Scusate non ho fantasia per i titoli :P ,comunque spero che vi piaccia ^__^
P.s: commentate
Lina fece per andare da loro quando, dal fondo del corridoio, la voce di Louie, ricomparsa magicamente alle sue spalle, la bloccò insieme a Gourry. "Se io fossi in te maga, non me la prenderei troppo per la magia e non avrei tanta fretta di correre in quella direzione...".
La maga
si voltò adiratissima. "Che vuoi dire?". Era decisamente
stufa di
quelle improvvisate...
Il mago
divenne cupo. "Melissa ha visto cose in te che non le sono piaciute. E
vuole proteggere la principessa Isotta... Ti ha dato visione di cosa
accadrà,
vero?".
Lina
deglutì mentre Gourry la guardava perlesso. "Lina,
cosa...?".
Louie
continuò. "Insieme alla tua magia, lei ti sta togliendo,
poco alla volta,
la tua energia vitale. Mi spiace Lina Inverse, ti sei imbattuta in
qualcuno che
era meglio tu non conoscessi. Man mano ti sentirai sempre
più debole, man mano
ti spegnerai... Mi spiace Lina Inverse, a meno che tu trovi un modo di
uccidere
Melissa, ti restano pochi giorni di vita. E dubito tu la sconfigga, ti
ha
bloccato anche nel tuo punto forte, la magia. Ti avevo avvertito di
tenerti
alla larga, mi dispiace...". E scomparve nel nulla.
Lina
rimase impietrita a fissare il vuoto mentre Gourry la fissava
disperato. Non
capiva nulla di magia ma una cosa l'aveva capita. Se non trovavano una
soluzione, entro pochi giorni la sua Lina non sarebbe esistita
più.
Lina
scosse la testa. Fissare il vuoto non le
avrebbe dato le risposte di cui aveva bisogno.
Si mise una mano sulla fronte e
chiuse gli occhi. Aveva
bisogno di pensare, di concentrarsi.
Gourry, al suo fianco, la
afferrò per le
spalle."Lina! Lina, stai bene?"
La maga aprì gli occhi e
lo osservò un momento, con
sguardo grave, in silenzio.
"Gourry, sto perfettamente bene.
Non avrai davvero
creduto a quel cretino, vero? Non hai visto che voleva solo farci
andare in
panico e terrorizzarci?" Sorrise e gli fece l'occhiolino. "Vado un
secondo in camera a prendere il mantello e poi andiamo da Amelia e Zel,
ok? Nel
frattempo penserò ad un modo per battere quella sacerdotessa
da
strapazzo." La maga volse le spalle allo spadaccino ed entrò
nella sua
camera. La chiuse con la chiave e si sedette sul letto.
Era riuscita a dargliela a bere?
Era riuscita a
tranquillizzarlo?
Chiuse gli occhi e si mise una mano
sulla bocca. Farsi
prendere dallo sconforto non serviva a nulla ma il senso di vuoto allo
stomaco
che aveva provato alle parole del mago si stava intensificando, unito
ad un
terribile groppo alla gola. Si impose di respirare a fondo mentre le
prime
lacrime trovavano la loro strada sulle sue guance.
Intanto,
Zel e Amelia erano alle prese con
l'inseguimento della Sacerdotessa...
"Fermati!!! Che cosa hai
fatto a
Lina???!!" gridò Amelia, tentando ogni tanto di centrare la
ragazza con
una Fireball. "Di questo passo non riusciremo mai a fermarla, dobbiamo
inventarci qualcosa!" Osservò Zelgadiss, "Non me ne importa
più nulla
della diplomazia, ha osato attaccare una mia amica e dovrà
pagare!!" Gridò
Amelia, che iniziava a sentirsi davvero arrabbiata, voleva prendere
quella
strega il più presto possibile!
Ad un tratto, la
Sacerdotessa si fermò, e si girò
verso di loro, che si fermarono a loro volta mettendosi silenziosamente
in
guardia.
"Mi dispiace immensamente"
Cominciò la
ragazza bionda con espressione sinceramente triste "vi ho sottratto
un'amica, ma fareste meglio a passare con lei le ultime ore della sua
vita
invece di perdere tempo a seguirmi..."
