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Autore: ValentineRomance    29/04/2010    2 recensioni
Dopo 2 anni dallo scontro contro la BEGA, Takao e i suoi amici si trovano ad affrontare una nuova, terribile minaccia, più forte di Brooklyn e più spietata di Vorcov...una minaccia conosciuta col nome di "prima cotta"...e quando questo nemico ha il volto di una ragazzina scontrosa e ribelle la situazione non può certo migliorare...
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Takao Kinomiya
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap 4: Questione di Karma


<< E mi sta insegnando cose sbagliate come se fossero vere, è una fottuta pantomima...-


Erano quasi le 16 di pomeriggio. Yukina era seduta al tavolo della cucina mentre si sforzava di studiare per la verifica  di matematica del giorno dopo, anche se sapeva, benchè s'impegnasse, di essere ben lontana dalla sufficienza... “un altro bel 4, non vedo l'ora.”.Odiava la matematica,e ancora di più odiava la scuola; non tanto per lo studio, quanto per come era fatta la scuola in sé: presentarsi tutti i giorni ad un certo orario, sottostare alle esigenze di insegnati frustrati, vivere con la continua ansia di essere giudicati, convivere con le idiozie di adolescenti sciocchi e immaturi...insomma la vita scolastica la rendeva proprio insofferente. L'unica cosa che in qualche modo la risollevava è che quell'anno stava scoprendo una persona diversa dalle altre, con cui poteva parlare liberamente senza che questa provasse timore nei suoi confronti, e quella persona era proprio Takao... da quel primo messaggio ne erano seguiti molti altri, dapprima molto generici ( “ Che fai di bello?” “Com'è andata oggi a scuola?”) fino ad arrivare a parlare degli argomenti più vari. Purtroppo dopo l'episodio del diario, non si erano più rivisti, da momento che lui stava ancora male,ma ogni volta che sentiva vibrare il suo cellulare, Yukina provava una sorta di brivido, un'emozione mai provata in passato: poteva dire che per la prima volta si trovasse veramente a suo agio con una persona; con la sua allegria e semplicità, Takao riusciva a metterla sempre di buonumore (cosa molto difficile). Se poi ripensava al suo fisico, al suo viso, ai suoi occhi... non poteva credere che esistesse tanta perfezione al mondo, e soprattutto che proprio lei l'avesse incontrata.
Stava proprio pensando a queste cose, quandò sentì vibrare il cellulare. Con sua gioia, era proprio un SMS di Takao: << Ehy buone notizie!!! Pare che il mio stomaco abbia smesso di ribellarsi, quindi domani penso che verrò a scuola!! =) >>
Yukina sorrise fra sé e sé...finalmente lo avrebbe rivisto. Gli rispose subito:
<< Domani? Ne sei certo??? Sai che vai incontro ad un'impossibile verifica di matematica?>>
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- A chi stai scrivendo?- chiese sua madre spuntando all'improvviso da dietro le spalle della ragazza.
- MAMMA!!! MI HAI SPAVENTATO!!!!- esclamò Yukina cercando di nascondere il cellulare.
-Non mi hai sentito arrivare perchè ultimamente hai sempre la testa fra le nuvole...- e guardò la figlia con un sorrisino furbetto.
- Perchè fai quella faccia??
-Yukiiinaaaa!!!...- disse con voce smielata sedendosi accanto a lei -...tu hai il ragazzo??-
-NON DIRE SCIOCCHEZZE!!!! TI PARE CHE IO...???-e scattò in piedi arrossendo vistosamente.
- Non è il caso che ti agiti così, sai??? Non è mica una brutta cosa...-
-Lo so...è solo che hai preso un abbaglio...-
-Tu dici? Eppure i sintomi ci sono tutti...sei distratta, sei sempre attaccata al cellulare,sei persino...diventata più gentile e dolce...-
-NON E' ASSOLUTAMENTE VERO!!!!!-
-Sono tua madre, certe cose non mi sfuggono...-
Yukina si calmò un attimo e si sedette accanto alla madre con gli occhi fissi a terra per l'imbarazzo.
-Allora, come si chiama?- chiese la madre con dolcezza.
-Takao...ma non è il mio ragazzo...-
-Ah! Però ti piace non è vero?-
-Beh insomma, non saprei... voglio dire mi piace parlare con lui, ma ci siamo visti solo mezza volta...- e le raccontò la vicenda del diario.
- Vedi che ad essere gentili hai ricavato qualcosa?- disse alla fine la madre sorridendo
- Che vuoi dire?-
-Io ho una convinzione...- spiegò la donna diventando improvvisamente seria-...se una persona tratta  male gli altri o commette cattive azioni attira intorno a sé un'aura negativa per cui la sua vita andrà sempre peggio...se invece cerchi di essere positiva e disponibile con gli altri, sono sicura che le grandi forze celesti ti premieranno! Alcuni lo chiamano Karma...
-Karma?- chiese la figlia sgranando gli occhi – e che cosa avrebbe a che fare con me???-
-Finora sei sempre stata scontrosa con gli altri, e l'aura negativa che avevi intorno faceva allontanare la gente...adesso che hai mostrato che sai essere anche cortese, le forze celesti ti hanno premiato facendoti conoscere una persona speciale.-
- ….........Mamma seriamente.......smettila di guardare certe cazzate new age in televisione-
-Uffa!!! Non mi prendi mai sul serio!!!- replicò incrociando le braccia, sembrava quasi che fosse lei la bambina e Yukina la madre.
-Comunque sia ma'...guarda che è tardi ti aspettano al bar!!!-
-Oh già è vero!!! Ci vediamo domattina allora!! e fai la brava!!!-
-Sì sta tranquilla...-
Così rimase da sola in casa. Karma eh? Chissà se esisteva davvero una cosa del genere....

