Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: secretdiary    27/04/2010    5 recensioni
Ho scritto questa FF immaginando cosa potesse aver provato Bellatrix il giorno del suo matrimonio.
Ho sempre immaginato che Voldemort e la mangiamorte fossero perfetti come coppia.
Non me ne vogliano i sostenitori di Rodolphus..
Detto questo, spero vi possa piacere ^^
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Piccola annotazione prima di iniziare:
Cari lettori, innanzitutto vi ringrazio per aver aperto questa storia e per aver scelto di spendere un po' del vostro tempo per leggerla.
Vi rubo solo un paio di righe prima di lasciarvi al racconto: è finalmente uscito il mio primo romanzo.
Ora, finalmente, sono un'autrice pubblicata.
Se amate le storie fantasy, nel campo destinato al mio profilo, trovate tutte le informazioni relative al romanzo.

Grazie per l'attenzione ;)
Buona lettura!!
Bisous *-*

Un matrimonio per la purezza, una vita per l'oscurità

 

Era il giorno del suo matrimonio e lei era chiusa in camera sua a piangere.

"posso entrare?" chiese sua sorella bussando leggermente alla porta

"no"

La maniglia si abbassò lentamente e Narcissa entrò in camera

"non devi farti vedere in questo stato, cosa penserebbero i Lestrange se scoprissero che stai frignando come una ragazzina" disse aspra

"stai zitta! Non capisci niente!" replicò Bellatrix asciugandosi le guance rigate dalle lacrime.

Narcissa alzò un sopracciglio, altera, fredda e distaccata, come sempre.

Sbuffando prese in mano il fard per sistemare il trucco alla sorella maggiore

"preparati a scendere" la voce di Druella risuonò nelle orecchie di Bellatrix come un colpo di cannone; la madre aveva la peculiare capacità di imprimere alla sua voce un tono all'apparenza fresco e cinguettante, per celare un ordine perentorio.

Narcissa sorrise e baciò sulla guancia la sorella.

Coraggio, prima vai e prima tutto questo sarà finito si disse Bellatrix prendendo un grande respiro.

Indossava un vestito bianco, elegante e sobrio: un candido corpetto le cingeva la vita, la gonna lunga era larga e semplice.

I guanti finemente ricamanti le arrivavano ai gomiti.

Indossava un unico gioiello, cioè una collana d'oro bianco con un pendente a forma di cuore con incastonata una gemma nera.

I capelli erano, come sempre, ricci e ribelli, una criniera nera che le cascava sulle spalle scoperte.

Una piccola orchidea bianca era appuntata sopra l'orecchio destro, sembrava risplendere tra la chioma scura.

Cygnus Black attendeva la figlia vicino alle scale, per accompagnarla davanti al ministro della magia.

Bellatrix sentiva un leggero mormorio provenire dal soggiorno, poi cominciò la marcia nuziale e la ragazza seppe che era cominciato.

Faticando per non rimettersi a piangere si aggrappò al braccio sinistro del padre.

"sei meravigliosa" le disse lui baciandola sulla fronte

"sì, grazie" gli rispose triste.

Da quando lui era andato in Albania per delle ricerche, lei si era come spenta, aveva perso la sua solita energia e voglia di vivere.

Se n'erano accorti tutti, perfino quell'idiota di Rodolphus, il suo promesso sposo.

Quando il babbeo si era presentato a casa Black con un anello, lei aveva sperato che il padre lo cacciasse, ma le cose non sempre vanno come si desidera.

Cygnus aveva allargato le braccia e chiamato Rodolphus Lestrange "figlio".

Disperata Bellatrix si era rivolta all'unica persona che aveva mai amato: Tom Riddle.

Lui, invece che difenderla e dimostrare il suo amore per lei, aveva detto:

"dovresti sposarlo, lui è un purosangue, un fedele mangiamorte, starete bene insieme".

Quelle parole risuonavano ancora nella sua testa, mentre attraversava il soggiorno sotto lo sguardo di familiari e amici.