La principessa e la chimera
smisero un attimo di
respirare: "Che diavolo stai dicendo?" gridò Zel "che cosa
le
hai fatto??"
Amelia rimase senza parole,
con gli occhi
spalancati, non poteva credere alle sue orecchie.
Nel
silenzio della sua camera, Lina si asciugò
gli occhi con il dorso delle mani. La sua bocca si tirò in
una piega amara.
Capolinea dunque? Sarebbe stata questa la sua fine? La mente
tornò alle
immagini della "visione".
Amelia, Zelgadiss e Gourry
sarebbero morti. Per mano sua.
Era quindi giusto che non cercasse neanche di uccidere Melissa ma che
godesse
del loro amore e della loro amicizia per il tempo che le era concesso?
Secondo
la "visione" lei era la causa diretta della loro morte...ma se fosse
morta prima lei, loro sarebbero sopravvissuti. Lina scosse la testa.
NON doveva
indulgere in pensieri simili. Lei amava vivere. Voleva bene ai suoi
amici. NON
li avrebbe MAI attaccati. Anche Gourry non vi avrebbe mai
attaccati coscientemente...
ma l'ha fatto e lo sai bene. le suggerì una vocina fredda
nella sua mente. La maga si mise
inutilmente le mani sulle orecchie. SE Melissa la voleva fuori dai
piedi,
avrebbe potuto inviarle delle immagini realistiche ma non vere. Chi era
lei
dopotutto? Poteva non essere un demone. Poteva aver stretto un patto
con un
demone, come Halcyform il Bianco. Poteva addirittura essere un mezzo
demone. E
si sa, i demoni sono scorretti per natura.
Berrò fino in
fondo questo amaro calice e se dovessi morire
saprò che ho vissuto fino in fondo, senza rimpianti.
Lina
si alzò dal letto risoluta. Doveva trovare
quella sacerdotessa da strapazzo e convincerla, con le buone o le
cattive, a
sistemare il casino che aveva fatto... Poi, una volta riavuti salute e
poteri,
l'avrebbe disintegrata. Perchè certo, le cose sarebbero
andate così, lei NON
sarebbe morta e avrebbe continuato a far saltare in aria locande e
briganti con
la sua magia per tanti anni... Lei era Lina Inverse e Lina Inverse
ottiene
sempre quello che vuole.
Uscì dalla stanza dove
ad attenderla fuori, nel corridoio,
c'era un Gourry preoccupatissimo e pallido come un lenzuolo. "Lina?".
"Andiamo!" - ribattè lei
a sguardo basso.
Gourry la fissò
preoccupato. "E dove? Forse è meglio
se tu non ti sforzassi...".
Lo sguardo di Lina divenne
aggressivo e tagliente.
"Forse è meglio che tu la smetta con queste patetiche frasi
e
preoccupazioni. Il meglio, per me, è trovare quella donna e
avere indietro ciò
che mi ha sottratto!". E scattò di corsa verso l'uscita
della locanda,
seguita da Gourry.
Corsero nel bosco, in direzione di
Amelia e Zel e delle
esplosioni che avevano udito poco prima. Forse Louie aveva bleffato,
lei
correva, lei stava BENE!!!
Ma improvvisamente Il cuore di Lina
cominciò a battere in
maniera alterata e la vista le si annebbiò. Si
accasciò a terra, mentre tutto
le girava intorno...
"Lina, Linaaa!!!".
La voce di Gourry la
riportò alla realtà. Stava malissimo,
era svenuta... "Gourry..." - sussurrò sedendosi ed
appoggiandosi al
suo petto.
Lo spadaccino era pallidissimo.
"Lina, hai perso i
sensi, sei verde in faccia... Torniamo indietro".
Lina si voltò verso di
lui, col volto rigato da lacrime
che stavolta non era riuscita a frenare. Louie non aveva bleffato, il
processo
che l'avrebbe portata alla morte era già cominciato... Se ne
accorgeva, lo
avvertiva sulla sua pelle. Si strinse a Gourry, singhiozzando. "Non
possiamo tornare alla locanda, non capisci, NON servirebbe a niente!!!
