sentiva felice, Lina Inverse poteva essere un simpatico diversivo. Almeno aveva carattere e questo la metteva di buon umore. Bello battere una simile, meraviglioso umiliarla e farle abbassare la cresta! 
Mentre era presa da tali pensieri, vide uscire di corsa dalla locanda la suddetta piccola vipera, con al seguito il biondo figo della sua compagnia. 
Isotta si fermò di botto. Scappava? Lina Inverse alla fine scappava? Isotta sentì una nuova risatona nascerle dal profondo. Ma si trattenne e corse dietro alla coppia, tenendosi convenientemente a distanza. 
Mentre era impegnata a seguirli la sua mente batteva su un nuovo punto. Dove cavolo era finito Louie? Sospettava da tempo una tresca con Melissa e forse quella sera... 
Si fermò di colpo. Lina Inverse era caduta a terra e lo spadaccino urlava disperatamente il suo nome. 
Era stata colpita? Ma per gli Dei, che succedeva? si avvicinò cautamente e quando fu a qualche metro sentì che la maga piangeva convulsamente. Che Diavolo...
 

 

 

Le lacrime sul viso bruciavano come fuoco incandescente, mentre i limpidi occhi azzurri di Gourry sembravano la volessero salvare solo con il profondo affetto che vi era stampato a caratteri cubitali. Poi sentì passi lievissimi avvicinarsi, quasi impercettibili. Si ricompose di colpo, mettendo all'erta solo con uno sguardo il biondo amico. 
"Lina Inverse..." la voce era sottile, quasi un sussurro. 
Lina si alzò in piedi, stringendo i pungi fino a conficcarsi le unghie nel palmo. 
Gourry sfoderò la spada e si piazzò davanti a lei con fare difensivo. "Ne ho abbastanza di voi! Perchè? Perchè ve la state prendendo con Lina?" ruggì il ragazzo, che stava perdendo il controllo, vinto dalla più totale preoccupazione. 
Marta avanzò leggera come lieve vento sul terreno. I capelli castani, tendenti al rossiccio, le ricadevano voluminosi ai lati del visino da ragazzina, pallido ma con un'espressione estremamente risoluta. "Io non voglio farvi del male. Non so cosa abbia combinato Melissa, e non me ne preoccuperei troppo. Tendenzialmente combina dei guai, ma riesce a porvi rimedio. Io sono qui per farti una proposta Lina. Conosco la tua fama. E conosco me stessa. Fare da "guardia del corpo" a Isotta non è l'aspirazione della mia vita" 
Lina si affiancò a Gourry, tetra in volto. "Non sai cosa mi ha fatto? E dici che pone rimedio ai guai che combina? Sarà meglio per lei, se vuole vivere più di me! Perchè se non ne sarà capace, allora mi aspetterà all'inferno!" eslpose con rabbia. 
"Mmm deve averla combinata grossa... ma forse... forse il patto che ti voglio proporre, potrebbe davvero tornarti utile per risolvere il casino in cui ti ha messo Melissa." disse pensierosa Marta. 
"Avanti, parla allora!" 
"Io voglio l'oggetto che è nelle mani di Isotta. Lo ha trovato durante un viaggio, qualche tempo fa, e si tratta di un oggetto veramente potente. Forse ne hai sentito parlare, è la pietra della Luna. Ma non è solo questo. Lei ha trovato la verga elfica con la pietra della Luna incastonata nell'occhio del grifone!" gli occhi di Marta brillavano di cupidigia. Gourry non potè fare a meno di pensare che somigliasse vagamente allo sguardo di Lina quando si parlava di ricchezze.