Purosangue.

Toujour pur.

Lei credeva fermamente in quel motto.

I maghi dovevano essere purosangue.

Perché allora amava alla follia un nato da un babbano?

Tom Riddle senior non aveva una goccia di magia che scorresse nelle sue vene.

Scosse la testa.

Lord Voldemort non era un mezzosangue come gli altri.

Lui era l'Erede di Serpeverde.

Doveva mantenere la casata dei Black pura, per quella ragione lo sposava.

Guardò il ministro con astio.

Se proprio doveva sposare Rodolphus, voleva che fosse una cerimonia veloce.

Tutti pensavano che il suo atteggiamento fosse dovuto all'ansia di trascorrere del tempo da sola con lui; la sua famiglia credeva solo che non volesse sposarsi.

Nessuno sapeva per chi il suo cuore realmente batteva.

La sala fu illuminata a giorno da un fulmine, seguito qualche secondo dopo da un tuono.

Sembrava che anche il cielo provasse le stesse emozioni di Bellatrix.

E lui è in Albania.

Lei sapeva che lui la amava.

Sapeva che se n'era andato per non dover presenziare alla funzione.

Probabilmente non sarebbe riuscito a trattenersi e avrebbe ucciso Rodolphus Lestrange.

Morto ai piedi del ministro.

Ministro che probabilmente si era reso conto di essere in una stanza piena di mangiamorte e per vigliaccheria non si ribellava e aveva deciso di celebrare il matrimonio.

Parlava veloce, sì, aveva capito di essere circondato da nemici.

Siamo in due a voler porre fine rapidamente a questa tortura rifletté la leonessa corvina fissando l'uomo che sussultò perdendo il filo del discorso.

Almeno non andremo in luna di miele quel pensiero la confortava.

L'idea di concedersi a quell'essere era rivoltante, sapere di dover pure andare in viaggio con lui l'avrebbe distrutta.

L'idiota Lestrange aveva dato ragione alla sua logica.

"stiamo per sottomettere il ministro e l'Ordine della Fenice, non è il momento di partire" gli aveva detto una volta.

I suoi occhi ardenti e scuri osservavano l'uomo al suo fianco.

Narcissa l'aveva definito "bello".

Certo, a lei cosa interessava?

Lei poteva frequentare l'uomo che aveva il suo cuore.

Bellatrix si strinse con odio le mani, i suoi guanti di seta stridettero.

La pioggia batteva sulle finestre, sul terreno.

Avrebbe voluto correre via.

All'inferno l'albero genealogico dei Black e dei Lestrange.

In quel momento ammirò Andromeda.

Lei era scappata col suo lurido mago.

Come oso paragonare feccia Tonks all'Oscuro? si rimproverò da sola.

Sua sorella, quella sciocca che aveva disconosciuto aveva macchiato l'onore della sua famiglia.

Lei non avrebbe fatto altrettanto.

 

Voldemort era nella foresta albanese, sospirando cercò di capire che ore fossero in Inghilterra.

È ora.

Sta accadendo ora.

Il suo sguardo furente si posò sul babbano semisvenuto ai suoi piedi.

Aveva bisogno di sfogarsi.

"crucio" sibilò.

Il babbano urlò di dolore.

Li odiava.

Odiava i babbani perché suo padre era uno di loro; odiava sua madre, Merope Gaunt perché l'aveva amato.

Loro gli avevano impedito di essere al posto di Lestrange.

"crucio" inveì.

Il babbano spirò.

"debole... fragile... come tutti loro"

Non poteva pensare a Bellatrix e Rodolphus insieme.

Le loro labbra, le loro dita intrecciarsi, i loro corpi.

Urlò.

No, Bellatrix non l'avrebbe fatto.

Lei era sua e lui lo sapeva.

Rodolphus era solo un sotterfugio, un mezzo per non infettare i Black più di quanto non fossero già.