Qualsiasi cosa faccia da ora, se non sconfiggo quella sacerdotessa,
sarà
perfettamente inutile!". E si lasciò andare ad un pianto
disperato, mentre
Gourry la stringeva forte a se. Si sentiva male, impotente, non aveva
più ne
forze ne magia... Che ne sarebbe stato di lei?
Era
ormai ora dello scontro e Isotta non vedeva
l'ora di mettere le mani in faccia a quella piccola pustola infetta
chiamata
Lina Inverse. Mentalmente scimmiottò l'arroganza con la
quale la maga le aveva
detto il suo nome. Come se valesse qualcosa...quella piccola pezzente
senza un
goccio di sangue nobile, poteva essere potente fino a che voleva e
sgolarsi a
fare la gradassa fino a diventare blu ma non cambiava la
verità dei fatti.
Lei, la DUCHESSA Isotta, l'avrebbe
piegata. Scoppiò in una
grassa risata.
Dopo essersi ricomposta si
limitò a sorridere e ad
avanzare verso la locanda.
Dopotutto si sentiva felice, Lina
Inverse poteva essere un
simpatico diversivo. Almeno aveva carattere e questo la metteva di buon
umore.
Bello battere una simile, meraviglioso umiliarla e farle abbassare la
cresta!
Mentre era presa da tali pensieri,
vide uscire di corsa
dalla locanda la suddetta piccola vipera, con al seguito il biondo figo
della
sua compagnia.
Isotta si fermò di
botto. Scappava? Lina Inverse alla fine
scappava? Isotta sentì una nuova risatona nascerle dal
profondo. Ma si
trattenne e corse dietro alla coppia, tenendosi convenientemente a
distanza.
Mentre era impegnata a seguirli la
sua mente batteva su un
nuovo punto. Dove cavolo era finito Louie? Sospettava da tempo una
tresca con
Melissa e forse quella sera...
Si fermò di colpo. Lina
Inverse era caduta a terra e lo
spadaccino urlava disperatamente il suo nome.
Era stata colpita? Ma per gli Dei,
che succedeva? si
avvicinò cautamente e quando fu a qualche metro
sentì che la maga piangeva
convulsamente. Che Diavolo...
Le
lacrime sul viso bruciavano come fuoco
incandescente, mentre i limpidi occhi azzurri di Gourry sembravano la
volessero
salvare solo con il profondo affetto che vi era stampato a caratteri
cubitali.
Poi sentì passi lievissimi avvicinarsi, quasi
impercettibili. Si ricompose di
colpo, mettendo all'erta solo con uno sguardo il biondo amico.
"Lina Inverse..." la voce
era sottile,
quasi un sussurro.
Lina si alzò in
piedi, stringendo i pungi fino a
conficcarsi le unghie nel palmo.
Gourry sfoderò
la spada e si piazzò davanti a lei
con fare difensivo. "Ne ho abbastanza di voi! Perchè?
Perchè ve la state
prendendo con Lina?" ruggì il ragazzo, che stava perdendo il
controllo,
vinto dalla più totale preoccupazione.
Marta avanzò
leggera come lieve vento sul terreno.
I capelli castani, tendenti al rossiccio, le ricadevano voluminosi ai
lati del
visino da ragazzina, pallido ma con un'espressione estremamente
risoluta.
"Io non voglio farvi del male. Non so cosa abbia combinato Melissa, e
non
me ne preoccuperei troppo. Tendenzialmente combina dei guai, ma riesce
a porvi
rimedio. Io sono qui per farti una proposta Lina. Conosco la tua fama.
E
conosco me stessa. Fare da "guardia del corpo" a Isotta non
è
l'aspirazione della mia vita"
Lina si affiancò
a Gourry, tetra in volto.
"Non sai cosa mi ha fatto? E dici che pone rimedio ai guai che combina?
Sarà meglio per lei, se vuole vivere più di me!
Perchè se non ne sarà capace,
allora mi aspetterà all'inferno!" eslpose con rabbia.
"Mmm deve averla combinata
grossa... ma
forse... forse il patto che ti voglio proporre, potrebbe davvero
tornarti utile
per risolvere il casino in cui ti ha messo Melissa." disse pensierosa
Marta.
"Avanti, parla allora!"
