II° Classificata al "Contest sull'Abbandono" indetto da Mokochan
Un particolare ringraziamento a chi mi
ha ispirato questa fic
che dedico alla giudice Moko ringraziandola
per l'immenso impegno, per i giudizi e per i bellissimi
banner.
Grazie.
Irreconcilable[Contrary Destiny]
Quello sarebbe stato un gran giorno, a Roma: non era certo usuale che
venisse incoronato un nuovo imperatore.
Il Campo Marzio era gremito di gente; la parte
settentrionale della piana era stata allestita per l'occasione con il massimo
sfarzo: un palco alto, di legno, rivestito di stoffe scarlatte spiccava contro
il cielo fosco e il biancore del marmo delle costruzioni
adiacenti.
I membri
del senato sedevano sull'impalcatura, solenni e austeri, lontani dalla plebe che
si era riversata nella piazza fin dalle prime ore del mattino.
Il cielo plumbeo che preannunciava
pioggia e l'aria fredda di Settembre erano saturi del vociare della folla,
superato qualche volta dalle grida dei venditori.
Hinata si guardava intorno,
osservando le persone ridere e parlare intorno a sé, non sentendosi mai, nemmeno
per un attimo, parte di loro.
Tutti aspettavano Naruto, il futuro imperatore. Il
suo Naruto, quello che l'aveva abbandonata appena un mese
addietro.
Non lo
odiava, per quello.
Lo capiva, anzi: lei era una serva, anche se figlia
illegittima di uno dei più grandi senatori dell'impero, e lui l'erede designato
per farsi carico del destino di uno degli imperi più grandi della
storia.
Erano due
anime che non avrebbero mai potuto unirsi; due destini
inconciliabili.
Ma
la consapevolezza dell'impossibilità del loro amore non leniva certo il dolore
che la divorava; quella sensazione di vuoto che le lambiva l'anima non se ne
sarebbe andata solo perchè quella di separarsi era la decisione giusta da
prendere.
La moltitudine era felice e Hinata chiuse gli occhi, per
ripararsi da tanta gioia che le procurava una sussulto profondo, un dolore quasi
fisico; mentre le loro bocche si incurvavano verso l'alto, in un gesto spontaneo
di felicità, il suo cuore piangeva.
Serrati gli occhi, allontanò il mondo, smarrendosi nei
propri pensieri. I giorni erano passati, senza smettere di susseguirsi, eppure lei
continuava a chiedersi perchè: per quale ragione il loro amore non poteva essere
felice; per quale motivo loro dovevano per forza vivere divisi, ingiustamente
separati dal loro status sociale.
Tanti dubbi, enormi domande che non avrebbero mai trovato
una risposta.
Si
immerse nei ricordi di quei tanti momenti che erano stati solo loro: le risate,
i sorrisi, il semplice fatto che lui la facesse sentire felice, in ogni istante
della sua vita...tutti quei piccoli elementi, di per sé di poco conto, ma che
rendevano più soleggiata ogni sua giornata.
Riaprì gli occhi al rumore di cavalli in
movimento.
Naruto aveva fatto la sua
comparsa, finalmente, e il popolo stava esultando, acclamando con calore il suo
futuro imperatore. Attraversò la folla con passo regalo, un accenno di
sorriso dipinto sul volto abbronzato, la falcata lunga a e sicura, degna di un
governante.
E, in un attimo, la verità
colpì Hinata, come fosse un vigoroso schiaffo: lui non sarebbe mai più stato
suo. Lo
vide avvicinarsi al palco e salire quei pochi gradini che lo separavano dal suo
destino con risoluzione, senza la minima traccia di esitazione o
ripensamento.
Sembrava felice; per un attimo, solo per un breve battito di ciglia, si
voltò ad osservare il suo popolo e incontrò gli occhi candidi di Hinata, che lo
fissavano ottenebrati dalle lacrime.
Fu solo un fremito di ali, il tempo in cui i loro occhi si
persero nello sguardo dell'altro, ma Hinata era quasi sicura di avervi scorto
dentro qualcosa di simile ad un barlume di afflizione.
Ma quella sensazione non la fece
sentire meglio: la sua tristezza unita a quella di Naruto, il dolore, la
disperazione erano le emozioni che si mischiavano dentro di lei, distruggendo in
tanti piccoli pezzi il suo fragile cuore.
Sentì gli occhi pizzicare, senza però
riuscire a piangere.
In quel momento,
una goccia cadde dal cielo; e poi un'altra e un'altra ancora.
Pioveva.
Hinata
pensò che il cielo, in quel momento, stesse condividendo con lei la sua
sofferenza, piangendo con lei, per lei,
che di lacrime non ne aveva più. Inconsciamente, strinse tra le mani
il ciondolo che, in un giorno di sole, Naruto le aveva donato: una piccola mela
d'oro; un gioiello semplice, discreto, perfetto per Hinata.
Era, e sarebbe sempre
stato, il simbolo del loro amore: non a caso, si erano conosciuti grazie a una
mela, rotolata giù da un grosso cesto colmo di frutta che, in un giorno come
tanti, la ragazza portava tra le braccia e che Naruto aveva
raccolto.
“Non posso dirti che sarai
il mio cuore per sempre, ma posso dirti che sarai la mia anima in eterno.
Qualunque cosa succeda, ricordati di noi, Hinata.” le aveva detto, nel momento in cui le aveva porto la
scatolina che celava al suo interno l'oggetto. Se le ricordava bene
quelle parole che l'avevano così commossa. E quel regalo...l'aveva sempre visto
come il segno tangibile che il loro amore non era solo un sogno.
Se lo rigirò tra le mani, ammirando le sfaccettature
dorate: le gocce di pioggia si posavano sull'oggetto, scivolando sulla
superficie piana, danzando e scintillando come tanti piccoli diamanti lucenti.