 

 

Mentre stava per uscire allo scoperto e avvicinarsi alla maga e allo spadaccino, Isotta sentì dei passi leggeri che avanzavano. Si appiattì al tronco dell'albero che la riparava e attese, silenziosa, nuovi sviluppi. 
Con enorme sorpresa vide che era Marta la viaggiatrice notturna. 
La ragazzina che aveva accolto per pietà nel suo gruppo adesso si intratteneva con i suoi nemici. 
Perchè? 
Aveva dato prova di fedeltà viaggiando al loro seguito eppure... se davvero era con loro, non si spiegava la sua furtiva comparsa e il suo intrattenersi con i nemici. 
Bene, era ora di giocare a carte scoperte. 
Facendo quanto più rumore possibile avanzò in direzione del terzetto. 
"Buonasera a tutti" disse con voce appositamente tonante. "Vedo che c'è un interessante rendez-vous." 
Sorrise nel vedere lo spadaccino pararsi davanti alle ragazze, la maga farsi pallida e accasciarsi silenziosamente su un fianco e Marta... Bè, ovviamente Marta non aveva nessuna espressione. Ricambiava lo sguardo e basta. 
"Calma ragazzo" disse in direzione dello spadaccino."Io e la tua amica laggiù abbiamo un piccolo conto in sospeso. Ora, levati dalle palle che io e lei dobbiamo "discutere"."
 

"te lo sogni, dovrai passare prima sul mio cadavere" 
disse lo spadaccino preparandosi allo scontro mentre la maga si rialzò di colpo portandosi davanti a lui "lascialo perdere, noi abbiamo un conto in sospeso" 
la duchessa ghignò, ma non fece in tempo a dire nulla che lo spadaccino pose una mano sulle spalle della maga visibilmente preoccupato "ti prego non lo fare" le parole e il tono preoccupato del biondo spiazzarono la marchesa ignara dell'accaduto. 
"ti prego Lina... non lo fare!" la maga si girò nella sua direzione e gli rivolse il sorriso più dolce che riusciva a fare in quel momento "sta tranquillo, sto bene!" rivolgendo uno sguardo minaccioso verso la duchessa continuò: "a quella la distruggo... e già che ci sono mi faccio ridare i miei poteri a suon di sberle" ma Gourry strinse la presa e gli occhi "no Lina, non posso lasciartelo fare! lo so che non stai bene, non puoi ingannarmi. ho rischiato troppe volte di perderti, non me la sento di rischiare ancora" 

