Titolo: Solo nel sonno
Autore: Slayer87
Fandom: Merlin
Pairing: Arthur/Merlin
Rating: pg13
Wordcount: 399(fdp)
Ringraziamenti: devo assolutamente ringraziare shinu.Per il suo supporto costante e sempre assoluto. E perchè è lei, e io la adoro così.
Dedica: a Sorella_Erba per il suo compleanno, spero che ti piaccia Cry! E spero che tu abbia passato una bella giornata.

Solo nel sonno

C’era qualcosa di tremendamente affascinante nel guardare Merlin che dormiva di fianco a lui: nel sonno Merlin si rilassava, e lui poteva perdersi nel fissare ogni più piccolo dettaglio di quel viso che da poco aveva scoperto d’amare.
I capelli neri, corti come si addiceva ad un ragazzo ma lunghi abbastanza da spargersi come un’intricata ragnatela sul cuscino, erano il suo luogo preferito d’esplorazione: ci passava in mezzo con le dita, sapendo quanto quel gesto rilassasse il compagno, senza indugiare su una zona in particolare, ma scoprendo ogni particolare dell'altro. L’unica cosa che gli dispiaceva era che, mentre Merlin dormiva, non poteva ammirare i suoi occhi azzurri e vispi. Adorava vedere quelle iridi scurirsi per l’effetto del desiderio che lui provocava in quel corpo, e non avrebbe mai smesso di provocarlo.

Ma mentre Merlin dormiva poteva dire cose che non avrebbe mai detto se fosse stato sveglio: un Principe non può dire certe cose ad un servo, nemmeno se questo si è mostrato essere ben più di un amico. Nemmeno se gli aveva salvato la vita più volte, rischiando la propria.
Certe volte essere Arthur Pendragon era più una scocciatura che un piacere.
Un Pendragon mai avrebbe potuto ammettere quei sentimenti nei confronti di Merlin.
Ma nei momenti passati con il suo compagno non era più il Principe Ereditario di Camelot, era semplicemente Arthur, o l’Asino, come lo chiamava Merlin nei suoi scatti di ribellione che lui, segretamente, apprezzava tanto. Era in quei momenti che Arthur si accorgeva di quello che provava, di quella sensazione che gli riscaldava il cuore.
Eppure non riusciva a parlarne con Merlin. Prendeva il suo corpo, quasi tutte le notti, e cercava di trasmettere a gesti quello che le parole non potevano dire.
Poi, quando finiva, aspettava che l’altro cadesse nell’oblio del sonno prima di sussurrargli nell’orecchio quelle parole che per lui avevano il sapore della magia.
Erano proibite, per lui, quelle parole, eppure non poteva fare a meno di pensarlee di dirle, seppure sottovoce.
Sapeva che prima o poi le avrebbe dette anche mentre l’altro era sveglio, ma per ora quei sentimenti erano il suo piccolo segreto personale. Lo rivelava a Merlin solo mentre dormiva. Solo in quel momento si sentiva abbastanza sicuro, e sperava che un giorno Merlin si svegliasse con quelle parole in testa, e che non ci sarebbe stato bisogno di dirle, perché lui le sapeva di già. Perché solo nel sonno, Arthur poteva rivelargli che lo amava.

The End