"Io voglio l'oggetto che
è nelle mani di
Isotta. Lo ha trovato durante un viaggio, qualche tempo fa, e si tratta
di un
oggetto veramente potente. Forse ne hai sentito parlare, è
la pietra della
Luna. Ma non è solo questo. Lei ha trovato la verga elfica
con la pietra della
Luna incastonata nell'occhio del grifone!" gli occhi di Marta
brillavano
di cupidigia. Gourry non potè fare a meno di pensare che
somigliasse vagamente
allo sguardo di Lina quando si parlava di ricchezze.
Mentre
stava per uscire allo scoperto e
avvicinarsi alla maga e allo spadaccino, Isotta sentì dei
passi leggeri che
avanzavano. Si appiattì al tronco dell'albero che la
riparava e attese,
silenziosa, nuovi sviluppi.
Con enorme sorpresa vide che era
Marta la viaggiatrice
notturna.
La ragazzina che aveva accolto per
pietà nel suo gruppo
adesso si intratteneva con i suoi nemici.
Perchè?
Aveva dato prova di
fedeltà viaggiando al loro seguito
eppure... se davvero era con loro, non si spiegava la sua furtiva
comparsa e il
suo intrattenersi con i nemici.
Bene, era ora di giocare a carte
scoperte.
Facendo quanto più
rumore possibile avanzò in direzione
del terzetto.
"Buonasera a tutti" disse con voce
appositamente
tonante. "Vedo che c'è un interessante rendez-vous."
Sorrise nel vedere lo spadaccino
pararsi davanti alle
ragazze, la maga farsi pallida e accasciarsi silenziosamente su un
fianco e
Marta... Bè, ovviamente Marta non aveva nessuna espressione.
Ricambiava lo sguardo
e basta.
"Calma ragazzo" disse in direzione
dello
spadaccino."Io e la tua amica laggiù abbiamo un piccolo
conto in sospeso.
Ora, levati dalle palle che io e lei dobbiamo "discutere"."
"te
lo sogni, dovrai passare prima sul mio
cadavere"
disse lo spadaccino
preparandosi allo scontro
mentre la maga si rialzò di colpo portandosi davanti a lui
"lascialo
perdere, noi abbiamo un conto in sospeso"
la duchessa
ghignò, ma non fece in tempo a dire
nulla che lo spadaccino pose una mano sulle spalle della maga
visibilmente
preoccupato "ti prego non lo fare" le parole e il tono preoccupato
del biondo spiazzarono la marchesa ignara dell'accaduto.
"ti prego Lina... non lo
fare!" la maga
si girò nella sua direzione e gli rivolse il sorriso
più dolce che riusciva a
fare in quel momento "sta tranquillo, sto bene!" rivolgendo uno
sguardo minaccioso verso la duchessa continuò: "a quella la
distruggo... e
già che ci sono mi faccio ridare i miei poteri a suon di
sberle" ma Gourry
strinse la presa e gli occhi "no Lina, non posso lasciartelo fare! lo
so
che non stai bene, non puoi ingannarmi. ho rischiato troppe volte di
perderti,
non me la sento di rischiare ancora"
Isotta
alzò un sopracciglio. "Come siete
romantici" li sbeffeggiò, poi continuò "Se la qui
presente Lina
Inverse è una persona di parola, immaginò
avrà il buon gusto di affrontarmi
senza farsi tenere la manina dal suo belloccio... inizio a pensare che
tutta
sta scenetta di vuoi due che scappate nella notte e degli svenimenti
sia una
farsa!" La duchessa alzò il mento e sputò in
direzione dei due.
Mentre la nobile faceva il suo
discorsetto, Lina Inverse
si sentiva ribollire dall'ira. Purtroppo sapeva che nonostante la sua
spacconaggine, al momento non aveva molte chance di battere Isotta e
tantomeno
affrontare Melissa. Sentiva il suo corpo cedere e farsi debole. Le
tremavano le
mani ma non era perchè era furibonda, era per la debolezza.
Cosa poteva fare?
Cosa? Il suo orgoglio le diceva di saltare alla gola a quella rozza di
una
duchessa, il suo corpo le segnalava che non era possibile neanche
l'idea stessa
di fare un vero e proprio balzo. Spostò lo sguardo verso
Gourry. Lui aveva
capito benissimo quanto male stesse e l'avrebbe difesa fino alla fine,
che di
quel passo non sarebbe tardata a sopraggiungere.