Isotta alzò un sopracciglio. "Come siete romantici" li sbeffeggiò, poi continuò "Se la qui presente Lina Inverse è una persona di parola, immaginò avrà il buon gusto di affrontarmi senza farsi tenere la manina dal suo belloccio... inizio a pensare che tutta sta scenetta di vuoi due che scappate nella notte e degli svenimenti sia una farsa!" La duchessa alzò il mento e sputò in direzione dei due. 
Mentre la nobile faceva il suo discorsetto, Lina Inverse si sentiva ribollire dall'ira. Purtroppo sapeva che nonostante la sua spacconaggine, al momento non aveva molte chance di battere Isotta e tantomeno affrontare Melissa. Sentiva il suo corpo cedere e farsi debole. Le tremavano le mani ma non era perchè era furibonda, era per la debolezza. Cosa poteva fare? Cosa? Il suo orgoglio le diceva di saltare alla gola a quella rozza di una duchessa, il suo corpo le segnalava che non era possibile neanche l'idea stessa di fare un vero e proprio balzo. Spostò lo sguardo verso Gourry. Lui aveva capito benissimo quanto male stesse e l'avrebbe difesa fino alla fine, che di quel passo non sarebbe tardata a sopraggiungere. 
Doveva sfruttare quei momenti, in cui Isotta dava aria i denti in insulti e sbruffonaggini per pensare. Il suo corpo si faceva man mano più debole ma la sua mente, quella era sempre le stessa. Dopo tutto non era mica una maga genio (bellissima oltretutto) per nulla. 
Ecco i fatti, quelli accertati: 
Melissa la sacerdotessa le aveva lanciato una maledizione togliendole la facoltà di usare la magia e risucchiandole l'energia vitale. L'aveva fatto per Isotta a quanto pareva. 
Marta poteva forse fare qualcosa in proposito, visto che in cambio di avere gli oggetti che portava Isotta aveva detto che li avrebbe aiutati. 
Isotta era una nobile testarda, capricciosa e attaccabrighe. 
Dopo il riassunto mentale Lina, aggrappatasi al braccio di Gourry per stabilizzare la sua camminata ondeggiante, fece la sua mossa. 
"Isotta" esordì la maga "Io voglio battermi con te e darti una lezione che ti farà tornare a casina piangendo come un bebè." Gourry la strinse forte e le lanciò uno sguardo ansioso. Isotta grugnì ma rimase zitta. Marta aveva incrociato le braccia e fissò intensamente la maga. 
"Purtroppo non posso farlo perchè il tuo seguito è stato molto scorretto. Melissa è venuta a trovarmi e mi ha lanciato una maledizione privandomi di salute e magia." Ansimando un po', Lina proseguì. "Immagino che nonostante tu sia più rozza di una contadina, abbia una certa etica...se sei nobile come asserisci." 
Il volto di Isotta alle parole "rozza" e "contadina" aveva assunto una violenta sfumatura di rosso. Nonostante digrignasse i denti con forza, rimase in silenzio. Lina fece un cenno della testa e continuò. 
"Se vuoi veramente dimostrare di essere in grado di battere le grande Lina Inverse, che accusi di fare la scena per non combattere, dovresti gentilmente andare dalla tua Melissa e fare in modo che spezzi la maledizione che mi ha mandato addosso. Altrimenti si potrebbe pensare che mandi avanti i tuoi tirapiedi perchè sei TU che te la fai nei calzoni per non affrontarmi." Lina sorrise e poi svenne di colpo.
 

Vedendola cadere tra le sue braccia, lo spadaccino gridò il nome della maga e sdraiandola a terra iniziò a darle dei piccoli schiafetti per farla riprendere ma in vano. Il biondo, preso dal panico la strinse forte a se scoppiando a piangere disperatamente, la duchessa vedendo la scena capì che non era una farsa come pensava e si girò furibonda dietro di se "come ha osato quella sacerdotessa da quattro soldi farmi passare per vigliacca" 

"Isotta..." sussurrò Marta afferrando il braccio della duchessa. La nobile la squadrò. Si era fidata di lei, l'aveva accolta e poi l'aveva trovata a fare comunella con quel gruppo. Chi era veramente Marta? E a conti fatti... Chi era veramente Louie? Chi o cos'era Melissa se riusciva a lanciare una maledizione così potente contro le persone? 
"Isotta!" l'urgenza del richiamo di Marta riscosse la duchessa. 
"Cosa diavolo vuoi?" le sibilò. Isotta in quel momento capì di non potersi fidare di nessuno del suo gruppo. Sapeva che Lina Inverse, per quanto fosse un'odiosa gallina, aveva bisogno d'aiuto e subito ma iniziava a sospettare che di quelli che credeva essere sotto al suo comando, non ce ne fosse uno pronto a prendere gli ordini da lei. 
Questo la faceva imbestialire oltre ogni dire. 
"Marta, se ti chiedessi di cercare Melissa, me la porteresti qui? Oppure mi pianteresti una nuova coltellata nella schiena?". Marta accusò il colpo abbassando gli occhi, poi rialzando la testa sussurrò "Sono ai tuoi ordini." 
E balzò agilmente sull'albero più alto dei dintorni. 
Isotta tornò a guardare lo spadaccino che stringeva la maga inerte e dandogli un colpetto sulle spalle mugugnò 
"Mantieni in sangue freddo, bello. Non è che riuscirai a salvarla innaffiandola di lacrime e moccio. Lascia che le dia un'occhiata." Isotta allungò una mano verso la maga e, nonappena la sfiorò, una luce dorata investì entrambe.
 