***

Da qualche giorno ormai casa Kinomiya non era più una semplice dimora, ma una sorta di tempietto dell'amore, pieno di arcobaleni, fiorellini e unicorni...almeno per Takao. Neanche nei suoi sogni più ottimistici avrebbe  sperato di arrivare a tanto: messaggiare con Yukina dopo solo due settimane di scuola... E non solo, ma aveva la certezza che la ragazza avesse in parte abbattuto la sua barriera: anche se nei messaggi era sempre molto distaccata e fredda, si era comunque raggiunta una sorta di intesa colloquiale.  Che cosa poteva volere di più?
Ma se per Takao era il paradiso in terra, per Kei era una specie di assaggio di quelle vecchie commedie sentimentali, stile “ il tempo delle mele”, molto carino per chi lo vive, ma estremamente glicemico per chi lo guardava dal di fuori come nel suon caso : era sicuro che non avrebbe resistito ancora per molto a quelle manifestazioni di gioia zuccherosa.
In ogni caso, questa Yukina lo incuriosiva sempre di più: doveva proprio essere un bel tipo per ridurre così il suo amico...
Pensò che la cosa più saggia da fare era prendere una boccata d'aria, per disintossicarsi un po' da tutta quella atmosfera. Si mise un giubetto nero di pelle leggera e si apprestò ad uscire,magari sarebbe anche passato al supermercato per prendere un po' di birra.

***

Yukina dopo aver provato invano risolvere quell'arcano mistero che è la matematica, decise di rassegnarsi e fare una passeggiata per distrarsi. Si mise le cuffie dell'ipod e si diresse verso il centro.
Ad un certo punto fu distratta da dei bambini che giocavano in un parco :il loro pallone era finito su un albero e cercavano di farlo scendere lanciando sassi o rametti, ma con scarsi risultati.
La ragazza pensò subito al Karma: se questo esiteva davvero, magari aiutando quei ragazzini, le “forze celesti” come li chiamava sua madre l'avrebbero ricompensata facendole andare bene il compito del giorno dopo.
Così si avvicino all'albero e arrampicandosi su un ramo riuscì senza difficoltà a far cadere il pallone.
-Grazie mille signorina!- esclamò uno dei bambini, con gli occhi che brillavano, e detto questo si allontanò di corsa con i suoi amichetti ridendo.
“Beh, c'è da dire che se anche il Karma non esistesse, fare la brava ragazza dà le sue soddisfazioni...”
Non aveva appena finuto di formulare quel pensiero, che voltandosi scorse un ragazzo dai capelli argentei che entrava nel supermercato...”Oddio ma quello è Takao!!! Allora funziona!!! Grazie Karma!!!” pensò alzando gli occhi al cielo riconoscente.
Senza farsi vedere da lui entrò nel spermarket e lo seguì di soppiatto nascondendosi dietro gli scaffali, attirando l'attenzione di molti clienti che la guardavano incuriositi.
“Ma si può sapere che diavolo sto facendo? Perchè mai mi devo nascondere?” e innavertitamente andò a sbattere contro una pila di scatolette, provocando un rumore che risuonò in tutto il discount.
- ECCO CI MANCAVA PURE QUESTA!!!!- e cominciò a raccogliere i barattoli con rabbia, spazientita per la sua stessa sbadataggine. Improvvisamente mentre afferrava una lattina vide una figura chinarsi davanti a lei per aiutarla a rimettere a posto; sollevò il capo e i suoi occhi incrociarono due inconfondibili occhi ametista.