Andromeda, la sorella stupida di Bellatrix amava un mezzosangue.

Sirius Black, il cugino, faceva parte dell'Ordine della Fenice.

Intollerabile.

L'Oscuro camminò nervosamente attorno al cadavere del babbano.

Sì, sarebbe tornato e nulla sarebbe cambiato.

Si sarebbero incontrati negli angoli bui, si sarebbero amati coperti e protetti dalle tenebre.

Sì, Rodolphus poteva averla per il ministero, ma era lui a possedere il suo cuore e la sua anima.

"voglio dannare la mia anima se significa donarla a te" gli aveva detto una volta Bellatrix.

Era successo.

Amandolo si era dannata, ma la dannazione la rendeva così felice.

Silente si ostinava a dire che non sapeva amare, lui, il Signore Oscuro.

Quel vecchio non aveva visto come guardava Bellatrix, come le sue mani accarezzavano i suoi fianchi.

Non poteva percepire il suo cuore battere più velocemente quando la vedeva.

Se non era amore, cosa poteva essere?

Non era solo attrazione fisica.

Non era solo il desiderio di fondersi con lei, no, c'era dell'altro.

Bellatrix risvegliava una parte di lui che altrimenti sarebbe rimasta assopita per sempre.

Voldemort non sapeva amare, in generale; ma il suo essere era in grado di amare Bellatrix.

 

"no, l'usanza vuole che l'uomo varchi la soglia della camera da letto con la moglie in braccio" disse Rodolphus guardando con bramosia la sposa.

Lo sguardo di Bellatrix lo congelò.

Non disse nulla, bastarono i suoi occhi.

La donna sembrava così distante, fredda.

Aprì la porta e inorridì guardando il letto a due piazze.

"vorrei chiamare il nostro primo figlio Salazar, come il grande Lingua di Serpente" affermò ancora l'uomo afferrando con le sue grandi mani le candide spalle nude della moglie.

Bellatrix inspirò ed espirò lentamente.

Sentì un fremito.

Si stupì.

Possibile che Rodolphus mi provochi queste sensazioni?

Si accorse che la mano destra, smaltata di nero stava accarezzando il marchio sul braccio sinistro.

Era lui.

Allontanò la mano.

Non poteva pensare a lui mentre l'altro la stava baciando sul collo.

Non poteva sporcare il suo ricordo, il suo sentimento con l'altro.

Rodolphus le cinse la vita con un braccio, mentre l'altro le stava accarezzando il collo.

Un nuovo fremito.

Dal Marchio Nero si espanse in tutto il corpo donandole una sensazione di calore.

La stava chiamando.

"vado a prendere da bere" gli disse allontanandosi da lui.

Senza che Rodolphus se ne accorgesse, versò del sonnifero nel bicchiere.

Si addormentò subito.

Lo mise a letto, svestendolo e chiudendo la porta a chiave.

Indossava ancora l'abito del matrimonio, ma non le interessava.

Si materializzò da lui.

Appena lui la vide corse ad abbracciarla.

Com'era diverso il suo abbraccio.

La sua aura oscura e piena d'amore per lei la avvolse.

Si perse tra le sue braccia.

"sei bellissima" mormorò all'orecchio che si tinse immediatamente di rosso.

Voldemort stava impazzendo, doveva sapere.

"hai?"

Lei scosse la testa che teneva appoggiata al suo petto

"non potrei mai... lo addormenterò ogni notte... gli farò credere..."

Il Signore Oscuro le chiuse la bocca con un bacio.

"lo manderò via da te -sussurrò dolcemente slacciandole il corpetto- dirò che ho bisogno di lui qui, in Albania, e di te in Inghilterra.

Vivrete separati"

Bellatrix gli prese il volto tra le mani, dischiudendo le labbra mentre Voldemort la spingeva con dolcezza a terra, sull'erba bagnata, impreziosita da gemme di pioggia.

Un matrimonio per mantenere la purezza, ma una vita devota all'oscurità.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: secretdiary