 

 

"Cosa... cosa sta succedendo?" gridò Gourry semi abbagliato dalla luce che sembrava quella di una stella accecante. 
Isotta si allontanò di colpo, fregandosi una mano con espressione dolorante. Fissò il guerriero, e poi di nuovo Lina. Avvicinò con cautela la mano e di nuovo la luce dorata avvampò nell'oscurità della notte. 
"Maledizione! Cosa diavolo significa tutto ciò?" la duchessa si raddrizzò, osservando corrucciata la manovagamente luminescente, e l'anello che portava al dito... un anello fine, con una piccola pietra grigio-nebbia che pareva cangiante anche nel buio. Un frammento di pietra della luna, lo stesso tipo di pietra incastonata nell'occhio del grifone della verga elfica. 
"Una risonanza, possibile? Ma per quale motivo?" si domandò mordendosi il labbro inferiore. Cosa c'era in Lina da risvegliare in tal modo il potere della pietra? Era una cosa che doveva assolutamente scoprire. E Melissa, quella sacerdotessa vanesia e un po' sbadata, le avrebbe fornito quelle risposte, volente o nolente!
 

"ORA BASTA!!!". Gourry si rialzò in piedi adirato, con Lina fra le braccia. Era stanco... Non gli importava di Isotta, di Melissa, della sacerdotessa o della sfida o della strana luce appena apparsa davanti a Lina... Lui voleva solo che la sua maga stesse bene, voleva solo riprendere il suo viaggio con lei e vederla far saltare in aria banditi e locande col suo sorriso furbo sulle labbra... "Io la riporto alla locanda, deve riposare". 
Isotta annuì. Lei non avrebbe voluto mai e poi mai rinunciare al duello con quella maga piatta e scorbutica. E quindi le serviva una Lina in forze! Avrebbe cercato la sacerdotessa e l'avrebbe fatta guarire. E poi avrebbe vinto la sfida! Ma soprattutto, forse la sacerdotessa poteva spiegare lo strano fenomeno che era appena avvenuto davanti ai suoi occhi. Cosa aveva in se Lina di tanto potente? 
Gourry annuì e poi si avviò solo con Lina verso la locanda. Camninò in silenzio, stringendola a se per scaldarla. Lina scottava!!! 
"Gourry...". D'un tratto la maga lo chiamò, socchiudendo leggermente gli occhi. 
Gourry tentò un sorriso. Si stava svegliando... "Lina, ora ti porto a riposare, sei stata male ancora. E mi hai fatto spaventare...". 
"Gourry...". Lina si strinse a lui, affondando il viso nella sua maglietta blu. "Io... prima ho avuto una visione... anzi... due. Una brutta, ma una bella... E'... durata poco... Eravamo più grandi... ed eravamo sposati... e...". Si interruppe, non ce la faceva a continuare, le mancavano le forze... 
Gourry sorrise... Probabilmente stava delirando... Ma era già un buon segno che parlasse... "D'accordo" - disse in tono gentile - "ma ora non sforzarti e riposa, così magari farai un altro bel sogno". 
"Ma!" - Lina si rizzò su, col poco di forze che le rimanevano - "Non era un sogno. Dannazione Gourry!". 
Lina aveva assunto la sua migliore espressione esasperata quando lui non capiva qualcosa. Era durata solo un attimo, poi si era accasciata di nuovo contro di lui. Ma a Gourry era bastato per capire che era sveglia e perfettamente cosciente.

