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Autore: eternally    22/08/2005    3 recensioni
Ormai è un anno che Cedric Diggory è morto ed ad hogwarts decidono di ricordaro con un torneo di Quiddich.Quella mattina però Harry si sveglia presto ed invece di andare a far colazione va al campo,vola fino a quando non si ferma a ripensare all'amico morto....Spero vi possa piacere è praticamente un pov di Harry...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cedric Diggory, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono le 3

 

 

Grazie Cedric…

 

Per essere Giugno,quella,era una mattinata fredda ad Hogwarts.

 

Harry,come di consuetudine  negli ultimi mesi,si svegliò fra le braccia fini,ma allo stesso tempo forti quanto basta per far si che sentisse protetto,di Draco Malfoy.

Anche se svogliatamente si scostò dal suo corpo caldo avvicinandosi alla finestra,quella era una giornata difficile per lui,era il 24 Giugno.

Diede un’occhiata fuori dalla finestra,ma essendo nei sotterranei non vedeva quasi nulla del mondo fuori da quelle quattro mura,ma capì che c’era il sole anche se non si poteva proprio che faceva caldo.

Si voltò lentamente sorridendo mentalmente nell’osservare il biondo e poi,senza far alcun rumore,si avvicino verso il bagno.

Poco dopo,al termine della doccia,si vestì con la divisa di Quidditch,prese la sua scopa e baciando lievemente Malfoy sulla fronte uscì.

 

Quella mattina avrebbe giocato e come per ogni partita non mangiava mai nulla prima di essa,allora decise di iniziare ad andare al campo prima che il castello si svegliasse completamente.

 

Arrivato al centro del campo chiuse gli occhi aspirando quell’aria frizzantina così dolce che non gli sembrava vera…

Poteva ben distinguere l’odore del fuoco scoppiettante nella capanna di Hagrid anche se non era stagione per tenerlo acceso,sentiva l’aroma di torte e croissant dalle cucine del castello o della natura che si risvegliava ad un tiepido sole,sorrise.

 

Cerco di imprimersi nella memoria quelle sensazioni e salì sulla sua scopa.

 

I vento sembrava quasi graffiargli la pelle per quanto fosse freddo.

Continuava a salire,scendere virare di colpo tutto a velocità altissima.

Quel giorno avrebbe dovuto giocare,ma non una partita normale,no,era molto di più per gli studenti.

 

In quella giornata era stato indetto un torneo di Quidditch commemorativo.

Un anno prima,quello stesso giorno,Cedric Diggory era morto per mani del Dio Oscuro,come lo chiamavano i Mangiamorte al suo servizio.

 

A quel pensiero Harry,salì,salì fino a quando le sue mani,labbra e pelle nuda non gelarono chiedendo un disperato bisogno di calore.

Accolse la sua richiesta e scese.

 

Ora si trovava a poco più di trenta metri dal suolo.

 

“Ehy Cedric,eccomi qua.

Era molto che non venivo qui a parlare con te,no?” sussurrò con un sorriso malinconico,a se stesso,il Grifondoro.

L’immagine del suo amico mentre moriva lo seguivano ogni notte.

 

“Sai oggi tutti giocheranno per te,ti volevano bene…anche i Serpeverde hanno accettato subito l’idea del torneo e spero tanto che tutti daranno il meglio per te !”

 

Le mani di Harry si serrarono ancora con più forza al manico di scopa. Sospirò.

 

“Mi ricordo alla coppa del modo di Quidditch…ti vidi arrivare con tuo padre e sorridevi,eri sempre felice…Mi ricordo quando tuo padre mi stuzzicava ricordandomi la sconfitta contro,voi,Tassorosso l’anno prima e tu,modesto,dicevi che era stato un caso,ma non lo era. Tu eri bravo,davvero.”

 

Per lunghi attimi rimase in silenzio,ma poi riprese.

 

“Se chiudo gli occhi ripensandoti non posso che sorridere,sei stato molto speciale per me,hai fatto tanto per aiutarmi ad essere chi sono ora…”

 

Il fantasma della sofferenza,come un’ombra scusa,appannò i suoi occhi.

 

“Quando il mio nome era uscito da quel calice tutti mi sono andati contro,ma tu no!Tu mi hai guardato e sorriso.”

 

Altro silenzio interrotti solo da singhiozzi.

 

“Poi ho scoperto la prima prova e cercavo un modo per dirtelo,ma ero stranamente imbarazzato a farlo,poi ho trovato il coraggio e con la scusa di aiutarti con i libri te l’ho detto…anche se ti ho rotto la borsa.

Tu non eri costretto a farlo,ma mi ha detto come aprire l’uovo,ma io subito credevo che mi stavi prendendo in giro,mi spiace come…mi spiace che non siamo mai stati amici,ma dopo la seconda prova tutto e cambiato.”

 

Le prima lacrime scendevano lungo il volto del moro che fissava verso il prato.

 

“Abbiamo iniziato a vederci per parlare dell’ultima prova e prepararci insieme,anche se nessuno lo sapeva e tu mi ha sempre ascoltato,anche nei mie capricci hai capito com’ero veramente…o forse l’hai sempre saputo!”

