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Autore: Monica Scorsone    27/04/2010    1 recensioni
L'amicizia tra due ragazzi che poi si rivelerà essere un sentimento molto più forte e questo legame così tenace sara distrutto dalla malattia..Leggete molto commovente
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una comune giornata d’Agosto:

a Maddalena faceva molto caldo e il sole brillava alto nel cielo.

Può sembrare una banalissima descrizione ma è proprio così, come la mia vita: Banale. La spiaggia era vuota e vi erano soli pochi ombrelloni sparsi qua e là, tra i quali il mio a righe bianche e verdi (inconfondibile ).Leggevo un libro e ogni tanto rispondevo ai miei telefoni, magari ne avessi avuto soltanto uno ! ,quattro tutti stile  anni 80’ estinti da un pezzo.

Potreste chiedervi come mai sia così cercato da tutti,beh vi dico soltanto che sono molto popolare  nella mia città  e poi ,se posso permettermi,sono anche carino!(non fate caso alla mia “modestia”)

Ma non perdiamoci in chiacchiere,ero sulla mia sdraio quando il mio sguardo si perse nel mare azzurro. In lontananza intravedo una figura femminile che si agita tra le onde, In un primo momento pensai che stesse nuotando ma un minuto dopo decido di gettarmi in acqua raggiungendola velocemente. La ragazza vedendomi avvicinare a fatica cerca di venirmi incontro,ma è esausta e non riesce più a tenersi a galla. Decido di prenderla e la trascino sino alla riva .

La faccio sdraiare sul mio lettino aspettando che riprenda i sensi.

Finalmente mi risveglio,ma dove sono?Non mi ricordavo di essermi addormentata su questo lettino!Lui chi è??”Ciao grazie per avermi salvata!”Ora ricordo stavo affogando!

“Prego!Come ti senti?””Bene ho solo  un po’ di mal di testa!”

Appena svegliata, cominciò a farmi domande,è tutta bagnata e credo che ancora non abbia capito realmente cosa le fosse successo.”Come ti chiami?””Chi io?”” E chi altro se no?””Valerio!Tu?””Alessandra!Piacere. Adesso devo proprio andare perche già si è fatto tardi e tra poco è ora di pranzo…ma tu non pranzi?””Certo.. di cosa credi che viva io?Di aria?””Ihih…intendevo verso che ora?””Tra poco …ci rivedremo?””Forse chissà?”

Dicendo questo corse via lasciandomi nuovamente solo tra i mie pensieri .Questa volta però non erano le solite cose noiose che mi affollavano la mente  ma il suo bellissimo sorriso che mi riaccese la giornata. Presi tutte le mie cose e mi incamminai per andare  a casa. Arrivato davanti al cancello di villa “SCANU”, suonai al campanello sperando che qualcuno mi sentisse.Dan.Dan.”Chi è?””Io!”Detto ciò entrai e mi diressi in veranda dove vi era mia madre che leggeva e mia sorella ,che come al solito era indaffarata a riordinare la casa ed ad apparecchiare.”Vale invece di stare lì fermo posa le borse e dai una mano!”“Va bene ma dammi il tempo di arrivare!”

Mia madre appena si accorge della mia presenza mi intima  di avvicinarmi ad ascoltarla.”Questa sera vengono gli zii a cena cerca di ridare un po’ d’ordine alla casa e poi vedi che fa Miranda (la mia cagnolina) ”Vado..!”

Miranda era tra le aiuole del giardino, dove si divertiva a dare   la caccia a cavallette e scarafaggi .Mi avvicino chiamandola e lei mi viene incontro facendomi la festa. Passo delle ore giocando con lei quando vedo arrivare una macchina che si avvicina al nostro cancello e suona. La riconosco subito è mia zia che avendo finito di fare le sue commissioni era tornata a casa. Vivo con i miei genitori e la zia si è trasferita da quando gli morì il marito.”Ciao zia!””Sta mattina a mare?Ma quando andiamo a fare quella cosa??””Zia tranquilla c’è un pomeriggio …possiamo andarci dopo mangiato!””Se Valerio sei sempre la solita storia prometti e poi ti dimentichi di tutto..comunque per me va bene e non voglio sentire nessun’altra scusa intesi??!””Si zia ti do la mia parola.!”