 

 

Mentre scrutava nella notte in cerca di Melissa, Marta vide un bagliore dorato venire dal luogo dove aveva lasciato Isotta e gli altri. La giovane si morse l'unghia del pollice...cosa doveva fare? Il bagliore la attirava, significava che qualcosa aveva fatto reazione con l'anello di Isotta, quello che bramava da tempo e per la quale la seguiva simulando fedeltà. Però...se fosse tornata indietro, la duchessa avrebbe incrementato i sospetti nei suoi confronti...e questo era male. Marta strizzò gli occhi e si impose di pazientare ancora: avrebbe riportato indietro Melissa così da riguadagnare punti con Isotta e avrebbe fatto un po' di penitenza. DOVEVA riuscire a rimanere con lei e ottenere, in una maniera o nell'altra, l'anello...e magari pure la verga. 
Allora... "Raywing!" schizzò in aria manipolando il vento e quasi non si accorse che qualcosa...qualcuno volava a gran velocità contro di lei. 
L'urto fu violento e molto, molto doloroso. Quasi come finire contro un muro di mattoni. 
Mentre cadeva reggendosi la testa udì urlare "Tutto bene Zelgadiss-saaaaan???"
 

"Sto... sto bene." biascicò la chimera, sollevandosi faticosamente dal suolo e massaggiandosi la testa. 
'Vorrei poter dire lo stesso...' sospirò mentalmente Marta, che aveva l'impressione che davanti ai suoi occhi danzasse il firmamento. 
"Tutto bene, ragazzina?" Risuonò all'improvviso una voce alle sue spalle. Riconosceva quel tono, e sapeva anche chi nel suo gruppo era solito chiamarla a quel modo. 
"Louie?" Si volse e, con suo stupore, si trovò ad affrontare due figure, che la squadravano con una certa preoccupazione. Il mago e Melissa. 
"Lascia fare a me." La sacerdotessa si piegò su di lei e le pose la mano sulla fronte. Il dolore si spense, quasi immediatamente. "Ecco qua. Come nuova." Le sorrise. 
"M... Melissa!" Marta scattò in piedi, sulla difensiva. Melissa si era sempre dimostrata un tipo tranquillo e paziente. Una combinaguai, a volte, era vero, ma sempre mossa da buone intenzioni. Dopo aver visto gli effetti della sua magia su Lina Inverse, però, Marta non riusciva più a trattare con lei con la stessa fiducia di prima. Che avesse sottovalutato un tipo pericoloso? 
"Tranquilla, Marta." le sorrise Melissa. "Era solo un incantesimo di guarigione." 
"Ma a quella maga... che cosa hai fatto a quella maga?" gridò Marta in tutta risposta. "Che significa tutto questo? Una maledizione la sta uccidendo!" 
"Una maledizione?" Intervenne la ragazza dai capelli neri che accompagnava l'uomo di pietra, facendo un passo avanti. "Che intendi dire? Lina-san sta bene?" 
Melissa si rivolse alla giovane. "Vedo che tu hai un cuore puro, principessa. Non mi spiego perché ti accompagnassi con gente del genere, ma credo che tu possa capire il motivo per cui la mia razza..." Lanciò una breve occhiata a Louie. "... agisce a questo modo. Lina Inverse è un essere pericoloso, e quel pericolo era diventato concreto e incombente dopo il suo incontro con Isotta. Eliminarla è la soluzione più sicura." 
Gli occhi della giovane dai capelli neri si sgranarono. "Che stai dicendo??? Lina può essere un'incosciente, lo ammetto, ma da quando ha combattuto con Fibrizio ha mostrato di essere ben consapevole dei rischi che certi suoi poteri avrebbero potuto comportare per il mondo! Non è tutto bianco o nero, lo pensavo una volta, ma ormai lo ho compreso bene anche io!" 
Melissa strinse gli occhi. Marta non era in grado di leggere la sua espressione. Era incerta? Non sembrava certo la stessa persona di sempre. "Melissa..." si trovò a sussurrare. "... chi sei, tu?"
 

