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Autore: mammasaura    27/04/2010    3 recensioni
Bella e Edward sono in carcere e si confidano tutti i loro guai. Una specie di "What if" di "Oooops!" (chi la segue presto capirà). Divertitevi e fatevi sentire. Ciao
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un mattino qualunque, di una giornata qualunque, in un carcere minorile di

Forks (dove?!?)

Prof: - Eeee...Azione! -

Ma quale azione, mica stiamo girando un film...! - qualcuno nel pubblico protestò.

Prof: - Ah, già...allora...pronti, partenza...VIAAA!!! -

- ...cala, cala... - Stessa voce di prima

Prof: - ...Oh insomma! Che si dice in certi casi...mmm...ci sono! Che il dramma abbia inizio!!! -

- ...appropriato...- Idem come sopra, ma molto, molto più ironico...

Bella : - ...O Romeo Romeo, perché sei tu Romeo? -

Edward. - Interessante quesito...a cui rispondo...E che ne sò? Io non lo volevo fare...gliel'avevo detto che ero un incapace...-

Bella: - Ehm...si Edward - bisbiglia per non far incazzare la prof - ....mettici più impegno, porco diavolo! - si volta con uno sguardo rassicurante verso il "pubblico"

Bella: - ...Si...già...Insomma Romeo perché sei tu? - c'era qualcosa che non andava, ma cosa? Certo quello sfigato non aiutava, la guardava interrogativo, uhm...lo incalzò...

Bella: - Eh? Perché sei tu? Allooooraaa? -

Edward: - Non ne ho proprio idea...parola! - si grattò la testa indeciso;

Prof: - STOOOOP!!!- gracchiò l'insegnante frustrata (che aveva dovuto farci per forza ad accettare il lavoro in quel covo di imbecilli, quando avrebbe potuto calcare le scene lei stessa se almeno qualcuno si fosse accorto del suo grande talento)

Cominciò a passeggiare su e giù davanti al palcoscenico con le mani dietro la schiena, pensosa, e con un atteggiamento alla Cameron (n.d.r.: quello di Avatar, per intenderci);

Prof: - Non ci siamo...no signor Cullen, così non va: deve metterci più enfasi...più pathos! Questa è una tragedia...! -

Edward pensò che l'animo umano fosse insondabile e misterioso; non avrebbe mai creduto che un giorno lui e la prof. di letteratura l'avrebbero pensata allo stesso modo! Rimase piacevolmente impressionato, per cui prese coraggio e aprì il suo cuore all'insegnante

Edward: -Meno male... credevo che questa cagata la dovevo fare sul serio! -

Prof: - Cullen non sono in vena di prese per il culo! Avanti! Su su su! Riprendiamo - battè le mani risoluta - e stavolta vediamo di rappresentare il tormento interiore dei protagonisti, il loro amore impossibile, l'atto mai consumato... - era diventata rossa come un peperone: menopausa, sicuro come la morte.

A quelle parole Bella Swan drizzò le orecchie

Bella:  - Cosa cosa? Ripetere please! -

L'insegnante la guardò saccente

Prof:  - Ho detto: il tormen...-

Bella: - No! Non quello, l'ultima che ha detto...! -

La povera donna si fece aria, mooolto accaldata

Prof: - Ehm...atto non consumato? Si...immaginate l'ardore di due giovani focosi...(oohh)...attratti l'uno dall'altro...(oohh-oohh)...che scelsero l'amore platonico...(oohh-oohh-oohh)...puro (oohh-oohh-oohh-oohh)...senza che i loro corpi conoscessero mai le gioie dell'amore fisico...(a questo punto ci vuole un"copia-incolla, sono troppi; dunque dov'eravamo? Ah, si: "oohh-oohh-oohh-oohh-oohh=5)...morire senza aver provato un tale rapimento...(∑oohh(n) dove n tende ad infinito: "oohh" da ecatombe!)

Bella: - Oddio questa ci muore qui... - fulminea Bella spicca un balzo e atterra rovinosamente sulla donnetta intenta a boccheggiare; poi opta per una terapia d'urto: le mette le mani a tubo su un orecchio e urla con tutto il fiato che ha in corpo

Bella: - Svegliaaaa Cariatideee! -

 L'insegnante, piuttosto ammaccata arranca fino alla porta trascinando le gambe e si scusa con una mano sulla fronte tipo "o me tapina..." (pensava che quei poveri idioti non avrebbero mai, mai catturato l'essenza di quella mirabile opera)

Prof:  - Ragazzi, mi duole lasciarvi ma il mio innato talento mi ha fatto immedesimare talmente che ora sento tutta la sofferenza di Giulietta, la vivo! Vogliate scusarmi, ho bisogno di riacquistare lucidità. Au revoir, alla prossima volta...- e se ne andò zoppicando.