 -Dai, ti do una mano- le disse Kei con gentilezza; appena aveva sentito quel rumore di barattoli vuoti era accorso a vedere che cos'era successo: si sorprese non poco a trovare Yukina in quella situazione (l'aveva riconosciuta al volo per il suo particolare colore di capelli).
- G-grazie...Kinomiya- rispose la ragazza in un sussurro. Che cosa aveva appena detto???
L'aveva chiamato col cognome di Takao?? Com'era possibile? Nella sua testa cominciarono a balenarli dei pensieri come dei lampi... A sentire dai racconti di Takao, prima che accadesse l'episodio del diario, lei ignorava completamente la sua esistenza...poi ripensò alla frase che la ragazza pronunciò in quell'occasione <<  Oggi a scuola ti è caduto l'asciugamano...ehm volevo dire diario!!! Quindi sono venuta a riportartelo...>>, trattandolo proprio come se fosse lui il proprietario... Quindi ricapitolando, se lei non aveva idea di come era fatto Takao,e andando a casa sua aveva incontrato un ragazzo presumibilmente della sua età...ERA PROBABILE CHE L'AVESSE SCAMBIATO PER TAKAO!!!! “Oddio che casino!!!” ...avrebbe tanto voluto spiegargli subito che c'era stato un malinteso, ma qualcosa dentro di lui gli diceva di assecondare quell'equivoco... in fondo poteva essere un metodo per avvicinare quella ragazza che tanto lo incuriosiva, e magari ricavare qualche informazione utile per aiutare Takao. Presa questa folle  decisione, fece finta di nulla e cercò di attaccar bottone con la maggiore naturalezza possibile:
- Sei venuta a fare spese?-
-mmmhh...sì- sembrava leggermente spaesata- sono venuta a prendere... questo!” e gli mostrò uno di quei barattoli che avevano appena finito di raccogliere. Kei guardò l'etichetta.
-Cibo per cani? Hai un cane?-
- No...- rispose  Yukina senza la minima esitazione, poi accorgendosi della gaffe, cominciò ad accampare scuse...- No ecco...siccome il mio medico ha detto che ho una carenza di fibre e altre cose che ci sono qua dentro mi ha detto di comprarlo... ovviamente togliendo gli ossicini e le altre cose che mangiano i cani...-
Kei la guardò divertito, era chiaro che stava bluffando: ma l'espressione della ragazza era decisa,quasi imbronciata, e solo un velo di rossore sulle guance tradiva l'imbarazzo per aver commesso una tale figuraccia.
Yukina lo guardò negli occhi leggermente indispettita.
-Perchè mi guardi come se stessi per scoppiare a ridere? Trovi forse divertente i miei problemi alimentari?-
-No, certo che no...- e gli balenò un'altra idea folle, la seconda nel giro di 5 minuti -...senti...ho appena comprato un paio di birre...ti va di andare da qualche parte a bercele?-
Yukina lo guardò sgranando gli occhi...altro che Karma...probabilmente aveva vinto alla lotteria celeste e stava ricuotendo il primo premio.
-Va bene...-

***
I due ragazzi erano seduti su una panchina da quasi un'ora come se si conoscessero da una vita.
Yukina, forse con l'ausilio dell' alcool per la prima volta si era aperta con qualcuno per parlare di argomenti personali, e aveva riavuto la coferma, come era successo coi messaggi, che quel Takao era proprio una persona piacevole, con cui parlare liberamente senza il timore di essere giudicata come una teppista per il suo atteggiamento un po' mascolino...anche se una differenza l'aveva notata: nei messaggi usava un tono sempre molto allegro, vivace, quasi come un bambino, mentre parlandoci a voce appariva più calmo e posato, più maturo insomma.
Ma a questo non ci feceva caso più di tanto, dal momento che era completamenteraito dal suo sguardo, dalle sue labbra che ogni tanto si aprivono in un sorriso appena accennato, ma che toglieva il fiato...il suo fisico poi... con i vestiti o solo con un asciugamano riusciva ad essere ugualmente sexy...
Kei da  parte sua si stava dimenticando del fatto che lei credesse che in realtà fosse Takao. Ci parlava con molta naturalezza e si trovava in sintonia con lei  su molte cose... Era diversa da tutte le altre ragazze, civettuole e superficiali, non aveva paura di dire quello che pensava oppure di tracannare una bottiglia di birra a rischio di sembrare poco femminile. E poi, guardandola meglio, aveva due occhi meravigliosi : azzurri come il mare, ma anche se erano chiari non erano per niente freddi o inespressivi come a volte accadava; erano una finestra sulla sua anima, uno specchio in cui passavno tutte le sue emozioni. Era fantastico poi come il suo viso, che assumeva sempre un aria vagamente imbronciata, si illuminasse di tanto in tanto aprendosi in un sorriso... adesso aveva capito per quale motivo Takao si era innamorato di lei.