Doveva sfruttare quei momenti, in
cui Isotta dava aria i
denti in insulti e sbruffonaggini per pensare. Il suo corpo si faceva
man mano
più debole ma la sua mente, quella era sempre le stessa.
Dopo tutto non era
mica una maga genio (bellissima oltretutto) per nulla.
Ecco i fatti, quelli accertati:
Melissa la sacerdotessa le aveva
lanciato una maledizione
togliendole la facoltà di usare la magia e risucchiandole
l'energia vitale.
L'aveva fatto per Isotta a quanto pareva.
Marta poteva forse fare qualcosa in
proposito, visto che
in cambio di avere gli oggetti che portava Isotta aveva detto che li
avrebbe
aiutati.
Isotta era una nobile testarda,
capricciosa e attaccabrighe.
Dopo il riassunto mentale Lina,
aggrappatasi al braccio di
Gourry per stabilizzare la sua camminata ondeggiante, fece la sua mossa.
"Isotta" esordì la maga
"Io voglio battermi
con te e darti una lezione che ti farà tornare a casina
piangendo come un
bebè." Gourry la strinse forte e le lanciò uno
sguardo ansioso. Isotta
grugnì ma rimase zitta. Marta aveva incrociato le braccia e
fissò intensamente
la maga.
"Purtroppo non posso farlo
perchè il tuo seguito è
stato molto scorretto. Melissa è venuta a trovarmi e mi ha
lanciato una
maledizione privandomi di salute e magia." Ansimando un po', Lina
proseguì. "Immagino che nonostante tu sia più
rozza di una contadina,
abbia una certa etica...se sei nobile come asserisci."
Il volto di Isotta alle parole
"rozza" e
"contadina" aveva assunto una violenta sfumatura di rosso. Nonostante
digrignasse i denti con forza, rimase in silenzio. Lina fece un cenno
della
testa e continuò.
"Se vuoi veramente dimostrare di
essere in grado di
battere le grande Lina Inverse, che accusi di fare la scena per non
combattere,
dovresti gentilmente andare dalla tua Melissa e fare in modo che spezzi
la
maledizione che mi ha mandato addosso. Altrimenti si potrebbe pensare
che mandi
avanti i tuoi tirapiedi perchè sei TU che te la fai nei
calzoni per non
affrontarmi." Lina sorrise e poi svenne di colpo.
Vedendola
cadere tra le sue braccia, lo
spadaccino gridò il nome della maga e sdraiandola a terra
iniziò a darle dei
piccoli schiafetti per farla riprendere ma in vano. Il biondo, preso
dal panico
la strinse forte a se scoppiando a piangere disperatamente, la duchessa
vedendo
la scena capì che non era una farsa come pensava e si
girò furibonda dietro di
se "come ha osato quella sacerdotessa da quattro soldi farmi passare
per
vigliacca"
"Isotta..."
sussurrò Marta afferrando
il braccio della duchessa. La nobile la squadrò. Si era
fidata di lei, l'aveva
accolta e poi l'aveva trovata a fare comunella con quel gruppo. Chi era
veramente Marta? E a conti fatti... Chi era veramente Louie? Chi o
cos'era
Melissa se riusciva a lanciare una maledizione così potente
contro le persone?
"Isotta!" l'urgenza del richiamo di
Marta
riscosse la duchessa.
"Cosa diavolo vuoi?" le
sibilò. Isotta in quel
momento capì di non potersi fidare di nessuno del suo
gruppo. Sapeva che Lina
Inverse, per quanto fosse un'odiosa gallina, aveva bisogno d'aiuto e
subito ma
iniziava a sospettare che di quelli che credeva essere sotto al suo
comando,
non ce ne fosse uno pronto a prendere gli ordini da lei.
Questo la faceva imbestialire oltre
ogni dire.
"Marta, se ti chiedessi di cercare
Melissa, me la
porteresti qui? Oppure mi pianteresti una nuova coltellata nella
schiena?". Marta accusò il colpo abbassando gli occhi, poi
rialzando la
testa sussurrò "Sono ai tuoi ordini."