Questo pomeriggio ero costretto a salire in paese per andare a provare quel  paio di jeans  dei quali zia si  era invaghita sino a volermeli  comprare.

“Valerio!!A tavola che è pronto!””Si sto arrivando!” In una corsa mi dirigo al bagno per lavarmi le mani e poi di corsa mi precipito a tavola, dove mi attendeva un pranzetto delizioso.

Sono le ore 15:30 abbiamo finito di mangiare  era arrivato il momento tanto atteso dalla zia.

Prendo la mia giacca ed esco in giardino, dove mi attende la macchina. Salgo e nemmeno il tempo di mettere la cintura di sicurezza che  comincia a descrivermi il capo d’abbigliamento. Quando arriviamo al negozio, entra frettolosamente e a una commessa le fa segno di dover   prendere i jeans.

 Voi penserete chissà che bel paio di jeans .appena li vedo impallidisco cosa che per fortuna non nota nessuno .Ma neanche a parlarne, io una cosa del genere non me la metto e poi non parliamo del colore. Prima in macchina mi aveva detto che erano grigi adesso sono giallo canarino come si spiega??-.-Come faccio a dirle che non mi piacciono ?In quello stesso momento appare da dietro il bancone Lei. Roba da non credere Alessandra lavora qua. Io per un attimo resto come incantato dal suo sorriso, ma poi uno scossone mi riporta alla realtà!”Devi provare questi?!””Si…”

Mi provo quei cosi orribili.sembro un canarino. Appena esco dallo spogliatoio Ale, si mette a ridere ed io la guardo di sbieco. Non potevo fare quella figuraccia davanti a tutti e poi la zia continuava a farmi complimenti del genere “Stai benissimo..che belle gambe che hai.” tutti apprezzamenti che mi facevano deprimere ancora di più. Alla fine lo volete sapere chi ha avuto la meglio??

Indovinate un po’?Mia zia!Se mi metterò questi jeans sarà  soltanto perche sono D&G.

Mentre paga lei, mi si avvicina sussurrandomi qual cosa all’orecchio…”Metti una bella camicia nera e ti faccio vedere che non saranno più così terribili.”Mentre mi dice ciò, mi consegna  tra le mani un bigliettino, dove era scritto il suo numero.

Purtroppo sono costretto a salutare e ad andarmene.

Siamo arrivati che saranno state le 11:00 perché zia aveva molte cose da sbrigare e di accompagnarmi a casa non ne voleva sapere nulla.

Appena arrivati, mi dirigo in camera mia, dove trovo mia sorella che singhiozza disperata.

Mi avvicino preoccupato.

“Che ti hanno fatto??!Dimmi chi è stato e ti faccio vedere cosa gli succede.!

“Vale non ti preoccupare per me cose che succedono..!””No dimmi …si che mi preoccupo..!”

Asciugandosi le lacrime ma pronta per un secondo sfogo mi abbraccia dicendomi che il suo ragazzo l’aveva lasciata senza spiegazioni.

“Io questo davvero non lo sopporto…prima ti da dietro come un cretino e poi ti fa soffrire così..non si merita tutte queste lacrime uno stronzo del genere..”

“Tu invece che hai fatto??Sei tornato un po’ tardino..””sapessi …la zia mia ha portato in giro e questo è il risultato.”Detto ciò le faccio vedere quegli orribili jeans giallo..e lei si mette a sorridere dolcemente. (almeno a qual cosa sono serviti)

“Adesso vai a dormire..non pensarci più purtroppo non tutti ci meritano…””Grazie Vale.”mi diede un ultimo abbraccio e si rimise sotto le coperte..

Drinnn..drinnn Il cellulare suona ..ma qual è? Ah..si ..lo prendo subito per evitare che con tutto quel rumore si svegliasse anche la mia adorata sorellina .Dormivamo nella stessa camera,due mondi completamente differenti..lei un tipo molto ordinato e preciso..io invece una confusione totale ma una determinazione e testardaggine che mi ha sempre caratterizzato..Era un messaggio..

Buon giorno..oggi scendi in spiaggia ho voglio di vederti..(Ale).

Letto il messaggio mi affretto per alzarmi e cerco la mia piastra…ma dove l’avo’ messa??Eccola finalmente..Si trovava nella cuccia di Miranda…ma chi l’ha messa la??