- Quindi tu vivi sola con tua madre?- le chiese, dal momento che stavano parlando delle rispettive situazioni familiari (ovviamente lui era stato molto sul vago non conoscendo bene la famiglia di Takao.)
- Sì...poverina lavora tutta la notte in un bar per consentirci di vivere come una famiglia più o meno normale...-
- Scusa l'indiscrezione, ma tuo padre?-
-Mpfh mio padre?...- disse quasi ridacchiando, anche se con uno velo di amarezza- ...mio padre è un preservativo bucato...mia madre quando aveva la mia età era una vera e propria festaiola...era molto popolare e veniva invitata ad un sacco di feste, era una che si sapeva divertire insomma...una sera poi aveva alzato un po' troppo il gomito e quando si svegliò la mattina si trovò una sorpresina in grembo- concluse indicando sé stessa.
Era incredibile che parlasse di un fatto del genere con tale naturalezza, era una cosa che magari poteva mettere a disagio qualcuno... e pensare quanta fatica faceva lui a raccontare di sé ai suoi compagni Bey Breakers...
-E' quasi ora di cena, vuoi che ti riaccompagnia casa?- chiese il ragazzo
-No! Tranquillo non abito lontano...ci vediamo domani a scuola allora!-
Ecco adesso era il momento di rivelarle la verità, prima che venisse a galla da sola... chissà magari se gli avesse spiegato le motivazioni non si sarebbe arrabbiata.
Prima che lei si voltasse per andarsene la bloccò per un polso e la avvicino a sé, ma invece di spiegargli quello che la ragione gli diceva, compì la terza folle azione di quella serata: si chinò su di lei senza dire una parola e la baciò. All'inizio sentì il corpo della ragazza irrigidirsi per la sorpresa, ma dopo pochi secondi si sciolse e ricambiò la passione di quel bacio. Era una sensazione che Kei non aveva mai provata prima, sembrava che la sua anima si staccasse dal corpo per posarsi sulle labbara della ragazza. In quel momento erano perfettamente isolati dal resto del mondo, solo loro due nel loro piccolo paradiso. Ma proprio sul più bello si sentì suonare un cellulare; Yukina si allontanò dolcemente, completamente rossa in viso e con il fiato corto.
-Scusa, probabilmente è mia madre che ha bisogno di qualcosa.- e accese il display.
Lesse il nome del mittente strabuzzò gli occhi, guardò Kei, poi di nuovo il cellulare, mentre sul suo viso passavano sorpresa, confusione,e infine, un velo di rabbia.
-Scusa... puoi spiegarmi questo?- e fece vedere al ragazzo il messaggio che le era stato appena inviato. Kei cominciò a sudare freddo:
<< Ciao Yukina!!! Ehy ma sul serio domani c'è il compito di matematica? Takao>>
Il ragazzo era completamente immobile, incapace di articolare una parola.
- E' evidente...- disse Yukina con acidità e una rabbia sempre cresciente-... che o hai il dono dell'ubiquità, oppure è chiaro che non me la stai raccontando giusta...-
- Sì è vero...io...non sono Takao....-
L'azzurro dei suoi occhi si incendiò di una rabbia incontenibile, che divampò in tutto il sio corpo.
- E quindi si può sapere... SI PUO' SAPERE TU CHI CAZZO SEI????- la furia era talmente tanta che le si rempirono gli occhi di lacrime,ma per non farsi vedere, tirò al ragazzo uno spintone e cercò di fuggire. Kei però la bloccò in tempo...
- Ti prego lasciami spiegare!!! Lo so, sono stato un coglione a non dirtelo prima, io in realtà sono Kei Hiwitari, un amico di Takao... mi dispiace...-
Per un'attimo sembrò che Yukina si fosse calmata, si fermo un attimo in silenzio come se stesse riflettendo.
- Quindi tu ti chiameresti Kei Hiwitari?-
-Sì...è così...-
- Bene...- e prese il russo per il collo della maglietta, in modo da poterlo guardare direttamente negli occhi a pochi cm di distanza; la sua voce era sibilo gelido, in contrasto col fuoco nei suoi occhi.
-Kei Hiwitari...hai appena commesso l'errore più grande della tua vita...prenderti gioco di Yukina Miyazaki...- e detto questo corse via senza voltarsi indietro...delle lacrime le scorrevano sul viso...
si sentiva ingannata, umiliata, presa in giro...un odio le cresceva dentro sempre più profondo...
e il Karma... che si fotta anche lui!!!!


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Oh ce l'ho fatta finalmente, anche se sono di fretta come al solito...passiamo subito ai ringraziamenti per Lumik,  Soriiil5_5, Klitya e Xjustadreamer per aver recensito...sono contenta che la storia fin qui vi sia piaciuta e spero che continuerà ad appiassionarvi... grazie anche a tutti gli altri che l'hanno letta....un baciooooooo!!!! ^_^
  
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