E balzò agilmente
sull'albero più alto dei dintorni.
Isotta tornò a guardare
lo spadaccino che stringeva la
maga inerte e dandogli un colpetto sulle spalle mugugnò
"Mantieni in sangue freddo, bello.
Non è che
riuscirai a salvarla innaffiandola di lacrime e moccio. Lascia che le
dia
un'occhiata." Isotta allungò una mano verso la maga e,
nonappena la
sfiorò, una luce dorata investì entrambe.
"Cosa...
cosa sta succedendo?" gridò
Gourry semi abbagliato dalla luce che sembrava quella di una stella
accecante.
Isotta si allontanò di
colpo, fregandosi una mano con
espressione dolorante. Fissò il guerriero, e poi di nuovo
Lina. Avvicinò con
cautela la mano e di nuovo la luce dorata avvampò
nell'oscurità della notte.
"Maledizione! Cosa diavolo
significa tutto ciò?"
la duchessa si raddrizzò, osservando corrucciata la
manovagamente luminescente,
e l'anello che portava al dito... un anello fine, con una piccola
pietra
grigio-nebbia che pareva cangiante anche nel buio. Un frammento di
pietra della
luna, lo stesso tipo di pietra incastonata nell'occhio del grifone
della verga
elfica.
"Una risonanza, possibile? Ma per
quale motivo?"
si domandò mordendosi il labbro inferiore. Cosa c'era in
Lina da risvegliare in
tal modo il potere della pietra? Era una cosa che doveva assolutamente
scoprire. E Melissa, quella sacerdotessa vanesia e un po' sbadata, le
avrebbe
fornito quelle risposte, volente o nolente!
"ORA
BASTA!!!". Gourry si rialzò in
piedi adirato, con Lina fra le braccia. Era stanco... Non gli importava
di
Isotta, di Melissa, della sacerdotessa o della sfida o della strana
luce appena
apparsa davanti a Lina... Lui voleva solo che la sua maga stesse bene,
voleva
solo riprendere il suo viaggio con lei e vederla far saltare in aria
banditi e
locande col suo sorriso furbo sulle labbra... "Io la riporto alla
locanda,
deve riposare".
Isotta annuì.
Lei non avrebbe voluto mai e poi mai
rinunciare al duello con quella maga piatta e scorbutica. E quindi le
serviva
una Lina in forze! Avrebbe cercato la sacerdotessa e l'avrebbe fatta
guarire. E
poi avrebbe vinto la sfida! Ma soprattutto, forse la sacerdotessa
poteva
spiegare lo strano fenomeno che era appena avvenuto davanti ai suoi
occhi. Cosa
aveva in se Lina di tanto potente?
Gourry annuì e
poi si avviò solo con Lina verso la
locanda. Camninò in silenzio, stringendola a se per
scaldarla. Lina scottava!!!
"Gourry...". D'un tratto la
maga lo
chiamò, socchiudendo leggermente gli occhi.
Gourry tentò un
sorriso. Si stava svegliando...
"Lina, ora ti porto a riposare, sei stata male ancora. E mi hai fatto
spaventare...".
"Gourry...". Lina si
strinse a lui,
affondando il viso nella sua maglietta blu. "Io... prima ho avuto una
visione... anzi... due. Una brutta, ma una bella... E'... durata
poco...
Eravamo più grandi... ed eravamo sposati... e...". Si
interruppe, non ce
la faceva a continuare, le mancavano le forze...
Gourry sorrise...
Probabilmente stava delirando...
Ma era già un buon segno che parlasse... "D'accordo" - disse
in tono
gentile - "ma ora non sforzarti e riposa, così magari farai
un altro bel
sogno".
"Ma!" - Lina si
rizzò su, col poco di
forze che le rimanevano - "Non era un sogno. Dannazione Gourry!".
Lina aveva assunto la sua
migliore espressione
esasperata quando lui non capiva qualcosa. Era durata solo un attimo,
poi si
era accasciata di nuovo contro di lui. Ma a Gourry era bastato per
capire che
era sveglia e perfettamente cosciente.