Melissa le rivolse un sorriso cordiale. Louie si avvicinò ancora alla sacerdotessa e le mise un braccio intorno alla vita. "Questo è un segreto, mia cara Marta." 
All'udire quella frase Amelia ebbe un sussulto e rabbrividì visibilmente. Anche Zelgadiss reagì alla frase sibillina incupendosi istantaneamente. Poi la giovane principessa riprese la parola: "Melissa-san ti prego! Spezza la maledizione su Lina-san! Ti posso giurare su quanto ho di più caro che nonostante il caratteraccio è una bravissima persona!". 
La sacerdotessa scosse i boccoli biondi. "Amelia-sama, io sono certa di quello che ho visto e percepito. La mia decisione non è discutibile. Un giorno il mondo mi ringrazierà."Louie assentì brevemente. 
"Ma... Lina-san ha messo in pericolo la sua vita molte volte per il mondo che TU dici di voler salvare uccidendola!" si infuriò Amelia. 
Marta avanzò nella sua direzione e mettendole una mano sulla spalla, confermò. "Melissa, ascoltami! Dopo l'esplosione, quando mi hai estratto dalle macerie per farmi "vedere" Lina Inverse, io non ho affatto percepito il pericolo che ti spaventa tanto!" Strinse i pugni. "Melissa, mi fai paura! Come puoi decidere della vita di un altro così, senza appello?". 
In quel momento, con grandi falcate e diverse imprecazioni, fece la sua comparsa anche Isotta. 
"Signori" ansimò "Eccovi tutti qui dunque!" 
Lanciando una breve occhiata a Marta continuò. "Melissa, mi DEVI delle spiegazioni. ORA!"
 

La duchessa continuò ad avanzare decisa verso la Sacerdotessa, finchè non le arrivò di fronte a fissarla: "Che diavolo ti è saltato in mente?? Agire così, senza nemmeno interpellarmi prima!! Togli subito quella Maledizione su Lina Inverse!!!" 
"N-non posso..." disse piano Melissa. "Tu DEVI!! Che figura ci faccio io?? La gente penserà che sono una vigliacca che si fa meschinamente difendere dai suoi tirapiedi!!!" Urlò Isotta, sempre più adirata. 
Zel e Amelia assistevano in silenzio. 
"Ti prego Melissa, non puoi far morire una ragazza così!! " Marta la pregò e Melissa parve cedere un attimo, per poi dire" Non posso porre rimedio a quello che ho fatto, anche se volessi, non ce n'è uno!!" 
Tutti sussultarono :"Che cosa??" Intervenne Amelia "Questo vuol dire che Lina-san non si può salvare???" "Maledetta!" Sibilò Zelgadiss, 
"Mi dispiace davvero molto, pensavo di fare la cosa giusta, e forse lo è, ma non ne sono più sicura...Fatto sta che anche se ci fosse un rimedio, io non lo conosco...." 
Seguì qualche secondo di teso silenzio. 


"In realtà, un rimedio c'è!" Risuonò una voce pacata e apparentemente serena, da un luogo imprecisato. 
"Questa voce!" Esclamò Amelia, "Tsk, ci mancava solo lui..." commentò Zel. Dall'alto comparve, con il suo solito sorriso, Zeros e si posò piano sul suolo, davanti agli occhi increduli di Isotta e il suo gruppo. 
"Chi è questo?!" chiese Isotta, "Zeros-san, ho capito bene? Tu conosci un rimedio alla Maledizione di Lina-san??" gli occhi di Amelia si riempirono di speranza, sapeva che Zeros non mentiva mai: "Esatto!" confermò lui, "E qual è? Zeros-san, diccelo per favore!" "Se hai intenzione di dire che è un segreto, fai prima a stare zitto e a levarti dai piedi!" Lo avvertì Zel. 
"No, non è un segreto" lo corresse il Mazoku "Ho seriamente intenzione di aiutarvi, noi Mazoku non vogliamo che Lina Inverse faccia una brutta fine prima del tempo, è ancora importante per i nostri scopi..." "E allora, spara!" gli intimòla chimera. 
"Ok, ok!...dunque, la soluzione a questo tipo di Maledizioni è....."
 

  
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