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Autore: myrietta    29/04/2010    1 recensioni
"Ecco, questo era uno dei momenti in cui avrei voluto tornare bambina. Ma che cavolo di giustificazione era questa?? Socchiusi leggermente le palpebre, presi un grosso respiro. Dovevo calmarmi. Altrimenti anziché dare l’addio al ragazzo che mi aveva fatto innamorare sarei saltata al collo di Aslan." Susan e la sua scelta. Si atterrà al copione?? Oppure sceglierà lei la propria vita??...a voi scoprirlo...;)
Genere: Romantico, Malinconico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I was so tired...

- I was so tired...-

-NO!- ripetè Caspian stringendo la presa. Puntò gli occhi nei miei – Ti prego. Non andare!-

Provai una forte scossa a quelle parole. La mia mente si annebbiò completamente e non riuscii a muovermi.

Non importava quante scuse avessi inventato giusto pochi minuti fa, si annientarono tutte nel giro di un secondo. Io non potevo lasciarlo.

Il silenzio permeava la piazza.

-Susan….che-che succede?- disse Lucy dietro di me, facendomi finalmente reagire. O meglio, cercare di reagire…perché non feci altro che balbettare..

- Eh?...ah….io…io…- sentivo tutti gli sguardi puntati su me e Caspian.

Spostai il mio viso verso il suo.

Molte rughe gli increspavano la fronte. Era visibilmente preoccupato e il suo sguardo sembrava implorarmi. Fu come leggere tutti i suoi sentimenti scritti su un libro aperto. Parlava con gli occhi, e ciò mi fece tremare il cuore.

Gli sorrisi rassicurante e presi la sua mano tentando di allontanarla dal mio braccio. Lui seguì i miei movimenti e mi liberò dalla presa.

-         Lucy….ti dispiacerebbe aspettare un attimo qui?- dissi rivolgendomi alla mia sorellina.

-         No….l’importante è che non si chiuda il portale- mormorò guardando Aslan.

Le sorrisi grata.

Mi rivolsi verso Caspian, che sembrò capire in un istante i miei pensieri, e con uno sguardo deciso e sicuro si rivolse al Grande Leone.

-Aslan, ti supplico: lascia che la Regina Susan resti qui, al mio fianco. Narnia ha bisogno di lei come regina…io ho bisogno di lei.-

Il leone lo osservò corrucciato.

-E’ proprio questo che mi preoccupa- disse, osservando entrambi.

Caspian stava per ribattere, ma io gli presi una mano fra le mie e la strinsi, puntandomi davanti a lui.

Il giovane re mi scrutò preoccupato, ma io mi voltai subito verso il maestoso animale , vero sovrano di questa terra.

Susan vs Aslan, 1° round! Pensai combattiva.

-         Ti prego Aslan! Mi stai chiedendo la cosa più difficile che abbia mai dovuto fare nei miei 17 anni!-

-         Non ne dubito, dolce figlia di Eva. Ma come ti ho già detto stamattina, voi non potete vivere qui. Appartenete a un altro mondo che non potete abbandonare se non a un caro prezzo. La vostra vita non è scritta qui, fra gli astri di Narnia, ma nel cielo del vostro mondo.-

-         Lo so! Però quello che non capisco è perchè l’altra volta ci hai fatto stare così tanto qua, mentre adesso dobbiamo già tornare a casa..-

-         Dovete già tornare perché questa ultima avventura vi ha fatto maturare prima del previsto. Ora siete pronti a vivere la vostra vera vita.- fece un pausa e abbassò i grandi occhi dorati, per poi rialzarli verso i miei, scrutatori nella mia anima, ma colmi di dolcezza.

-         Ero a conoscenza dei vostri sentimenti da quando vi ho visti alla fine della battaglia. Questo amore non può andare oltre Susan. Non era previsto. E se rimarrai potrebbe essere una catastrofe per Narnia. Gli eventi sarebbero sconvolti e imprevedibili, perché questa terra non ti appartiene. Senza contare che non appena le regioni confinanti sapranno del ritorno della Regina Susan ci potrebbero essere rivolte perché il re non accetterebbe di vedere altre donne. Inoltre, se prima vi erano speranze per instaurare un’alleanza con Calormen, ora sarebbero impossibili perché ogni tisroc non dimentica mai le offese fatte ai suoi antenati…e tu hai rifiutato la mano di un suo avo. Anche se 1300 anni fa.-

Rimasi pietrificata sotto al peso di quell’enorme masso di conseguenze che sarebbero scaturite dalla mia decisione di rimanere qui. Nonostante le probabili rivolte che potevano nascere ciò che mi colpirono di più furono le prime frasi.