Mentre
scrutava nella notte in cerca di Melissa,
Marta vide un bagliore dorato venire dal luogo dove aveva lasciato
Isotta e gli
altri. La giovane si morse l'unghia del pollice...cosa doveva fare? Il
bagliore
la attirava, significava che qualcosa aveva fatto reazione con l'anello
di
Isotta, quello che bramava da tempo e per la quale la seguiva simulando
fedeltà. Però...se fosse tornata indietro, la
duchessa avrebbe incrementato i
sospetti nei suoi confronti...e questo era male. Marta
strizzò gli occhi e si impose
di pazientare ancora: avrebbe riportato indietro Melissa
così da riguadagnare
punti con Isotta e avrebbe fatto un po' di penitenza. DOVEVA riuscire a
rimanere con lei e ottenere, in una maniera o nell'altra, l'anello...e
magari
pure la verga.
Allora... "Raywing!"
schizzò in aria manipolando
il vento e quasi non si accorse che qualcosa...qualcuno volava a gran
velocità
contro di lei.
L'urto fu violento e molto, molto
doloroso. Quasi come
finire contro un muro di mattoni.
Mentre cadeva reggendosi la testa
udì urlare "Tutto
bene Zelgadiss-saaaaan???"
"Sto...
sto bene." biascicò la
chimera, sollevandosi faticosamente dal suolo e massaggiandosi la testa.
'Vorrei poter dire lo stesso...'
sospirò mentalmente
Marta, che aveva l'impressione che davanti ai suoi occhi danzasse il
firmamento.
"Tutto bene, ragazzina?"
Risuonò all'improvviso
una voce alle sue spalle. Riconosceva quel tono, e sapeva anche chi nel
suo
gruppo era solito chiamarla a quel modo.
"Louie?" Si volse e, con suo
stupore, si trovò
ad affrontare due figure, che la squadravano con una certa
preoccupazione. Il
mago e Melissa.
"Lascia fare a me." La sacerdotessa
si piegò su
di lei e le pose la mano sulla fronte. Il dolore si spense, quasi
immediatamente. "Ecco qua. Come nuova." Le sorrise.
"M... Melissa!" Marta
scattò in piedi, sulla
difensiva. Melissa si era sempre dimostrata un tipo tranquillo e
paziente. Una
combinaguai, a volte, era vero, ma sempre mossa da buone intenzioni.
Dopo aver
visto gli effetti della sua magia su Lina Inverse, però,
Marta non riusciva più
a trattare con lei con la stessa fiducia di prima. Che avesse
sottovalutato un
tipo pericoloso?
"Tranquilla, Marta." le sorrise
Melissa.
"Era solo un incantesimo di guarigione."
"Ma a quella maga... che cosa hai
fatto a quella
maga?" gridò Marta in tutta risposta. "Che significa tutto
questo?
Una maledizione la sta uccidendo!"
"Una maledizione?" Intervenne la
ragazza dai
capelli neri che accompagnava l'uomo di pietra, facendo un passo
avanti.
"Che intendi dire? Lina-san sta bene?"
Melissa si rivolse alla giovane.
"Vedo che tu hai un
cuore puro, principessa. Non mi spiego perché ti
accompagnassi con gente del
genere, ma credo che tu possa capire il motivo per cui la mia razza..."
Lanciò una breve occhiata a Louie. "... agisce a questo
modo. Lina Inverse
è un essere pericoloso, e quel pericolo era diventato
concreto e incombente
dopo il suo incontro con Isotta. Eliminarla è la soluzione
più sicura."
Gli occhi della giovane dai capelli
neri si sgranarono.
"Che stai dicendo??? Lina può essere un'incosciente, lo
ammetto, ma da
quando ha combattuto con Fibrizio ha mostrato di essere ben consapevole
dei
rischi che certi suoi poteri avrebbero potuto comportare per il mondo!
Non è
tutto bianco o nero, lo pensavo una volta, ma ormai lo ho compreso bene
anche
io!"
Melissa strinse gli occhi. Marta
non era in grado di
leggere la sua espressione. Era incerta? Non sembrava certo la stessa
persona
di sempre. "Melissa..." si trovò a sussurrare. "... chi sei,
tu?"
Melissa
le rivolse un sorriso cordiale. Louie si
avvicinò ancora alla sacerdotessa e le mise un braccio
intorno alla vita.
