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Autore: lennartz    02/05/2010    1 recensioni
Emma non riusciva a vedere nulla. Ma dove si trovava? Forse stava sognando. Si, quello era decisamente un sogno, non vi era altra spiegazione. Si voltò. Una bambina era di fronte a lei.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Emma non riusciva a vedere nulla. Ma dove si trovava? Forse stava sognando. Si, quello era decisamente un sogno, non vi era altra spiegazione. Si voltò. Una bambina era di fronte a lei. Una bambina bellissima. I capelli, biondi e lisci, sembravano illuminare quel posto, che altrimenti sarebbe stato buio come la pece. Sembrava che i suoi occhi verdi avessero la forza di cambiare il mondo, sembrava che potessero rendere felice anche il più sfortunato degli uomini di questo pianeta. Dall'altezza, Emma pensò che dovesse avere sei anni, o al massimo sette. Non sorrideva, era seria, forse troppo. Indossava un vestitino rosso che le arrivava sino alle caviglie. Era a piedi nudi.

<< Ciao, bambina! >> Salutò Emma. << Come ti chiami? >>

<< Io non ho un nome. >> Rispose la bambina.

<< Be', immagino di sì >> Disse Emma, ritenendo che la piccola stesse scherzando. << E, per caso, sai dove ci troviamo? >>

<< Da nessuna parte >> Rispose. << Questo non è un luogo. >>

<< Allora cos'è? >> Domandò la donna.

<< Non posso dirtelo. Lo devi capire da sola. >> Disse la bambina. << Ma prima voglio parlarti. >>

<< Ok. Dimmi tutto ciò che vuoi. >> Affermò Emma, sorpresa.

<< Che cos'è l'amore? >>

<< Adesso mi metti in difficoltà! >> Esclamò Emma. Poi aggiunse: << Dunque, vediamo... Amore vuol dire voler tanto bene ad una persona, più di se stessi. Scusami, ma non sono in grado di spiegartelo in altro modo. >>

<< Secondo te, quando un genitore ammazza un figlio, lo fa per amore? >> Chiese la Bambina.

<< Certo che no! >> Si affrettò a rispondere Emma.

<< Io conosco una persona che l'ha fatto. >>

<< Fatto cosa? >>

<< Ha ucciso un figlio >>

<< Chi!? >> Chiese Emma.

<< TU! >> Urlò la bambina.

<< Io!? >> Emma era indignata. << Io non ho mai avuto un figlio. In che modo avrei potuto ucciderne uno!? >>

<< Io sono tua figlia! >> Rispose. << Sei stata tu ad uccidermi! >>

<< Ma sei impazzita per caso!? >>

<< No. >> Disse la bambina. << Tu, piuttosto, perché non mi hai voluta? Perché hai abortito? Io la so la risposta!! Tu non mi vuoi bene! Tu non sai cos'è l'amore! TI ODIO!! >>

Emma si svegliò. Era fradicia di sudore. Quel sogno l'aveva sconvolta. Come aveva potuto abortire? Era successo sette anni fa, quando conobbe un bellissimo ragazzo. Se non ricordava male, si chiamava Antonio. Era andata a letto con lui, senza adottare alcun tipo di protezione. Quando, un mese dopo, capì di essere incinta, non ci pensò due volte: decise di abortire. Era sempre stata dell'idea che l'aborto fosse un diritto della donna. Ma quale diritto!? Da quand'è che è diventato un diritto stroncare una vita umana!? No. Non era possibile. Il sogno forse era stata solo una coincidenza. Coincidenza!? Cosa le saltava per la testa? Era così chiaro! Ormai era diventata un' assassina! Scoppiò a piangere. Ora capiva cos'era quel luogo e perché era così buio: era la sua coscienza, sporca, oscura e ormai irrecuperabile per la cattiveria che aveva commesso.
  
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