-         Tutto questo non ha senso! Come puoi decidere solo tu se sono pronta ad andarmene o no?? Con tutto il rispetto: non voglio che tu scelga la mia vita e men che meno che tu prenda le decisioni al posto mio! Lo so che stamattina non abbiamo detto una parola…ma era perché la notizia ci ha sconvolto…ed era anche perché solo ora mi rendo conto della forza di ciò che provo realmente. Tu dici che ora siamo pronti a vivere la nostra vera vita…è ovvio che probabilmente avrai ragione..la tua saggezza è infinita…..ma io non mi sento pronta. Io non voglio vivere la mia vera vita se implica separarmi da Caspian. Neanche io prevedevo questo sentimento! L’avevo immaginato qualche volta nel mio mondo, ma non lo desideravo realmente. Ho fatto molti progetti sulla mia vita a Londra, sapevo già che tipo di donna sarei potuta diventare e questo mi rendeva determinata. Ma sai che ti dico ora? Non mi piace più. Era una vita calcolata, monotona….vuota. Invece qua mi sembra di essere la Susan che voglio essere. La mia cinica razionalità svanisce e non hai idea di quanto mi renda serena questo posto.-

Ripresi fiato dalla foga di dar voce a tutti i miei pensieri più reconditi. Avevo gli occhi lucidi, ma mi sentivo leggera e finalmente libera.

Prima che Aslan potesse rispondere ripresi imperterrita.

-         Il popolo ha amato gli anni in cui io e miei fratelli regnavamo, giusto? Allora vuol dire che non possono odiarmi se potrò riportare pace ai miei sudditi. Senza contare che non ho detto che non permetterò a Caspian di non accettare la visita di altre donne.- dissi rivolgendomi anche al giovane re, che mi guardò come se fossi pazza.

Sorrisi.

-         Vorrà dire che dovrò dimostrare di essere sempre superiore e di riuscire a conquistare ogni volta le attenzioni del re!…Per quanto riguarda Calormen…la guerra aperta si può evitare. Certo non dico che ci potranno essere buoni rapporti fra noi, ma mi impegnerò. Non sono convinta che la vita qui sia più facile di quella a Londra.-

-         Vedo che sei molto più determinata di quanto pensassi, Susan La Dolce…Hai già pensato al caro prezzo che farai scontare ai tuoi fratelli? La tua separazione da loro comporterà un inversione spazio-temporale, ciò significa che non posso nascondere la tua assenza da Londra…né posso cancellare la memoria ai tuoi genitori o a tutte le persone che ti hanno conosciuto. Starà ai tuoi fratelli nascondere la verità.-

Queste ultime parole le disse rivolto verso Lucy. Effettivamente ero stata talmente egoista e sicura di me stessa che non avevo pensato che cosa avrebbe comportato l’assenza dal mio mondo.

Quante bugie avrebbero dovuto dire?

Io sarei stata capace di sopportare questo peso….ma i miei fratelli dovevano sopportare qualcosa per cui non centrerebbero effettivamente niente? Senza contare la disperazione dei miei genitori per aver perso una figlia…..come facevo??

Come se il cielo mi fosse crollato addosso, mi sentii improvvisamente incapace di parlare, di muovermi.

Mi sentii persa e stupida per aver parlato con tanta ipocrisia senza pensare alla piccola Lucy, che stava ascoltando tutto…o magari agli altri che aspettavano preoccupati il nostro ritorno.

Una lacrima mi rigò il viso.

-Susan- sospirò Caspian, poggiando le mani sulle mie spalle.

Mi sollevò il viso con un dito e, vedendo quella piccola lacrima bagnare la mia guancia, mi abbracciò, stringendomi a lui.

-….Però è la prima scelta che faccio da sola in tutta la mia vita. Non mi sono mai ribellata a ciò che gli altri decidevano per me, pensando che fosse sempre corretto. Soffrirò comunque in entrambi i casi….ma io non posso fare a meno di lui….non puoi chiedermelo, Aslan!- ripresi, trattenendo a mala  pena il magone.

Il mio tono era attutito dai vestiti di Caspian.

-Susan..- un’altra voce pronunciò il mio nome. Era una vocina dolce e gentile, infantile e matura allo stesso tempo.

Lucy si era avvicinata a noi e ci osservava accigliata.