Dopo numerose operazioni sono pronto e mi incammino per la spiaggia. Come al solito c’erano sempre quattro ombrelloni..io questa volta avevo intenzione di passeggiare .Vi domanderete ma chi è lo scemo che si piastra i capelli per scendere in spiaggia??IO..e con questo ho detto tutto.. 

Mentre mi toglievo i sandali Lei mi si avvicina ponendo le sue mani sul mio volto…(l’avrete fatto anche voi sicuramente..)”Chi sono?””Mmm fammi riflettere…Ale??!””Esatto !”

“Non ti avevo riconosciuto subito con i capelli così..ma poi ho capito che eri tu..”(Se non dai capelli certamente  dal fondo schiena) “Ma va?””Che ne dici di andare a fare una passeggiata??””Bellissima idea..!!”

Passeggiammo per molto tempo e quando la spiaggia si era del tutto spopolata mi trascinò in acqua dove ci divertimmo a schizzarci a vicenda..

“Basta non ce la faccio più…sono esausto”Detto questo mi getto a terra sfinito..Lei sorridendo mi fa notare tutti i capelli bagnati che erano diventati una cosa pietosa..

“E’ colpa tua.se mi se mi sono  ridotto così…””Sei buffissimo..dovresti vederti.??”

Con il tempo diventammo due amici inseparabili le volevo molto bene. Conoscevamo tutto uno dell’altra e ci intendevamo con un semplice sguardo.

Saranno state le 9.00 quando  vedendomi seduto sotto un alberello ,cresciuto sulla spiaggia desertica per un puro  caso,mi si avvicinò dicendomi che dovevamo parlare e le sarebbe piaciuto farlo passeggiando sulla sabbia  .Non parlava nessuno quando decido di cominciare la conversazione:

“Adesso si ritorna alla solita vita cittadina..vero??””Già..è un peccato che l’estate sia finita”detto ciò mi guardava in maniera molto strana ..per la prima mi osservava diversamente  dal solito..A quel punto le chiedo cosa avesse e come mai mi guardava così intensamente..l’unica risposta fu :”Mi piace guardarti…””Ale devi dirmi qual’cosa?..””No Vale..solo che oggi sei più bello del solito..””Ma dai non scherzare dove la vedi tutta questa bellezza??”Mi stavo cominciando ad innervosire e si notava perché mi torturavo i capelli..evidentemente c’era qualcosa che non andava.”Adesso basta complimenti io devo andare che si è fatto tardi” detto ciò mi salutò dandomi un lieve bacio sulle labbra…naturalmente io sconvolto rimasi lì

“Vale svegliati, sono le 11.30!Ti sembra normale dormire sino a quest’ora?””Si….che sonno  non  ho dormito tutta la notte.””Ti ho visto . alla finestra che guardavi pensieroso le stelle..,cos’è che non va?””Non ci sto capendo più niente! Cosa sono per lei??..””Per chi?””Ale.””Ah..ora si capisce tutto…ti sei innamorato?””No…solo che mi ha stupito il suo comportamento ieri..mi ha baciato!””Come ti ha baciato??””Sì..””Basta chiarire e vedi come la situazione si risolve “”La fai facile io ho un mal di testa da morire e sta notte mi rodevo l’anima..”

Dopo essermi alzato guardai il cellulare: un messaggio..Improvviso affetto ieri niente di più tranquillo sicuramente sta notte non hai dormito..ti conosco troppo bene. Questo pomeriggio andiamo allo scaro..e non voglio scuse! Ale

Leggendo quel messaggio sul viso di Valerio si era improvvisamente stampato un sorriso sul volto.

“Belle notizie?””Si…”Detto questo l’abbracciai e corsi in bagno per sistemarmi.

