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Autore: nimue89    27/04/2010    6 recensioni
L'utlima sigatetta del pacchetto, Sirius e Remus!Chi la fumerà?Riusciranno a trovare un accordo? ...socchiudendo la bocca sospinse il fumo denso e bianco verso le labbra dell’altro...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il fumo… unisce!

 

Era pomeriggio tardi e già il sole aveva lasciato lo spazio al buio da qualche ora.

Il vetro cosparso di gocce di pioggia rimandava il volto di un bel ragazzo sulla ventina.

Lunghi capelli scuri incorniciavano un viso etereo con occhi grigi come il piombo e un espressione preoccupata.

- Dove diavolo si sarà cacciato Remus, con questo tempaccio?-

Non era nel castello perché i malandrini lo avevano percorso da cima a fondo, letteralmente dalla torre più alta agli anfratti più bui e viscidi di Slitheryn.

In più la loro geniale invenzione, battezzata La Mappa del Malandrino, non sbagliava mai!

Guarda un po’, si parla del diavolo e…

Il diretto interessato entrò in quell’ istante nella stanza, completamente infreddolito e gocciolante.

“REMUS!Finalmente..ti abbiamo cercato per tutta la scuola”lo accolse Peter con la sua vocetta acuta.

James stravaccato su un divano si era alzato di volata e si era avvicinato come Sirius.

“S-scusate ragazzi, ma ..avevo bisogno di stare un po’ solo e …”

“Si si sei scusato, ma se non ti asciughi subito ti beccherai una polmonite!”intervenne Sirius afferrandolo per il polso e trascinandolo in bagno.

James si eclissò improvvisamente per cercare la sua Lily.

“Peter vieni andiamo a farci un giro!”

“Ma James…non voglio fare il terzo incomodo..n..”

“Appunto Peter..appunto!” rispose il cercatore sospingendolo dolcemente verso la sala comune, chiudendosi la porta alle spalle con un ghigno.

Peter completamente confuso si lasciò portare in sala comune ‘ senza obbiettare troppo’!

 

Nel frattempo…

 

Remus sorpreso guardò Sirius arrivare in bagno e chiudersi la porta alle spalle, sempre tenendolo per il polso.

Lo lasciò poco dopo per afferrare una salvietta e lanciargliela.

“Dai coraggio asciugati un po’..o ti verrà davvero un accidente!”gli disse il moro appoggiandosi al lavandino con i fianchi e accendendosi una sigaretta con un accendino, a scatto, babbano.

Seduto di spalle allo specchio guardò Remus che afferrava la salvietta e borbottava qualcosa del tipo:

“Beh non sarebbe una grande perdita per il mondo!”

Sirius odiava quando parlava così.

Proprio non lo capiva le sue ragioni, si era sforzato eh!, ma proprio non ci riusciva.

Insomma era la persona migliore che avesse mai conosciuto:

quel modo in cui ti rallegrava anche con un solo sorriso,com’era affettuoso anche solo sfiorandoti, delicato, discreto, dolce e indubbiamente bello.

Queste cose a pensarci bene avrebbe dovuto dirle al dirette interessato, non tenersele in testa a perderci il sonno.

Con la sigaretta penzolante tra le labbra, prendendo la salvietta dalle mani del biondo iniziò ad asciugargli i capelli chiedendo:

“Che succede Rem?”

Sbuffando l’altro lo lasciò fare e sempre borbottando con un filo di voce rispose:

“Divento noioso anche per me stesso…cosa vuoi che succeda?Sempre la solita storia!”

“Depressione pre-plenulinio?”

Sbuffando il biondo uscì dalle insidiose spine della salvietta tutto spettinato.

“È normale lo sai!Te lo ha detto anche Madama Chips!Che ci devi fare!?!...” gli rispose il moro paziente lanciando nel cesto al salvietta con cui gli aveva frizionato quella testina bacata.