-…Rimani qui con lui. Fidati. Manterrò io il segreto e farò in modo che anche gli altri lo mantengano. Dirò che sei scomparsa….che ti abbiamo cercato dappertutto ma che non c’eri. Consolerò mamma e papà e dirò loro che sicuramente starai bene. Perché sarà vero…io so che starai bene!- mi disse sorridendo per tranquillizzarmi. Poco dopo però cominciò a tirare su col naso e i suoi occhi si colmarono di lacrime.

-Lucy..- sussurrai.

Mi sciolsi dall’abbraccio di Caspian e corsi da lei, inginocchiandomi e avvolgendola tra le mie braccia.

-Grazie! E perdonami se sono così egoista…- le dissi in un orecchio.

Lei si scostò un poco e aggiunse:

-……So che all’inizio sarà un po’ difficile e mi mancherai davvero tanto! Ma tu meriti di vivere qui!.....E penso che anche gli altri saranno della stessa opinione…anche se…-

Ma non finì la frase che la completai:

-Peter…..sarà deluso sicuramente…-

-Non pensare a lui…gli parlerò e capirà!!!- rispose subito, puntando i suoi occhi seri nei miei.

- Allora hai deciso Regina Susan. Non c’è esitazione nella tua voce. Ma ricorda: porterai sempre con te una grave colpa. La stessa dei tuoi fratelli. Io non riuscirò più a predire gli eventi. Potreste anche rimanere soli davanti alle difficoltà. Non sono certo di potervi aiutare se la vostra decisione è questa. Siate responsabili delle vostre scelte.- disse Aslan, sospirando pesantemente.

- Sarò responsabile della vita che ho scelto.- affermai sicura.

Abbracciai ancora una volta Lucy. Sentii avvampare dentro di me un senso di disperazione e di dolore all’impossibilità di non poter neanche abbracciare Edmund e Peter per l’ultima volta.

La strinsi forte.

-         Salutami i nostri fratelli Lucy…e se puoi….di a mamma e papà che sono sempre con loro.-

-         Chissà magari la prossima volta che io e Edmund ritorneremo qui tu ci sarai ancora…anche se un po’ più vecchia…-

-         Lo spero proprio Lucy…lo spero proprio.- sorrisi – Ora vai.-

Mi alzai in piedi per seguire con gli occhi l’esile figura della mia sorellina che scompariva lentamente dalla mia vista per sempre.

“SUSAN!”

….Un eco rimbombò nella mia mente….aveva la voce di Peter…e anche un po’ di Edmund.

Alzai il viso verso il cielo, che si stava avviando al tramonto.

Mi misi un braccio sopra agli occhi istintivamente, oscurando la vista di tutto.

Ero così stanca.

I miei occhi pungevano. Sapevo che di lì a poco non sarei più riuscita a trattenere le lacrime. Sapevo che sarei stata invasa dal dolore. Sarei sopravvissuta?

Sì, ne ero certa. Ero a conoscenza di ciò di cui potevo fare a meno, anche se mi sarebbe mancato comunque. E in quella lista Caspian non c’era.

“Vi voglio bene”.

Note:

Ed ecco a voi il secondo capitolo!!!! ^^...fortunatamente l'avevo già scritto prima...quindi non vi ho tenuto troppo sulle spine!!!...Spero vi sia piaciuta come sorpresa....anche se devo ammettere che è un chappy un po' triste, mi dispiace! L'ho scritto mentre ascoltavo "Pieces" di Red e quindi sono stata un po' condizionata!! Infatti anche il titolo della storia deriva da questa canzone!!!..trovo che ne rifletta molto l'atmosfera!!!! ;) Ah! Dimenticavo! Il punto in cui Aslan nomina Calormen e il Tisroc è successo veramente nel libro, per chi non li avesse letti tutti, nel capitolo " Il cavallo e il ragazzo"!!!! Il terzo capitolo è in dirittura d'arrivo comunque...e i nostri piccioncini saranno davvero teneri!!!!! Un bacione a chi passa di qui e.....lo sapete, vero? I commenti sono sempre graditi!!!!! =D grazieeeee!!!!!

X Imaginary82: 
Ciaoooo!!!! Che sorpresa!!! Erika non mi aveva detto che eri anche tu su efp!!!! Sono contenta che la pensi come me!!!! E spero che anche questo chappy ti sia piaciuto!!!!! Dimmi cosa ne pensi, se ne hai voglia! ^^

  
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