 

Harry faceva fatica a continuare,continuava a piangere,senza contare poi che si sentiva stupido,ma era l’unico modo che aveva per parlargli…parlava con il vento perché sapeva che lui era sempre lì in ascolto di ogni sua parola com’era sempre stato mentre era ancora in vita.

 

“Per il ballo del Ceppo hai invitato Cho solo per lanciarmi una sfida che mi faceva aprire gli occhi ed infatti ha funzionato a me non me ne importava nulla di lei come di nessun altra ragazza…”

 

Un bloccò alla gola lo fece fermare per qualche secondo.

 

“Poi è arrivata l’ultima prova o forse dovrei dire il momento quando ci hanno mostrato cosa sarebbe stata l’ultima prova.

Ricordo il tuo sguardo attento che,però,non si dimenticava mai di incrociare il mio e rassicurarmi.

Posso ancora ricordarmi le tue parole prima dell’inizio della gara: Harry ti dispiace venire con me?.

Me le hai dette pochi minuti prima dell’inizio di quell’inferno.

Io ti seguii e mi portasti poco lontano dal campo…vicina ad un bellissimo albero secolare.

C’era un’aria magica lì.

Mi baciasti.

Fu il mio primo bacio,mi ritrovai spesato,ma nel tuo tocco trovai la via giusta,ricambiai.

Il tempo per me si fermò era stato dolcissimo e bellissimo anche se…

Tu lo sapevi,l’avevi capito…

Mi guardasti fisso negli occhi sorridendo per poi abbracciarmi e sussurrarmi: Lo so che non provi nulla per me,ma ti prego non odiarmi per questo…penso di essermi innamorato di te e poi…

Cambiasti voce,tono.

Eri più triste,ma continuasti.

Sai Harry ho una strana sensazione,non dirmi che sono paranoico,ma…per qualsiasi cosa accada sappi che Lui ti ricambierà prima o poi…dimostragli ciò che provi e lui lo farà..”

 

Una mano si steccò dalla scopa stringendo la stoffa della divisa sul cuore.

Forse era un modo per vedere se c’era ancora…lui sentiva solo un grande e desolante vuoto.

 

“Sai Ced,ho fatto come hai detto mi sono avvicinato a lui…in realtà per i primi mesi mi ha solo trattato come il suo giocattolo,ma ora è diverso.

Mi ama,Cedric,mi ama!”

 

Sorrise amaramente.

 

“Sai Draco è speciale,ora.

Ha combattuto al mio fianco incoraggiandomi e dandomi la forza,come te,di andare avanti!

E’ ci sono riuscito!

Ormai è più di un mese che Voldemort è morto e con lui molte persone innocenti come te…”

 

L’aria si alzò,fu quasi gelida.

 

“Finalmente sono libero,ma non mi sento di esserlo.

Ho l’affetto di tutti i miei amici,professori…del mio padrino e degli Auror che mi hanno aiutato…sento l’amore del mio ragazzo e anch’io lo amo,con tutto me stesso…

Però mi sento così stanco…di continuare a vivere…”

 

Con quelle parole il Grifondoro alzò lo sguardo.

Tutti lo stavano fissando erano già arrivati al campo e sentiva anche molte voci chiamarlo,una su tutte quella di Draco.

 

Chiuse gli occhi e neanche lui capì come si sentì cadere…

Non c’era più la scopa a sostenerlo cadeva giù sempre più veloce e intorno a lui molti incantesimi tornavano indietro,come se nessuno potesse aiutarlo,ed era così.

Un antica magia non permetteva a nessuno di aiutarlo a salvarsi se lui si era lasciato andare da solo appositamente per morire…ed inconsapevolmente fu così.

Lui voleva farla finita.

 

A pochi metri da terra si senti abbracciare.

Tutti lo videro rannicchiarsi come un bambino.

 

Aprì gli occhi e davanti a lui,a stringerlo c’era Cedric.

Non riuscì a parlare,ma lo vide chinarsi su di lui e sfiorargli le labbra con le sue.

Si rese conto di essere a terra ancora stretto a lui.

 

“Harry non farlo mai più per te,per Draco,per i tuoi amici e per me…non rinunciare a tutto questo io l’ho dovuto fare e non di mia iniziativa.

Vivi la tua vita e il tuo amore,Harry.

Vivi!” la voce sempre calma e rassicurante di Cedric svanì dopo quelle parole.

 

Aprì gli occhi ritrovandosi a terra,Draco gli stava accanto tenendolo stretto.

Aveva il viso il lacrime.

Il moro allungò la mano accarezzandogli la guancia e ripensando all’amico gli sorrise.

“Scusami amore…”sussurrò al limite delle forze

In cambio fu abbracciato ancora più forte e poi fu baciato con tanto amore che pensava non si potesse mai provare in un solo momento.

 

‘Grazie Cedric!’ pensò.

Solo ora si rese conto di cosa avrebbe perso…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fineeeeeee!!!

Vi piace????

Vi prego commentateeeeeee!!!

Se avete domande ditemi,magari vi rispondo tra qualche giorno tra i commenti visto che è una one-shot!

Bye

 

  
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