"Questo è un segreto, mia cara Marta."
All'udire quella frase Amelia ebbe
un sussulto e
rabbrividì visibilmente. Anche Zelgadiss reagì
alla frase sibillina incupendosi
istantaneamente. Poi la giovane principessa riprese la parola:
"Melissa-san ti prego! Spezza la maledizione su Lina-san! Ti posso
giurare
su quanto ho di più caro che nonostante il caratteraccio
è una bravissima persona!".
La sacerdotessa scosse i boccoli
biondi.
"Amelia-sama, io sono certa di quello che ho visto e percepito. La mia
decisione non è discutibile. Un giorno il mondo mi
ringrazierà."Louie
assentì brevemente.
"Ma... Lina-san ha messo in
pericolo la sua vita
molte volte per il mondo che TU dici di voler salvare uccidendola!" si
infuriò Amelia.
Marta avanzò nella sua
direzione e mettendole una mano
sulla spalla, confermò. "Melissa, ascoltami! Dopo
l'esplosione, quando mi
hai estratto dalle macerie per farmi "vedere" Lina Inverse, io non ho
affatto percepito il pericolo che ti spaventa tanto!" Strinse i pugni.
"Melissa, mi fai paura! Come puoi decidere della vita di un altro
così,
senza appello?".
In quel momento, con grandi falcate
e diverse
imprecazioni, fece la sua comparsa anche Isotta.
"Signori" ansimò "Eccovi
tutti qui
dunque!"
Lanciando una breve occhiata a
Marta continuò.
"Melissa, mi DEVI delle spiegazioni. ORA!"
La
duchessa continuò ad avanzare decisa verso la
Sacerdotessa, finchè non le arrivò di fronte a
fissarla: "Che diavolo ti è
saltato in mente?? Agire così, senza nemmeno interpellarmi
prima!! Togli subito
quella Maledizione su Lina Inverse!!!"
"N-non posso..." disse piano
Melissa. "Tu
DEVI!! Che figura ci faccio io?? La gente penserà che sono
una vigliacca che si
fa meschinamente difendere dai suoi tirapiedi!!!" Urlò
Isotta, sempre più
adirata.
Zel e Amelia assistevano in
silenzio.
"Ti prego Melissa, non puoi far
morire una ragazza
così!! " Marta la pregò e Melissa parve cedere un
attimo, per poi
dire" Non posso porre rimedio a quello che ho fatto, anche se volessi,
non
ce n'è uno!!"
Tutti sussultarono :"Che cosa??"
Intervenne
Amelia "Questo vuol dire che Lina-san non si può salvare???"
"Maledetta!" Sibilò Zelgadiss,
"Mi dispiace davvero molto, pensavo
di fare la cosa
giusta, e forse lo è, ma non ne sono più
sicura...Fatto sta che anche se ci
fosse un rimedio, io non lo conosco...."
Seguì qualche secondo di
teso silenzio.
"In
realtà, un rimedio c'è!" Risuonò
una voce pacata e apparentemente serena, da un luogo imprecisato.
"Questa voce!" Esclamò
Amelia, "Tsk, ci
mancava solo lui..." commentò Zel. Dall'alto comparve, con
il suo solito
sorriso, Zeros e si posò piano sul suolo, davanti agli occhi
increduli di
Isotta e il suo gruppo.
"Chi è questo?!" chiese
Isotta, "Zeros-san,
ho capito bene? Tu conosci un rimedio alla Maledizione di Lina-san??"
gli
occhi di Amelia si riempirono di speranza, sapeva che Zeros non mentiva
mai:
"Esatto!" confermò lui, "E qual è? Zeros-san,
diccelo per
favore!" "Se hai intenzione di dire che è un segreto, fai
prima a
stare zitto e a levarti dai piedi!" Lo avvertì Zel.
"No, non è un segreto"
lo corresse il Mazoku
"Ho seriamente intenzione di aiutarvi, noi Mazoku non vogliamo che Lina
Inverse faccia una brutta fine prima del tempo, è ancora
importante per i
nostri scopi..." "E allora, spara!" gli intimòla chimera.
"Ok, ok!...dunque, la soluzione a
questo tipo di
Maledizioni è....."