Sono le 16:30 ed io m’incammino per lo scaro.mi sa che devo andarci con la macchina perché da qui non arrivo più. Forse  non ve l’ho detto ho fatto da poco la maggiore età e possiedo pure la macchina :un fuoristrada bianco ghiaccio (enorme) e per trovare un parcheggio ogni volta è una grande impresa. L’unica cosa che tratto decentemente è la mia macchina infatti ho scritto un bigliettino con le cinque leggi da seguire quando si sale su di essa (ve le riporto di seguito):

1-e severamente vietato fumare

2-non si può mangiare

3-prima di salire bisogna pulirsi bene le scarpe

4-non si sale se si è bagnati

5-in assenza del proprietario non si sale

Lo so sono assurde ma io non voglio avere briciole dappertutto né quella puzza di fumo terribile e poi non parliamo dei sedili bagnati dall’acqua di mare che con il tempo corrode la pelle dei sedili

Sono arrivato finalmente chiamo Ale perché  non  la vedo.

“Dove sei?”

“Qualche metro dopo di te ,ti raggiungo!”

“Vale svegliati …ma l’appuntamento non era alle 16:00?”

“Dai Ale non fare cosa a queste cose…non trovavo le scarpe..!”

“Se.questa è troppo vecchia Vale inventane qualcuna nuova ogni tanto..!”

Mi metto a ridere piuttosto che dirle –Hai ragione ..-

Scendiamo allo scaro e stiamo a parlare di tante cose..sia di quello che avremo fatto dopo l’estate sia dei nostri hobby..nessuno dei due prese più in discussione l’episodio precedente quando decido di farle una domanda..

“Ale ti frequenti con qualcuno in questo periodo?”

“Cosa?Che ti importa?”(era leggermente infastidita dalla mia domanda anche se non era mia intenzione)

“Calmati..era così per sapere..se vuoi non rispondere.. mamma mia come fai”

“Niente è fatto per caso e tu lo sai benissimo..e poi non vorrai mica controllare con chi sto e cosa faccio! Stai diventando paranoico Vale!”

Quando fa così e una persona insopportabile infatti per evitare di dirle che è intrattabile e insopportabile certe volte..me ne vado senza dire niente.

“Vale dove stai andando..!! Non volevo offenderti..vieni qua!”

“No Ale.non mi interessa appena dico un minimo mi aggredisci in maniera sconsiderata ..basta io me ne vado!”

Cammino senza sosta e non ho intenzione di fermarmi quando lei prendendomi per un braccio mi blocca e  parla..

“Ascoltami è un periodaccio per me e non volevo parlarti così.. sei una persona fondamentale nelle mia vita ma non possiamo più frequentarci”

Detto cio  mi si gettò al collo piangendo…a qual punto non poté fare salvo che consolarla.

Un nodo alla gola mi opprimeva con una voce strozzata e gli occhi pieni di lacrime come un bambino domandai:”Perché Ale mi fai questo?”

Lei non rispose sapeva che dicendomelo  avrei sofferto ancor di più e quel magone non si poteva colmare in nessun modo. Pochi giorni dopo andai a casa sua non c’era ,la madre vedendomi si mise a piangere esprimendo tutto il suo dolore. Io avrei saputo tutto solo qualche tempo dopo : ero nella mia camera e guardavo dalla finestra il mare accarezzando Miranda che usualmente si accucciava sulle mie gambe ad un certo punto vedo mia sorella che entra singhiozzando,subito penso a quel ragazzo che tanto l’aveva fatta soffrire ma questa volta il dolore era per suo fratello.

“Vale dev o dirti una cosa che ti farà soffrire..”Io molto preoccupato la incitai a parlare chiaramente di quello che era successo.”Alessandra se ne andata….mi dispiace davvero tanto..!”sentendo quelle parole mi misi a sorridere pensando che fosse uno scherzo di pessimo gusto poi vedendo la faccia rattristata di mia sorella gridai..”Non può esse non è vero..!”Le lacrime mi scorrevano sul viso ero in ginocchi davanti mia sorella supplicandole di dire che non era successo per davvero tutto il mondo mi crollò addosso ero distrutto non potevo vedere un mondo senza di lei..ora capivo la scusa del ragazzo nuova era per allontanarmi per non farmi soffrire lei sapeva di avere pochi giorni di vita..mi amava..!Poi mia sorella mi porse un piccolo foglio di carta su scritto:Ti amo e ti ho sempre amato per me sei stato tutto : un amico un fratello sei la mia parte mancante con te mi sento completa..quando leggerai questa lettera non ci sarò più ma non disperare da lassù saprò guidarti verso le scelte giuste

                                                                                                         Tua Ale

 

 

 

 

 

  
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