Rimase incantata a fissare quel gioco d'acqua per un
tempo che non avrebbe potuto definire; si riscosse solo quando la moltitudine
iniziò a trattenere il fiato, mentre la corona si posava delicatamente sulla
chioma dorata dal giovane principe.
Scosse la testa e riportò la propria attenzione sulla
scena principale, quella per cui tutti loro erano lì, sotto la pioggia che ora
aveva preso a cadere con insistenza. Naruto ora si era alzato, cingendo
tra le mani un lungo scettro; sul suo capo ora riposava un diadema di stoffa
pregiata, ornato di pietre preziose.
Sollevò lo scettro, lo sguardo serio e l'espressione
solenne.
Hinata
sentì il proprio cuore battere più forte, rimbombando nella cassa toracica;
alzare quello scettro sarebbe stato l'ultimo passo: dopo quello, Naruto sarebbe
stato definitivamente imperatore.
Un battito, due, tre... sembrava che quel
piccolo organo volesse uscirle dal petto.
Chiuse gli occhi, d'istinto: non voleva vedere l'ultimo
atto della commedia che le avrebbe portato via la persona che più amava.
D'un tratto, si rese conto che quella mancanza di
coraggio era tremendamente sciocca: Naruto non l'avrebbe approvata,
mai.
Aprì gli occhi, puntandoli sul
ragazzo, decisa a renderlo fiero di sé, almeno per una volta e anche se lui non
poteva vederla. Lui era lì, il viso somigliante a quello di una statua greca; e, in quel
momento, si rese conto che non poteva lasciarsi abbattere dal
dolore.
Certo, non sarebbe stato facile, ma doveva trovare un
modo per andare avanti: Naruto era stato importante, come anche il loro amore,
ma c'era una vita ad aspettarla e non era giusto che lei se la lasciasse
sfuggire dalle dita come fosse sabbia.
Per quanto male avrebbe fatto, avrebbe trovato il modo
migliore per risorgere. E nel momento esatto in cui quella
consapevolezza prese possesso di lei, sommergendola come un'onda luminosa e
calda e lenendo un po' il dolore che sembrava divorarle l'anima, un boato si
sollevò dalla folla che la circondava.
“Viva il nuovo
imperatore! Viva l'imperatore Naruto!”
Benché le lacrime scendessero dal suo viso, non poté
fare a meno di sentirsi fiera di quel ragazzo. E si trovò anche a lei
ad urlare, la voce incrinata dall'emozione.
“Viva l'imperatore Naruto!”
Sono
passati tanti anni, oramai, da quel giorno di Settembre.
Eppure, nonostante
il tempo sia scivolato via prima che potessi fermarlo, ancora oggi mi chiedo il
perchè. Lui mi aveva fatta sorridere e stare bene, come mai prima di
allora.
Ora mi
rendo conto che il tempo ha solo coperto come un velo i miei sentimenti, ma che
non posso controllare questa cosa chiamata amore che provo ancora per quel
ragazzo dal viso abbronzato che, in quel giorno di Settembre, salì al trono di
Roma.
Fine
Note
dell'Autrice.
Non credo di dover aggiungere molto
dato che penso che la storia parli un po' da sé.
Sono molto soddisfatta di
come è andato questo contest perchè sento di aver messo un parte importante di
me all'interno di queste righe. E sapere che giunge al lettore l'emozione che
sentivo mentre scrivevo è qualcosa di assolutamente meraviglioso.
Detto ciò, vi lascio con il giudizio di Mokochan.
Grammatica e Stile: 9,5/10
Originalità: 8,5/10
IC: 9,5/10
Miglior coppia estratta: 9/10
Momento dell’abbandono: 9/10
Lato introspettivo: 9,5/10
Attinenza al
Tema: 9,5/10
Giudizio personale: 9,5/10
Tot: 74/80
Giudizio:
Partiamo dalla grammatica. Ci sono due errori di battitura, sicuramente di
distrazione: hai scritto “moltudine” invece di “moltitudine” e “regalo” al posto
di “regale”. Hai un buon lessico e uno stile stupendo, che rende piacevole la
lettura; ci sono, però, due o tre frasi che andrebbero riviste e ti consiglierei
di rileggere con molta attenzione. Per il resto non ho nulla da dire, è tutto
perfetto^^ I personaggi sono IC, il dolore di Hinata è comprensibile, così come
la fierezza di Naruto, tipica di un romano e, soprattutto, d’un imperatore!
Quindi non sei caduta nell’OOC, stai tranquilla. Hai gestito molto bene questi
due personaggi, e il punto di vista di Hinata è senz’altro molto realistico. Mi
sono piaciuti i suoi pensieri, la sua nostalgia, il dolore e l’addio contenuti
in lei. Perché non potrà mai stare con Naruto, appartengono a due mondi
differenti e questo, entrambi, lo sanno. L’abbandono, un gioco di sguardi e
sentimenti, è perfetto. Mi è piaciuto il fatto che la mela sia stata la causa
del loro incontro, così come ho amato il regalo di Naruto, così dolce e tenero.
La peculiarità di questa coppia - anche nel dolore - è la dolcezza, quella
tenera passione che li contraddistingue dagli altri e che li rende unici nella
loro semplicità. L’una appartiene all’altro, per sempre, nel bene e nel male.
Sei stata più che attinente al tema, non c’è dubbio. Passiamo al mio giudizio
personale: ho adorato letteralmente questa storia, ma l’ho proprio amata, non
c’è altro da dire - e il mondo sa che sono una NaruHina convinta e che sono pure
abbastanza esigente su questa coppia, quindi meriti davvero i miei complimenti**
Brava, Bimba_Chic_Aiko! ^^
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