27/04/2010
2 recensioniData la schifo di one-shot che ho pubblicato oggi pomeriggio,
ricompenso con una bella.
In questa one-shoty, la piccola Grace scoprirà... non ve lo dico! xD Eh eh.. sono cattiva!
Leggete e lo scoprirete.
Baci,
Jane.
Nuove scoperte nella vasca da bagno.
Pov Kris.
Aprii velocemente le valvole della vasca da bagno.
«Gracy!»strillò probabilmente Rosalie. La sua voce quando urlava saliva di qualche ottava, e la maggior parte delle volte ti spaccava i timpani.
Camminai lentamente verso il salotto. Avevano poca pazienza con la più piccola. Le prime due ci avevano fatto perdere a me e a Rob dieci anni di vita, come minimo.
Kate imprecava contro la piccola Grace, che piangeva a dirotto.
«Ros!»,incalzò Rob, alzando Gracy fra le sue braccia. «E' piccola. Abbi un po' di pazienza con lei!»
Kate sbuffò e tornò nella sua stanza.
Mi avvicinai a Rob e gli baciai una guancia. «Grazie.»
Mi guardò con i suoi occhi azzurri, come due zaffiri incastonati in quel corpo perfetto. «Prego.»
Grace si sporse verso di me, aprendo e chiudendo le manine. «Ma-ma!», gioì, mentre la coccolavo, con carezze e gesti affettuosi vari.
Le baciai più volte la fronte. «Piccolo tornado, lascia stare quella scorbutica di Rosy.»,scherzai,posandole i ricciolini biondi sulla schiena.
«Non sono scorbutica!»urlò la maggiore dalla sua stanza.
«Dici che le sono arrivate le sue cose?»mi sussurrò Rob all'orecchio, con un sorriso maligno sulle labbra.
Lo guardai torvo e gli tirai una gomitata nelle costole. «Non dire queste cattiverie! Non può farci niente, con i suoi problemi adolescenziali.»
Alzò gli occhi al cielo. «Pa-pà»trillò il pulcino che aveva in braccio, posandogli le mani sul viso.
Robert sorrise e le baciò i palmi.
Lo scrutai, per poi guardare Grace. «Papino, questa bambina deve fare il bagnetto.»gioii, prendendo il piccolo terremoto tra le mie braccia.
Lui rise e si catapultò in cucina, dove ne uscì con Kate in braccio. «Anche questa marmocchia ha bisogno di un bagno!»esultò, mentre Katy si imbronciava, incrociando le braccia al petto.
Odiava l'acqua.
_______
«Sta' ferma Gracy!»l'ammonii, mentre cercavo di toglierle le mutandine. Si imbronciò e mi lasciò finire il mio lavoro.
Le presi la manina e la feci sgambettare fino alla vasca. «Guarda quante bolle!»ridacchiai, mentre prendevo un po' di schiuma con la mano.
Grace si porto la mano sul mento, strabuzzando gli occhi. «Uh! Ahah!»rise, saltellando.
La presi sotto le ascelle e la posai delicatamente dentro la vasca.
«No! No!»strillò, appena toccò il pelo dell'acqua con il piedino e mi saltò in braccio.
Inarcai le sopracciglia. «Grace, come fa a scottare?»
«Noooo!»si lamentò, scoppiando a piangere.
Robs spuntò dalla porta. «Che succede? Sembra che tu la stia spelando viva!».
Assottigliai lo sguardo. «Che cazzo di battuta.»
«Kì, non davanti alla bambina!»mi sgridò, ridendo.
Alzai gli occhi al cielo. «Invece di fare il coglione, potresti toccare l'acqua? Grace si lamenta che scotta.», gli chiesi, consolando la Pulce che piangeva.
Si avvicinò al bordo della vasca e toccò il filo dell'acqua. «Kris»constatò, «Ha ragione la bambina. Brucia in un modo assurdo!».
Detto ciò, l'osservai prendere la doccetta e mescolare l'acqua fredda con quella calda.
«Ecco fatto.», finì, sfiorandomi le labbra. Biasciai un «grazie» e sentii le guance avvampare.
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«Gray! Guarda! La paperella.»applaudii, mostrando la paperella di gomma gialla a Grace.
«Shì!»anche lei batté le mani, schizzando l'acqua insaponata addosso a me e a suo padre.
Ridemmo tutti e tre all'unisono. Quel piccolo terremoto era davvero tenero...
Poi Gray si zittì e si osservò un braccio.
«Che c'è, cucciolotta?»chiesi, avvicinandomi di più a lei.
Alzò lo sguardo. Incrociai quei bellissimi occhioni blu, quasi neri, che erano aperti tanto da poter lacerare le palpebre.
«Amore, quello è un NEO. Prova a dire Neo.»dissi, facendo lo spelling di quella parola.
«'eo.»squittì, sorridendomi.
Indicai la voglia che aveva sin dalla nascita, quella rosso fragola che aveva sul pancino, accanto all'ombelico.
«Questa è una voglia. Prova a dire VOGLIA.», continuò Robert, ridendo sotto i baffi.
La piccola si concentro, e da quella bocca ancora un po' sdentata uscirono tre lettere su sei. «'oia.»
Risi per la smorfia di concentrazione che mostrò su quel visino paffuto.
Presi lo shampoo e lo versai sui suoi riccioli biondi. Me ne cadde un ciuffo.
La piccola lo prese fra quelle dita cicciotte, quasi salamini.
«Quetto?»chiese, con la sua vocina mielosa.
«Quelli sono i tuoi riccioli. Vedi come sono biondi? Come quelli del tuo papà.»disse poi lui, facendole un buffetto sulla guancia.
«'icioli bondi.»cinguettò la bambina, battendo le mani.
Erano belli quei momenti. Io e Robert che circondavamo la vasca da bagno, e le bambine nel bel mezzo della vasca, tra bolle, schiuma e paperelle di gomma.
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