Edward: - E' quello che penso? -

Bella: - Perchè...TU  pensi? - Bella era perplessa

Edward: - Bah, ogni tanto mi diletto...con tutto questo tempo libero a disposizione...-

Bella: - Però...! Non ti facevo così brillante...(...ammirata...) -

Edward: - Che vuoi, (sorriso sghembo) posso qualunque cosa IO! - si battè il petto convinto. Oh! Convinto eh! - Comunque, misà che la prof è andata al bagno...ad alleviare la sua sofferenza...Muahahah!!! - ghignò sornione.

Bella: - Dici? Io credevo che avesse avuto un semplice ictus, tutta sta psicanalisi mi sembra eccessiva...- di nuovo fortemente perplessa

Edward: - Qualcosa nel suo discorso ti aveva colpito...(incredibile il suo acume!)-

Bella: - Si, la parte dell'atto non consumato...- chiuse gli occhi come rapita

Edward: - Sei per la castità? - buttò là con studiata noncuranza

Bella: - Io?!? Ma che sei scemo? (guardandolo oltraggiata)...Io sono pro!...Proissimo! Ogni cosa...fredda e bagnata...mmmh...! -

Edward: (fredda?...bagnata..? Uhm...bagnata, vabbè...ma...fredda? La cosa lo intrigava..) - Sei una strana ragazza...(guardandola voglioso) e sento che nascondi un segreto...parlamene...-

Bella: - ...E'...complicato... -

Edward: - ...Ottimo! Io sono un asso con la settimana enigmistica...cercherò di concentrarmi...coraggio!-

Bella: - Beh...il fatto risale a quando sono arrivata qui...(sfinita per lo sforzo mnemonico)...ho incontrato una tizia che diceva di essere una veggente. Mi ha proposto una lettura del futuro in cambio di una stecca di sigarette... -

Edward: - Un po' cara...-

Bella: - Si, infatti. Le ho chiesto di lasciarmi il tempo di riflettere, sai è un investimento di una certa portata ed io sono riflessiva per natura...(non credeva alle sue orecchie)

Edward: - Oh, ma si vede sai? Trasudi serietà, sono colpito.-

Bella: - Alla fine ho dedotto che si poteva fare...-

Edward:- Da cosa l'hai dedotto esattamente? -

Bella: - Adesso che mi ci fai pensare...lo sai che non lo so? strano eh? -

Edward: - Mmh...non direi, a me sembra abbastanza sensato -

Bella: - Dici sul serio?!? - in quel momento lo adorò: mai nessuno in tutta la sua vita le aveva detto parole così toccanti;

Bella: - Insomma, abbiamo anche contrattato, cosa credi...Alla fine però non volevo fare la figura della tirchia e le ho dato la stecca intera. -

Edward: - Oh...ma allora adesso sei tu a stare male...mi spiace...-

Bella: - Nno...Io non fumo...- 

Edward si era perso; maledì il momento in cui aveva attaccato bottone; con santa pazienza cercò di trovare il bandolo della matassa;

Edward: - Ma...allora perché avevi le sigarette?-

Bella: - Perché ho sentito dire che in galera valgono come merce di scambio -

Edward: - Ah...ora capisco! - Era estremamente sollevato e sempre più intrigato dalla sua evidente intelligenza

Bella: - Insomma, dopo che ha intascato mi ha fatto la profezia...-

Edward: - Dimmi! Sono tutt'orecchi.-

Bella: - Ha detto che in un giorno molto vicino nel tempo avrei incontrato il mio destino...-

Edward: - ...e sarebbe? -

Bella: - L'amore...! molto, molto  mesta

Edward: - Beh, ma è meraviglioso! Ma perché non sei felice? -

Bella: - ...Perché mi ha detto che quest'amore sarebbe stato impossibile, incompleto, non consumato...in bianco!!!! Ci credi?!? - disperazione nera - Io sono vergine, vergine capisci?! E quella troia mi ha detto che lui sarebbe stato l'unico uomo della mia vita! E' una terribile disdetta! Ho provato a corromperla per cambiare il mio destino e lei ci ha provato con tutte le sue forze; ha fatto un incantesimo ma niente da fare...Poverina, l'ho pagata il doppio...si era data così da fare...-

Edward: - Quanto ha voluto per questa...ehm...prestazione? -

Bella: - Un'altra stecca; io gliene ho date due; ha fatto di tutto per rifiutare, ma poi me le ha strappate dalle mani, sicuramente era imbarazzata...-

Edward era ammirato dalla sua sensibilità per i sentimenti altrui

Edward: - Ehm...non ho ancora capito la parte delle cose...fredde. -

Bella: - Oh, nemmeno io, sia chiaro! Però lei ha detto che questo amore della mia vita aveva a che fare col freddo e con l'umido, così, per cambiare il destino, ho deciso che ripeterò tutti i giorni come un mantra la seguente frase: "Adoro le cose fredde e bagnate...Mmh..."-

Edward ammirò quella coraggiosa determinazione.

  
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