Ecco a voi una piccola flashfic che spero vi faccia sorridere :)
Un bacio!
Ops!
Ok
Bella rilassati… in fondo non c’è
nulla di sbagliato!
Con un
sospiro rimirai la mia immagine riflessa nello specchio: la camicia da
notte
che indossavo lasciava ben poco all’immaginazione, arrivando
a coprirmi a
malapena i glutei.
Per niente
convinta spazzolai per l’ennesima volta i capelli che
ricaddero fluidi lungo le
spalle e tirai verso il basso l’orlo dell’indumento.
“Bella?
E’
un quarto d’ora che sono qui, si può sapere cosa
stai facendo lì dentro?”La
voce melodiosa di Edward mi raggiunse come ovattata. Panico.
Lui era
lì
ed io sarei dovuta uscire dal bagno di lì a poco mostrandomi
con addosso un’assurda
camicia da notte blu, sufficiente a coprirmi a malapena il sedere.
Perché?
Perché
mi venivano certe idee? Eppure lo desideravo così tanto!
Desideravo così tanto
sentirmi sua anche in quel senso, sentire le sue mani percorrere il mio
corpo e
abbandonarmi alle sue carezze… se solo lui avesse lasciato
perdere i suoi
assurdi timori e avesse capito che non sarebbe riuscito a farmi del male neanche
volendo! Eccolo il
motivo per cui mi ero conciata in quel modo: farlo cedere.
“Bella?
Devo
preoccuparmi?”Di nuovo la sua voce.
“No,
no… ehm
arrivo!”Agitata posai la mano sulla maniglia ed aprii la
porta del bagno.
Edward era
di fronte a me in tutta la sua magnificenza: i capelli bronzei
scompigliati ad
arte e gli occhi dorati che mi osservavano stupiti.
“Bella…
ma…
cosa?”Non gli diedi modo di elaborare una frase di senso
compiuto, mi avvicinai
a lui e lo baciai.
Sentire la
sua bocca sulla mia era qualcosa di unico, immaginai come sarebbe stato
avvertire il contatto con la sua pelle e gemetti al solo pensiero.
Lentamente
lo condussi fino al letto e lo feci stendere sotto di me, lui non
sembrava
ancora aver realizzato ciò che stava accadendo, con le
labbra zittivo le sue
deboli proteste; dovevo portarlo al limite prima che tornasse
abbastanza lucido
da respingermi.
“Bella…”Mormorò
debolmente, tentando di allontanarmi; ma fu un tentativo inutile. Non
impiegò
neanche un decimo della sua forza e continuò a baciarmi,
scendendo a lasciare
una scia di baci infuocati lungo il collo.
Rabbrividii
al contatto delle sue labbra con la mia pelle e lo avvicinai ancora di
più a
me, accarezzavo i suoi capelli morbidi mentre lui deliziava la pelle
sensibile
dietro l’orecchio.
Era sublime
sentirlo così coinvolto… così preso da
me, sentire che mi desiderava e
dimostrargli altrettanto.
Credetti di
morire quando giunse a baciare l’incavo dei seni, mi sentivo
andare a fuoco,
mentre il desiderio prendeva il controllo.
Oramai nulla
aveva più importanza, solo le sue labbra che lambivano,
baciavano, assaggiavano…
Una risatina
interruppe quel momento idiliaco: Edward aveva smesso improvvisamente
di
baciarmi e ora rideva di gusto, gli occhi accesi dal divertimento, lo
guardai
confusa cercando di capire cosa avesse scatenato quella reazione.
“Bella,
amore…”Riuscì a dire ancora scosso
dalle risate “hai messo la camicia da notte
al contrario!”Immediatamente il mio sguardo corse in basso e,
con mio grande
orrore, notai l’etichetta spuntare dal mio fianco destro e le
cuciture dell’indumento
in bella mostra.
“Bella
se si
potesse imbottigliare la tua sfortuna…”Alzai
minacciosamente una mano prima che
potesse concludere la frase e lui si zittì, prima che un
nuovo attacco di riso
lo cogliesse; inutile dire che il mio viso aveva ormai preso fuoco.