Nel frattempo il biondo che si era riscosso un pelino dalla sua catalessi,si tolse il maglione scuro lasciandolo cadere a terra e iniziò a sbottonarsi la fine e pregiata camicia nera, che Sirius gli aveva regalato un mese prima per il suo compleanno.

- Con quella camicia sta davvero da dio!D’altronde si sa:un Black o un ex-Black ha fiuto per queste cose!”

“Niente, non ci posso fare un bel niente!Ma dio, sembro la McGranitt col ciclo cazzo!”sbottò il biondo lasciando la camicia aperta sul petto pallido.

Sirius sempre con la sigaretta tra le labbra ridacchiò a braccia incrociate sempre appoggiato ai lavandini.

Continuò a guardare il biondo per un po’, sfiorando con i chiari occhi grigi la pelle serica del collo, del petto, degli addominali…facendo venire i brividi a Remus che per sottrarsi a quelle carezze immaginarie (intensamente agognate anche!XD) si mosse ad aprire l’acqua della doccia.

Tornando verso Sirius gli si mise a fianco e afferrando il suo pacchetto di sigarette sul ripiano, fregò l’ultima sigaretta beccandosi un occhiataccia.

Sogghignando si mise la sigaretta tra le labbra abbassandosi verso la fiamma che dell’accendino che l’altro aveva accesa.

Mentre si gustavano le sigarette, il silenzio era spezzato dal rilassante scrosciare dell’acqua.

Sgranchendosi il collo dolorante Remus rilasciò una boccata di fumo a labbra socchiuse.

Il fumo in vortici e strane forme salì verso il soffitto perla; entrambi seguirono con lo sguardo il fumo per poi guardarsi nello stesso momento.

Sirius aspirò l’ultima boccata di fumo dal mozzicone di fumo che si accese debolmente.

Imprecò sottovoce ricordandosi che quella di Remus era l’ultima sigaretta del pacchetto.

Scoccò uno sguardo truce all’amico, che ricambiò ghignando trionfante soffiandogli il fumo addosso.

“Al posto di ghignare da sadico perché non mi offri un tiro?”chiese ridacchiando e allungando la mano verso la sigaretta.

Remus allontanò la mano mentre il suo sorriso si allargava lentamente.

Aspirò un tiro dalla sigaretta,e sensualmente si avvicinò a Sirius fino a sfiorargli quasi le labbra con le sue tanto erano vicini; socchiudendo la bocca sospinse il fumo denso e bianco verso le labbra dell’altro.

Sirius dischiuse le labbra per accogliere il fumo, mai stato più buono, sorpreso da tanta intraprendenza.

Il biondo rimase immobile un istante per valutare la reazione del compagno.

Non oppose resistenza quando l’altro sempre guardandolo prese la sigaretta dalle sue dita.

-Si sentì un idiota! Non era tipo da prendere iniziative del genere e ora sapeva perfettamente anche perchè; cosa diavolo gli era saltato in mente?-

Rimase (piacevolmente) colpito quando Sirius prese una boccata di fumo e gli passò una mano tra i capelli per avvicinarlo a se.

Questa volta fu il moro a sospingere il fumo caldo verso al bocca schiusa di Remus.

Continuarono così per un po’ fino a che della sigaretta non rimase che il filtro.

Remsu continuando a guardare il moro spense la sigaretta sul lavandino facendola sparire in un attimo con un incantesimo.

Riprendendo a fissarlo il biondo si avvicinò lentamente fino a fermarsi a pochissimi centimetri dal viso di Sirius che non perdeva una sua sola mossa.

Il moro si avvicinò a sua volta e sussurrò sulle sue labbra:

“Non so per il resto del mondo, ma per me sarebbe un’ insostenibile perdita!” dopodiché carezzò le labbra dell’altro con le sue.

Delicatamente baciò il labbro inferiore di Remus che, intrecciò le dita tra le ciocche di seta scura che gli cadevano davanti al viso tirandoselo addosso e approfondendo il bacio.

L’acqua nella doccia, nel frattempo,continuava a scorrere… e continuò per un bel po’ ancora!

 

  
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